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I Consigli dell’ArchiCoach. Guida per Architetti
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I Consigli dell’ArchiCoach. Guida per Architetti

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Questa pubblicazione è utile per chi sta attraversando numerose difficoltà nel fare l’architetto nel nostro Paese. Non tutti vogliono o possono andare all’estero, pertanto, è necessario che i professionisti sottopagati, sfruttati, tassati e che vivono sotto la soglia di povertà riescano in qualche modo a risolvere i loro problemi. Il periodo di profonda crisi e declino che la categoria sta affrontando non da segni di voler passare, almeno finché durerà la recessione economica, e il mercato dell’edilizia non acquisirà nuova linfa.
L’ArchiCoach©, grazie alla sua vasta esperienza come architetto, mette a disposizione in questa pubblicazione molti consigli pratici su come innovare la professione per diventare competitivi al pari degli altri colleghi che riescono a lavorare con profitto. Insegna come trovare incarichi, relazionarsi con i clienti e soprattutto, come riuscire a farsi saldar sempre le parcelle, per evitare il fatidico contenzioso giudiziario. La realtà che si presenta non è certo delle migliori, ma applicando le giuste strategie, è possibile uscirne vincenti perfino in Italia.

LanguageItaliano
PublisherLucia Strona
Release dateJun 5, 2018
ISBN9780463125397
I Consigli dell’ArchiCoach. Guida per Architetti
Author

Lucia Strona

Lucia Strona è un architetto con venticinque anni di esperienza nel settore dell'edilizia ecologica in legno, restauro di antiche costruzioni, e progettazione secondo i principi della Geobiologia e del Feng Shui. Progetta residenze per il mercato internazionale secondo i codici di costruzione ICC - International Building Codes.La passione per l'architettura l'hanno condotta verso studi e ricerche mirate alla salute psicofisica ed emozionale dei suoi abitanti, occupandosi non solo di definire le migliori tecnologie strutturali di un edificio, ma anche i suoi requisiti medico-scientifici, energetico-sottili e vibrazionali, integrati con i principi della fisica microvibratoria, neuroscienze e dell'epigenetica, al fine di ottenere il totale benessere dei suoi inquilini, che si tratti di una casa o ambiente di lavoro.Da oltre dieci anni Lucia Strona è autrice di pubblicazioni in cui ha riportato i risultati delle sue ricerche, nonché di manuali tecnici sull'architettura in genere.

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    Uno spaccato sulla situazione degli architetti che potrebbero riuscire meglio se seguissero le dritte riportate in questo libro, fatto e scritto bene. Lo consiglio anche agli altri professionisti, oltre che agli architetti.

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I Consigli dell’ArchiCoach. Guida per Architetti - Lucia Strona

Prefazione

Questa pubblicazione è utile per chi sta attraversando numerose difficoltà nel fare l’architetto nel nostro Paese. Non tutti vogliono o possono andare all’estero, pertanto, è necessario che i professionisti sottopagati, sfruttati, tassati e che vivono sotto la soglia di povertà riescano in qualche modo a risolvere i loro problemi. Il periodo di profonda crisi e declino che la categoria sta affrontando non da segni di voler passare, almeno finché durerà la recessione economica, e il mercato dell’edilizia non acquisirà nuova linfa.

L’ArchiCoach©, grazie alla sua vasta esperienza come architetto, mette a disposizione in questa pubblicazione molti consigli pratici su come innovare la professione per diventare competitivi, al pari degli altri colleghi che riescono a lavorare con profitto. Insegna come trovare incarichi, relazionarsi con i clienti e soprattutto, come riuscire a farsi saldare sempre le parcelle, per evitare il fatidico contenzioso giudiziario. La realtà che si presenta non è certo delle migliori, ma applicando le giuste strategie, è possibile uscirne vincenti perfino in Italia.

Lo Stato di Fatto

In una mia precedente pubblicazione L’Architetto in Italia. Quale futuro (Ebooks World Editor), ho cercato di descrivere lo stato attuale della figura degli architetti e le numerose difficoltà che questa categoria sta attraversando, analizzando il malcontento generale manifestato da colleghi e organi d’informazione diversi. Sono emersi problemi oggettivi causati in primis dalla recessione economica, come anche da certi atteggiamenti di approccio alla professione ormai obsoleti, non certo appropriati per i ritmi veloci con cui si evolve la società moderna.

Sono passati molti anni dalla crisi economica, e da casta di professionisti investiti di un compito etico e sociale di tutto rispetto, gli architetti si trovano oggi declassati a meri scribacchini di scartoffie inutili, cui sono spesso preferiti i loro colleghi geometri e ingegneri. Sono costretti con rassegnazione, a dimezzare le parcelle, devono adeguarsi alle esigenze mediocri dei committenti privati, alle richieste scadenti degli enti pubblici, a mendicare un incarico degradante, forse in un grande studio già avviato, per poi essere sottopagati, e pure in nero. Per chi si mette in proprio con una P. Iva si apre uno scenario deludente, giacché deve scontrarsi con un'infinità di balzelli burocratici, fiscali e previdenziali, che poco tempo lasciano alla professione effettiva. A ciò si aggiungono i tanti architetti senior con svariati anni di esperienza, che per via della crisi economica, hanno perso incarichi e fanno fatica a trovarne altri, tanto che sono costretti a chiudere lo studio e cadono perfino in depressione, perché convinti di non avere altra chance.

Tante idee, iniziative e progetti colmi di tutti i buoni propositi, che spesso sono andati miseramente a finire nel nulla, per la necessità di doversi adeguare al modus operandi professionale tutto italico, ormai conclamato e incancrenito che, per responsabilità del sistema, delle normative, delle logiche politiche e del comportamento di certi professionisti, costringe gli architetti di buona volontà a subire loro malgrado. Tutto questo non è più sopportabile, anche perché non conduce da alcuna parte.

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Indubbiamente per distinguersi dalla massa e seguire la propria strada senza giungere a compromessi, bisogna avere coraggio ed essere dotati di una buona corazza, tanto per non essere fatti a pezzi da chi ti rema contro.

Di sicuro un architetto può rivedere la sua professione in qualsiasi momento, che sia giovane o abbia più di cinquant’anni. A questa età non si è pronti per andare in pensione, ma neanche per arrendersi e dare tutto per perso. Un architetto senior che ha perso il lavoro dipendente o ha chiuso lo studio per qualsiasi ragione, ha tutte le possibilità per dare il via alla sua piccola rivoluzione.

Ognuno può concentrarsi nel settore che lo appassiona di più, al fine di ritagliare la propria nicchia di competenza. Io l’ho fatto e questo mi ha consentito di diventare un architetto liberato come di solito mi definisco. Grazie a studio, ricerche e alla curiosità che non deve mai mancare, ho rinnovato la mia professione facendo esattamente ciò che mi piace, senza preoccupazioni e stress.

Fortunatamente oggi le cose sono cambiate,

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