Il duplice ruolo del sonno nell'ambito del Disturbo da stress post traumatico: Seconda Edizione
()
Info su questo ebook
Il Dott. Giacinto D’URSO si occupa della gestione di risorse umane. Ha frequentato la Scuola Militare “Nunziatella” e ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Politiche, Scienze Diplomatiche e Internazionali, Giurisprudenza e Psicologia nonché i Master Universitari di I Livello in Diritto Umanitario Internazionale, in Criminologia, Scienze Investigative e della Sicurezza ed in Gestione e Amministrazione delle Risorse Umane. E’ autore di articoli e di libri relativi alle problematiche correlate allo stress e al trauma, questi ultimi inseriti nella collana di Psicologia di Passerino Editore
Leggi altro di Giacinto D'urso
La vita incomincia domani: Le vicende della seconda guerra mondiale vissute e raccontate da un Soldato Italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni78 curiosità sulla rosa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCOVID - 19 Andrà tutto bene: Come superare l'emergenza restando a casa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni50 curiosità sulla gelosia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Il duplice ruolo del sonno nell'ambito del Disturbo da stress post traumatico
Ebook correlati
Il Nervo Vago: Attiva il Potere Del Nervo Vago. Tutti gli Esercizi per Ridurre Malattie Croniche, Infiammazioni, Ansia, Depressione, Traumi e Molto Altro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrima dell'arcobaleno Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl colloquio criminologico istituzionale e investigativo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl canto della farfalla Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStress E Trauma In Tempi Di Pandemia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCortocircuito e tradimento nell'abuso sessuale infantile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa logica del delitto. L'analisi investigativa secondo Arthur Conan Doyle Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Menti criminali. Analisi comportamentale e profilo criminologico secondo l’F.B.I. Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Amori Supernova. Psico-soccorso per cuori spezzati senza un perché Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Jack lo Squartatore e il criminal profiling. L’analisi criminologica dei delitti di Whitechapel Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniViolenza politica: Visioni e immaginari Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAnalisi criminologica e investigazione. Le origini del criminal profiling Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl nostro agente a Baker Street. Spionaggio e Intelligence nella saga di Sherlock Holmes Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSherlock Holmes e il criminal profiling. L’analisi abduttiva della scena del crimine Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniConsulting Detective. Criminologia e scienze investigative nella saga di Sherlock Holmes Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUso della cannabis nel trattamento dello stress post-traumatico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa professione di Sherlock Holmes. Attitudini e formazione del consulting detective Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPTSD In cammino verso la guarigione: la storia di un soldato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl valore della prova scientifica nel processo italiano e americano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniProfili criminologici dell'omicidio multiplo. Serial killer, mass murderer e spree killer Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI serial killer Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Guarire dal Disturbo Post Traumatico da Stress: PTSD Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'uomo delinquente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa maschera di Zodiac - Profilo criminologico di un serial killer atipico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDonato Bilancia Criminal Mind: Il serial killer con la calibro 38 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLA DEVIANZA MINORILE. Il trattamento penitenziario minorile. Il ruolo della scuola nella prevenzione della devianza e la figura del Criminologo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVia Poma, Inganno Strutturale Tre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Il duplice ruolo del sonno nell'ambito del Disturbo da stress post traumatico
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Il duplice ruolo del sonno nell'ambito del Disturbo da stress post traumatico - Giacinto D'Urso
Gianfranco D'Urso
Il duplice ruolo del sonno nell'ambito del Disturbo da stress post traumatico
The sky is the limit
UUID: b6042332-22e1-11ea-b93d-1166c27e52f1
Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write
http://write.streetlib.com
Indice dei contenuti
Premessa
Introduzione
Lo stress, il trauma e il Disturbo da stress post traumatico
Il sonno
La resilienza
Conclusioni
Bibliografia
Sitografia
Premessa
Gentile Lettore,
Ti ringrazio per aver scelto di leggere questo elaborato che si prefigge lo scopo di indagare il ruolo del sonno nel disturbo da stress post traumatico (DSPT), analizzando e commentando gli esiti di moltissimi studi accademici sui veterani delle Forze Armate Statunitensi.
In generale, i dati raccolti negli ultimi anni, dimostrano che questo disturbo colpisce un numero crescente di individui nel mondo e che i problemi del sonno contribuiscono a caratterizzarne il quadro sintomatico. L’idea sostenuta nel presente documento è che i disturbi del sonno abbiano in realtà un ruolo più ampio che è necessario conoscere per poter scegliere l’approccio terapico (psichiatria di precisione) da adottare e la tipologia di interventi preventivi da porre in essere per il supporto degli individui potenzialmente a rischio.
È, inoltre, ampiamente condiviso che il social support rappresenti uno dei fattori di protezione che concorrono alla resilienza individuale oltre che un importante sostegno per i malati e le loro famiglie nel periodo in cui si attende una diagnosi o è necessario sottoporsi a cure.
Per questo motivo, questa seconda edizione del libro non è stata concepita come il solito manuale in cui si rischia di perdersi in un labirinto di definizioni e argomenti di difficile comprensione. Si tratta piuttosto di una guida informativa o di uno strumento di lavoro utile a quanti vogliano informarsi o approfondire la conoscenza di questa complessa e subdola malattia in grado di insinuarsi nella vita di coloro che affrontano situazioni traumatiche in particolari condizioni di debolezza psicofisica, trascinando in un tunnel di crescenti sofferenze e disperazione il malato ed il proprio nucleo familiare.
A conclusione del lavoro, dopo aver spiegato il doppio ruolo del sonno, troverete consigli utili per la prevenzione del disturbo e la presa incarico del malato.
Spero che questo libro possa essere d’ausilio a tutti gli operatori del settore, ai consulenti dei Datori di lavoro e soprattutto a quanti si trovano a vivere una impari lotta con il DSPT. A questi ultimi ed ai loro congiunti, rivolgo l’invito a non esitare, colti i segnali della malattia o avvertito il disagio sociale che essa causa, a chiedere aiuto agli specialisti (medici e psicologi). Ciò è, infatti, un atto di forte coraggio, di consapevolezza e di rispetto verso se stessi e le persone a cui si vuol bene.
Buona lettura!
Introduzione
La storia dell’umanità è intrinsecamente legata al significato attribuito ai termini di terrore e di paura nonché alla sintomatologia emotiva ad essi correlata. Gli antichi greci furono i primi a cercare di spiegare queste emozioni ricorrendo alle figure mitologiche di Deimos (gr. Δεῖμος ) e del fratello Fobos (gr. Φόβος ) [1] che usualmente accompagnavano in battaglia il padre Ares, Dio della guerra.
La paura ed il terrore secondo gli antichi avevano, quindi, origine dalla guerra che nei secoli costrinse intere popolazioni ad affrontare migrazioni, ingiustizie, sopraffazione ed il dolore dovuto a ferite fisiche o morti improvvise. Non sorprende dunque che il quadro sintomatico dei disordini correlati al trauma, allo stress e alla paura incominciò ad essere rilevato e registrato nei resoconti dei sanitari militari a partire della Guerra Civile americana [2] . Gli studiosi cercarono nei decenni successivi di dare una spiegazione al malessere lamentato da molti soldati senza, tuttavia, addivenire ad alcun risultato perché esso non era riconducibile alle patologie neuro anatomiche all’epoca conosciute. Per questo motivo, anche durante i due conflitti mondiali, si continuò definire con il termine codardia lo stato psicofisico dei militari che non erano più in grado di essere impiegati dopo aver preso parte ai cruenti combattimenti e a ritenere il servizio militare una temporanea interruzione della vita civile durante la quale i giovani erano arruolati, addestrati rapidamente, mandati in operazione e poi riportati alla vita civile una volta cessate le ostilità.
Nel corso della guerra fredda, in particolar modo dopo la guerra del Vietnam [3] , i paesi occidentali, primi fra tutti gli Stati Uniti d’America, furono indotti dal complesso quadro di situazione internazionale a dotarsi di una struttura militare professionale composta principalmente da volontari [4] . Le moderne Forze Armate incominciarono ad arruolare più donne, personale sposato e generalmente ben istruito con una posizione politica e sociale maggiormente definita rispetto ai pari età civili [5] . Il reclutamento volontario, il miglior addestramento nonché la consapevolezza che l’impiego in operazioni militari fosse finalizzato al supremo interesse del Paese, permise nel tempo di elevare la resilienza agli eventi traumatici del personale militare [6] . Inoltre, la guerra fredda garantì una sostanziale stabilità di servizio, uno sviluppo di carriera più prevedibile nonché la possibilità di poter