Non Soffrire Più

Índice

NOTA

1. INSEGNAMENTO ILLUMINANTE

La Cosa Più Importante

L’unica Cosa Sacra

Insegnamento E Insegnante

Proposito Dell’insegnamento Illuminante

Spiritualità Sensata

2. QUATTRO NOBILI VERITà

Sofferenza E Benessere

3. La Sofferenza

Cos’è La Sofferenza

Chi Soffre

4. LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

Io Personale

Pensiero Negativo

Parlare Negativo

Agire Negativo

Lavoro Negativo

Non Osservare

Non Meditare

Non Comprendere

Non Sforzarsi

Attaccamenti Che Fanno Soffrire

5. LIBERAZIONE DALLA SOFFERENZA

Mendicante, Incassa Questo Assegno

Tutto È Nulla

6. MODI PER LIBERARSI DALLA SOFFERENZA

Sette Qualità Della Totalità Della Vita

Sette Principi

Otto Atteggiamenti Positivi

7. PENSIERO POSITIVO

Pensare E Desiderare

Pensiero Creatore

Cessazione Del Pensare

Pensare Positivo

8. PARLARE POSITIVO

Se Parli

Grande Benedizione

Creazione Con La Parola

Silenzio Interiore

Solo Perfezione

9. AGIRE POSITIVO

Dharma

Azione Positiva

Completamente Positivo

Inazione

Condotta Di Uno Studente Interno

La Vita, Attraverso Me

Restituiscilo

10. LAVORO POSITIVO

Io Lavoro Generando Bene

11. Osservazione Positiva

Osserviamoci

Osservando

12. MEDITAZIONE POSITIVA

13. COMPRENSIONE POSITIVA

Comprensioni

Tre Saggezze

Modi Di Comprendere

Io Comprendo

14. SFORZO POSITIVO

Sette Sforzi

Otto Sforzi Positivi

Io Mi Sforzo

15. SII FELICE

16. LIBRO NON SOFFRIRE PIÙ

Lago Di Dal

Scrivendo

Shankaracharya

OBRAS PUBLICADAS POR EDITORIAL SEÑORA PORTEÑA

Rubén Cedeño

NON SOFFRIRE PIÙ

Titolo Originale: Non Soffrire Più

Autore: Rubén Cedeño

Traduzione: Claudia Sgardello

Editore: Fernando Candiotto

Copertina: Dalia Diago

Impaginazione: Dalia Diago

NOTA

Non soffrire più, di Rubén Cedeño, è un’opera, istruttiva e facile da leggere, sugli otto principi di base scoperti dal Signor Gautama, presentati nei suoi discorsi. La pratica di tali principi ha lo scopo di eliminare la sofferenza dalle vicissitudini negative della vita. Quest’opera fu scritta in Kashmir, in India, in mezzo alle montagne dell’Himalaya, nel 1993. L’opera porta con sé lo stato di pace e chiarezza mentale dell’autore quando viveva in un posto così paradisiaco.

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INSEGNAMENTO ILLUMINANTE

Kashmir, India, agosto 1993

LA COSA PIÙ IMPORTANTE

Le persone non hanno bisogno di una nuova religione, un nuovo maestro o un nuovo credo; ciò che l’umanità necessita è che le si comunichi un Insegnamento Illuminante che risolva le questioni quotidiane che affliggono la vita e mettere in pratica questo Insegnamento.

Parafrasando il filosofo Nāgārjuna, l’Insegnamento Illuminante dev’essere comunicato:

1. Secondo le necessità di chi lo richiede.

2. Secondo la capacità mentale del destinatario.

3. Secondo le correzioni che colui che lo riceve deve fare.

4. Secondo il livello del destinatario.

L’Insegnamento Illuminante si occupa di aiutare a sviluppare la Coscienza e a vivere in accordo con i Sette Aspetti della Totalità della Vita e i Sette Principi Universali, per smettere di soffrire e beneficiare della felicità, che è un Diritto di Coscienza dell’umanità.

L’esistenza di delinquenti nelle prigioni e di persone che soffrono negli ospedali o in altri luoghi è perché non conoscono né praticano un Insegnamento Consapevolizzante. Dedicarsi esclusivamente a comunicare l’Insegnamento Consapevolizzante significa fare la cosa più grande che si possa fare per un’altra persona.

IL VERO INSEGNAMENTO ILLUMINANTE PERSEGUE L’ELIMINAZIONE DELLA SOFFERENZA, E COMUNICARLO è L’ATTO D’AMORE COMPASSIONEVOLE PIÙ GRANDE IN ASSOLUTO.

L’UNICA COSA SACRA

L’Insegnamento Illuminante è l’unica cosa sacra che esista. I templi e le loro immagini non sono così importanti e sacri quanto un Insegnamento Illuminante, e la sua pratica non ha nulla a che vedere con rituali, preghiere, mantra ed esercizi religiosi.

INSEGNAMENTO E INSEGNANTE

Nel momento in cui qualcuno facilita un Insegnamento Illuminante è un Maestro, ma non deve considerarsi tale. Il Signor Gautama dice: Siamo vuoto e chi si considera un maestro perché insegna, in quello stesso istante si nega come maestro, perché non sta insegnando nulla e non è nulla; ciò non esiste. Subhūti, uno studente del Signor Gautama, gli chiese: Lei è un Illuminato, qualcuno di importante poiché dà l’Insegnamento?. E il Signor Gautama rispose: Voglio che tu sappia che io non sono nessuno per dare l’insegnamento. Io non esisto. Se lo stesso Signor Gautama si negò come maestro, dovrebbero a maggior ragione farlo i semplici mortali che comunicano l’Insegnamento dell’Illuminazione.

Il Signor Gautama dice: Se vi fossero tanti fiumi Gange quanti sono i granelli di sabbia del fiume Gange, e se ognuno di questi granelli di sabbia di ogni Gange fosse riempito con i tesori dell’universo e questo fosse tutto dato in elemosina, questo fatto non sarebbe così importante quanto studiare, facilitare e praticare anche solo poche righe dell’Insegnamento dell’Illuminazione. Facilitare un "Insegnamento