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L'amore all'improvviso
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E-book94 pagine1 ora

L'amore all'improvviso

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Info su questo ebook

Michelle Lagrange è una madre single e una donna profondamente segnata dalla vita.
Quando viene assunta come maestra elementare nella scuola del piccolo paese di Saumur, affacciato sulla Loira, pensa finalmente di poter voltare pagina e ritrovare l’equilibrio.
Ma nel momento in cui Serge Blanche entra nella sua vita, ogni sua certezza verrà messa in discussione: riuscirà Michelle ad arrendersi di nuovo all’amore?
E Serge?
Quali misteri si celano dietro a quell’uomo tanto riservato e terribilmente affascinante?
Scopritelo nel nuovo libro di Sophie Rocher!
LinguaItaliano
Data di uscita22 nov 2019
ISBN9788835335696
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    L'amore all'improvviso - Sophie Rocher

    SOPHIE ROCHER

    L’AMORE ALL’IMPROVVISO

    (RACCONTO)

    Scritto da Sophie Rocher.

    Revisione e grafica di J. F..

    Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono frutto dell’immaginazione dell’autore.

    Ogni riferimento a luoghi, avvenimenti e persone vive o morte è da considerarsi puramente casuale.

    Si consiglia la lettura a un pubblico adulto.

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’autore ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    "E da allora sono perché tu sei,

    e da allora sei, sono e siamo,

    e per amore sarò, sarai, saremo."

    (Pablo Neruda)

    L’AMORE ALL’IMPROVVISO

    (RACCONTO)

    CAPITOLO UNO

    Saumur, Francia, autunno 2008.

    Saumur era uno di quei piccoli paesi apparentemente tutti uguali, eternamente placidi.

    Uno di quei luoghi immobili nel tempo, dove non accadeva mai niente di davvero interessante e tutto si svolgeva in una rassicurante routine quotidiana.

    Affacciato sul fiume Loira, che scorreva lambendo in una larga curva le mura del vecchio castello medievale, Saumur viveva pigramente i suoi giorni uno dietro l’altro, come se fosse stata una vecchia signora intenta a lavorare a maglia mentre sbirciava dalla finestra del proprio soggiorno la vita dei suoi pochi abitanti che si affaccendavano a lavorare la terra, le grandi vigne e si occupavano dei turisti che durante i fine settimana lasciavano la città per visitare il paese e rilassarsi un po’ senza pensieri.

    Pertanto il giorno in cui arrivò Michelle, la nuova maestra della scuola elementare che proveniva dalla città, tutta Saumur si rianimò come se fosse successo un evento straordinario e l’accaduto suscitò ovviamente una certa curiosità fra la gente del paese.

    Di facce nuove a Saumur non se ne vedevano da generazioni, infatti.

    I suoi abitanti si conoscevano tutti ed erano i discendenti di chi, secoli prima, aveva fondato quel piccolo borgo con il sangue e il sudore della fronte mettendo un mattone sopra l’altro e piantando i primi alberi di vite.

    I commenti riguardo l’arrivo di Michelle Lagrange in paese furono quindi molti, e tutti decisamente scontati.

    -Si sa da dove arriva questa donna?- fu la prima delle domande, pronunciata non tanto per caso nel piccolo e pittoresco bistrot che sorgeva sul lato destro della piazza principale, proprio di fronte alla chiesa.

    No, nessuno lo sapeva.

    Si sapeva, o meglio si diceva, che Michelle provenisse dalla città ma quale città della Francia fosse nessuno poteva dirlo.

    A quella domanda seguì pertanto una logica osservazione.

    Michelle doveva essere vedova, poiché insieme a lei erano giunti in paese anche i suoi due giovani figli: un ragazzo di sedici anni e una ragazza di quattordici.

    -E se questa tizia fosse una di quelle poco di buono che restano incinta senza sposarsi?- buttò lì una delle donne anziane, mentre si godeva un soleggiato pomeriggio di fine aprile nel parco vicino al fiume, intenta a ricamare delle tovaglie di lino candido assieme alle sue amiche.

    -Speriamo di no!- ribatté un’altra donna sgranando gli occhi, visibilmente scandalizzata da quell’osservazione –Speriamo che questa Michelle sia una persona seria, dal momento che dovremo affidarle l’educazione dei nostri bambini!-

    I commenti serpeggiarono nei giorni seguenti dal parco e dal bistrot attraverso le vie del paese, di negozio in negozio e di casa in casa.

    Le donne sposate di Saumur osservarono con grande disappunto che Michelle era anche una donna molto attraente e ancora piuttosto giovane, quindi sarebbe stato meglio accorciare il guinzaglio in modo da tenere ciascuna sotto controllo il proprio marito prima che gli frullassero strane idee per la testa.

    Anche i suoi figli erano molto belli, commentò malignamente qualcun altro mentre stava in fila per comprare la carne dall’unico macellaio del paese.

    I figli di quella misteriosa donna erano entrambi più alti della media dei giovani della loro età, avevano lineamenti pressoché perfetti; occhi grandi color turchese il maschio, verdi la femmina, ed entrambi possedevano folti e morbidi capelli biondi come l’oro ma al contempo rossi come il rame.

    E come disse il macellaio, mentre legava per una delle sue clienti un succulento pezzo di carne che sarebbe servito per preparare dell’ottimo arrosto, l’eccessiva bellezza è da sempre figlia del vizio e della lussuria peccaminosa.

    Michelle, pertanto, doveva per forza essere una poco di buono.

    Fu così che l’invidia e la diffidenza ebbero la meglio sull’ospitalità e Michelle, insieme ai suoi figli, fu isolata da tutti sin dal primo giorno in cui giunse a Saumur.

    Veramente no, per fortuna, non proprio da tutti ma da quasi tutti.

    Ai bambini del paese infatti la nuova maestra piacque subito.

    La trovavano molto bella, gentile e soprattutto divertente.

    E questo perché Michelle, con i bambini, ci sapeva fare davvero.

    Ma se all’interno della piccola scuola elementare del paese le cose andavano bene, fuori dall’edificio era tutta un’altra storia.

    Soprattutto per i figli di Michelle.

    Per gli adolescenti la vita è di per sé difficile, complicata, e l’indifferenza dei coetanei è una cosa molto dura da sopportare.

    Chloé non capiva infatti per quale assurdo motivo tutte le mattine, quando lei e suo fratello Philippe salivano sul pullman per raggiungere il liceo che si trovava nel vicino paese di Allonnes, gli altri studenti seduti a bordo del mezzo chiacchieravano e ridevano fra loro ignorandoli del tutto.

    Era come se

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