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Non è colpa tua - Antologia di racconti sul bullismo e i disturbi alimentari
Non è colpa tua - Antologia di racconti sul bullismo e i disturbi alimentari
Non è colpa tua - Antologia di racconti sul bullismo e i disturbi alimentari
Ebook77 pages56 minutes

Non è colpa tua - Antologia di racconti sul bullismo e i disturbi alimentari

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Bullismo e disturbi alimentari, problemi crescenti tra preadolescenti e adolescenti. Una prefazione chiara descrive questi fenomeni, cinque racconti entrano nell’animo di chi ne è afflitto.
con racconti di Filomena ChiaradonnaElena FantiAndrea AnseviniFrancesca CompagnoSara Marino e la prefazione di Rita Angelelli
Tutto ciò che diciamo o facciamo ha un impatto su chi ci circonda. Grazie a noi, le persone possono sentirsi più forti e amate, ma anche insicure o ferite. Anche le parole e le azioni all’apparenza più insignificanti, scritte online o dette di persona, possono avere un grande effetto. Prima di dire o fare qualcosa, è necessario pensare a come si sentiranno gli altri. (Filomena Chiaradonna, Elena Fanti, Andrea Ansevini, Francesca Compagno, Sara Marino, Rita Angelelli)
LanguageItaliano
Release dateNov 18, 2019
ISBN9788833283784
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    Non è colpa tua - Antologia di racconti sul bullismo e i disturbi alimentari - aa.vv

    Cover

    Prefazione

    Il bullismo

    Molti adulti guardano con nostalgia agli anni passati a scuola. Per coloro che sono stati vittime del bullismo, invece, il solo pensiero porta ricordi dolorosi. Alcuni di loro hanno resistito ai bulli e messo fine ai maltrattamenti già nel periodo scolastico. Altri, invece, soffrono ancora degli effetti e ricordano quel periodo come un inferno.

    Sappiamo tutti che il bullismo esiste e che fa Schifo (la maiuscola è voluta) e che per i più deboli e psicologicamente influenzabili le giornate scolastiche possono diventare un vero e proprio incubo.

    Ci sono situazioni in cui il bullismo è facile da individuare, altre, invece, in cui assume una forma più subdola.

    Può capitare che il persecutore rubi la password per accedere ai social e pubblichi foto imbarazzanti; oppure scriva post con contenuti offensivi. In più, per essere ancora più dannoso, tagghi la sua vittima, in maniera che questa possa leggere i commenti.

    Cos’è il bullismo?

    Si parla di bullismo quando qualcuno vessa in modo maligno un’altra persona o la spaventa ripetutamente.

    Questi atti ripetuti e offensivi sono, per esempio:

    insulti

    dolore fisico

    esclusione dai gruppi di persone

    umiliazione pubblica

    scherzi offensivi e deturpazione delle proprietà della vittima.

    Il bullismo è, in sostanza, uno squilibrio di potere, in cui il bullo si sente invincibile e la vittima in colpa per non essere come gli altri o all’altezza degli altri.

    L’innocente vittima di bullismo si sente sola, depressa e spaventata e sente di non avere un posto in cui stare.

    Cosa fa parte del bullismo?

    Vengono inclusi nel bullismo atti quali:

    chiamare qualcuno con nomi offensivi

    diffondere notizie false su qualcuno

    prendere in giro qualcuno con cattiveria

    colpire, spingere, sputare addosso e ferire fisicamente qualcuno

    escludere dalle attività sociali o isolare

    appropriarsi di denaro e/o di altri oggetti e, in qualche caso, restituire questi ultimi danneggiati

    minacciare e costringere a compere atti degradanti di fronte a tutti

    Cos’è il cyberbullismo?

    Si parla di cyberbullismo quando le azioni oppressive avvengono attraverso internet, i telefoni cellulari o altre tecnologie informatiche.

    Questo può includere:

    invio di messaggi di testo

    invio di e-mail o messaggi Whats App, anche a gruppi di persone

    pubblicazioni di foto imbarazzanti o messaggi dello stesso tenore su blog o siti web

    usare il nome della vittima per diffondere notizie diffamatorie nei confronti di altre persone

    rubare la password e diffondere voci su qualcuno che facciano pensare che quella persona sia il cyber-bullo

    Come si può fermare un bullo?

    Essere vittima di qualsiasi tipo di bullismo è davvero una faccenda spiacevole; trovandoci in una situazione di questo tipo è importante sapere che:

    NON siamo soli

    NON è colpa nostra

    A seconda di quanto sono gravi gli episodi bullismo e finché non si percepiscono rischi per la propria incolumità, non si è spaventati o fisicamente minacciati, come primo passo possiamo provare a risolvere da soli la situazione.

    Più si ha forza interiore e autostima, meno ci si lascia abbattere dagli eventi, maggiori sono le possibilità di fermare il bullo.

    Se il bullo non cessa i suoi attacchi, parlare con qualcun altro, che sia un amico o un adulto in cui si ripone la propria fiducia, può essere utile.

    Il bullo vuole solo una cosa: che la vittima reagisca alle provocazioni. Il suo obiettivo è quello di minare la sua forza interiore e la sua autostima, renderla triste e spaventata, isolarla dagli altri. Se mostriamo di essere forti e di non subire le sue angherie, spesso il bullo perde interesse.

    Che altro si può fare per fermare il bullo e combattere il bullismo?

    Non bisogna aver paura di parlare.

    Preadolescenti e adolescenti devono parlare coi propri genitori, insegnanti, dirigenti scolastici, pediatra, allenatori o qualsiasi adulto di cui si fidano. Gli eventi devono essere descritti chiaramente, indicando:

    chi è il bullo

    che cosa ha fatto

    dove e quando è successo

    se ci sono testimoni

    come ci si è sentiti

    Anche chi non è la vittima del bullo, ma sospetti che qualcun altro lo sia, in particolare se si tratta di un bambino, deve riferire le proprie impressioni. La maggior parte delle persone desidera eradicare il problema del bullismo, pertanto si metterà in moto per risolvere la situazione.

    Se si ha l’impressione che coloro a cui ci si è rivolti non stiano intervenendo in modo adeguato, oppure se la situazione non sta migliorando, è necessario coinvolgere qualcun altro. Ciò deve continuare finché si ottenga un intervento risolutore.

    Essere di supporto a una persona vittima di bullismo, oltre che essere di conforto alla stessa, aiuta a crescere come persone.

    L’amicizia è il miglior modo per sconfiggere il bullismo. Bisogna restare vicini alla vittima, come compagni di scuola, come promotori di inclusione nelle attività ludiche e sportive, come coloro che la accompagnano a casa e le si siedono accanto sull’autobus. Avere amici comprensivi

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