Pirlare impasti d'anima: fluire ininfluente
Di Antropoetico
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Info su questo ebook
Trattasi di raccolta di pensieri e parole, ognuno distante dagli altri. Da consumarsi come le patatine, uno alla volta, magari sorseggiando un prosecco.
Non è un saggio, non è un romanzo, non si tratta di poesie. Semplici rigurgiti mentali per fracassarsi le ragadi intellettuali. Se già siete ben forniti di depressione fatene pure a meno.
Evitare in caso di intolleranza o prodromi influenzali e assumere non più di due o tre pagine al giorno fino all’esaurimento della confezione
Il prodotto contiene:
amore
sofferenza
conflitto
malumore
affetto
libertà
confessioni
svelamenti
religione
sesso
paura
gioia
vecchiaia
Non sono presenti elementi d’intelligenza, se non tracce, ben al di sotto dei limiti consentiti dalla legge. Sprovvisto anche di cultura e formazione generale.
Consigliato l’uso ai giovani perché possono comprendere come ci si riduce dopo i cinquant’anni.
Sconsigliato invece ai vincenti, agli ottimisti ad oltranza, ai personaggi politici e ai sacerdoti di lungo corso.
Non siete obbligati a leggerlo. Se non ne capite il senso, non è perché ne sia privo.
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Pirlare impasti d'anima - Antropoetico
Pirlando
Istruzioni per l'uso
Trattasi di raccolta di pensieri e parole, ognuno distante dagli altri. Da consumarsi come le patatine, uno alla volta, magari sorseggiando un prosecco.
Non è un saggio, non è un romanzo, non si tratta di poesie. Semplici rigurgiti mentali per fracassarsi le ragadi intellettuali. Se già siete ben forniti di depressione fatene pure a meno.
Evitare in caso di intolleranza o prodromi influenzali e assumere non più di due o tre pagine al giorno fino all’esaurimento della confezione
Il prodotto contiene: amore sofferenza conflitto malumore affetto libertà confessioni svelamenti religione sesso paura gioia vecchiaia
Non sono presenti elementi d’intelligenza, se non tracce, ben al di sotto dei limiti consentiti dalla legge. Sprovvisto anche di cultura e formazione generale.
Consigliato l’uso ai giovani perché possono comprendere come ci si riduce dopo i cinquant’anni.
Sconsigliato invece ai vincenti, agli ottimisti ad oltranza, ai personaggi politici e ai sacerdoti di lungo corso.
Non siete obbligati a leggerlo. Se non ne capite il senso, non è perché ne sia privo.
Pirlando
Crepe di luce aprono la carne in questa pace prima della tempesta e nella trasparenza del plenilunio il cuore ha la sua calma.
A capodanno avevo le mutande nere.
Frammenti, schegge di una specchio crepato dal freddo e dal tempo. Cristalli all'improvviso in volo pieni di riflessi, luci in caduta, stelle cadenti della luna calante nell'eclissi.
La mia sofferenza diventa poca cosa quando vedo quella in rete.
Non puoi essere nella mia pelle, accarezzarla sì.
L'uomo è proprio stupido, bastano due calze di seta, i tacchi alti, un reggiseno che tira su ed è bello che cotto a puntino.
Ho ucciso il cuore in un aborto emotivo.
Non c'è futuro, per questo è così importante, assoluto questo istante.
Ci sono donne divertenti, intelligenti, comunicative e quelle che, ancora, pretendono l'adorazione solo perché si presentano come gnocche
, noia totale.
Liquami esistenziali, sterco che prima puzza e poi genera vita, flatulenze emotive, emorroidi culturali mosse dall'ignoranza del peperoncino.
I consigli degli amici spesso ti portano fuori strada perché vogliono farti vivere, a modo loro, la tua vita.
Abbracciare mia madre come se fosse una figlia è un dono che non ha prezzo.
La solitudine ha la bellezza dell'oblio. Nessuno è così libero come chi si sente perduto.
Mi scivolano le parole sulla pelle, gocce del cuore, sudano la vita che si compie. Corrono nelle pieghe del tempo, sfiorano le foreste di pensieri, i grovigli rimasti chiusi, cercano la via per volare via in un momento dolce. Scivolano sugli amori e sui dolori senza restare impigliate nel tramonto che segna la fine del giorno. Veloci come il battito di ciglia, libere dalle mie prigioni, salve dalle paure che porto dentro. Scivolano, volano via.
Dimmi, se c'è un perché, se siamo luce in vestiti di pelle e sangue, dimmi, angelo ferito, dov'è il taglio e perché non smette di sanguinare. E' lo spirito che lacrima e scende fino alle mani con cui accarezzi ciò che resta di me. Così dolce averti qui, sentire che non è stato invano mentre mi tieni la mano. Non piangere, perché lo fai? Sono solo un diavolo, un povero diavolo ma tu non vuoi lasciarmi al mio inferno. Dimmi se potrò essere felice un giorno, se esiste un paradiso per chi ha peccato ed è perduto, sconfitto e finito. Sento che stringi forte le dita e non riesci a parlare. Mi piace, tieni stretta la spada ed è dolce questo suo affondare mentre piangi per la fine di un diavolo, di un povero diavolo.
Vorrei vivere nell'amore, vorrei morire nel suo calore, vorrei sperare nei sogni e vivere su un cuscino di nuvole, vorrei ma la vita mi ha messo in un angolo, mi ha preso a calci in culo, ha frustrato e picchiato l'anima, non la carne e mi ha lasciato sul ring senza la voglia di rialzarmi. È questo il mio destino, non posso cambiarlo, devo viverlo come un pugile senza gloria, suonato ai bordi del tempo.
Il colpo di grazia richiede dolcezza e un certo stile.
Cena a base di sofficini findus
, carciofi sott'olio, insalata iceberg, pane, vino rosé.
Il nulla riempie il vuoto di tutti.
Nulla è per sempre e ciò che è oggi, domani