Liberi da noi
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Anteprima del libro
Liberi da noi - Andrea Ciaramella
Indice
PROLOGO
DEDICA
PREFAZIONE
INTRODUZIONE DELL’AUTORE E COMMENTO AI CAPITOLI PRECEDENTI
PARTE PRIMA
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
PARTE SECONDA
19
20
21
22
23
24
25
CAPITOLO FINALE
Liberi da noi
CIARAMELLA ANDREA
Dedico questo romanzo a tutti i miei nemici, ai
lupi
travestiti da agnelli
.
Dedico questo romanzo agli scrittori che hanno la
forza di imprimere nero su bianco il loro dolore, e
attraverso le lacrime, danno speranza agli altri.
A chi resta, a chi lotta. A chi non
s’arrende, a chi cambia per sé e gli
altri, va la forza e il pensiero di questo
libro.
LI
PROLOGO
Vaffanculo
A chi non ha creduto nei tuoi sogni.
Vaffanculo
Ai falsi poeti, agli scrittori che ingannano, a chi
usa le persone come un proprio tornaconto.
Vaffanculo
A questa mia confessione,
a questo stronzo che sono,
a chi ti ha abbandonato a metà del cammino,
a chi non ha avuto fiducia, a
chi ha infranto le speranze.
Vaffanculo
A chi ha giudicato, a
chi ha puntato il dito, a
chi ha fatto piangere,
a chi ha spezzato le ali,
a chi ti ha fatto male.
Vaffanculo
Agli ipocriti, agli usurai, ai
gigolò, alle troie.
Vaffanculo
Alla mia persona, a ciò che sono,
a ciò che vi ho fatto, vaffanculo per i
dolori che mi avete dato, vaffanculo a chi
mi ha tradito, vaffanculo a questa
persona di schifo, che vi illude e vi fa
soffrire.
Vaffanculo.
Al mondo, all’universo, mi dimetto
da ciò che sono, un pagliaccio che vi
fa ridere, io non vi insegno la vita,
ma a credere nei sogni e nei miracoli.
Me ne andrò nel rumore dei fischi,
sarò io a liberarvi di me, a questo
pazzo che grida d’amore.
Ora basta!
Io sto male, non è giusto!
Vaffanculo.
Ma questa volta, in queste
pagine, porto il mio segreto,
dico addio alle maschere,
rivelo la mia anima più vera,
e a chi non ci crede dico:
Vaffanculo!
.
DEDICA
A chi ha sofferto per amore,
a chi è stato illuso,
a chi ha perso la speranza,
a chi si sente solo,
a chi ha avuto sempre delusioni,
a chi si crede la ruota di scorta,
a chi con gesti e parole lo rende tale.
A chi ha amato con il cuore,
a chi ha dato sé stesso alle persone sbagliate,
a chi ha creduto ai miracoli, a chi ha dato
tutta la vita, a chi ha donato tutta l’anima,
a chi quando ama, toglie le maschere,
a chi ha amato veramente!
PREFAZIONE
Bella stronza...
che hai distrutto tutti i sogni
della donna che ho tradito
che mi hai fatto fare a pugni
con il mio migliore amico e
ora mentre vado a fondo
tu mi dici sorridendo:
Ne ho abbastanza
Bella stronza...
che ti fai vedere in giro
per alberghi e ristoranti
con il culo sul Ferrari di quell'essere arrogante non lo sai che i miliardari anche ai
loro sentimenti danno un prezzo
il disprezzo...
perché forse io ti ho dato troppo amore
bella stronza,
he sorridi di rancore.
Ma se Dio ti ha fatto bella come il cielo e come il mare
a che cosa ti ribelli di chi ti vuoi vendicare
ma se Dio ti ha fatto bella più del sole e della luna
perché non scappiamo insieme non lo senti questo
mondo come puzza
Ma se Dio ti ha fatto bella,
come un ramo di ciliegio
tu non puoi amare un tarlo,
tu commetti un sacrilegio
e ogni volta che ti spogli
non lo senti il freddo dentro
quando lui ti paga i conti non lo senti l'imbarazzo del silenzio.
perché sei bella, bella, bella
bella stronza che hai chiamato
la volante quella notte
e volevi farmi mettere in manette
solo perché avevo perso la pazienza...
la speranza...
sì...bella stronza
Ti ricordi...quando con i primi saldi
ti ho comprato quella spilla
che ti illuminava il viso,
e ti chiamavo la mia stella
quegli attacchi all'improvviso
che avevamo noi
di sesso e tenerezza?
Bella stronza...
sì perché forse io ti ho dato troppo amore
bella stronza che sorridi di rancore...
Ma se Dio ti ha fatto bella
come il cielo e come il mare
a che cosa ti ribelli di chi ti vuoi vendicare
ma se Dio ti ha fatto bella
più del sole e della luna
esci dai tuoi pantaloni
mi accontento come un cane
degli avanzi
perché sei bella,bella,bella
mi verrebbe di strapparti
quei vestiti da puttana
e tenerti a gambe aperte
finché viene domattina
ma di questo nostro amore così tenero e pulito
non mi resterebbe altro che un lunghissimo
minuto di violenza
e allora ti saluto...bella stronza
(M. Masini)
INTRODUZIONE DELL’AUTORE E
COMMENTO AI CAPITOLI PRECEDENTI
Non ho mai fatto un prologo o una prefazione così spinta, così naturale e se posso anche copiata. Sì, perché entrambe le due versioni sono prese spunto dalle due canzoni di Marco Masini, cantautore italiano, come Vaffanculo
e Bella stronza
.
Tengo subito a precisare che nessuna di queste due canzoni ha uno specifico destinatario: di solito quando scrivo una dedica, lascio un destinatario. Questa volta il destinatario sono io.
Mi spiego meglio. Esaminandomi in questi giorni, e avendo avuto modo di confrontarmi con le persone a me care, ho scoperto atteggiamenti davvero poco consoni: non sono qua a fare la morale a nessuno, non sono qua per auto commiserarmi, non sono qua per fare di me un martire
.
Sono qua per aprirmi e parlarvi liberamente, della mia timidezza e dei problemi di relazione: mi reputo troppo chiuso, egoista, egocentrico e superbo. Lo sono, sbaglio sicuramente tantissimo. Non ho l’umiltà di prestare l’orecchio a chi mi sta vicino, non ho il coraggio di amare donando me stesso veramente, sapendo che quella storia finisce eppure certo di aver dato tutto me stesso e soddisfatto, chiudere civilmente. No, con me no. La sofferenza recata agli altri è stata tanta. Ho creato dispiaceri e dolori. Il prologo serve come monito a chiunque entri nella mia vita: spingo me stesso a capirmi, a esaminarmi. E’ una forza anche per voi, che avete dato voi stessi con passione e dedizione, che avete amato veramente eppure chi era al vostro fianco non vi ha capito, non vi ha ascoltato, protetto e tutelato.
Una donna, una fidanzata secondo me va cercata, capita, ascoltata, va fatta sentire unica e va fatta emozionata. Mi credete che non l’ho fatto? Che ho fatto scappare la persona a cui tenevo di più?
Ma ci credereste che quella persona ha fatto miracoli e io l’ho criticata dentro me, accusata e tradita?
Vi parlo della mia personale esperienza: ho sempre pensato di sentirmi buon cattolico, un praticante e un degno e assiduo frequentatore della chiesa, cercando di capire il Vangelo, eppure tra i gesti e le parole, ci ho messo in mezzo il mare. Ho completamente frainteso e discostato da me qualsiasi parola contenuta lì.
Ma come, un ragazzo così bravo, gentile, dolce, ben educato? Era tutta..? Sì, era tutta apparenza. Apparenza ma quanto vera? Forse la maschera indossata era quella sbagliata: forse sono così con chi ha saputo conquistare la mia fiducia, eppure da quando io ho sofferto in amore, e credetemi che quelle persone mi hanno cambiato, non ho più saputo riprendermi, perché mi ero subito e troppo facilmente affezionato.
Ma non ci sono solo io e questo romanzo non parla di me, ma di voi.
Parla di quelle persone opposte a me, di come vorrei essere io.
Una patetica, ridicola e disonesta imitazione. Una persona con le palle, permettete?
Certo, che permettete. Permettete qualsiasi parola o linguaggio, in questa confidenza.
Come se fossimo in uno stanzino, intrappolati per nostra scelta o forza di volontà esterna, che abbiamo il coraggio di guardarci e parlarci, affrontare una scomoda situazione.
Liberi da noi
è il titolo, libertà. Che parola gigante e spesso malamente utilizzata: libertà la intendo come un sinonimo d’amore. Sì, perché chi ama davvero ti lascia libero e non prova rancore della tua felicità. Bisogna che lasciamo andare ciò che non è nostro, ciò che abbiamo avuto e ricominciare. Fa male, certo. Io per primo l’ho vissuto, per primo ho sperimentato questa ferita.
Ognuno di voi dentro di sé sia capace di volare, si senta libero di superare quegli orizzonte, libero da una storia che è finita male, libero perché bisogna andare avanti, perché la vita da’ di più.
Trattatevi con amore, con rispetto ed educazione, agli amici non tradite o ingannate. Siate sinceri con tutti, siate voi stessi e amatevi, giorno dopo giorno. Costruite un mondo migliore.
Perdonate chi vi ha deluso e ferito, state accanto al vostro nemico e fateci l’amore, comprendetelo, ascoltatelo. Non siate gelosi: chi vi ama non se ne va.
Non siate possessivi: