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Fare il capo: L’eterna lotta fra capi e seguaci, lezioni dal passato per il presente
Fare il capo: L’eterna lotta fra capi e seguaci, lezioni dal passato per il presente
Fare il capo: L’eterna lotta fra capi e seguaci, lezioni dal passato per il presente
Ebook70 pages48 minutes

Fare il capo: L’eterna lotta fra capi e seguaci, lezioni dal passato per il presente

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Questo libro si può leggere per quello che è.
Facendo finta di leggere la trascrizione di una lezione di un non meglio definito studioso, che allievo maturo di Roberto Michels (1876-1936), illustra a suo modo come diventare Capo di un organizzazione non produttiva, ad esempio un Partito politico, ma anche un’organizzazione no-profit. Oppure, utilizzarlo per capire i perfidi meccanismi, che i Capi, di noi seguaci, usano.
A voi la scelta.
LanguageItaliano
PublisherHomeless Book
Release dateSep 5, 2019
ISBN9788832760880
Fare il capo: L’eterna lotta fra capi e seguaci, lezioni dal passato per il presente

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    Fare il capo - Stefano Cifiello

    592-594

    Prologo

    Il Re è nudo! grida il bambino nella folla. E tutti, compreso il Re, si accorgono di essere stati truffati.

    Questo succede quando è in gioco l’ingenuità.

    È necessaria l’ingenuità del bambino che rispetto alle regole sociali, appena scoperte, ha un atteggiamento per lo meno esplorativo.

    Ci vuole l’ingenuità della folla, che spera in un Re e nell’assenza di bambini ingenui.

    Ci vuole l’ingenuità del Re, che crede a quanto anche un bambino non sa credere.

    Ci vuole l’ingenuità dei truffatori, che pensano il Re, la folla e i bambini ingenui allo stesso modo.

    Ho evocato questi strani personaggi per mettermi in buona compagnia dato il discorso che sto per intraprendere.

    Ci sono persone, che assomigliano stranamente al bambino che grida nella folla. In loro traspare l`intenso piacere che si prova nel dire: Non v’illudete, la realtà è un’altra!

    E lo gridano ai Re, alla folla e ai truffatori.

    Lo gridano forte, anche se con intellettuale distacco, dopo, come i truffatori e i truffati, aver partecipato al gioco.

    Questo libro si può leggere per quello che è.

    Facendo finta di leggere la trascrizione di una lezione di un non meglio definito studioso che, allievo maturo di Roberto Michels (1876-1936), illustra a suo modo come diventare Capo di un organizzazione non produttiva, ad esempio un Partito politico, ma anche un’organizzazione no-profit.

    Oppure, utilizzarlo per capire i perfidi meccanismi, che i Capi, di noi seguaci, usano.

    A voi la scelta.

    1 – Capo o Leader

    Mi chiedete del Potere e del modo di conquistarlo e di mantenerlo, insomma come diventare i Capi di un gruppo o di un’organizzazione e da tale posizione trarne giovamento?

    Sono ben contento di rispondervi, anche se non sarà semplice.

    Io d’altra parte quando parlo, so che parlare mi piace all’inverosimile, anche se voi dal canto vostro mi considerate un povero diavolo, e ritengo che pensiate il vero, mentre io sul conto vostro non penso.

    Io certo mi trovo fuor di esercizio sul tema, vista la mia posizione per lo più appartata, non da uomo d’azione, ma so a chi rivolgermi, per trovare argomenti. Cercherò aiuto nell’opera di Roberto Michels complessa figura di economista, sociologo e storico, che ci condurrà dove volete essere condotti.

    Vi fornisco innanzitutto alcune precisazioni.

    La prima è persin banale: il Capo, non è senza seguace. Si definisce per differenza da esso, ma da esso è definito. Questo è immediatamente chiaro per tutti, spero! Però questi seguaci non sono più, o non sono mai stati, una Massa o una Folla, come la retorica e la politica del Novecento ha temuto e auspicato: sono individui autonomi, che ricercano un loro equilibrio e una loro realizzazione in riferimento a un gruppo o un’organizzazione e al Capo.

    La seconda questione è invece men banale: la scelta di diventare un Capo non è discutibile, anzi lo è, ma non lo discuto qui. La metto fra parentesi ed è un vostro problema.

    Come vostra (terza questione) è la scelta di cosa volete essere i Capi.

    Per ciò vi premetto che alcuni consigli valgono sempre, in tutte le situazioni, altri devono essere circostanziati, in quanto esistono differenze strutturali. Nella cosiddetta Pubblica Amministrazione statale o locale è ancora una questione di concorsi per accedere alla carriera, se non per la forma del consulente, quindi alcune delle soluzioni che troveremo possono essere utilizzate solo durante la carriera e non prima, per iniziarla.

    C’è anche una carriera politica nella Pubblica Amministrazione statale o locale, che difficilmente può essere disgiunta da una militanza partitica, e quindi ci ritroviamo da capo: nel caso in cui a livello locale si voglia provare a diventare Sindaco o Assessore o Consigliere. In senso lato, si tratta sempre di diventare Capo.

    Mentre è differente nelle cosiddette Aziende private. Qui se di Capo si parla, lo si fa sempre meno nel senso di Imprenditore, sempre più nel senso di Proprietario o più spesso di Proprietario/ Imprenditore. In costui, oltre all’Idea imprenditoriale, c’è Competenza (per quanto minima) e il Capitale (per quanto minimo) proprio o di cui si può disporre. Voglio dire in

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