Corso base di latino. Vol. 1+2: Grammatica e traduzione
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Corso base di latino. Vol. 1+2 - Pamela Tedesco
Pamela Tedesco
Corso base di latino
Grammatica e traduzione
© 2019 Pamela Tedesco
Tutti i diritti riservati / All rights reserved.
È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo, effettuata anche a uso interno o didattico.
In copertina: Dettaglio di Tabula Peutingeriana, 1-4th century CE. Facsimile edition by Konrad Miller, 1887/1888. Di Konrad Miller - Ulrich Harsch Bibliotheca Augustana, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2383399
Nonostante la grande cura e la massima attenzione poste nella stesura dei testi presenti in questo volume, potrebbero essere sfuggiti dei refusi. È possibile segnalarli scrivendo tramite il modulo alla pagina web
Prima pubblicazione: agosto 2019.
Seconda pubblicazione corretta: dicembre 2019.
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Indice dei contenuti
Corso base di latino
Presentazione del libro
Volume 1
Casi e declinazioni
Le flessioni
Le declinazioni
La prima declinazione
La seconda declinazione
Il modo indicativo attivo
Il modo indicativo
Il verbo sum (essere)
Le quattro coniugazioni attive
La traduzione di frasi semplici
La traduzione di frasi elementari
Le determinazioni di luogo
La terza declinazione
Nomi imparisillabi della terza declinazione
Nomi parisillabi e nomi in -e, -al, -ar
Particolarità della terza declinazione
Volume 2
Gli aggettivi
Gli aggettivi della prima classe
Gli aggettivi della seconda classe
Il modo indicativo passivo
Il modo indicativo passivo: tempi presente, imperfetto, futuro semplice
Il modo indicativo passivo: tempi perfetto, piuccheperfetto, futuro anteriore
Verbi passivi e verbi deponenti
I verbi nel dizionario
I complementi d'agente e di causa efficiente
I verbi deponenti
Proposizioni coordinate e subordinate
La coordinazione tra proposizioni
La subordinazione tra proposizioni
Soluzioni
Soluzioni degli esercizi
Corso base di latino
Grammatica e traduzione
con esercizi
Volumi unico (1 + 2)
Presentazione del libro
Il Corso base di latino: grammatica e traduzione è rivolto a tutti coloro che si avvicinano per la prima volta alla lingua latina, oppure a chi l'ha già studiata poco o molto tempo fa e ha bisogno di ricominciare da zero. Perciò il presente volume non include tutte le regole della grammatica latina, ma soltanto quelle con cui si può iniziarne lo studio; inoltre contiene dei capitoli di esercizi, che consistono in quesiti a scelta multipla, per aiutare a imprimere nella mente la teoria e per permettere di stabilire se ripetere l'argomento o proseguire con quello successivo. La teoria viene affrontata in modo semplice, affinché sia comprensibile anche a chi non ha conoscenze linguistiche approfondite o specifiche.
Non viene seguito l'ordine tradizionale delle grammatiche, bensì le regole sono proposte in funzione della traduzione, ovverosia in modo da permettere allo studente di iniziare a tradurre testi semplici il più presto possibile, già alle prime lezioni. Così, per esempio, il primo capitolo non tratta né dell'alfabeto, né della pronuncia: l'alfabeto, infatti, non differisce da quello a cui siamo abituati, mentre la pronuncia può essere rimandata a un corso di livello intermedio, perché il latino è una lingua morta
, che normalmente non è parlata e quasi sempre è letta in silenzio e poi tradotta.
Volume 1
Casi e declinazioni
Le flessioni
Nella lingua italiana, quasi sempre, si usano le preposizioni per indicare la funzione della parola nella frase.
Esempio: Ho visto la madre di Lucio.
La preposizione di in questo caso serve a indicarci che Lucio è un complemento di specificazione di parentela.
Nella lingua latina, invece, la funzione della parola nella frase è espressa all’interno della parola stessa, senza l’uso di preposizioni.
Esempio: Vidit matrem Lucii.
Il nome Lucio non è preceduto dalla preposizione: è la desinenza -i a indicare che la funzione è quella di complemento di specificazione.
Nella lingua latina, dunque, le terminazioni dei sostantivi, degli aggettivi e dei pronomi non indicano soltanto il numero e il genere (come avviene in italiano), ma anche il tipo di complemento.
Esempio: Lucii
La terminazione -i ci dà le seguenti informazioni:
il numero è singolare;
il genere è maschile;
il complemento è quello di specificazione.
Le variazioni, indicanti la funzione svolta dalla parola nella frase, sono definite flessioni e avvengono quasi sempre nella parte finale della parola stessa.
In latino la flessione coinvolge:
i sostantivi, gli aggettivi, i pronomi;
i verbi attivi;
i tempi semplici dei verbi passivi (non i tempi composti, perché si costruiscono con l’ausiliare).
Nelle parole in cui avviene la flessione, si distinguono due parti:
tema (la parte fondamentale, che non si flette);
desinenza (la parte finale variabile).
Nel tema si individuano altre due parti:
radice;
suffisso.
La radice è la parte che contiene il significato base, quindi è comune a