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Le metafore della Spada
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Le metafore della Spada

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About this ebook

"La spada ha sempre avuto per l'uomo una duplice valenza: quella di un'arma, come oggetto fisico, e quella di rappresentazione di un insieme di significati simbolici. Come noto, forme e simboli comuni a tutta l'umanità costituiscono gli "archetipi", cioè "i primi modelli assoluti e primitivi, di cose o idee". Questi vanno a popolare il nostro inconscio collettivo e quindi spiegano come, ognuno di noi, modificando la propria percezione degli stessi, realizzerà – con l'esperienza - il proprio inconscio personale e il "sé". Ecco dunque che la spada diventa l'archetipo e, al tempo stesso, l'interpretazione di grandi miti, come quello della creazione, della giustizia, dell'onore, del sacro, della lotta contro il male (solo per citarne alcuni). Questo libro vuole essere il racconto del personale percorso d'individuazione e di studio dei tanti significati, anche interiori, spirituali e metaforici, evocati da quest'oggetto, nelle sua varie forme ed utilizzi."
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMay 21, 2019
ISBN9788831621106
Le metafore della Spada

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    Le metafore della Spada - Maurizio Duse

    633/1941.

    Prefazione

    C’è chi ha visto Dio in una luce, c’è chi lo ha scorto in una spada o nei cerchi di una rosa

    (Jorge Luis Borges)

    Sono personalmente convinto che, da che mondo è mondo, qualsiasi bambino¹ che abbia avuto per caso tra le mani un bastone sufficientemente diritto, oppure un listello di legno, lo avrà sicuramene trasformato, nel suo immaginario, in una lucente spada con la quale difendersi ed affrontare l’ignoto, i pericoli presenti nel mondo dei grandi, i mostri della fantasia o delle favole, le proprie paure più recondite.

    Tutto ciò indipendentemente dalla nazionalità, cultura religiosa, estrazione sociale e familiare. L’età o le condizioni sociali avranno influito solo sul livello qualitativo dell’arma: un semplice pezzo di ramo secco d’albero anziché un profilo di legno con tanto di elsa inchiodata perpendicolarmente da un lato e con qualche giro di nastro adesivo colorato sull’impugnatura.

    La mia aveva anche una sorta di punta ed un accenno di affilatura, ad entrambi i taglienti (i lati lunghi del listello), realizzati con una grossa raspa trovata nel cassetto degli attrezzi di papà.

    Ero orgogliosissimo nel brandirla e, di colpo, mi permise di posizionarmi in un grado più alto della gerarchia stabilita nel gruppetto di bambini con i quali giocavo. Fin da allora, infatti, io indentificavo in questo strumento, più che un’arma di offesa, un simbolo di potere, di ruolo ma anche di grande responsabilità, dato che avrei potuto farmi o fare del male a qualcuno, usandola maldestramente. Ma farsi un po’ male, da bambini, è quasi inevitabile e, di conseguenza la spada mi veniva regolarmente requisita dai miei genitori, facendomi provare – forse per la prima volta in vita mia – un senso di impotenza e forse di flebile disonore per esser stato disarmato e per aver perso il mio status acquisito.

    Non dimenticherò mai, comunque, le strane percezioni che provavo nell’impugnarla: sembrava quasi di sentire una qualche forma di energia scorrere dal mio corpo e, attraverso il braccio, fluire nella lama, seppur di legno, fino alla punta. E, nello stesso tempo, capace di risvegliare in me delle sensazioni primordiali, alla stessa stregua di archetipi come il fuoco, i fulmini, i tuoni o i draghi.

    Poi sono cresciuto e diventato adulto, conservando comunque dentro di me una grande considerazione per quest’oggetto per me così sacro e che racchiude dentro di sé tanti significati, anche interiori, spirituali e metaforici.

    Questa passione mi ha portato a studiare e verificare molti di questi significati, comparandoli anche con altre realtà culturali, etniche e filosofiche.

    Questo lavoro vuole rappresentare lo stato dell’arte di queste mie ricerche.

    I temi che sono trattati si dividono fondamentalmente in due parti. La prima, relativa alla spada come oggetto reale e fisico e, la seconda, come simbolo o metafora di significati simbolici, religiosi e filosofici.

    La prima parte – veramente concisa ed essenziale – ha solamente una funzione propedeutica, nei suoi contenuti, alla seconda – più importante e vero oggetto di questo lavoro.  I lettori che già possiedono una buona conoscenza sulla spada come oggetto, se lo desiderano, possono tranquillamente omettere i primi paragrafi relativi alla fisicità (da pag. 12 a pag. 21).

    Ho rappresentato in una mappa mentale (figura 1) tutti questi concetti, che saranno esposti nella duplice caratterizzazione orientale ed occidentale. Questa mappa guiderà il lettore tra i vari argomenti e lo aiuterà a comprendere meglio le interconnessioni (linee tratteggiate).

    Naturalmente desidero ringraziare chi mi ha aiutato o agevolato nella redazione del testo, nella ricerca (o fornitura) di materiale originale e nella parte iconografica (es.: Wikimedia Commons).

    Un grazie particolare a Maria Rosa Valluzzi, maestra di spada (Iaido) e di calligrafia giapponese (Shodo), per avermi ispirato in alcuni aspetti simbolici e religiosi;  un caloroso saluto a tutti gli amici del Tsuki Kage Dojo di Padova.

    Un grande ringraziamento anche all’amico e maestro Mirco Angeletti, dell’Inaka Dojo di Mogliano V.to, per avermi permesso di parlare della spada (e di altri aspetti della cultura giapponese) ai suoi Allievi grandi e piccoli. Grazie

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