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La Vertigine dell'Assurdo e Piccola Enciclopedia Vampirica: Vicende impossibili sul baratro del Probabile
La Vertigine dell'Assurdo e Piccola Enciclopedia Vampirica: Vicende impossibili sul baratro del Probabile
La Vertigine dell'Assurdo e Piccola Enciclopedia Vampirica: Vicende impossibili sul baratro del Probabile
Ebook142 pages1 hour

La Vertigine dell'Assurdo e Piccola Enciclopedia Vampirica: Vicende impossibili sul baratro del Probabile

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A volte gli eventi inspiegabili trasmettono un senso di vertigine e questo libro vi permetterà di dare uno sguardo oltre il precipizio per trovare spiriti inquieti, maledizioni, sparizioni impossibili, mostri orribili e prodigi meravigliosi.
Vi trovate nella zona di confine. All’interno di queste pagine leggende magnifiche si fondono a superstizioni ancestrali, il folklore si intreccia a fatti inspiegabili supportati da testimonianze.
Spettri di navi maledette, luoghi infestati, creature emerse da chissà quali abominevoli dimensioni e l’insolito che si insinua placidamente nel quotidiano, avviluppandolo con inquiete spire pulsanti.
Benvenuti nell’Assurdo. La sentite la vertigine?
LanguageItaliano
Release dateApr 29, 2019
ISBN9788832593709
La Vertigine dell'Assurdo e Piccola Enciclopedia Vampirica: Vicende impossibili sul baratro del Probabile

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    La Vertigine dell'Assurdo e Piccola Enciclopedia Vampirica - Gabriele Luzzini

     Gabriele Luzzini

    La Vertigine dell’Assurdo

    e Piccola Enciclopedia Vampirica

    Vicende Impossibili sul Baratro del Probabile

    Fotografia copertina: © Emanuele Luzzini 

    Progettazione Grafica: Emanuele Luzzini 

    Clipart: ID 28660159 © Alder

    Tutti i diritti sui testi presenti sono dell’autore.

    Ogni riproduzione anche parziale non preventivamente autorizzata costituisce violazione del diritto d’autore.

    Copyright © Gabriele Luzzini

    Prima edizione 2019

    Diritti di traduzioni, riproduzione e adattamento totale o parziale e con qualsiasi mezzo, riservato per tutti i paesi.

    A coloro che camminano sul ciglio del baratro. 

    E hanno il coraggio di guardare giù.

    Introduzione

    Ci sono alcune zone che si trovano al limite.

    Al limite della Scienza, al limite della Superstizione. Ed è proprio in queste zone che le ombre diventano solide, che l’impossibile diventa probabile o, quantomeno, non così straordinariamente fuori posto.

    E’ il regno dell’Assurdo e della vertigine che coglie quando si guarda oltre al ciglio rassicurante che ci impone la Ragione.

    In questo libro ci interrogheremo su alcuni eventi che si sono definiti lungo i confini tra Reale e Folklore, serpeggiando sottili tra il frastuono di un mondo che vorrebbe essere refrattario al mistero ma che, inevitabilmente, non può.

    Perché stiamo parlando di quel sentimento che scuote anche gli animi più razionali, quella ricerca costante dell’ignoto che spinse i navigatori più audaci nelle terre dove si trovavano i draghi… ‘Hic sunt dracones’ (anche se probabilmente tale locuzione non è mai stata davvero utilizzata sulle mappe antiche).

    E quali sono i draghi nei quali ci imbattiamo inconsapevolmente? Sono quelle anomalie che si insinuano nel quotidiano, quegli aspetti insoliti sui quali a volte la nostra mente incespica, gli spettri che albergano nella nostra mente e che sono riusciti ad attecchire sul raziocinio più esasperato dietro il quale spesso ci trinceriamo.

    Leggendo queste pagine, vi troverete in zone meno confortevoli, dove le certezze si sgretolano e l’infrastruttura di convenzioni consolidate comincia a diventare più elastica, proteiforme.

    Il libro è suddiviso in 4 parti, che si intersecano tra di loro pur correndo su binari chiari e definiti, essendo facce del medesimo tetraedro.

    Nella prima, ‘Inquietudini dall’Aldilà’ verranno presentati episodi, leggende che affondano le radici nel mondo dell’oltretomba, della persistenza dell’essenza umana dopo il termine dell’esistenza terrena. Sono storie di fantasmi, spettri inqueti ma anche uno sguardo dietro al sipario, dopo che è finito lo spettacolo della vita.

    La seconda parte, ‘Creature dall’Altrove’, si occupa di criptidi, progenie immonde e straordinari prodigi di cui hanno discusso le cronache, estendendo il nostro personale bestiario e i confini delle nostre conoscenze. Sono esseri misteriosi che, almeno per diversi testimoni, hanno dipinto di ignoto il nostro pianeta.

    L’’Insolito Quotidiano’ è la terza parte, in cui saranno illustrati eventi misteriosi, stranezze e tutto quello che genera dubbi. Ma se ci sono dubbi, si presentano anche le domande e le inquietudini iniziano ad avere contorni più precisi.

    La ‘Piccola Enciclopedia Vampirica’ gode di una vita autono- ma eppure prosegue e conclude il percorso indicato nelle 3 parti iniziali. E’ un viaggio che attraversa tutto il mondo nel folklore e nella tradizione dei non-morti, dimostrando quel che indicava James Frazer e cioè come il timore che un defunto posa tornare a reclamare un suo ruolo nel consorzio dei vivi sia una credenza diffusa capillarmente sul nostro globo.

    Questa è una breve traccia di quel che troverete nel libro, un portolano per luoghi straordinari e inquietudini terribili.

    Hic sunt dracones…

    Benvenuti nell’Assurdo. La sentite la vertigine?

     Parte 1

    Inquietudini dall’Aldilà

    ‘Ogni uomo è vittima dei suoi fantasmi

    fino al rintoccare dell’ora

    in cui la sua umanità si risveglia.’

    William Blake

    Tipi di Fantasma

    Da un punto di vista parapsicologico, i termini corretti per definire uno spettro sarebbero ‘Fantasma’ e ‘Apparizione’, da intendersi come un’entità che compare in modo imprevisto. Ma ne esistono altri, sicuramente di grande impatto e spesso utilizzati per sottolineare, forse in modo più empatico, l’inquietudine che una manifestazione di quel tipo può trasmettere.

    Qui di seguito un rapido riepilogo:

    Apparizione – come dicevamo sopra, il modo più appropriato insieme a ‘Fantasma’ per definire una presenza che compare improvvisamente.

    Doppelgänger – Fantasma di un vivente, un vero e proprio ‘Doppio’ dall’aspetto sinistro e che, in molte leggende e nella narrativa (ad esempio William Wilson di Edgar Allan Poe), tormenta la sua controparte.

    Poltergeist – dal tedesco ‘Spirito Burlone’, è un fantasma invisibile che rende nota la sua presenza con rumori, stridii e rapide manifestazioni di energia psichica, come i movimenti degli oggetti. Nell’ambito di tale fenomenologia, molto spesso è presente un pre-adolescente, forse elemento catalizzante.

    Gjenganger – Uno spirito che è ritornato dall’Aldilà.

    Wraith – Di origine incerta, si riferisce sempre al concetto di fantasma e offre una vasta gamma di definizioni contraddittorie, passando da ‘Presagio di Morte’ (accezione negativa) a ‘Guardiano’ (accezione positiva).

    Spook – termine anglosassone ma di origine olandese, è un sinonimo di fantasma anche se con sfumature più folkloristiche.

    Ovviamente ci sono molti altri termini ma questi sono quelli di uso più frequente sia nella letteratura che nella saggistica.

    Le seducenti apparizioni di Antonietta Fagnani Arese

    Forse ricorderete l’ode di Ugo Foscolo ‘All’amica risanata’, in cui veniva celebrata la guarigione di Antonietta Fagnani Arese (1178-1847), nobildonna di grande bellezza e intelligenza, molto attiva nei salotti mondani. Lo stesso Letterato ne esalta lo splendore, con l’ultima strofa in cui sottolinea che, tramite la poesia, lei stessa è diventata immortale come una divinità e la sua beltà non potrà mai sfiorire.

    La relazione con Foscolo iniziò nell’estate del 1801 e si protrasse per quasi due anni, tanto che lei lo supportò nella revisione di ‘Ultime Lettere di Jacopo Ortis’ e lo aiutò nella traduzione de ‘I dolori del giovane Werther’ di Goethe (Antonietta conosceva quattro lingue, tra cui il tedesco).

    Il rapporto tra i due è noto solo per le lettere che il Poeta le scrisse e che gli furono restituite quando l’amore terminò. Dopo diversi ‘passaggi di mano’, le epistole finirono a Emilio De Tipaldo che ne fece fare due apografi, cioè due manoscritti copiati direttamente dall’originale. La storia che legò i due intellettuali è affascinante come un romanzo,  con  una  grande  passione,  liti  e  scenate  di  gelosia (addirittura, Foscolo affermò che lei «aveva il cuore fatto di cervello» e d’aver subito con lei «il supplizio di un amore laido e sleale») ma è il mistero successivo che vorrei far emergere… La sontuosa dimora in cui viveva Antonietta era nei pressi di corso Venezia e dopo la sua morte, avvenuta a Genova, il folklore milanese racconta delle apparizioni del suo magnifico spettro sui balconi del lussuoso edificio, identica a come era in vita.

    Alcuni testimoni, addirittura, la descrivono passeggiare con un etereo accompagnatore per le vie del centro, tra il Duomo e la Scala, probabilmente ripercorrendo i tragitti che era solita fare e calcando le pietre che avevano accolto il suo passo.

    Ciò che colpisce è la natura non orrorifica della presenza, con lunghi capelli neri, lo stesso volto che aveva in vita e il consueto portamento nobile. Purtroppo il palazzo che ospitò la donna è stato in parte demolito a

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