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Le Onde Cosmiche e la Radiazione Vitale: Il Segreto della Vita
Le Onde Cosmiche e la Radiazione Vitale: Il Segreto della Vita
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Le Onde Cosmiche e la Radiazione Vitale: Il Segreto della Vita

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"Nel Segreto della vita" Lakhovsky affronta lo studio delle onde elettromagnetiche, delle onde profondamente penetranti e delle onde sconosciute.
Attraverso esempi ed esperimenti l’Autore dimostra che la cellula è un “risuonatore” elettromagnetico capace di emettere e assorbire radiazioni.
 Tutta la materia vibra riceve e trasmette onde oscillanti, Lakhovsky utilizza questa proprietà per chiarire il funzionamento di alcuni meccanismi nella vita animale, come l’orientamento, individuando nei canali semicircolari per i mammiferi, uccelli e pesci, e nelle antenne per gli insetti, gli organi preposti alla ricezione delle onde.
 Questa visione della realtà materiale costituita da infinite relazioni energetiche sottili vede l’essere umano come recettore delle onde con effetti della materia sull’organismo e sulla salute.
 
LanguageItaliano
Release dateMar 30, 2019
ISBN9788869374203
Le Onde Cosmiche e la Radiazione Vitale: Il Segreto della Vita

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    Leggere questo volume apre la mente, aiuta a prendere consapevolezza dei fenomeni che ci circondano e da cui dipende la nostra vita. Quelle manifestazioni invisibili che creano "paura" nell'immaginario collettivo e vengono tenuti all'oscuro contro i principi della libertà e della crescita di ogni singolo e dell'umanità in generale. Consiglio vivamente di leggere questo testo non soltanto ai ricercatori e scienziati, ma ai curiosi della vita. Il linguaggio è chiaro ed accessibile a tutti.

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Le Onde Cosmiche e la Radiazione Vitale - G. Lakhovsky

CONCLUSIONE

​PREFAZIONE

A che pensate, voi, Faraday?

Se ve lo dicessi, mio caro Deville, voi mi

trattereste come un allucinato.

Tale è la leggenda.

Più fiducioso che Faraday, il sig. Lakhovsky mi ha partecipato le sue idee sulla radiazione e gli esseri viventi. Egli pensava giustamente, che esse non potevano turbare uno sperimentatore che, da trentacinque anni, studia Fazione delle onde hertziane di tutte le lunghezze sugli animali ed i microbi.

In tema di ricerche scientifiche, è bene incorag­giare le idee che sembrano più azzardate.

Ho vissuto nell’intimità di due maestri: Clau­de Bernard e Brown-Sequard, che non se ne pri­vavano certamente. Ciò non ha certamente osta­colato la loro riuscita !

I fenomeni di risonanza sono da molto tempo famigliari ai fisiologi. Chi non conosce i risuo­natori acustici dell'organo di Corti, i risuonatori

ottici della retina fin dai celebri lavori di Helm- holtzf Ed in tempi più vicini a noi, i risuonatori biologici di Carlo Henry ? Lapicque, Latzareff, ecc. ... ed io stesso, abbiamo invocato, in mille occasioni, i fenomeni di risonanza cellulare per spiegare l'azione dell'agente nervoso o d'altri agenti fisici presso gli esseri viventi.

Da molto tempo sono convinto che lo spazio sia solcato da forze che ci sono sconosciute, che gli esseri viventi emettano radiazioni o effluvi ai quali noi non siamo sensibili, ma che impressio­nano alcuni fra di essi.. Tutto è possibile. Ma non bisogna ammettere che quanto è dimostrato spe­rimentalmente. Le idee di un pazzo non differi­scono dalle concezioni di un uomo di genio che per l'esperimento che infirma le prime e conferma le seconde.

Il sig. Lakhovsky, incoraggiato dai suoi lavori e dai risultati ottenuti, tiene sopratutto a ciò che le sue teorie suscitano la curiosità e gli esperi­menti dei cercatori indipendenti. Esse costituisco­no ciò che Claude Bernard chiamava ipotesi di lavoro.

Egli non esamina in questo lavoro che le onde elettromagnetiche, le onde penetranti e le onde sconosciute.

Vi sono certamente molti altri modi di trasmis­sione dell’energia al di fuori di quelli che ci han­no rivelato Newton e Fresnel. Ed è appunto stu­diando gli esseri viventi, che vè maggior proba­bilità di scoprirli.

Dunque, sperimentiamo su di essi utilizzando i metodi dei fisici e dei chimici e cerchiamo di tro­vare il rivelatore speciale di cui si parla nella con­clusione di questo libro.

Dr. d’Arsonval

​INTRODUZIONE

Vorrei qui indicare qual’è, in certo modo, la filosofia della mia nuova teoria, di cui l’esposto fa l’oggetto di questo libro.

A qual fine esporre una nuova teoria della vi­ta? La filosofia e la scienza non hanno forse pre­teso le mille volte di darcene la spiegazione fin dall’origine del mondo? E che cosa rimane di questi sforzi generosi?

Non mi proverò di dimostrare al filosofo e par­ticolarmente al metafisico l’utilità di una nuova concezione. Essi sanno meglio di me con quale avidità noi accogliamo qualunque speranza di una spiegazione migliore, la speranza in un progresso nella conoscenza dell’assoluto. La soddisfazione del desiderio umano basta a giustificare la novità dell’ipotesi.

E’ l’uomo in generale e sopratutto l’uomo di scienza che desidero convincere. Le conoscenze umane positive non sono soltanto costituite, co­me alcuni hanno tendenza a credere, dall’ammucchiamento dei fatti sperimentali. Questi fatti, in loro stessi non sono nulla senza l’idea che li ce­menta, che li ordina, che li classifica. L’avvenire

della scienza risiede essenzialmente, allo stato di potenza in qualche modo, nello sviluppo di queste idee direttrici: nell’ipotesi scientifica, per par­lare chiaramente.

Ogni scienza in particolare è un campo di espe­rienze, di cui le relazioni coi campi vicini, cioè con le altre scienze, sono più o meno rare e diffi­cili. La medicina, la biologia, le scienze naturali hanno rapporti intimi le cui ramificazioni si esten­dono fino alla chimica. Per contro, esse paiono an­cora separate, talora da compartimenti stagni dal­le scienze fisiche, specialmente dall’elettricità e dalla radioelettricità.

Ogni progresso nel cammino ascendente della conoscenza rivela un punto di vista nuovo, per­mette di esplorare meglio la distesa delle diffe­renti scienze, di riconoscere il loro stato di avan­zamento, di constatare i loro mutui rapporti e d’aiuto che esse possono apportare le une alle al­tre.

Le scoperte più recenti della fisica hanno ap­punto permesso di ricondurre all’unità i fenomeni multipli che essa pretende di analizzare con lo stu­dio di tutte le radiazioni. Questo nuovo campo di azione è singolarmente fecondo, se si pensa che tutte le più nuove acquisizioni della fisica, e quin­di delle scienze applicate, appartengono al domi­nio delle radiazioni; ioniche, elettroniche, ed ato­mistiche, studio delle radiazioni elettromagneti­che usuali; radioelettricità, telegrafia e telefonia senza fili, teleautografia, telemeccanica.

Fino ad oggi, questa nozione originale di ra­diazione, che pare sia alla base di ogni conoscenza positiva, non ha lasciato il dominio delle scienze fisiche che per quello dell’industria, senza portare alcun contributo importante alle scienze naturali, il cui sviluppo pare sopratutto limitato a quello della chimica organica.

Credo sia venuta Fora di allargare il campo e i mezzi d’azione della biologia, dotandola di nuovi strumenti presi in prestito agli ultimi progressi delle scienze fisiche. La mia teoria dell’origine della vita, che è oggetto di quest’opera, dev’es­sere questa nuova idea che collega l’uno all’altro due domini della scienza che fino ad oggi si igno­ravano.

Numerose ipotesi, sulle quali non insisteremo, sono state suggerite per spiegare le origini della vita ed i fenomeni biologici. Segnaliamo soltanto che le più recenti immaginano di semplificare il problema riconducendo questi fenomeni così com­plessi a fenomeni puramente chimici o meccanici. Anzi in rapporto allo sviluppo senza precedenti dei nuovi acquisti così fecondi della fisica, le ul­time ipotesi biologiche appaiono un poco sempliciste. E finalmente, criterio supremo, esse non danno alcuna spiegazione soddisfacente di certi fenomeni primordiali, che la mia teoria arriva a spiegare.

Gettiamo uno sguardo a questi punti oscuri della biologia, sopra i quali desideriamo far luce.

Tra i fatti più studiati dai naturalisti e dagli ento­mologi troviamo tutti quelli che si riferiscono al problema dell’istinto o del senso specialmente de­gli animali; malgrado l’accumulazione di questi fatti sperimentali, precisi ed indiscutibili, nessu­na spiegazione netta è stata fornita. La mia teo­ria della radiazione degli esseri viventi, confer­mata da esperienze affermative, si accorda con questi fatti, di cui essa scopre il senso nascosto.

Nello stesso modo, l’orientamento del volo de­gli uccelli, i problemi della migrazione trovano la loro spiegazione nei fenomeni di autoelettrizza­zione degli esseri animati.

Che è mai dunque la radiazione universale de­gli esseri, viventi ? La mia teoria ne espone sem­plicemente i principi fondamentali e ne rivela la natura. Appoggiandosi sulle scoperte più recenti della scienza nel dominio delle radiazioni, essa di­mostra, aiutandosi con analogie assai elementari, che la cellula, organismo essenziale di ogni essere vivente, non è che un risuonatore elettromagne­tico, capace di emettere e di assorbire radiazioni di assai alta frequenza.

Questi principi fondamentali includono l’in­tera biologia.

La vita? E’ lo squilibrio dinamico delle cel­lule, l’armonia di queste radiazioni multiple che reagiscono le une sulle altre.

La malattia? E’ lo squilibrio oscillatorio delle cellule, che proviene da cause esteriori. E, parti­colarmente, la lotta della radiazione microbica contro la radiazione, cellulare. Poiché il microbo, essere unicellulare, agisce ugualmente per la sua radiazione. Se la radiazione microbica trionfa, è la malattia e, alla fine della resistenza vitale, la morte. Se la radiazione cellulare la vince, è il ri­torno alla salute.

L’interesse della mia teoria appare tanto più reale in quanto essa è meglio confermata da saggi recenti che, colla guarigione delle piante cance­rose, sembrano aprir la via ad una nuova terapia del cancro, questa terribile malattia, che si è in­vano tentato di combattere. Le applicazioni della mia teoria, che permettono di render alle cellule tutta l’attività vitale della loro radiazione, daran­no, a mio avviso, un trattamento specifico del can­cro, particolarmente, e delle malattie dovute alla vecchiaia in generale. Non si potrebbe in questo momento, fissare anticipatamente alcun limite a questi notevoli progressi che la mia teoria permet­te di considerare. Spero che l’avvenire mi darà ra­gione.

All’infuori di queste applicazioni pratiche im­mediate, la mia teoria permette di spiegare, in grazia alla funzione della radiazione penetrante, il processo dell’origine della vita, la differenzia­zione delle cellule e delle specie viventi, il proble­ma dell’eredità, in una parola, tutti i gravi proble­mi il cui insieme costituisce la scienza biologica.

Ho dato intenzionalmente a quest’esposto una forma assai semplice, affinché sia accessibile a tutti quelli che desiderano penetrare più innanzi nei segreti della scienza. Ho bandito qualsiasi fra­seologia inutile così come la maggior parte dei termini tecnici speciali tanto numerosi nel voca­bolario delle scienze biologiche ed elettriche.

Dal vocabolario speciale della fisica, e partico­larmente delle scienze della radiazione, non ho preso in prestito che qualche parola, ben conosciu­te in questo momento da tutti gli amatori di radio­fonia, ed essi sono legione. Queste parole sono: la self-inductance, che caratterizza l’induzione elettromagnetica di un circuito ; la capacità , che caratterizza la sua induzione elettrostatica ; la re­sistenza elettrica, che caratterizza l’opposizione del circuito al passaggio della corrente ; la lun­ghezza dell’onda e la frequenza, grandezze inverse che caratterizzano la natura della radiazione. Le formule matematiche sono state completamente scartate. Le spiegazioni scientifiche utili sono da­te in nota ed esse non sono indispensabili alla com­prensione dell’opera.

La mia sola ambizione è difatti, che la mia opera possa esser compresa da tutti, anche da quel­li che non hanno famigliarità colla lettura delle opere scientifiche. Sarei veramente troppo felice se avessi potuto soddisfarla.

G. L.

Parigi, dicembre 1925.

INTRODUZIONE ALLA SECONDA EDIZIONE

La seconda edizione di « L'Origine della vita » è lo specchio fedele dell’evoluzione, da tre anni, della mia teoria dell’oscillazione degli esseri vi­venti.

Da una parte ho trasportato quest’ipotesi nel­l’ordine puramente teorico, estendendo questo principio per modo che esso diventi quello della radiazione universale. L’essenza di questa radia­zione universale, è l’ universione, cioè la proma­teria spaziale sparsa in tutto l’oceano cosmico, è la generalizzazione della nozione troppo confusa dell’etere dei fisici.

In un’opera che porta precisamente questo ti­tolo di Universione, concezione che riconduce l’universo cosmico alle due nozioni essenziali del ione e dell’onda, ho esposto come questo mezzo ideale che definisco con precisione, permetta di spiegare tanto i fenomeni elettrici e magnetici, la propagazione delle radiazioni specialmente intor­no alla terra, quanto l’emissione e la ricezione del­le onde, il calore e la luce, le radiazioni intera­strali. Ho pure dimostrato la relatività dei feno­meni alla luce dell’ Universione ed indicato in qual modo questo mezzo si presenti necessariamente come il sostegno della vita e del pensiero.

D’altra parte, ho continuato, dopo la prima edizione di « l’Origine della vita », gli esperimenti che dovevano essere la contro-partita logica di queste teorie ed ho avuto la soddisfazione di rico­noscere che, nella misura nella quale i risultati positivi hanno potuto esser raccolti fino ad oggi, l’osservazione dei fatti sperimentali corrobora pie­namente le ipotesi formulate.

Questi saggi nel dominio della pratica sono d’altra parte di natura assai diversa.

Ho prima di tutto dimostrato qual’era l’in­fluenza delle macchie solari sulla vita e sulla salu­te ed in modo più generale, sulla biologia. In par­ticolare, come le annate notevoli delle buone rac­colte vinicole coincidano col periodo della mag­gior attività delle macchie solari, la quale implica già, nell’ordine fisico, perturbazioni di natura elettrica, magnetica ed elettromagnetica.

Ho in seguito esteso il campo delle mie ricer­che verso la cura del cancro di cui la prima edizio­ne di l’ Origine della Vita narrava le mie prime esperienze su Pelargonium inoculati con Bacte­rium tumefaciens e curati con successo per mezzo di circuiti oscillanti.

Studiando la distribuzione geografica del cancro secondo le statistiche ufficiali, ho potuto con­statare che la densità delle manifestazioni cance­rose era strettamente legata alla natura geologica del suolo. Ho mostrato qualora la relazione di cause a effetto tra il secondo fenomeno e il primo, rivelando, la funzione delle onde cosmiche, il cui campo alla superficie del suolo è modificato dalla natura del terreno, secondo che questo è isolante o conduttore dell’elettricità.

Ho potuto dedurne un metodo razionale del­l’andamento dell’equilibrio oscillatore degli esseri viventi, mediante l’applicazione di circuiti oscil­lanti che rappresentano la parte di filtri e di re­golatori delle onde cosmiche.

L’insieme dei miei lavori relativi all’influen­za del suolo sulla cancerosi, in rapporto all’alte­razione della radiazione cosmica, è stato pubblica­to nel mio opuscolo : Contribution à l'Etiologie du Cáncer, che il prof. d’Arsonval ha presentato al­l’Accademia delle Scienze il 4 Luglio 1927.

Tenendo conto dei nuovi risultati sulla cono­scenza delle radiazioni cosmiche come sulle in­fluenze .che esse esercitano sugli esseri viventi, ho potuto dare uno sviluppo considerevole ai miei primi esperimenti della cura del cancro, già ri­portati nella prima edizione di L'Origine de la Vie.

Numerose ricerche cliniche sono state intra­prese tanto in Francia quanto in altri paesi, e principalmente da medici degli ospedali e da scienziati cancerologi, sull’efficacia dei circuiti oscil­lanti che ho preconizzato per il ristabilimento del­l’equilibrio oscillatorio degli organismi viventi minati dalla malattia.

Non citerò che per memoria gli esperiménti fatti all’ospedale di Salpétrière colla collabora­zione dell’illustre professore Gosset, all’Istituto Pasteur e in altri ospedali.

La relazione presentata al Congresso di Radio­logia di Firenze (maggio 1928) dal prof. Sordello Attilj sulle cure effettuate da lui all’Ospedale di Santo Spirito in Sassia di Roma, coi miei circuiti oscillanti, non lascia alcun dubbio

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