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Cancellare i debiti si può
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Ebook114 pages1 hour

Cancellare i debiti si può

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*Questa prima pubblicazione nasce dalla consapevolezza che la Legge n. 3 del 2012 detta "salva-suicidi" è quasi sconosciuta dalla enorme quantità di famiglie in difficoltà economiche, in quanto non è sufficientemente divulgata né dagli organi di informazione né dai vari professionisti e consulenti.*

*Il libro vuole essere una guida, un primo approccio per la conoscenza di questa legge, in modo da rendere semplice al lettore capire quali siano i requisiti e le modalità per accedere alla procedura.*

*Si troveranno anche alcune significative sentenze, che fanno capire in linea di massima gli orientamenti, a volte divergenti tra loro, di alcuni Tribunali, e di cui riporto alcune parti integralmente, con le quali sarà possibile confrontare, in concreto, anche la propria situazione di sovraindebitamento.*
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateFeb 13, 2019
ISBN9788831602846
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    Cancellare i debiti si può - Alberto Montoro

    633/1941.

    PREFAZIONE

    di Cristiano Ceriello

    Quella di cui ci stiamo occupando, per molto tempo è stata una procedura prevalentemente sconosciuta ai più e, soprattutto, disapplicata. Oggi invece seppur timidamente, sta entrando nelle case degli italiani con una terminologia comune quale: legge salva-suicidi, legge salva-debiti, legge anti-suicidi, falcidia dei debiti, esdebitazione, legge rottamazione dei debiti. In un linguaggio suggestivo ed accattivante, seppure spesso fuorviante ed errato. Ciò anche perchè, per i molti, queste espressioni sono il frutto di un mero sentito dire o di una ricerca veloce sul web, dove siti affamati di click suggeriscono come vi sia una procedura e una legge per cancellare i debiti, seppure poi niente viene spiegato sul come fare e sul come procedere, creando molta confusione tra gli utenti.

    Stiamo parlando della procedura disciplinata della legge n.3 del 2012, appunto cosiddetta: legge salva-suicidi, legge salva-debiti, legge anti-suicidi.

    Da poco tempo, pur dopo il clamore che hanno dato i media ad alcuni pronunciamenti del Tribunali (abbattimento di 80, 85, 90, 94% dei debiti), non si può negare come la procedura della legge n.3 del 2012 o salva-suicidi abbia destato molto interesse. Sono difatti iniziati a costituirsi per l’Italia diversi Organismi di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento (previsti dalla normativa) quindi, diversi professionisti (specialmente legali e fiscalisti) hanno cominciato ad occuparsi in maniera specialistica della procedura e svariati sono i procedimenti attivati presso i Tribunali mediante richieste di nomina di un Professionista nominato dal Magistrato, con funzioni di Gestore della Crisi. Inoltre sono ancora in via di decisione diversi Piani del Consumatore o da Sovraindebitamento.

    Ma non è tutto oro quel che luccica. Anzi.

    Va detto difatti che, a dispetto di quello che viene rappresentato dai media, dal web e dal sentito dire, la realità è ben diversa e di certo la legge n.3 del 2012 non è una panacea ossia la soluzione a tutti i problemi; non è una procedura che salverà sempre e comunque il patrimonio da espropri e/o procedimenti mobiliari e immobiliari, o dai debiti.

    Va chiarito, difatti, che alla Legge n.3/2012 non possono accedere tutti; che non tutti i debiti possono sempre e comunque essere cancellati; che la normativa cosiddetta non prevede l’abbattimento al 100% di tutti i debiti, come se nulla fosse; che in caso di possedimento di proprietà, non sempre i debiti vengono salvati insieme alle stesse; che non tutti i debiti (con finanziarie, banche, concessionari ai tributi, agenzia entrate, inps, privati) sono uguali.

    Tra l'altro, vista la genericità e spesso indeterminatezza dei disposti normativi, nemmeno la Giurisprudenza è unanime nel decidere i casi che rientrano nella procedura. Abbiamo casi di debiti falcidiati (è questa l’espressione tecnica da usarsi per la legge n.3/2012) sino al 94%; altri casi in cui non è stato falcidiato nulla ma solo spalmato il debito; casi in cui taluni Magistrati hanno ritenuto che non si possa omologare un piano di rientro dai debiti che superi i 5 o 7 anni, mentre altri hanno concesso piani anche ventennali. Vi sono poi casi di mutui comunque falcidiati e spalmati nel tempo, mentre in altre circostanze si ritiene che il debito quando è rappresentato dal mutuo, avendo privilegio, non debba essere saldato oltre l’anno solare.

    Insomma la legge n.3/2012 offre tante e diverse problematiche che, ancora, non trovano univoca soluzione e chiarezza.

    L’opera di Alberto Montoro, che ha già una significativa esperienza in materia offre, invece, un’ampia e corretta visione della legge cosiddetta salva suicidi. Affronta senza facili entusiasmi e celebrazioni, la storia della normativa, la ratio della legge e tutte le diverse sfaccettature e variabili a cui si può andare incontro.

    Sarebbe facile promuovere un lavoro editoriale celebrando i temi che si trattano. Semplice accodarsi ai facili entusiasmi che, senza cognizione di causa, molti operatori prospettano con la legge n.3/2012.

    Alberto Montoro invece ci offre una precisa visione sulle problematiche della normativa, facilmente comprensibile sia dal punto di vista del consumatore, che del professionista o addetto ai lavori.

    Un’opera da leggere e da prendere come punto di riferimento per chi voglia approcciarsi alla comprensione della legge n.3 del 2012.

    Di sicuro alla fine del libro ne sapremo molto di più.

    INTRODUZIONE

    di Alberto Montoro

    Questa prima pubblicazione nasce dalla consapevolezza che la Legge n.3 del 2012 detta salva-suicidi è quasi sconosciuta dalla enorme quantità di famiglie in difficoltà economiche, in quanto non è sufficientemente divulgata nè dagli organi di informazione nè dai vari professionisti e consulenti.

    Il libro vuole essere una guida, un primo approccio per la conoscenza di questa legge, in modo da rendere semplice al lettore capire quali siano i requisiti e le modalità per accedere alla procedura.

    Esso è rivolto a Consumatori, piccoli imprenditori, imprenditori agricoli, professionisti e lavoratori dipendenti.

    Si troveranno anche alcune significative sentenze, che fanno capire in linea di massima gli orientamenti, a volte divergenti tra loro, di alcuni Tribunali e di cui riporto alcune parti integralmente, con le quali sarà possibile confrontare, in concreto, anche la propria situazione di sovraindebitamento.

    Il lettore, avrà un'ampia e semplice panoramica riguardo a:

    Che cosa si intende per sovraindebitamento.

    La situazione in Italia dei cittadini sovraindebitati.

    Quando e perchè nasce la Legge n.3 del 2012.

    La nozione del consumatore per la suprema Corte di Cassazione.

    Le tre procedure complete passo dopo passo.

    (Piano del consumatore – Accordo con i creditori – Liquidazione del patrimonio).

    I requisiti personali per poter accedere.

    Le sentenze più significative da cui poter confrontare la propria situazione di sovraindebitamento.

    Le nostre proposte al Governo di modifica alla Legge n. 3 del 2012.

    Dove potrà trovare le sedi dell'Associazione Difesa Consumatori e Contribuenti con i recapiti per un primo supporto gratuito.

    Delle tre procedure previste approfondiremo quella del Piano del Consumatore che è l'unica che è soggetta alla sola valutazione del Giudice Delegato sulla meritevolezza dell'istante senza che i

    creditori possano opporsi, salvo casi particolari.

    Ma che cosa è il sovraindebitamento?

    Si intende per "sovraindebitamento", la situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente. (art. 6, c. 2, lett. a))

    Si considerano tre tipologie di sovraindebitamento:

    attivo, passivo e differito.

    -R. RUOZI, Alcuni pericoli del credito al consumo, in Banche e banchieri, 1995, fasc. 2, vol. 22, pp. 123 – 132. 31

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