Giordano Bruno nella storia della cultura
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Giordano Bruno nella storia della cultura - Giovanni Gentile
Giovanni Gentile
Giordano Bruno nella storia della cultura
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Indice dei contenuti
Giovanni Gentile
storia della cultura
AVVERTENZA
I Il misticismo del Bruno
II Il valore pratico delle religioni
III Bruno e la Riforma
IV La genuflessione di Venezia
V La resistenza al S. Uffizio in Roma
VI La religione di Bruno
VII Il significato della morte di Bruno
VIII L'eroismo e l'eredità morale di Bruno
APPENDICE Una nuova monografia inglese su Giordano Bruno62
Printed in November 2018
Note
Giovanni Gentile
Giordano Bruno nella
storia della cultura
Alla cara memoria di mia sorella Rosina
morta a XXV anni il XX aprile MCMVI
Palermo, 20 aprile 1907
AVVERTENZA
Questo scritto non vuol essere nè una biografia, nè un'esposizione del pensiero di Giordano Bruno; ma solo un saggio intorno al significato di lui nella storia della cultura: e quindi una illustrazione delle ragioni peculiari della sua condanna e della sua morte mercè lo studio delle sue idee intorno al rapporto della filosofia con la religione, e del suo atteggiamento verso la Riforma e verso l'Inquisizione.
Per giustificare la speciale determinazione dell'argomento e la forma dello scritto, dirò che questo nacque per una conferenza, tenuta in Palermo il 20 marzo di quest'anno, per invito della Sezione locale della Federazione nazionale degl'Insegnanti medi. La quale volle in questo modo riparare all'omissione (non di certo approvabile, quale ne sia stato il motivo) onde, sette anni fa, la gloriosa ricorrenza centenaria del rogo di Bruno parve opportuno non fosse in alcun modo ricordata nelle nostre scuole; dove pure ogni anno, a giorno fisso, tutti i maestri, da un capo all'altro d'Italia, sono invitati a interrompere il corso delle lezioni per commemorazioni improvvise, prive spesso d'ogni valore didattico ed educativo, di eroi grandi e piccoli della nostra storia civile e letteraria. E a me parve ottimo segno dei tempi, – da non lasciar passare senza richiamarvi sopra l'attenzione del paese, – che gl'insegnanti dei nostri ginnasi e licei si ricordassero essi del Bruno, come di nome che appartenga a loro, cioè alla scuola italiana, focolare della cultura nazionale; e non del Bruno ora da un paio di decenni noto alle moltitudini come vittima dell'intolleranza religiosa e segnacolo in vessillo di rivendicazioni anticlericali; ma del Bruno, che essi appresero a conoscere nella storia: il grande filosofo e martire della nostra Rinascenza.
Tra tanto schiamazzo, pro e contro Bruno, fatto nello scorso febbraio da tutti i politicastri rossi e neri d'Italia; i quali avranno forse tutte le loro buone ragioni di schiamazzare, ma non ne hanno certo nessuna di non dover risparmiare la pace dello sventurato scrittore né pur a tre secoli dalla sua morte; è veramente titolo d'onore pei professori di Palermo questa loro idea di stringersi a difesa intorno alla memoria del filosofo, segno
D'inestinguibil odio
E d'indomato amor:
di restituire al Bruno la sua dignità storica di filosofo e martire della filosofia; di sottrarre il suo nome alla mischia profanatrice dei partiti politici, che l'esaltano e lo combattono, esaltando o combattendo i loro fini e le loro passioni, a cui il Bruno fu ed è estraneo: per risollevarlo negli spiriti colti in quell'aer sereno, a cui egli si elevò con la vigoria del suo pensiero, della sua stessa poetica fantasia e con l'ideale virilità del suo grande animo:in quell'aer sereno, dove tutte le passioni tacciono, i fini pratici e i contrasti, da essi generati, sono superati, e sopravvive solo quello spirito di eterna verità, a cui tutti i partiti umani, perché umani, s'inchinano.
Ho ristampato in appendice, una breve notizia d'una recente monografia inglese la sola che potrebbe offrire un'immagine del Bruno e della sua filosofia genuina e completa a chi volesse d'ora innanzi parlare di lui senza spropositi.
G. G.
I Il misticismo del Bruno
Giordano Bruno non fu uomo pratico, nè anche per propagare le sue idee. Non ebbe il pensiero agli uomini che gli si agitavano attorno; e tra i riformati potè parere riformato, cattolico tra i cattolici: academico di nulla academia , come egli seppe definirsi, detto il fastidito : in tristitia hilaris, in hilaritate tristis . Sentì profondamente la propria solitudine, come tutti i grandi spiriti contemplativi; e però fu realmente estraneo a tutte le chiese