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Omniagramma: Appunti Lungo il Sentiero
Omniagramma: Appunti Lungo il Sentiero
Omniagramma: Appunti Lungo il Sentiero
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Omniagramma: Appunti Lungo il Sentiero

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About this ebook

Ti poni anche tu delle domande sull’universo e sull’esistenza umana?

Se anche tu cerchi risposte a questi interrogativi, ai motivi della nascita dell’universo e sullo scopo della vita, leggendo questo libro troverai risposte nuove e diverse da quelle solite di tipo scientifico o religioso.

L’autore, in oltre trenta anni di ricerche, studi e approfondimenti, ha trovato le risposte che cercava e ha deciso di metterle a disposizione di chiunque voglia conoscerle, condividerle, svilupparle.

Si tratta di risposte di tipo esoterico più che religioso, prive di qualsiasi dogma o fede cieca, basate su un insegnamento molto antico tramandato dai Sufi, e reso noto in Occidente da G. I. Gurdjieff e dal suo allievo P. D. Ouspensky.

A chiunque si sia posto le stesse domande, in questo libro può trovare risposte che potranno soddisfare la sua curiosità.

L’autore

Esoterismo, tradizione Sufi, insegnamenti trasmessi da G. I. Gurdjieff ed altri autori, hanno impegnato in ricerche, studi e deduzioni per oltre trent’anni l’autore di questo saggio, Domenico “Nico” Albanese, che nasce ad Imperia nel 1948 ed è tuttora ivi residente.

Amante dei viaggi, gira mezzo mondo assieme a sua moglie con cui condivide gli stessi interessi e da lei stimolato e coadiuvato, inizia il suo percorso evolutivo, per trovare riscontri alle sue ricerche di tipo esoterico.

Quando ritiene di aver trovato finalmente le risposte che cercava ai quesiti relativi allo scopo dell’esistenza umana e dell’universo, decide di condividere in un libro gli appunti presi durante tale cammino, in modo che anche altri possano conoscerle.
LanguageItaliano
PublisherNico Albanese
Release dateFeb 6, 2019
ISBN9788832509243
Omniagramma: Appunti Lungo il Sentiero

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    Book preview

    Omniagramma - Nico Albanese

    possibile.

    INTRODUZIONE

    Quando ho iniziato questa mia esposizione degli studi e delle ricerche su quello che è stato l'insegnamento di G.I. Gurdjieff in Occidente, studi che mia moglie ed io abbiamo portato avanti fino ad ora, con la consapevolezza che il nostro intento fosse unicamente quello di rendere più comprensibile quanto via via eravamo riusciti a capire, il titolo cui avevo pensato era: Appunti lungo la strada.

    Mano a mano che le nostre ricerche andavano avanti, la lettura e gli studi di nuovi libri sull'argomento, scritti da numerosi altri autori, ci hanno permesso di allargare le nostre vedute, oltre che sul sistema, anche sulla identità di Gurdjieff e sulle origini del suo insegnamento, e, alla luce di questo fatto, su suggerimento di mia moglie, ho pensato di cambiare il titolo in: Omniagramma - Appunti lungo il sentiero, perché, secondo me, più appropriato al tema trattato.

    Tutto l'insegnamento di Gurdjieff si basa sulla conoscenza, sulla Tradizione, che è stata tramandata dai grandi maestri Sufi fino, potremmo dire, dagli inizi dei tempi, e, anche se questa origine non traspare nella esposizione delle nostre ricerche, mi è sembrata cosa doverosa rendere omaggio, almeno nel titolo, a tutti quei Viandanti del sentiero che, con sforzi incredibili, hanno fatto in modo che questo sapere potesse essere preservato dall'oblio.

    Le argomentazioni che seguono possono apparire, a volte, poco attinenti al filone principale relativo al Sistema Gurdjieff ed al Sufismo: si tenga però presente che ciò è dovuto al fatto che la descrizione dei nostri sforzi si fonda su ricerche protrattesi molto a lungo nel tempo, e su appunti presi in periodi diversi, e, inoltre, le annotazioni più datate, nella stesura finale, non possono non tenere conto delle scoperte fatte in tempi successivi. Per questo motivo ne abbiamo lasciato alcune parti, anche se sembrano andare troppo avanti nel discorso, solamente perché servono a chiarire meglio il concetto nel quale sono inserite. Ed anche le ripetizioni sono state conservate per il medesimo scopo.

    Tutte le diverse strade sono state percorse, in ogni caso, alla ricerca delle risposte, le più esaurienti possibili, a quelle domande terribili sorte lungo il filone del Sistema Gurdjjeff e del Sufismo, senza contestare in alcun modo l’ insegnamento, bensì, cercando, prima, di comprenderlo, e, dopo, di darne le spiegazioni del caso, basandoci anche su intuizioni e sviluppi personali, originali, e su concetti che non si trovano negli scritti di Gurdjieff, Ouspensky, Shah ed altri autori.

    Una ultima precisazione appare utile, affinchè non sorgano equivoci sulla esposizione che segue: tutto quanto abbiamo cercato di spiegare, si riferisce unicamente alla parte materialistica del sistema, e non al lavoro su se stessi, necessario per mettere in pratica gli insegnamenti di Gurdjieff, per il quale, contrariamente a quanto noi stessi avevamo pensato agli inizi della nostra fatica, occorre mettersi sotto la direzione di un vero Maestro, che sappia guidare l'allievo nel modo più adatto alle sue qualità, alla sua cultura, al suo ambiente, nonché al periodo storico in cui vive.

    Con l'augurio a tutti coloro che leggeranno quanto segue, di riuscire a distruggere la loro casa per poter accedere al tesoro che è sepolto sotto di essa (non è mio questo detto, ma di uno dei più grandi mistici di tutti i tempi: Jalalluddin Rumi), consiglio di leggere l'esposizione delle nostre ricerche almeno tre volte, senza cercare di capire o analizzare quanto vi è scritto, come si fa di solito in Occidente, e così facendo ci si renderà conto che ad ogni lettura si capiranno sempre di più i concetti ivi espressi… Buona fortuna!

    INIZIA LA SCALATA

    Un pomeriggio di venticinque anni fa mia moglie mi disse: Secondo te è possibile che solamente due leggi universali siano alla base di tutto ciò che esiste?. La domanda mi ha lasciato, lo ricordo ancora benissimo, abbastanza perplesso perché, pur conoscendo l’interesse di mia moglie per la ricerca interiore e la sua curiosità per tutto ciò che non è attinente alla normalità, non stava tenendo in alcun conto la spiccata predilezione che io, invece, ho sempre nutrito per il normalmente scientifico.

    Il normalmente scientifico, per me voleva dire tutte quelle ricerche che vanno dall’archeologia all’astronomia, all’astrofisica, alla meccanica quantistica, anche se al livello del dilettante.

    Quella domanda, tuttavia, mi aveva creato un problema: anche se esulava dal mio modo di pensare, dovevo cercare di darle una risposta almeno sensata, e mi resi conto che, tutto sommato, se nella fisica quantistica, si cerca di unificare in una sola grande teoria tutti i tipi di forze e le interazioni fra le particelle elementari della materia, avrebbe potuto anche essere possibile che due leggi, altrettanto unificanti, potessero essere alla base di tutto ciò che esiste.

    Risposi, quindi, alla domanda di mia moglie nel seguente modo: La risposta è affermativa, se sono due leggi che determinino in senso generale il funzionamento di tutte le cose esistenti, compreso il genere umano.

    Lei pensò un po’ alla mia risposta e poi mi disse: Sai, ti devo far vedere un libro un po’ strano che sto leggendo: è stato pubblicato in Italia dalla Casa Editrice Astrolabio, parla di esoterismo e la mia collega Giovanna, che me lo ha dato da leggere, vorrebbe sapere che cosa ne pensiamo. A lei pare una cosa abbastanza interessante e da prendere in considerazione.

    Ormai tutto ciò aveva destato la mia curiosità e, pertanto, cominciai a leggere il libro indicatomi: il titolo era La quarta via e l’autore un giornalista, ricercatore e filosofo russo vissuto nella prima metà del secolo scorso.

    Il libro in questione, in realtà, riportava concetti, idee, metodi di insegnamento di una conoscenza inusuale, che metteva in luce aspetti dell’esistenza umana, che quasi sempre sfuggono alla gente, presa come è da problemi di vita ordinaria.

    P.D. Ouspensky, questo è il nome dell’autore, che, in realtà, nel suo libro, fa da portavoce ad una conoscenza acquisita dal suo Maestro, tale G. I. Gurdjieff, il quale, dopo innumerevoli viaggi e ricerche in tutta l’Asia, nel vicino e nel medio Oriente, in India, in Tibet nonché in Egitto e in Etiopia, era riuscito a mettere insieme frammenti di una conoscenza che era andata perduta.

    A mia opinione, La quarta via è un libro sconvolgente per chiunque sia una persona che non abbia interessi di tipo esoterico, religioso, o, comunque, che ritenga normale la vita così come si svolge abitualmente, immersa nei fatti quotidiani: casa, famiglia, lavoro, tempo libero, rapporti personali, intimi e così via.

    Se il lettore fosse così volonteroso da leggere il testo almeno tre volte, si troverebbe inevitabilmente a fare i conti con motivazioni di ordine psicologico abbastanza deprimenti: noi non siamo esseri dotati di volontà propria, ma macchine che reagiscono in modo automatico, secondo schemi di comportamento codificati, agli stimoli che provengono dall’esterno del nostro essere.

    Per una persona alla quale interessino materie scientifiche quali noi normalmente le intendiamo, sentirsi dire di non essere padroni di sé stessi, bensì in balia dei fenomeni della vita ordinaria, è abbastanza destabilizzante e lo è ancora di più quando, a poco a poco, si prende coscienza del fatto di quanto ciò sia vero!

    VIE

    Nelle culture di tutti i tempi, l’Uomo ha sempre cercato le motivazioni della sua esistenza e lo scopo della medesima: la via, la strada, il percorso, altro non sono che la ricerca tesa a trovare una risposta significativa a queste domande.

    Le tre vie tradizionali di questa ricerca sono relative a modi di vivere differenti l’uno dall’altro e non percorribili contemporaneamente, perché troppo diversi tra loro ed indirizzati a parti separate del nostro essere.

    La prima via, chiamata anche via del monaco, attraverso regole di vita religiosa, coinvolge prevalentemente la sfera emozionale, la seconda via o via del fachiro, tramite un grande controllo del corpo fisico, riesce ad aumentare la consapevolezza del medesimo, la terza via, infine, è chiamata la via dello yogi ed è indirizzata alla sfera mentale dell’essere umano.

    Tutte le strade servono a raggiungere, anche se con precetti diversi, un unico fine: l’evoluzione dell’uomo in senso esoterico, nella consapevolezza di sé, nella volontà, nel controllo delle emozioni negative, e, quindi, nella coscienza.

    Se si considera che l’essere umano sia composto da tre diverse qualità ben distinte tra loro come il corpo fisico, la parte emozionale e la parte intellettuale, ciascuna delle tre vie non fa che aumentare il livello dell’essere nella sua sfera di competenza.

    Manca evidentemente qualcosa: una strada, una quarta via, per l’appunto, che sia in grado di permettere un miglioramento di tutte le qualità umane contemporaneamente.

    L’aspetto più inquietante dell’insegnamento proposto nel libro, è che il comportamento normale, e quindi automatico di azione e reazione, avvenga assolutamente senza il nostro controllo, come se fossimo tutti sonnambuli: in effetti, se per puro caso, ci viene in mente di pensare a che cosa abbiamo fatto mezz'ora prima, mentre eravamo intenti a camminare in centro città, facendo acquisti, che cosa abbiamo pensato mentre stavamo guidando la nostra automobile (siamo partiti e, all’improvviso, siamo arrivati alla meta senza sapere nulla di ciò che abbiamo fatto nel frattempo), ci renderemmo conto di come tutto si sia svolto automaticamente, senza che noi ne fossimo consapevoli.

    Stati emotivi anormali, come rabbia e aggressività verso gli altri, sono solo reazioni a situazioni che in modo automatico ci fanno sentire come parte lesa, ma è del tutto evidente che non siano dovuti ad una nostra decisione: ci abbiamo pensato bene e ora decidiamo di

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