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Il Serpente: De Wolfe Pack
Il Serpente: De Wolfe Pack
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Il Serpente: De Wolfe Pack

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About this ebook


La figlia del Lupo non può che essere fiera come il padre!
1283 d.C. - Edoardo I è nel mezzo della sua campagna per domare i gallesi, ma prima deve eliminare l'ostacolo più grande: un cavaliere gallese noto come il Serpente. Con il suo attacco mortale, Sir Bhrodi ap Gaerwen de Shera è un guerriero di enorme fama e potenza. Discendente dai re di Anglesey da parte di madre e dai conti di Coventry da parte  di padre, Bhrodi è nella posizione unica di appartenere alla nobiltà gallese e a quella inglese, il che lo rende un importante protagonista della guerra di Edoardo in Galles. Il re inglese non può sottomettere completamente i Gallesi fintanto che Bhrodi gli oppone resistenza, e tutto il Galles del Nord con lui.  Ma Edoardo è astuto e sa che gli conviene allearsi con de Shera. Con questo in mente, ordina al più potente guerriero del nord, il leggendario William de Wolfe, di dare in sposa una delle sue figlie a de Shera.
William è onorato dalla proposta del re, ma è anche sollevato; avendo perso uno dei suoi figli l'anno prima nelle guerre in Galles, vuole mettere fine a quelle guerre devastanti, e si impegna a dare la sua figlia più giovane, Lady Penelope Adalira de Wolfe, in sposa al Serpente. Ma Lady Penelope non è una donna come le altre: è stata addestrata dai migliori cavalieri e, nonostante le proteste della madre, combatte come un cavaliere. Squisitamente bella, con i capelli scuri e gli occhi nocciola, Penelope non ha alcun desiderio di diventare merce di scambio e si oppone all'ordine del re, ma inutilmente. Deve sposare il gallese noto come il Serpente, riunendo due possenti case e assicurando la pace a due nazioni.
In quel mondo gallese alieno, pieno di brutalità e costumi sconosciuti, Penelope e Bhrodi sono inizialmente riluttanti a conoscersi. Bhrodi, tuttavia, è incuriosito dalla donna che sembra un angelo ma combatte come il diavolo in persona. I loro primi giorni insieme sono difficili ma, un po' alla volta, Bhrodi scopre una donna che è tanto compassionevole quanto coraggiosa, e che è unica come lui. Entrambi capiscono cosa significhi essere fieri, leali, coraggiosi. Penelope comprende il cuore del cavaliere, e lui comprende quello di lei. Così ha inizio la loro leggendaria storia d'amore.
Unisciti a Bhrodi e Penelope nel loro viaggio attraverso un mondo in cui gli inglesi e i gallesi minacciano di distruggersi l'un l'altro, dove l'avidità degli uomini genera grande odio e grande valore. Quando Bhrodi viene ferito in battaglia, Penelope fa' in modo che suo marito guidi ugualmente gli uomini del Serpente contro l'odiato inglese, rendendosi tuttavia conto che dovrà affrontare il suo stesso padre sul campo di battaglia. 
Penelope sopravviverà al Lupo? Oppure sarà lei a distruggere coloro che ama?

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateJan 17, 2019
ISBN9781547566266
Il Serpente: De Wolfe Pack

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    Book preview

    Il Serpente - Kathryn Le Veque

    Sommario

    PROLOGO

    PROLOGO

    Ai giorni nostri

    Pendraeth Forest, Anglesey, Galles

    Scavi archeologici per l'Università della California di San Marcos in collaborazione con l'Università di Aberystwyth

    ––––––––

    Fitta di vegetazione e terribilmente umida, sebbene si trovasse al nord, la foresta di Pendraeth era una delle poche del Regno Unito che erano sopravvissute all'inquinamento e all'invasione umana. Persino quella leggendaria di Sherwood non era ormai che un boschetto nel quale nessun fuorilegge avrebbe potuto nascondersi.

    In quel luminoso giorno di metà agosto, un gruppo di studenti dell'Università della California a San Marcos stava lavorando su un profondo scavo nelle vicinanze di Llyn Llwydiarth, ovvero Lago Llwydiarth. In tempi remoti, il lago era stato circondato da una grande palude, che nel secolo precedente era stata prosciugata per far posto a terreni agricoli. Tuttavia, un'area paludosa era sopravvissuta fino alla scorsa primavera, quando il proprietario della terra aveva drenato l'acqua per espandere i suoi possedimenti. Durante le operazioni, si era imbattuto in qualcosa che lo aveva costretto a fermare i lavori: aveva portato alla luce delle ossa umane. La polizia che le aveva esaminate era giunta alla conclusione che fossero molto antiche, forse addirittura risalenti al Medioevo, e si era rivolta al Dipartimento archeologico dell'Università di Aberystwyth.

    Gli esperti inviati sul posto, dopo aver effettuato la datazione al carbonio su alcuni reperti, avevano confermato che si trattava di un luogo di sepoltura medievale e il sito era stato sottratto al proprietario per diventare oggetto di studi.

    Il dr. Bud Becker, un archeologo di grande fama dell'Università della California a San Marcos, specializzato in Studi medievali, era sul posto da giugno, quando era stato invitato da un collega di Aberystwyth, e aveva portato con sè ventuno studenti di archeologia.

    Eppure, man mano che gli scavi procedevano, il dr. Becker era sempre più convinto che non si trattasse di un luogo di sepoltura. I corpi che avevano ritrovato erano a pezzi, privi di testa e di arti, ed erano sparsi in modo disordinato. Non era niente di simile ad una battaglia, quanto piuttosto un vero e proprio massacro.

    La scoperta lo aveva sconcertato, finchè non si erano imbattuti in ossa che non assomigliavano a niente che avesse mai visto. Sepolti sotto il fango, nel terreno scarsamente acido, c'erano i resti di uno scheletro che non apparteneva nè ad un uomo nè ad un animale. Nè lui, nè il paleontologo inviato da Aberystwyth avevano idea di cosa si trattasse.

    La dr. Cynthia Paz era una bella donna dai profondi occhi azzurri, molto abile nel suo lavoro. C'erano stati momenti in cui avevano dovuto letteralmente tirarla fuori dagli scavi in modo che potesse riposare. Fin dal suo arrivo al sito, tre settimane prima, la donna aveva lavorato diciotto ore al giorno. La prima cosa che aveva fatto era stata inviare campioni di ossa al laboratorio di Londra. Di qualunque cosa si trattasse, lo scheletro non era pietrificato, come avrebbe potuto essere quello di un dinosauro. La bassa acidità del suolo aveva conservato così bene le ossa che esse erano flessibili. Quasi nuove di zecca, per quanto risalissero alla notte dei tempi.

    Anche lei, come gli altri, era terribilmente confusa.

    Le analisi del laboratorio confermarono la loro ipotesi, collocando le ossa ritrovate tra il 1200 e il 1338 A.D., dunque in epoca medievale.

    Becker e i suoi studenti continuarono a scavare, fino a trovare 511 pezzi di cadaveri. Nemmeno uno era integro.

    Quella mattina, dopo aver estratto dalla terra un teschio fracassato, si prese una pausa per bere qualcosa. La dr. Paz lo seguì.

    Hey, Bud disse, togliendosi il berretto da football e asciugandosi il sudore dalla fronte Hai trovato qualcosa di eccitante, oggi?

    Becker bevve l'ultimo sorso di Gatorade Ossa ridotte sempre peggio rispose Giuro che in tutta la mia carriera di archeologo non ho mai visto niente del genere. Sembra quasi una discarica destinata a corpi smembrati .

    E' davvero incredibile.

    Faresti meglio a crederci replicò Becker E non deve essere stata nemmeno una cerimonia sacrificale. I corpi sono sparsi a caso, il che mi riporta alla teoria della discarica. Hai mai sentito parlare di una cosa del genere?

    La dr. Paz scosse la testa, fissando un lungo tavolo sul quale erano allineate ossa umane che gli studenti stavano pulendo e catalogando. Sembrava a disagio, e anche piuttosto tesa, ma Becker non lo aveva notato

    No rispose la dottoressa, schiarendosi la gola D'altra parte questo genere di cose non è di mia competenza. In realtà, devo dirti...possiamo scambiare una parola in privato?

    Becker annuì e la seguì fuori dalla tenda. Quando la dr. Paz ritenne di essere abbastanza lontana dagli altri, si fermò e tirò fuori dalla tasca un foglio.

    Stamattina, ho ricevuto questa email dal laboratorio di Londra disse Sai che ho fatto analizzare qualche campione delle ossa di quello scheletro che hai trovato. Ho inviato anche campioni del terreno intorno alle ossa, giusto nel caso fosse rimasto qualcosa di organico. Dio, non so da dove cominciare....

    Il nervosismo di Cynthia lo preoccupò.

    Perchè? volle sapere Cos'hanno scoperto?

    La dr. Paz guardò il foglio che teneva tra le mani, poi emise un lungo sospiro.

    La datazione al carbonio colloca questo scheletro tra il 1248 e il 1300 A.D. rispose Dunque stiamo parlando di Medioevo. Il laboratorio ha anche trovato del DNA nei campioni del terreno circostante. Non solo...sono riusciti ad estrarre un DNA persino dalle ossa. E' in questo modo che sono riusciti a risalire alle origini dello scheletro.

    Così dicendo, porse il foglio a Bud, che lo lesse attentamente. Quando arrivò ai risultati del DNA, spalancò gli occhi.

    Che diavolo...? esclamò Un...un...?

    Sauropode disse la dr. Paz Lo hanno classificato come sauropode.

    Becker la fissò, l'espressione confusa.

    E questo che significa?

    Significa che potrebbe trattarsi di un dinosauro, il che non ha senso, dal momento che stiamo parlando di Medioevo. Scosse la testa, sconcertata In parole povere, secondo i risultati del laboratorio, c'è stato un dinosauro che ha vissuto nel Medioevo. E' un'assurdità.

    Becker spalancò la bocca.

    Un dinosauro? ripeté Nel Galles medievale?

    La dr. Paz si strinse nelle spalle.

    A questo mondo accadono tante cose strane disse Forse qualche mutazione ha permesso a quella creatura di sopravvivere. Si raccontano tante leggende sui draghi e sui serpenti marini; chi ci dice che alla base non ci sia qualcosa di reale? E' abbastanza possibile che un ramo solitario della famiglia dei sauropodi sia in qualche modo sopravvissuto fino all'alto Medioevo, per poi estinguersi. E non dimenticare il mostro di Loch Ness. Sentiamo parlare di queste cose ogni giorno.

    Becker non era del tutto convinto.

    Il mostro di Loch Ness è pura invenzione, e lo sanno tutti replicò, sollevando il foglio con l'email che stringeva in mano Eppure proprio qui, in questo documento, un laboratorio indipendente ci sta dicendo che abbiamo trovato i resti di un...dinosauro medievale in Galles!

    La dr. Paz annuì rassegnata.

    E’ assurdo, lo so disse, rassegnata Adesso, il mio obiettivo principale è quello di ricostruire l'intero scheletro. Voglio vedere questa creatura nella sua completezza.

    Becker scosse la testa, ancora confuso.

    Anch'io ammise, prendendo un respiro profondo per calmarsi. Il suo sguardo si posò sulla tenda dove gli studenti stavano svolgendo il lavoro di catalogazione.

    Se questa teoria verrà confermata, dovremo rivedere gli studi sull'evoluzione.

    Molti discendenti dei dinosauri vivono ancora oggi disse la dr. Paz, cercando di leggere la situazione da un punto di vista clinico Gli alligatori, per esempio. E gli uccelli. Ricordi il film Jurassic Park? Sono molte le creature sopravvissute al Giurassico e al Triassico, evolvendosi nelle specie che conosciamo noi oggi.

    Becker lo sapeva, così come sapeva che, in quanto scienziato, doveva pur trovare una spiegazione logica a quell'assurdità.

    Dunque è una cosa possibile?

    Può sembrare strano, ma è possibile.

    Alcuni dei miei studenti sono alla ricerca di leggende locali connesse a questi scavi. Chissà che non trovino qualcosa. Una creatura come questa non può essere passata inosservata.

    Lo penso anch'io concordò la dottoressa Mi farai sapere se scopriranno qualcosa?

    Certo replicò Becker, restituendole il foglio Teniamo questa notizia per noi, d'accordo? Non voglio che si sappia in giro, almeno, non ancora.

    Hai ragione rispose lei, voltando lo sguardo verso la tenda dov'erano gli studenti di Becker Sai, penso di avere una teoria riguardo i tuoi resti umani.

    Quale?

    La dr. Paz estrasse dalla borsa un lungo osso. Dopo un'accurata ispezione, Becker realizzò che si trattava di una zanna, o di un dente affilato. Poi, la donna gli fece cenno di seguirlo nella tenda, dove si avvicinò al tavolo e sollevò un osso femorale.

    Ricordi di avermi detto che ti sembrava che i segni nelle ossa di questi corpi fossero stati prodotti da coltelli o scalpelli? gli chiese.

    Becker annuì.

    Si rispose, fissando le ossa sul tavolo Hanno tutte quelle incisioni.

    Guarda qui disse la dottoressa. Prese la zanna e la inserì in una delle incisioni del femore. Si adattava perfettamente.

    No... ansimò Becker, scioccato.

    Invece si sussurrò lei Questo dente appartiene a quello scheletro e ha prodotto i segni nelle ossa. I tuoi corpi non sono vittime di una battaglia, Bud. Sono stati divorati da quella bestia.

    Becker non credeva di poter provare ulteriore stupore. Prese il femore dalle mani della dottoressa e inserì lui stesso il dente nell'incisione.

    Santo cielo! esclamò Dunque si tratta di sacrifici umani?

    Potrebbe essere replicò la dottoressa.

    In quel momento, uno degli studenti della donna irruppe nella tenda.

    Dr. Paz! gridò la ragazza Dr. Becker, venite a vedere!

    Cosa c'è? chiese la dottoressa, muovendosi verso la tenda.

    La ragazza scosse la testa.

    Stavamo rimuovendo la terra, proprio come ci avete insegnato, e ci siamo imbattuti in qualcosa.

    Che cosa?

    Credevamo si trattasse di un tronco o di un pezzo di legno rispose la giovane, eccitata Ma è una spada! Una spada sepolta sotto terra!

    Il dr. Becker fece un passo avanti.

    Una spada? ripeté Ne sei sicura?

    Assolutamente si. L'acciaio della lama è annerito a causa del suolo acido, ma l'elsa è integra. Un sorriso illuminò il suo volto E' d'oro, dr. Becker. E' una grande, bellissima spada medievale e sembra abbia delle pietre incastonate. E' stupenda!

    Andiamo a dare un'occhiata disse Becker, incuriosito.

    Il mistero della palude si faceva sempre più ingarbugliato.

    ***    

    "Un cavaliere stanco e solitario

    incontrò lungo la strada

    uno spettro diffidente.

    Attento disse il cavaliere

    "Vedo chiaramente che

    il tuo cuore non è felice".

    Sii saggio replicò lo spettro

    "E sappi che non tutto è come sembra.

    La strada da percorrere è lunga e sbagliata,

    perchè sei appena entrato

    nel regno del Serpente".

    XVII secolo, cronista gallese

    CAPITOLO PRIMO

    Anno del Signore 1283, mese di aprile

    Regno di Edoardo I

    Castle Questing, Northumberland, Inghilterra

    Lei non è semplicemente sparita. Scommetto che è andata a rintanarsi in qualche angolo del castello. Guai all'uomo che la cercherà, perchè non si lascerà catturare facilmente.

    La sinistra profezia fu pronunciata da un uomo grande e scuro, col viso sfregiato dalle battaglie e una benda nera sull'occhio sinistro. Era anziano, ma lo scintillio dell'occhio sano era lo stesso di quando era giovane e forte. Il Lupo del Nord, sir William de Wolfe, fissò i suoi uomini, l'espressione colma di tensione.

    L'abbiamo cercata nei soliti posti, padre disse un uomo grande e muscoloso, dai capelli biondi e gli occhi nocciola dorato Non è da nessuna parte.

    Deve per forza essere da qualche parte insistette William Vi suggerisco di portare con voi delle armi. Se conosco bene la mia figlia minore, e credo di si, lei ne ha sicuramente qualcuna con sè ed è pronta a tenderti un agguato. E' chiaro che non vuole essere trovata, quindi ascolta il mio consiglio: ha la tendenza a mirare al collo e, se fossi in te, prenderei tutte le misure di sicurezza possibili per non finire morto stecchito. Si batterà come una bestia in gabbia.

    Il giovane emise un grugnito di disapprovazione e si voltò verso gli altri uomini. Quattro di loro erano suoi fratelli, compreso il gemello, e tutti la pensavano allo stesso modo quando si trattava della sorella minore, lady Penelope Adalira de Wolfe.

    ...Non avreste dovuto allevarla come un cavaliere, padre. Potrebbe battere ognuno di noi, se volesse...

    E in quel momento era proprio quello che tutti stavano pensando, sebbene nessuno avesse il coraggio di pronunciare quelle parole a voce alta.

    Nessuno poteva permettersi di rimproverare il Lupo. Farlo significava mancanza di rispetto, quando invece tutti provavano un'enorme stima per lui. Ma a volte anche gli uomini più infallibili potevano avere delle debolezze, e nel caso di William la debolezza era la figlia minore.

    Una bambina arrivata molto tardi, quando nessuno se l'aspettava, e che per questo era stata assurdamente viziata. Quando aveva iniziato a mostrare interesse per le attività dei fratelli, William non aveva avuto il coraggio di spiegare alla sua piccola Penelope che quelle non erano cose da donne e gliele aveva lasciate fare. Così era cresciuta esercitandosi come un uomo e adesso tutti ne subivano le conseguenze.

    E' colpa tua, Inglese lo rimproverò dolcemente la moglie Tu hai cresciuto Penelope in questo modo e ora devi pagare il prezzo dei tuoi peccati. E' astuta quanto te e non si lascerà catturare. Sei stato tu ad insegnarglielo.

    William lanciò un'occhiata alla moglie ferma sulla soglia. Illuminata dalla luce del sole, sembrava molto più giovane dei suoi sessant'anni.

    Sei venuta per rimproverarmi? le chiese, sulla difensiva.

    Sono venuta ad avvertirti. Non la prenderete facilmente.

    Questo William lo sapeva già. Sebbene non sopportasse frasi del tipo Te l'avevo detto, cercò di restare calmo.

    Allora cosa suggerisci? le chiese.

    Lady Jordan de Wolfe conosceva il marito da quasi quarant'anni e sapeva leggere i suoi pensieri, proprio come lui sapeva leggere i suoi. In realtà c'erano poche cose sulle quali non si trovavano d'accordo, e una di queste era lady Penelope. William aveva assecondato l'interesse della figlia per i cavalieri e le armi, mentre Jordan aveva cercato di dissuaderla, spiegandole quanto sarebbe stata difficile la vita una volta che fosse cresciuta. Tutti l'avrebbero considerata strana.

    E in effetti così era stato.

    Jordan entrò nello studio e si guardò intorno.

    Situata nel cuore di Castle Questing, un'enorme fortezza che incombeva sul confine scozzese come un leone in attesa di nutrirsi delle sue prede, quella stanza aveva assistito a trionfi e tragedie. Entro quelle pareti di pietra fredda che avevano l'odore del potere e della guerra, il Lupo aveva gioito e sofferto.

    Smettila di cercarla disse Jordan, stringendosi nello scialle per proteggersi dal freddo Lei è troppo intelligente per farsi trovare. Ci vuole una trappola.

    Una trappola? chiese William, improvvisamente intrigato.

    Jordan annuì, spostando lo sguardo sugli uomini presenti: alcuni erano suoi figli, altri erano figli di cavalieri che avevano combattuto con il marito quando era un giovane guerriero.

    I suoi occhi si fermarono sui bei volti dei figli: Scott, biondo e muscoloso, il gemello Troy, scuro come il padre, Patrick, il terzo, il più grande e potente di tutti, e poi Edward e Thomas, uomini grandi, grossi ed esperti nonostante la giovane età. I cinque figli del potente Lupo, tutti illustri guerrieri, ma ce n'era stato anche un sesto, James, ucciso in Galles l'anno prima. Il dolore di Jordan era ancora terribilmente vivo, soprattutto quando li guardava e immaginava il giovane alto, biondo e dal sorriso malizioso che aveva perduto.

    Riportò lo sguardo sul marito.

    Si rispose Se vuoi avere qualche possibilità di catturarla devi attirarla fuori dal suo nascondiglio.

    E in che modo?

    Jordan si strinse nelle spalle, un luccichio nei dolci occhi verdi.

    Il genio militare sei tu, Inglese disse.

    William serrò le labbra in modo irritato, anche se in realtà stava trattenendo un sorriso.

    Non sei affatto d'aiuto, donna ringhiò.

    Non mi hai sposato per aiutarti, marito, ma per darti una miriade di figli forti e sani e per farti notare gli errori che commetti.

    Lui non riuscì più a trattenere il sorriso.

    Dovrei sculacciarti per la tua insolenza.

    Sbuffando, Jordan lanciò un'occhiata ai ragazzi, che assistevano divertiti alla schermaglia, e si diresse verso l'uscita. In quel momento, la porta venne sbattuta con tale violenza da far tremare le pareti. Perplesso, William tentò di sollevare il chiavistello di ferro. Era bloccato.

    Chi ha chiuso questa porta? urlò, sbattendo un pugno sul pannello Chi c'è là fuori?

    Una breve pausa, e poi...

    Non vi lascerò uscire finchè non avremo trovato un accordo, padre!

    Era una voce decisamente femminile e tutti compresero subito a chi appartenesse. Frustrato, ma non sorpreso, William si voltò verso la moglie.

    Penelope sibilò Hai organizzato tu tutto questo, moglie?

    Io? E perchè mai? fu la risposta innocente di Jordan.

    Perchè ti sei opposta alla mia decisione fin dall'inizio la accusò, puntandole contro un dito Non mi hai dato il minimo appoggio!

    Jordan trattenne un sorriso.

    Tu sei pazzo, Inglese replicò Conosci l’astuzia di tua figlia. Probabilmente, nemmeno tu saresti mai riuscito ad intrappolare un mucchio di cavalieri dentro una stanza. Lei lo ha fatto.

    Accigliato, William guardò gli undici cavalieri presenti.

    Edward, Thomas ringhiò, rivolgendosi ai due figli più magri e agili Passate dalla finestra e rientrate nel corridoio. Non osate lasciarvela scappare, siamo intesi?

    I due giovani non persero tempo e, aiutati dagli altri, cominciarono a togliersi le armature, in modo da potersi muovere più liberamente.

    Siamo al secondo piano, padre gli ricordò Scott.

    Allora usate l'arazzo sul camino come corda replicò William laconicamente Se qualcun altro di voi se la sente, vada con loro aggiunse, prima di riportare l'attenzione sulla porta.

    Penelope? chiamò dolcemente, sperando che la figlia non avesse sentito l'ordine che aveva appena dato agli uomini Penelope, amore mio? Per favore, apri questa porta. Ti prometto che ne parleremo con calma. Mi senti?

    Padre! lo chiamò Edward, già per metà fuori dalla finestra, che teneva un dito puntato verso il cortile Padre, Penelope è laggiù e ha in mano una spada!

    William, Jordan e gli altri corsero alla finestra per guardare la giovane donna con addosso l'armatura forgiata appositamente per lei che brandiva un'enorme spada. Quando sollevò la testa e vide tutti gli occhi puntati su di lei, assunse una posizione di difesa.

    Venite giù li sfidò Ve la farò vedere io!

    Con un sospiro frustrato, William si voltò verso la moglie.

    E adesso? Sollevò la mano in direzione della porta Ci ha intrappolato qui dentro.

    L'hai viziata troppo, Inglese lo rimproverò lei con dolcezza Non hai pensato che avrebbe potuto approfittarne?

    Ha avuto te come consigliera.

    Allora è evidente che come stratega militare sono migliore di te.

    William non sapeva se ridere o sculacciarla.

    Sei davvero intelligente ironizzò Cosa facciamo adesso?

    Jordan non riuscì a trattenere un sorriso: una donna piccola e rissosa che teneva in ostaggio in una stanza dodici uomini grandi e grossi. Era una situazione abbastanza comica e in verità alquanto dannosa per l'orgoglio maschile. Era molto fiera della sua bambina.

    Magari potresti dirle che non la costringerai a sposare il signore della guerra al quale l'hai promessa rispose E' l'unica cosa da fare se non vuoi restare qui dentro per il resto della tua vita.

    L'ironia della moglie non fece altro che peggiorare la frustrazione di William. Spingendo malamente da parte Troy, si affacciò di nuovo alla finestra.

    Penelope? chiamò Penelope, tesoro, voglio che mi ascolti molto attentamente. Lo farai?

    Vi ho già ascoltato, padre rispose la giovane, senza abbandonare la posizione difensiva E sapete come la penso. Non vi lascerò uscire da quella stanza finchè non mi avrete promesso che non mi manderete in Galles.

    Ormai, tutta Castle Questing si era accorta di ciò che stava succedendo e, attirati dalle urla, molti uomini si avvicinarono. Sir Kieran Hage, il secondo in comando di William, si trovava sulle mura a svolgere il turno di guardia, e immaginava i motivi di quella discussione. Nello studio c'erano anche i suoi tre figli, Alec, Christian e Kevin e sapeva che per quest'ultimo era un momento particolarmente doloroso, dato che era innamorato di Penelope e di certo stava pregando che la giovane vincesse la sua battaglia.

    Mentre Kieran lasciava la sua postazione, William provava a ragionare con una giovane donna adirata.

    Penelope esordì Tu conosci l'animo di un cavaliere. Sai cosa significhi combattere e morire per ciò in cui si crede e quanto sia importante la lealtà verso il re. Sai anche che ci sono molti modi per ottenere la pace, e il meno violento è quello che si serve di negoziati e alleanze. Di certo, ti renderai conto dell'onore che il re Edoardo ti ha reso nel chiederti di diventare il mezzo per portare la pace tra l'Inghilterra e il Galles.

    Nonostante fosse buio, tutti videro l'espressione accigliata di Penelope.

    Io non sono un mezzo per portare la pace ribatté con fermezza Il re vuole fare di me una vittima sacrificale costringendomi a sposare il più grande signore della guerra gallese.

    E' l'unico modo per assicurarsi la sua alleanza.

    E' un sacrificio!

    Non essere ottusa replicò William, sforzandosi di restare calmo Sai benissimo chi è Bhrodi de Shera. Per l'amor di Dio, quell'uomo è l'erede del titolo di re di Anglesey! Ed è conte di Coventry da parte di padre. Nelle sue vene scorre sangue inglese e gallese, amore mio, ma Edoardo vuole fare appello alla sua parte inglese affinché sposi la figlia di un potente signore inglese della guerra. L'alleanza tra le nostre famiglie garantirà ad Edoardo il controllo del Galles del Nord. Dopo la disastrosa sconfitta a Llandeilo dell'anno scorso, quando abbiamo perso tuo fratello, e quella a Moel-y-Don di pochi mesi fa, il re non intende perdere altri uomini. Il tuo matrimonio permetterà di salvare tante vite umane. Perchè non vuoi capirlo, Penelope?

    Volete addossarmi una responsabilità troppo grande, padre disse la giovane, adesso più triste che arrabbiata Sembra quasi che se mi rifiutassi di sposare quell'uomo, diventerei responsabile della perdita di tante vite. Ma la colpa è del re, non mia. E' la sua avidità ad uccidere gli uomini.

    Silenzio sibilò William Non puoi giudicare l'operato del re. E' un suo diritto espandere i suoi possedimenti e tu, per legge, sei tenuta a rispettare la sua volontà. Cosa cambia per te tra l'essere mandata in Galles per combattere o per sposare un uomo? In entrambi i casi, sei tenuta a farlo. Soprattutto se sei un cavaliere, cosa che tu hai sempre giurato di essere.

    Penelope stava perdendo terreno.

    Meglio combattere che restare legata per sempre ad un uomo.

    Bene replicò William, stanco di discutere Allora, i tuoi fratelli parteciperanno alle prossime, inevitabili guerre in Galles. Abbiamo già perso James, e sarebbe una vera tragedia se accadesse qualcosa anche a loro, soprattutto quando avresti potuto impedirlo. Faranno il loro dovere e combatteranno per il re. Vuoi fare anche tu il tuo dovere, sposandoti e assicurando quella pace che impedirà loro di perdere la vita in battaglia?

    Penelope fissò a lungo il padre, poi chinò la testa. In quel momento, colse un movimento con la coda dell'occhio e fece un salto indietro, sollevando la spada. Tuttavia, non fu abbastanza veloce e Kieran riuscì ad afferrarla e a stringerla nella morsa di ferro delle sue braccia.

    Zio Kieran! grugnì, lottando per liberarsi Lasciatemi andare!

    Kieran non aveva alcuna intenzione di darle retta, ben sapendo che, se avesse mollato la presa, Penelope gliel'avrebbe fatta pagare.

    A suo tempo disse invece Metti giù la spada.

    No!

    Mettila giù o te ne pentirai.

    Penelope cominciò a scalciare e a contorcersi, ma non aveva alcuna chance contro la forza del cavaliere. Improvvisamente, lanciò un urlo.

    No! Non osate fare questo! gridò, mentre le dita di Kieran le sfioravano il fianco, provocandole il solletico. La spada le cadde di mano e lei continuò ad urlare, invocando pietà.

    Nel frattempo, i servi erano riusciti a sbloccare il chiavistello e, quando aprirono la porta, tutti i cavalieri si riversarono fuori, tranne William, che restò alla finestra accanto alla moglie, a guardare Kieran che tormentava Penelope.

    Erano riusciti a prenderla, si, ma era certo che la testardaggine l'avrebbe spinta a ribellarsi ancora. La cosa migliore da fare era portarla in Galles il più presto possibile. Una volta lì, avrebbe sposato il signore della guerra più potente di tutto il Galles, se non di tutta l'Inghilterra. Un uomo che possedeva terre e ricchezze inimmaginabili. E che aveva la reputazione di un demonio.

    Nel corso della vita, William aveva conosciuto molti potenti signori della guerra. Lui stesso, il leggendario Lupo, era uno di loro. Ma sir Bhrodi ap Gaerwen de Shera era qualcosa di più. Nelle sue vene scorreva sangue reale gallese da parte di madre e sangue nobile inglese da parte di padre, e, a seconda di come si sentiva, combatteva ora per gli uni ora per gli altri. La sua lealtà andava solo a se stesso e a nessun altro.

    Concedendogli la mano della figlia di un leggendario signore della guerra inglese, Re Edoardo sperava fervidamente di potersi assicurare la sua fedeltà. La fedeltà dell'uomo conosciuto in tutto il regno come il Serpente per un'ottima ragione.

    Il suo attacco era letale.

    CAPITOLO SECONDO

    Rhydilian Castle, mese di maggio

    Isola di Anglesey, Galles

    Sono in viaggio. Un enorme cavaliere dai capelli neri e arruffati irruppe nella sala In realtà, sono già entrati in Galles.

    Il suo annuncio non sembrò riscuotere grande interesse tra i presenti. Quattro paia di occhi lo fissarono da varie postazioni intorno ad una grande fossa scavata al centro della sala, dentro la quale ardeva un fuoco. Il fumo che da essa si levava, intrappolato nella stanza dai venti tempestosi che imperversavano all'esterno, aveva creato una sorta di nebbia, mentre la pioggia che penetrava dal tetto di paglia colpiva la brace incandescente provocando sibili acuti.

    L'atmosfera era buia e cupa, come al solito. Ormai era così da più di due anni, da quando 'lei' era morta. A nessuno era permesso pronunciare il suo nome, così per tutti era semplicemente 'lei'. In realtà, era raro che se ne parlasse, perchè il suo ricordo era da tempo stato relegato tra le ombre. Così il loro signore aveva voluto.

    Mentre l'annuncio si perdeva nella fumosa oscurità della sala, un uomo seduto accanto al fuoco, intento ad affilare con una pietra pomice la lama di una spada, si decise a parlare.

    Come lo sai? chiese, la voce bassa e melodiosa, senza sollevare gli occhi dalla sua occupazione Abbiamo ricevuto un messaggio?

    Il cavaliere dai capelli arruffati annuì.

    Si, milord disse E' arrivato un messaggio. De Wolfe ha accettato la proposta di Edoardo e sta arrivando con la vostra futura moglie.

    L'uomo smise per un attimo di affilare la spada, e i suoi occhi, dello stesso colore degli smeraldi, sembrarono scintillare, prima di posarsi di nuovo sulla lama.

    Perchè è venuto? volle sapere Io non ho ancora accettato la proposta del re. Pensano forse di costringermi a sposare una donna inglese?

    Il cavaliere fissò la testa del suo signore. Sir Bhrodi ap Gaerwen de Shera era un uomo gelidamente controllato nella maggior parte delle situazioni. Ma tutti lo sapevano capace di leggendarie esplosioni d'ira, alle quali pochi erano sopravvissuti. Non era facile provocare l'uomo conosciuto come il Serpente, ma, quando colpiva, distruggeva qualsiasi cosa toccasse.

    Gli uomini intorno al fuoco lo fissarono, in attesa.

    Il messaggero di de Wolfe è in cortile disse Ivor ap Bando Gli ho ordinato di aspettare mentre vi informavo. Volete parlare con lui, milord?

    Bhrodi continuò a strofinare la pietra sul bordo della lama, ma la sua mente brillante era in fermento.

    ...Stanno arrivando...

    Era leggermente infastidito, si, ma anche curioso. La figlia del leggendario Lupo stava per arrivare nella sua casa. Se mai avesse desiderato una sposa inglese, non avrebbe potuto scegliere di meglio. Edoardo aveva studiato bene le esigenze del nemico e aveva agito di conseguenza. Nessuna donna nelle cui vene non scorresse leggendario sangue guerriero sarebbe stata accettabile.

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