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Notti tranquille
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Notti tranquille

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About this ebook

Kelly Seaton conduce una bella vita. Ha un’impresa di giardinaggio, una bella casetta e un migliore amico, Cosimo Renaldi, con una famiglia eccentrica che lo ha adottato trattandolo come se fosse uno di loro. Certo, la notte si sente un po’ solo ma è un buon compromesso, e Kelly non può rischiare di rovinare tutto lasciando trasparire di volere di più, di aver sempre voluto di più, da parte di Coz.

Poi il passato di Kelly arriva in città, portando con sé brutti ricordi e sentimenti feriti che iniziano a trascinarlo a fondo, e Coz non capisce perché l’amico non gli permetta di donargli sostegno e forza, come Kelly ha sempre fatto per lui. Hanno già affrontato una guerra, il terribile incidente di Coz e il doversi reinventare una vita a Mangrove, in Florida. Perché non dovrebbero finalmente affrontare i loro trascorsi tormentati per costruire un futuro fatto di notti tranquille… insieme?

LanguageItaliano
Release dateDec 18, 2018
ISBN9781644051573
Notti tranquille
Author

Mary Calmes

Mary Calmes believes in romance, happily ever afters, and the faith it takes for her characters to get there. She bleeds coffee, thinks chocolate should be its own food group, and currently lives in Kentucky with a five-pound furry ninja that protects her from baby birds, spiders, and the neighbor’s dogs. To stay up to date on her ponderings and pandemonium (as well as the adventures of the ninja), follow her on Twitter @MaryCalmes, connect with her on Facebook, and subscribe to her Mary’s Mob newsletter.

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    Book preview

    Notti tranquille - Mary Calmes

    Indice

    Sinossi

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Altri libri di Mary Calmes

    Biografia

    Di Mary Calmes

    Visitate il sito di Dreamspinner Press

    Copyright

    Notti tranquille

    Di Mary Calmes

    Serie Storie di Mangrove

    Kelly Seaton conduce una bella vita. Ha un’impresa di giardinaggio, una bella casetta e un migliore amico, Cosimo Renaldi, con una famiglia eccentrica che lo ha adottato trattandolo come se fosse uno di loro. Certo, la notte si sente un po’ solo ma è un buon compromesso, e Kelly non può rischiare di rovinare tutto lasciando trasparire di volere di più, di aver sempre voluto di più, da parte di Coz.

    Poi il passato di Kelly arriva in città, portando con sé brutti ricordi e sentimenti feriti che iniziano a trascinarlo a fondo, e Coz non capisce perché l’amico non gli permetta di donargli sostegno e forza, come Kelly ha sempre fatto per lui. Hanno già affrontato una guerra, il terribile incidente di Coz e il doversi reinventare una vita a Mangrove, in Florida. Perché non dovrebbero finalmente affrontare i loro trascorsi tormentati per costruire un futuro fatto di notti tranquille… insieme?

    Capitolo 1

    ERA INFANTILE, davvero, ma in quel momento, con l’adrenalina che pompava, il rossore che mi scaldava il corpo e il cuore che mi pulsava nelle orecchie, non riuscivo a pensare a un’opzione migliore.

    Corsi. Veloce.

    Mi stavo dirigendo al Colonial, uno dei tanti bed and breakfast vicino alla spiaggia di Mangrove, in Florida, quando passai davanti al patio del Brenner Manor, uno dei B&B più esclusivi e lussuosi del quartiere, e lo vidi.

    Fu solo un’occhiata veloce, ma l’avrei riconosciuto ovunque: i lineamenti di quell’uomo erano impressi nella mia memoria in modo permanente, quindi mi fermai di colpo e rimasi a fissarlo come un idiota. Per fortuna il cervello ricominciò a funzionare e riacquistai il controllo dei muscoli. Svoltai e corsi lungo un vicolo immacolato e lastricato di mattoni, sorpassando le staccionate bianche dall’altra parte della strada. Poi passai davanti al Lighthouse, un buon bar che serviva cocktail artigianali, al Cuppa Joe, dove tutti prendevano il caffè a ogni ora del giorno, e di fianco al Wick and Wand, che vendeva incantesimi e articoli sia ai wiccan veri che a quelli che si atteggiavano e basta. Quando scorsi Schnapsidee, il ristorante tedesco che faceva il miglior jägerspätzel che avessi mai mangiato (erano ravioli tedeschi con i funghi), smisi di correre e mi infilai in un altro vicolo, ombreggiato ma comunque bellissimo, e mi appoggiai contro un muro.

    Mi servirono diversi minuti per riprendere fiato e analizzare quello che avevo visto.

    Porca. Puttana.

    Dopo dieci anni, eccolo lì: Britton Lassiter in carne e ossa. Cosa diamine ci faceva a Mangrove, in Florida?

    L’ultima volta che l’avevo visto era stata a New Orleans. Si era appena diplomato al college ed era partito per un viaggio on the road con degli amici di Scarsdale, il suo paese natale nello stato di New York, fino al Quartiere Francese, in attesa di iniziare la facoltà di legge a Harvard in autunno. Mi ero guadagnato quell’informazione passeggiando con lui, mentre i suoi amici bevevano a Bourbon Street. Lui era diverso dagli altri, o almeno così avevo pensato. Alla fine, il suo unico obiettivo si era rivelato soddisfare la curiosità di andare a letto con un uomo. Quello che avevo scambiato per qualcosa di più, il che era stupido dopo due soli giorni, non aveva significato nulla per lui. L’avevo imparato nel modo più duro, quando non si era fatto trovare nel posto in cui aveva promesso di essere.

    Britton mi aveva chiesto di andare a Boston con lui. Tuttavia, quando mi ero presentato, con la valigia fatta, pronto per iniziare a vivere il mio sogno, lui non c’era. A quel tempo, avevo pensato che fosse arrivata la fine, invece si era rivelato essere solo l’inizio. Perché, davvero, nessuno viene a salvarti dalla tua vita su un cavallo bianco: ognuno deve farlo da solo. Io non ero un’eccezione.

    L’esercito mi aveva accolto e mi aveva addestrato; quattro anni dopo mi ero congedato e mi ero precipitato in Florida il più velocemente possibile, per andare a trovare un compagno che era stato congedato per motivi medici prima che concludessi la missione. Quando la madre del mio amico mi aveva chiesto che sogni avessi per il futuro, avevo avuto una rivelazione e lei era stata più che felice di aiutarmi.

    Udii una macchina vicino a me ma, anche se mi aveva distolto dai ricordi, non alzai lo sguardo fino a quando qualcuno non mi rivolse una domanda. Cosa cazzo stai facendo?

    Al suono di quella voce mi girai e trovai proprio quell’amico, Cosimo Renaldi, Coz, che mi fissava da dietro il volante della sua Crown Victoria. Mi riposo, risposi.

    Quando ti ho visto correre, ho pensato che avessi un segugio alle calcagna o qualcosa del genere, disse, accigliandosi, e parcheggiò la macchina nel posto auto a metà della via prima di scendere. Mentre si avvicinava, mi presi un momento, come facevo sempre, per ammirarne l’altezza, i muscoli, il torace a forma di V e le spalle larghe. Mi erano sempre piaciuti i begli uomini italiani e Coz ne era un esempio in tutto e per tutto, tranne che per la pelle, di un intenso color bronzo. Lo avevo visto nudo abbastanza spesso da sapere che era abbronzato ovunque. Mi si azzerava la salivazione solo a pensarci. Era l’incarnazione del sesso e non mi stancavo mai di guardarlo.

    Credevo che stamattina dovessi controllare i cipressi italiani al Colonial.

    Sì, ansimai, ma la bellezza del suo profilo mi rendeva difficile riprendere fiato: aveva il naso lungo e dritto, le labbra seducenti, la fossetta sul mento e brillanti occhi color henné, incorniciati dalle sopracciglia scure. I folti capelli neri erano ruvidi al tatto e solo leggermente più lunghi rispetto a quando stava nell’esercito. Non lo osservavo spesso, perché non mi faceva bene, ma quando capitava, quando mi concedevo di guardarlo, mi ritrovavo sempre a chiedermi che sapore avesse. Era un desiderio familiare.

    È quello che mi hai detto ieri sera, quando sei venuto a cena.

    Che cosa?

    Cena. Ieri sera. Non ti dice nulla?

    Sì.

    Mia madre è andata al Panama City per la salsiccia con i peperoni.

    Mi ero perso. Come?

    Mi hai raccontato tutte le cose che avresti dovuto fare oggi, quindi gliele ho riferite e lei ha deciso di precipitarsi al Panama City, per procurarsi quello che le serve per la cena di stasera.

    Oh, okay.

    Ma, se non ti sbrighi a finire il lavoro, non arriverai in tempo per cena e le spezzerai il cuore.

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