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La seconda danza
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Ebook77 pages59 minutes

La seconda danza

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About this ebook

Quali sconvolgimenti si producono nella mente e nell'animo di chi è costretto a una rischiosa operazione a cuore aperto? Il male oscuro che avvolge la persona non è rappresentato solo dall'attesa dell'intervento e dalla fatica del recupero, ma anche e soprattutto dalla perdita del controllo di sé e del proprio corpo, abbandonato in balia di mani e volontà altrui. Il libro ripercorre da vicino il viaggio agli inferi e la lotta per la salvezza compiuta dal protagonista e dai familiari più intimi, in un itinerario che devasta e, al tempo stesso, rinsalda indissolubilmente i legami affettivi più profondi.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateNov 13, 2018
ISBN9788827856512
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    La seconda danza - Massimo Miranda

    vivere

    PREFAZIONE

    Questo è il diario dei fatti e della psiche della mia avventura di infartuato, da quando i sintomi del male mi spingono, dopo le sollecitazioni sempre più pressanti di familiari e amici, a superare la mia idiosincrasia per i medici e a farmi visitare, all’esito fausto della vicenda.

    Non era mia intenzione, lo vedrete presto, ripercorrere gli eventi con precisione quotidiana, benché l’esposizione segua per chiarezza espositiva e di sviluppo un filo cronologico. Sarebbe stato inutile e noioso.

    Il desiderio di mettere per iscritto la mia vicenda è sorto spontaneo dalla necessità di riflettere su quanto e come influisca sulla mente e sull’anima l’esperienza ospedaliera, particolarmente coinvolgente e sconvolgente in casi gravi come il mio, che costringono il corpo a essere trattato e maltrattato quasi fosse niente altro che un contenitore da restaurare.

    Quali pensieri e angosce agitano l’animo di un paziente che si ritrova costretto nel proprio letto di degente, incardinato a mille tubi e canalette, privo di ogni autonomia, tanto che quasi non riesce più neanche a pensare?

    E come vivono quei momenti le persone più care, la cui vita è ugualmente ribaltata e messa sotto sopra?

    E i rapporti con medici e infermieri? Come si reagisce di fronte a persone che vivono la propria professione con la partecipazione di un meccanico che ripara un utensile? Quali sensazioni nascono, invece, quando si nota l’umanità e la sensibilità di chi si spinge ben oltre i doveri del mestiere?

    Questi aspetti ho cercato di comunicare, in una sfida narrativa non facile. Lascio al giudizio del lettore se ci sia riuscito o meno.

    CRONOLOGIA ESSENZIALE

    Elenco la sequenza di fatti puri e semplici e di date, perché sia possibile cogliere con la migliore chiarezza possibile eventi e pensieri esposti nei capitoli del libro.

    Dopo esser stato colpito da un disagio fisico costituito essenzialmente, a partire dall’inizio di gennaio 2017, da un rigonfiamento particolarmente evidente negli arti inferiori e da una generica sensazione di disgusto e disagio, il 3 febbraio il quadro si aggrava per un acuto attacco di febbre e una percezione accentuata di nausea, quasi fossi avvolto da un’aura di incompatibilità con l’ambiente circostante.

    Mi convinco a farmi visitare dal medico che, nella sua estrema professionalità, rimane fortemente impressionato dal quadro clinico e si meraviglia che sia andato a lavorare fino al giorno prima. Individua subito l’ambito della malattia e chiede l’immediato consulto del cardiologo, al quale, il giorno successivo 4 febbraio, sono sufficienti una rapida, ma accurata visita e un’ecografia al cuore, per individuare la scala di gravità del problema.

    Ho un evidente scompenso cardiaco, sul quale è necessario indagare e intervenire senza frapporre tempo.

    Consiglia il ricovero presso un centro specialistico del nord Italia, nel quale è possibile eseguire, in un unico luogo, gli esami e gli eventuali interventi necessari.

    Insieme a Ilaria decidiamo di partire e ci accordiamo con la struttura per il ricovero il 14 febbraio.

    In quel giorno sono sottoposto a una serie di esami e analisi, che conducono la sera alla coronografia finale: il responso è che l’impianto coronarico e la valvola mitralica sono fortemente danneggiate e richiedono un intervento di rilievo, ma che necessita di una lunga preparazione, come evidenzia la breve permanenza in terapia intensiva, dove vengo trasferito e permango per circa un giorno e mezzo.

    A seguito di un complesso programma terapeutico, che produce il quasi completo sgonfiamento degli arti inferiori e predispone il fisico all’intervento, si decide per un’operazione complessa, che sarà effettuata il 2 marzo.

    L’esito è del tutto positivo, ma l’accertamento del recupero pieno di tutte le funzionalità richiede una permanenza molto lunga in terapia intensiva. Si tratta di quasi sei giorni, ma le caratteristiche del luogo dilatano il tempo psicologico e aggravano la modalità in cui l’evento viene vissuto.

    Con grande sollievo ed esaltazione umorale, il 7 marzo vengo trasferito nuovamente nella mia camera del reparto degenza, dove Ilaria mi attende da giorni e Giancarlo fa di tutto per stare il maggior tempo possibile con me.

    Inizia la fase di ripristino della mobilità e del recupero della completa padronanza e autonomia del movimento.

    Il giorno 11 marzo inizia la fase di riabilitazione, anticipata da esercizi di respirazione e deambulazione svolti con successo.

    Il 18 marzo vengo dimesso e torniamo a casa, per l’inizio di un lungo periodo di adattamento e recupero, che accolgo con immenso piacere.

    Buona lettura.

    PROLOGO

    Una mattina assolata di gennaio, in ufficio, nella stanza di Letizia. Pausa pranzo, abbiamo appena finito di prendere il caffè.

    Mi trovo su una sedia, quasi al centro della stanza. All’improvviso, tutto converge verso di me. Mi sento gli occhi puntati addosso e un invisibile recinto si erge intorno.

    Giuseppe si blocca di fronte alla porta, quasi a impedire una ipotetica fuga: "Perché non ti fai vedere da un medico?".

    Marinella colpisce alla mia destra: "Fai le analisi, vedi quello che hai e ti curi".

    Letizia chiude ogni varco alla mia sinistra: "Forse ti stiamo pressando, stiamo interferendo nella tua vita privata e per

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