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Una ballata per Moby Dick: Un reading musicale
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Una ballata per Moby Dick: Un reading musicale

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“Moby Dick” racconta le avventure di un marinaio, Ismaele, alter ego dello scrittore, che si imbarca sulla baleniera Pequod per girare il mondo. Suo malgrado sarà coinvolto dal comandante, il capitano Ahab in una ossessione privata, quella di uccidere un mostro, il capodoglio bianco Moby Dick, che in uno scontro precedente l'ha privato di una gamba e l’ha minato irrimediabilmente nella propria psiche. La tragica epopea epica narrata, riassume in sé una grande metafora del rapporto uomo/natura con la smania tormentosa ed impossibile dell’onnipotenza umana sul creato. Questa pubblicazione è una sorta di libretto di sala, un compendio alla performance live che, tuttavia, permettendo di ragionare sui testi delle canzoni, ne consente di coglierne ulteriormente la dimensione poetica.

L'immagine di copertina è un'opera dell'artista salentino Giancarlo Nunziato
LanguageItaliano
Release dateOct 9, 2018
ISBN9788829522866
Una ballata per Moby Dick: Un reading musicale

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    Book preview

    Una ballata per Moby Dick - Emanuele Raganato

    Epilogo

    Incipit

    Quando si parla di Moby Dick tutti pensano di sapere cosa sia. Questa è la mia risposta, la mia esperienza, la mia vita: Moby Dick è il nostro abisso. Profondo, sconosciuto, doloroso e claustrofobico. Un abisso è così. Può essere materiale, esteriore. Ma tormenta l'anima. Quando ebbi quell'impeto mostruoso che in sole sei notti mi fece vomitare tutto quello che leggerete era il 2013 ed io ero solo, nello stesso appartamento modenese che aveva sentito il terremoto dell'anno precedente.

    Quell'anno fu una pietra miliare per me, perché la mia vita privata si resettò in un istante. Così accadde per quella professionale.

    Nella biblioteca improvvisata di una scuola ancora spaccata a metà, tra i libri accatastati ne trovai uno, che lessi avidamente. Era un libretto di Alessandro Baricco, Tre scene da Moby Dick. Ho sempre amato il libro di Melville e questa reinterpretazione mi sembrava entusiasmante.

    Ma quelle tre scene iniziarono a mischiarsi con i miei sogni e a tenermi insonne, con una quantità di pensieri nella mente che poche volte, forse, avevo gestito, processato, pensato.

    Una notte di Giugno, come in un perfetto rituale iatromusicale (vengo dalla Terra del Rimorso), iniziai a cercare le musiche per metabolizzare questo travaglio interiore.

    In sole sei notti di ininterrotto ripiegamento, scavai nella mia anima, scavai la mia faccia, piansi molto. Vennero fuori delle canzoni, sette per la precisione, che come in un concept album raccontavano per filo e per segno ciò che la mia testa aveva riassunto. Poi finalmente mi addormentai.

    Era Dicembre dello stesso anno quando mi ricordai che avevo queste canzoni, che personalmente trovavo bellissime, nel cassetto. Scrissi così a Baricco, del quale, in quei giorni si diceva che sarebbe diventato Ministro. Mi rispose una ragazza, Marta, gentile ed educata, forse la sua segretaria, che mi disse che lo scrittore avrebbe letto (ed ascoltato) ciò che gli avevo mandato. Mi ringraziò a suo nome, ma da allora, mai più ebbi risposta, né la cercai.

    Col tempo (siccome il pensiero di Moby Dick sistematicamente ritornava) iniziai a pensare che preparare un prodotto musicale completo, da fare ascoltare, sarebbe stato bello, per me. Preparai quindi tutto il testo recitato e contattai una cooperativa che si occupava di disabili e che all'occorrenza promuoveva progetti di integrazione. Proposi loro di fare un audiolibro, registrando anche le mie canzoni. L'idea piacque tanto, ma alla fine il progetto saltò. Né io mi impegnai a riguardo.

    Passò ancora del tempo, anni. Una sera di quest'estate feci ascoltare tutte le canzoni ad una persona. Era

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