Diari intimi
Descrizione
Informazioni sull'autore
Baudelaire es uno de los grandes poetas franceses de todos los tiempos, fue un innovador completo y se lo considera el padre de la poesía moderna. "Las flores del mal” es su obra cumbre, pero también se destacan "Paraísos artificiales” y "Pequeños poemas en prosa”.
Correlato a Diari intimi
Titoli di questa serie (40)
Il commissario De Vincenzi. Il mistero di Cinecittà di Augusto de Angelis Valutazione: 0 su 5 stelle
Libri correlati
Categorie correlate
Anteprima del libro
Diari intimi - Charles Baudelaire
DIARI INTIMI
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
XI
XII
XIII
XIV
IL MIO CUORE MESSO A NUDO
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
XI
XII
XIII
XIV
XV
XVI
XVII
XVIII
XIX
XX
XXI
XXII
XXIII
XXIV
XXV
XXVI
XXVII
XXVIII
XXIX
XXX
XXXI
XXXII
XXXIII
XXXIV
XXXV
XXXVI
XXXVII
XXXVIII
XXXIX
XL
XLI
XLII
XLIII
XLIV
XLVI
XLVII
XLVIII
Nota del traduttore
Crediti
Tra i Fogli volanti
Charles Baudelaire
Diari intimi
Traduzione di Roberto Morpurgo
Una realizzazione Falsopiano/Fogli Volanti
secondo gli standard dell'International Digital
Publishing Forum
ISBN 9788893041362
Prima edizione digitale 2018
DIARI INTIMI
I
Quand’anche Dio non esistesse, la Religione sarebbe pur sempre Santa e Divina.
Dio è il solo che per regnare non abbia nemmeno bisogno di esistere.
Ciò che è creato dallo spirito è più vivo della materia.
L’amore non è che il gusto della prostituzione.
In uno spettacolo, a un ballo, ognuno gioisce di tutti.
Cos’è l’arte? Prostituzione.
Il piacere di trovarsi fra le moltitudini è un segno misterioso del diletto per la moltiplicazione del numero.
Tutto è numero. Il numero è in tutto. Il numero è nell’individuo. L’ebrietà è un numero.
Il gusto della concentrazione produttiva deve rimpiazzare, presso l’uomo maturo, quello per la dispersione.
L’amore può derivare da un sentimento generoso: il gusto della prostituzione; ma è tosto corrotto dal gusto della proprietà.
L’amore vuole uscire da sé, confondersi con la propria vittima come il vincitore con il vinto, e tuttavia conservare i privilegi del conquistatore.
Le voluttà dell’imprenditore discendono dall’angelo come dal proprietario. Carità e ferocia. Esse sono addirittura indipendenti dal sesso, dalla bellezza e dal genere animale.
Le tenebre verdi nelle umide sere della bella stagione.
Immensa profondità del pensiero nelle locuzioni volgari, buchi scavati da generazioni di formiche.
Aneddoto del cacciatore relativo all’intimo legame della ferocia e dell’amore.
II
Della femminilità della Chiesa quale ragione della sua onnipotenza.
Del colore violetto (amore contenuto, misterioso, velato, color canonica).
Il prete è immenso perché fa credere alla folla cose stupefacenti.
Che la Chiesa voglia tutto fare e tutto essere, è una legge dello spirito umano.
I popoli adorano l’autorità.
I preti sono i servitori e i settari dell’immaginazione.
Il trono e l’altare, massima rivoluzionaria.
E.G. o la SEDUCENTE AVVENTURIERA
Ebbrezza religiosa delle grandi città. - Panteismo. Io, sono tutto: tutto è me.
Turbinio.
III
Credo di aver già scritto nelle mie note di quanto l’amore assomigli a una tortura o a un’operazione chirurgica. Ma questa idea può venir sviluppata nella maniera più amara. Quand’anche i due amanti fossero in massimo grado coinvolti e colmi di reciproco desiderio, l’uno dei due sarà sempre più calmo, o meno infervorato dell’altro. Costui, o costei, è l’operatore, cioè il boia; l’altro è il soggetto, la vittima. Non sentite quei sospiri, preludi di una tragedia del disonore, quei gemiti, quelle grida, quei rantoli? Chi non li ha profferiti, chi non prepotentemente estorti? E cosa trovereste di peggio, voi, nella domanda posta da aguzzini scrupolosi? Quegli occhi di sonnambuli stralunati, quelle membra dai muscoli sprizzanti e irrigiditi come sotto l’azione di una pila galvanica, l’ebbrezza, il delirio, l’oppio nei loro più sfrenati effetti non vi offriranno certo esempi altrettanto curiosi e terrifici. E il viso umano, che Ovidio credeva