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L'ingegnere
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Ebook64 pages51 minutes

L'ingegnere

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About this ebook

Luca è tutt'altro che un tecnico, non è neanche laureato, ma da tutti ormai è considerato l'Ingegnere. Una vita a metà tra la delusione e i risentimenti del triste passato di coppia e la nuova libertà, accompagnata da ritmi diversi, soddisfazioni inattese e preoccupazioni prima ignote. Il giovane impiegato tutto ad un tratto si ritrova solo, abbandonato dalla moglie e anche senza lavoro. Cambiano gli scenari e le giornate si riempiono di attività prima impensabili, dove tutto è possibile e arrangiarsi è un'arte, a volte una passione. Ricominciare da capo è forse l'unica scelta per rinascere. E sullo sfondo del romanzo anche i luoghi di un viaggio, che da Roma porta il protagonista nel profondo Sud d’Italia. San Nicola Arcella, piccolo comune calabrese, accoglie e ritempra il nostro eroe, poi il viaggio continua sempre più a sud, in Sicilia. L'amore, il rispetto, il ritorno alle tradizioni e ai ritmi vitali del passato sono i soli appigli che aiutano il protagonista a ricostruire la sua vita dalle macerie. E così, passo dopo passo, si può risorgere, non senza sforzo. Ma è proprio la fatica e la cura nel lavoro, che ci aiutano a ricostruire una vita nuova.

Un romanzo che si cala a capofitto nei classici temi passionali e romantici legati all'amore e alla convivenza, che cerca una soluzione nei valori tradizionali, nei ritmi meno frenetici, nella tradizione del lavoro ben fatto, nell'amicizia, nella semplicità.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateAug 29, 2018
ISBN9788827844106
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    L'ingegnere - Fabrizio Trainito

    Indice

    Romanzo breve

    Risveglio

    Fuori

    A spasso per Roma

    Il giorno della svolta

    In viaggio

    San Nicola Arcella

    Mare calabro

    L'ingegnere

    La proposta

    Partenza improvvisa

    In navigazione notturna

    Alba sul mare

    Sull'isola di Salina

    Sorpresa

    Cara Giulia

    L'autore e le sue pubblicazioni

    Come ho deciso di scrivere storie…

    Romanzo breve

    Luca è tutt'altro che un tecnico, non è neanche laureato, ma da tutti ormai è considerato l'Ingegnere. Una vita a metà tra la delusione e i risentimenti del triste passato di coppia e la nuova libertà, accompagnata da ritmi diversi, soddisfazioni inattese e preoccupazioni prima ignote.

    Il protagonista è un giovane impiegato, che tutto ad un tratto si ritrova solo, abbandonato dalla moglie, e anche senza lavoro. Cambiano gli scenari e le giornate si riempiono di attività prima impensabili, legate alla moderna disoccupazione giovanile, dove tutto è possibile e arrangiarsi è un'arte, a volte una passione. Ricominciare da capo è forse l'unica scelta per uscire dal film tragicomico nel quale il protagonista è sprofondato. E anche un viaggio, che da Roma lo porta nel profondo Sud d’Italia, aiuta a superare l’impasse. San Nicola Arcella, piccolo comune calabrese che svetta sul mare, accoglie e ritempra il nostro eroe, poi la rinascita vera avviene nelle isole Eolie, in Sicilia, dove forse il tempo non è mai passato e tutto è immobile da sempre. L'amore, il rispetto, il ritorno alle tradizioni e ai ritmi vitali del passato sono i soli appigli che ci possono salvare, quando tutto intorno il mondo che conosciamo ci crolla addosso. L'amicizia è poi la vera ancora alla quale reggersi quando ci si sente annullati e non ci si vuole rassegnare alla grigia disfatta. E così, passo dopo passo, si può risorgere, non senza sforzo. Ma è proprio la fatica e la cura nel lavoro, che ci restituisce nuovi e mondati dalle scorie che in precedenza ci avevano appesantiti e tirati a fondo.

    Buona lettura,

    Fabrizio Trainito

    Roma, luglio 2018

    A chi ha dovuto lottare per risorgere,

    per uscire da un vicolo cieco,

    dalle spire di un circolo vizioso,

    da una caduta senza appigli e senza fine.

    A me, per quelle volte che

    mi sono dovuto tirar su le maniche

    e ricominciare da capo

    e per le prossime volte,

    quando mi toccherà di nuovo.

    Risveglio

    Fine febbraio. Una di quelle giornate di sole romano che non puoi proprio rimanerci a casa.

    Sono sette giorni che non esco. Chiuso al buio a riflettere neanch'io so su cosa. Solo. In cucina pochi piatti sporchi attendono invano. Il bicchiere, sempre lo stesso. Le bottiglie di birra tutte in fila sulla credenza, vuote. Non hanno incontrato mai quel bicchiere, solo le mie labbra avide, sorso dopo sorso, fresco e amaro. Quasi a voler cacciare via quel pensiero fisso, quell’acidità che rode lo stomaco, quel sapore di stantio e bile.

    Sette giorni di barba, di sudore, di sporco. Centinaia di flessioni, addominali, dorsali, quasi fossero un rosario, come per mondare un peccato che forse ho commesso, ma ancora non comprendo.

    Solo, nella penombra delle serrande abbassate. Lontano da tutti, ad impazzire cercando di capire dove ho sbagliato.

    Eravamo in due, anzi, persino in tre, con quel suo stupido cane vecchio. Sempre insieme, fino a qualche giorno fa. In realtà l’inizio neanche più lo ricordo, l’inizio della fine di tutto quello che era la mia vita.

    Ricordo che un giorno mi fissò dritto negli occhi in quel modo penetrante che sempre mi disarma. Mi disse seria che così non poteva continuare. Rimasi senza parole, pensai agli amici del calcetto che mi aspettavano. Ero pronto alla rinuncia e glielo dissi. Mi rispose che ero un cretino e uscì di casa senza dire altro. Più ci rifletto e più mi convinco che il calcetto non c'entrava nulla. Eravamo già al capolinea.

    Se n'è andata via con il mio capo ufficio, anzi, per essere precisi, lei è rimasta, sono io che sono stato cacciato via. Le è rimasta la casa, la macchina, perfino i conti con quel poco che avevamo da parte. E io sono andato via con quattro stracci a vivere in uno scantinato.

    ---

    Mi sembra di rinascere, sbarbato, dopo questa lunga doccia. Scelgo una tuta comoda e scarpe sportive. Sono pronto per uscire,

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