Il nuovo ordine

realtà

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La cittadina di Zermatt, situata nella regione dell’Alto Vallese, uno dei cantoni alpini della Svizzera, centro rinomato per lo sci e l’alpinismo, è conosciuta soprattutto per la montagna che la sovrasta, il Cervino, che in tedesco è chiamata Matterhorn.

Zermatt è completamente immersa nella natura, l’aria pulita per l’assenza di traffico, con il sole che splende nel cielo azzurro di aprile, il suono melodico degli uccelli e delle campane della locale chiesa. Sembra di vivere in un angolo del paradiso.

Quello che stona però è un insolito movimento delle forze di polizia vicino a un grande e lussuoso albergo, probabilmente per l’arrivo di figure di importanza mondiale.

Intanto un elicottero proveniente da Torino atterra vicino all'albergo, vi scendono personalità politiche e alcuni amministratori delle grandi industrie italiane.

A quanto pare, ci sarà un’importante riunione.

Carlo Fortini, che fa parte dell’equipaggio dell’elicottero, alloggerà con il collega in una delle stanze distanti dal centro congressi, nel quale potranno accedervi solo gli autorizzati, lontano da occhi indiscreti.

Carlo è un ex comandante e pilota della marina militare italiana. Una volta, dopo una delle tante crisi di guerra nel Mediterraneo, non eseguì degli ordini che sicuramente avrebbero causato l’affondamento della sua nave e la perdita dell’intero equipaggio.

Il governo corrotto di allora lo costrinse a congedarsi: una corte marziale sarebbe stata controproducente per l’opinione pubblica e per la stampa, in quel periodo ancora libera.

Ora, atterrato a Zermatt, si chiede il perché di tutta quella segretezza in quella cittadina incastonata tra le montagne.

Certamente non sarà nulla di buono, pensa.

Il suo ego lo spinge a voler vederci chiaro, quindi all’apertura del congresso, riesce ad entrare e trovare una posizione ideale e isolata. Il salone, stile ottocentesco, arredato con poltrone a semicerchio e con un podio posizionato in fondo, incomincia a riempirsi.

Carlo rimane sbalordito: ci sono le maggiori cariche di Stato a livello mondiale, dell’ONU, molti della finanza, rappresentanti di case farmaceutiche, industriali, produttori di energia, importanti case editrici, medici, scienziati, personaggi dello spettacolo e altre personalità che non conosce e che probabilmente agiscono nell’ombra. Con stupore, vede i capi di tutte le religioni, tra i quali il Papa. Nota che non si scambiano una parola o un semplice saluto. Silenziosamente si siedono ai posti loro assegnati, lasciando libere alcune poltrone vicino al podio.

Passano diversi minuti, sembrano un’eternità, si ha la sensazione di attendere qualcuno di ancora più considerevole.

Come dal nulla, attorno al semicerchio di poltrone, appaiono sei esseri incappucciati di nero più alti del normale. Il loro volto è nascosto e nella sala aleggia una sensazione particolare: la sensazione che abbiano sotto controllo tutti i presenti, come se sapessero ogni cosa.

Improvvisamente altri sei tipi sinistri, incappucciati di rosso, prendono posto sul lato sinistro; gli altri sei sul lato destro.

Carlo ha un brutto presentimento.

In quel momento il tempo sembra non esistere, l’aria si fa pesante e fredda.

Poi, uno degli incappucciati di rosso, va sul podio e in quel momento tutti si scoprono e mostrano il loro viso: non è umano. Metà di loro sono grigi, con grandi occhi neri; l’altra metà sono simili a rettili.

Carlo è senza parole, ma riesce a controllare la propria paura, a differenza degli altri spettatori, che manifestano il proprio timore rumoreggiando con terrore. Ancora un breve silenzio, poi il rettiloide con voce quasi cavernosa dice: «Servitori di noi esseri superiori.»

Carlo si meraviglia del fatto che nessuno dei presenti, egli compreso, necessiti di un interprete.

«Come ben sapete siete qui per gestire l’umanità nel nostro interesse. Abbiamo operato in modo che gli Stati Uniti fossero il nostro braccio armato, con false ideologie come in passato abbiamo fatto con la Germania nazista che però, avendoci deluso, è stata poi messa fuori causa. Vi ricordo: noi siamo sempre favorevoli alle guerre per ridurre la popolazione umana e soprattutto per dividerla con l’odio, servendoci anche delle religioni. Siamo favorevoli a disunire le famiglie incoraggiando l’unione dello stesso sesso con la possibilità di adottare anche bambini; all’eliminazione di persone anziane che non sono più sfruttabili, facendo anche in modo di spingerli al suicidio, se non bastassero i danni delle poche o inesistenti cure sanitarie. Il programma Monarca (utilizzo e manipolazione di bambini a livello mentale e violento) creato sotto il nazismo ed attuato ancora dagli americani deve continuare ed essere potenziato.

Il piano Kalengi deve migliorare e deve eliminare ogni identità nazionale incominciando dall’Italia.

Utilizzeremo l’odio come nostro alleato, la rabbia come nostra amica. Controlleremo tutti gli aspetti della vita degli umani e diremo loro come e cosa pensare. Trarremo un grande beneficio dalla loro follia perché non ci vedono. Continueremo a prosperare attraverso le loro guerre e i loro morti. Continueremo a farli vivere nella paura e nella rabbia, attraverso tutti gli strumenti che abbiamo per raggiungere questo obbiettivo, soprattutto col controllo remoto del sistema nervoso con le armi psicotecniche e elettromagnetiche, controllando le emozioni che motivano il pensiero e le azioni umane. Dobbiamo sempre nascondere la verità divina perché non dovranno mai sapere. Continueremo a prendere la loro terra, le loro risorse e la ricchezza ed eserciteremo un controllo totale. Continueremo con il sistema monetario che li imprigionerà in modo da indebitare anche i loro figli. La loro illusione della libertà, non gli permetteranno di sapere che sono nostri schiavi.

È necessario creare la paura, tenere sotto controllo i computer, accelerare i normali cambiamenti climatici e tellurici compresi i maremoti. Dobbiamo controllare le ricchezze virtuali come i conti nelle banche.

L’azione fatta l’11 settembre 2001, anno terrestre, contro le torri gemelle e la morte di migliaia di persone è stato l’importante passo di un preciso piano: da far credere che fossero stati i dittatori del Medio Oriente, finanziatori del terrorismo da noi appoggiato. Un piano che è quasi riuscito. L’ultimo scoglio è l’Italia, governata da fantocci da noi gestiti, ma attenzione al suo popolo: ha una resistenza ad essere manipolato per il ceppo genetico cui appartiene, rinforzato sia dall’Impero dell’antica Roma sia dalla prima globalizzazione e dalle invasioni. Potrebbero essere la nostra fine. Bisogna fare in modo che la popolazione mondiale sia nel caos e farla scendere al di sotto di tre miliardi di abitanti, per essere meglio controllata anche tramite false informazioni, già collaudate a distanza; tramite le scie chimiche che respirano e le numerose vaccinazioni obbligatorie a cui sono sottoposti i bambini. In quei piccoli corpi attraverso le vaccinazioni vengono fatti affluire metalli pesanti nel sangue in modo da far annidare dei ricettori nel loro cervello, trasformando i corpi per gestirli con delle frequenze da noi inviate. Nel contempo le malattie come il cancro si manifesteranno dopo qualche anno di vita.

Il Papa qui presente, che è un nostro cavaliere delle tenebre, deve continuare quello che ci siamo preposti per ricavare energia spirituale dagli innocenti, assicurando così la stabilità politica del papato di Roma.

Dal nostro satellite, Black Knight (cavaliere nero), in orbita da tredicimila anni li stiamo monitorando.

Comunque non siamo ancora soddisfatti dei risultati e come si è sempre fatto, a caso, alcuni di voi moriranno.

Vi ricordo ancora che l’umanità non deve avere possibilità di unione ed un sano punto di riferimento: nonostante la sua debolezza, unita e con l’autogestione potrebbe compromettere le nostre civiltà. Purtroppo le apparizioni come quelle a Lourdes, a Fatima e in altri punti della Terra, stanno perdendo il loro effetto, dimostrando come è difficile il programma che stiamo attuando.

Un piccolo pianeta chiamato Meteora, scortato da alcune astronavi con trenta milioni di noi si sta avvicinando alla terra. Ci aiuteranno e assumeranno sembianze umane, come è stato fatto con voi che occupate i posti del potere.

Gli uomini devono essere annientati nello spirito. Non dobbiamo dar loro il piacere della vita, come l’amore per il prossimo, la voglia di crescere, espandersi e collaborare per i loro interessi. Per noi sarebbe negativo.

Vi ricordo che la federazione oscura li teme ma non può eliminarli perché servono alla causa e con il controllo descritto poc’anzi si può riuscire nell’intento. I messia inviati secoli fa da mondi spirituali della fratellanza cosmica per combatterci con gli umani terrestri sono stati depotenziati ed altri, crediamo, non possono venire grazie al nostro potere oscuro. La Terra è nostra e dobbiamo terminare di schiavizzare. Non ci devono essere ricchezze reali, solo quelle illusorie come il denaro. Questo sarà il dio degli uomini, alimenterà la malvagità e ci saranno guerre di religione. L’energia pulita proveniente dall’universo, anche se l’umanità è prossima alla conoscenza nonostante i nostri ostacoli, deve essere vietata a tutti i costi. L’unica che può essere usata è quella del petrolio che grazie all’estrazione accelererà i terremoti. Bisogna aumentare i rapimenti per i nostri scienziati e migliorare il controllo del loro corpo sottile (l’anima). Si insemineranno le donne per altri esperimenti e per creare ibridi da poter controllare meglio. L’inizio però è stato deludente. Quei pochi nati sono chiamati i bambini dagli occhi neri, un errore genetico. Alcuni di questi sono fuori controllo.»

Carlo ha una rabbia mista a paura, teme di essere scoperto.

Si rende conto che hanno poteri sensoriali. Possono comunicare con la telepatia e osservando il rettiloide, nota che ha un corpo robusto ed è alto più due metri. Se lo affrontasse fisicamente, avrebbe la peggio.

Non resta che aspettare che il convegno termini.

Il rettiloide continua ad esporre: «Le nostre astronavi sono posizionate nei punti equidistanti del pianeta che grazie alla smaterializzazione non sono notati dagli umani. Se per caso dovesse succedere come spesso è accaduto, i nostri agenti di sicurezza men black (Alieni che indossano vestiti e occhiali scuri da sembrare umani) interverranno anche con l’eliminazione fisica. 

Per l’umanità non dobbiamo esistere. Per secoli ci siamo riusciti. Quelle poche volte che siamo stati avvistati, anche per nostro errore, siamo stati paragonati a degli dei. Nonostante questo la loro conoscenza ha avuto un grande progresso come l’ingegneria, anche se ostacolata da noi. Adesso è difficile ingannarli. Ripeto: solo tenendoli divisi possiamo interagire e utilizzarli. Se scoprissero la verità, si coalizzerebbero e tutte le nostre posizioni preminenti si sfalderebbero. Non ci sarebbero più guerre fra loro ma contro di noi e acquisirebbero una maggiore coscienza collettiva. Anche se biologicamente più deboli, hanno dimostrato quello che riescono a fare.

Non ho altro da dire. Ricordate: i migliori schiavi sono quelli che non si rendono conto di esserlo. Svolgete con forza il compito che vi è stato assegnato. Altri errori e ne risponderemo alla corporazione oscura e sarà la fine di tutti noi. Tutto il negativo deve governare questo pianeta e gli umani rimanenti dopo l’epurazione devono essere tutti schiavi per servirci.»

In breve gli incappucciati, sia i rettiloidi che i Grigi, svaniscono come se si fossero smaterializzati. Dopo tutti gli altri in silenzio e con ordine lasciano il salone.

Carlo ritarda ad uscire per non essere scoperto. Intanto riflette su quello che ha visto e sentito.

Si dà un pizzicotto sul braccio per essere certo che tutto questo non sia un sogno. Se dovesse parlarne sarebbe poco credibile e considerato un fantasioso nel migliore dei casi.

Purtroppo non ha visto un film di fantascienza. La realtà lo fa rabbrividire e pensa alle persone più care. Ma che può fare da solo per contrastare un male talmente potente? Eppure nel discorso del rettiloide c’era timore se non paura degli umani, quindi se ben preparati ci sarebbe la possibilità di ostacolarli e forse liberarsene.

Quando ormai non c’è più la vigilanza ed è tutto deserto, Carlo riesce ad uscire e ritorna in albergo.

Andrea, il copilota, lo informa che devono riportare a Torino le personalità. Non si sarebbero fermati come previsto.

In breve, dopo un’ispezione all’elicottero, decollano con i cosiddetti vip, ovvero gli alieni.

Carlo nonostante il timore, cerca di mantenere la calma. Avrebbe voglia durante il sorvolo delle alpi di scaraventarli giù.

Chiede al collega di prendere il comando del velivolo. In questo momento non ha alcuna voglia di pilotare.

Dopo il decollo da Zermatt, volano tra