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La Maledizione di Farraginosa Adriatica Città Metapsichica, di Marcello Darbo, è uno dei più originali (e divertenti) testi letterari di questo inizio millennio. L’immaginoso slang utilizzato dall’autore, che in qualche modo rievoca la mirabile opera del mai abbastanza compianto Giovanni Testori, è un coraggioso strumento di dissacrazione formale, idonea struttura (in senso “saussuriano”) della storia di un omicida pazzo distruttore di una intera città. Sarà vero? Mah… è più probabile che vi si adombri la tabula rasa del nostro obsoleto contesto. Lo scopriremo decrittando questo “folle” libro in cui persino la numerazione dei capitoli è impazzita. (Riccardo Roversi)
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La Maledizione di Farraginosa Adriatica Città Metapsichica , di Marcello Darbo, è uno dei più originali (e divertenti) testi letterari di questo inizio millennio. L’immaginoso slang utilizzato dall’autore, che in qualche modo rievoca la mirabile opera del mai abbastanza compianto Giovanni Testori, è un coraggioso strumento di dissacrazione formale, idonea struttura (in senso saussuriano
) della storia di un omicida pazzo distruttore di una intera città. Sarà vero? Mah… è più probabile che vi si adombri la tabula rasa del nostro obsoleto contesto. Lo scopriremo decrittando questo folle
libro in cui persino la numerazione dei capitoli è impazzita. (Riccardo Roversi)
Capitolo 1
La maledictione
Di che si narra? De Genocidio et conseguente Maledictione, di Maga Truschi, de Terore et inanzi de Rovina et Rinascita di una Landa e sua Civitas, grazie a Magna, Enorme Sofferenzia dei suoi Cittadini disgraziaj. Se narra de lo Affanno e Violentia dela Vita e della Mediocritas di una Moltitudo de Homini, come la Bestia Cano nata per distruggere la Città oggi nomata Farraginosa Adriatica.
Città Pata Fisica e Para Psichica, metà Fisica e metà Psichica, Enorme Cliente Psichiatrico: tutta la città di Farraginosa A.
Capitolo 9
Cenni storici, livellometrici, litografici, idrografici e psicotici
Il Luogo era nato come Castrum Romanorum, sito in Insula Padus, per contrastare Hostile Gens Celtica et fare profittevoli commerci con gli Etruschi, situati in foce del Padre Flumen Padus, poi Po, potabile. Isso Castrum avea nome Massa finis Galliae, ovvero il luogo che segnava il confine con la Gallia Cisalpina. In medio Evo la civitas prese poi il nome di Farra ed era città ricca di Familie in perpetua guerra tra loro, riparate ognuna in alte torri, che scendevano la mattina per ammazzare i rivali e salivano la sera per prepararsi alla mattina seguente, poi Ecclesia mise suoi Duchi atti a contrastare Venetia e fu sede di grande Sfarzo Rinascimentale, poi meta di Gran Tour Europeo dei tedeschi, degli inglesi, dei francesi e di tutti con nome Farraginosa Adriatica per distinguerla da Farraginosa Tirrenica in Versilia. (è ancora Bella Farra per chi onestamente vorrebbe viverci e ci vive, fino a che non cascarà, cadrà, per scarsità di Moralità e Bontà), infine si distinse per Canaglieria e Caneria, facendosi una delle culle Moderne della Ditta Tura Figli e Soci, che produceva esclusivamente assassini governativi molto Gagliardi e Vigliacchi! Assassini ripieni di Boria e Cattiveria. Sterminatori di poveretti Capi Lega Contadini che chiedevano per il contado una miseria de aumento de paga per non morir de fame.
Perché la Maledizione? Perché al tempo in cui Farraginosa A. era solo un avamposto di Roma Antica ci fu, nel 218 a.C., un massacro volontario delle Genti che abitavano e commerciavano in sito marittimo nomato Spinea alla foce del Padus. Queste Genti Trusche vivevano sulla sponda sud delo Fiume e furono tradite da Tirancola, il sempre obbriaco Comandante romano di Massa Finis Gallia, chiamato perciò Tanica.
Come avvenne il massacro?
Commerciavano i Romani e vedevano affluire sulle sponde adriatiche sempre più genti et ingrandirsi i loro insediamenti. Pacta sunt servanda, ma la massima era ancora in nuce. Così avvenne che gli Stolti Romavenuti avean garantito di controllare il defluxio delle acque del Pater Padus all’altezza del Castrum e trattenevano acque vallive che sversavano a mare, tramite miriadi di canalizzazioni et, a Valle, chiuse serrate duramente. E si facean pagare e molto per questo patto, con monili, sale e grandi quantità di pesce affumicato. Tanica era stato colà spedito lontano da Roma, pro Punitione, dopo uno scandalo che aveva coinvolto la sua Gens Tirancolaria in Roma, divenuta ricca con la produzione di Tinicola o piccoli tini da vino. Erano mediocri e scaltri, ma anche ebeti. Infatti, venuti in possesso di una partita di legno affetta, a loro Saputa, da un fungo simile alla Tigna, che poteva avvelenare il vino, la usarono egualmente. Morì una intera Legione, cui venne dato il vino per festa di victoria contra I Volsci. I Tinacolaria furono appesi a morte per i pollici, appena fuori Porta Claudia. Il Comandante, stupido, ma estraneo ai fatti, non fu ucciso per intercessione di un Patrizio che se lo era acqualato sin da Puer. Così fu Exiliato in quel luogo umido, freddo e nebbioso che era Massa Finis Gallia.
Un giorno maledetto per la storia del loco, vista la gloria sempre crescente delle genti Etrusche di Foce, durante una notte, che dopo 8 giorni di pioggia, avea visto Acqua empire al colmo le vasocomunicationes et il Vino reso Tinaccia gonfio come una rana, Isso, pavido di bagnarsi i piedi et avere da Roma una Damnatio, mollò le acque, prima le sue, poi tutte le altre et fè scardinare ogni chiusa e disfrenò ogni portello che il trattenesse la Idrica Potenza, tale che fu una valanga idraulica che
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