Tutto Toro 1975-76
By Sforzi Marco
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Tutto Toro 1975-76 - Sforzi Marco
PROLOGO
Il 1974-75 è iniziato, come spesso accade in casa granata, con molti sogni di gloria, la campagna acquisti è mirata, arrivano il terzino Callioni dal Como, l’esperto Santin dalla Sampdoria e soprattutto rientra il giovane e talentuoso Zaccarelli dal Verona a fronte delle partenze di Bui, Zacchini e Rampanti, Fabbri ha in mano una squadra che già conosce, tutti i tasselli per poter puntare in alto sembrano al proprio posto. La preparazione è pensata per partire forte ma qualcosa non funziona, bene in Coppa Italia, maluccio in campionato con la caduta di Vicenza, male in Coppa Uefa con l’eliminazione per mano dei tedeschi occidentali del Fortuna Dusseldorf. Poi è un’altalena continua, i granata si ritrovano secondi dopo l’esaltante vittoria di Bologna, infilano una lunga serie di pareggi, derby compreso, con molti rimpianti che lo allontanano dalla vetta, perdono a Roma in campo neutro contro il Napoli e la contestazione a Fabbri inizia a montare. E il momento in cui il Torino si sveglia, pur privo di Pulici espugna l’Olimpico giallorosso e risale di nuovo, Santin però si rompe una gamba e il treno buono ancora una volta è perso. Si alternano brutte prestazioni come a Terni e Varese a giornate piene di gloria come quella del derby di ritorno vinto grazie a una grande rete di Zaccarelli. L’inopinata sconfitta casalinga contro un’Inter senza grandi stimoli segna l’evaporarsi della zona Uefa e l’appendice finale di Coppa Italia, nella quale ancora una volta si getta via un’ottima opportunità per andare in finale, vede seduto in panchina Cinto Ellena affiancato da Ciccio Sentimenti dopo le doppie dimissioni nel bel mezzo di una feroce contestazione di Fabbri e Pianelli. Il presidente decide poi di non gettare la spugna e di rilanciare, ingaggia per la stagione successiva come mister Gigi Radice che assiste alle ultime prestazioni annuali della squadra e acquista i giovani Gorin e Patrizio Sala. Il 1975-76 si apre in mezzo a speranze e incognite anche perché si è creato un buco non da poco a centrocampo, il mitico Giorgio Ferrini dà l’addio al calcio giocato ma non al granata, nella nuova stagione affiancherà Radice in qualità di allenatore in seconda, il più convinto sembra però proprio essere il mister di Cesano Maderno, le sue sicurezze contageranno una squadra e un ambiente fin troppo abituati ad illudersi per poi deprimersi?
LUGLIO
Il mese è dominato ovviamente dal calciomercato e si vede come il nuovo Torino sarà nuovo a tutti gli effetti, partono alcune delle bandiere degli ultimi anni, Fossati è ceduto definitivamente alla Sampdoria, Agroppi al Perugia, Cereser al Bologna, in cambio di Trincea
però arrivano il giovanissimo regista Pecci, che sfrontato e un po’ guascone si definisce come il nuovo Ferrini e il libero Caporale che con il freschissimo Garritano rappresenterà un ottimo rinforzo per la panchina. Radice imposta la preparazione in maniera differente, pre-ritiro atletico e di ossigenazione a Entreves in Valle d’Aosta, il pallone i granata lo vedranno per la prima vola a Santa Vittoria d’Alba.
1 luglio
Annunciate le date del ritiro, il Toro si radunerà il 25 luglio al Filadelfia per poi partire per Entreves in Valle d’Aosta poi, dopo una settimana in alta quota dal primo di Agosto il trasferimento a Santa Vittoria d’Alba dove i granata rimarranno fino a Ferragosto. Intanto si apprende che Bonetto ha firmato un accordo per l’acquisizione dell’Ivrea, la squadra sarà guidata da Giorgio Puia e servirà come base per far crescere i giovani del vivaio di Ellena.
2 luglio
Natalino Fossati lascia definitivamente il granata, ceduta alla Sampdoria anche la seconda metà del cartellino, rinnovata intanto con il Novara la comproprietà della giovane punta Pellegrini girato dagli azzurri nella scorsa stagione alla Juniorcasale.
3 luglio
Ancora immobile la società granata sul centrocampista dopo la sparata viola di 700 milioni per Merlo, s’inizia a pensare che il giocatore che possa fare la differenza come al solito non arriverà, stallo anche per il ruolo di libero, a Radice piace il giovane Carrera che sembra però una scommessa per una squadra che voglia pensare da subito in grande.
4 luglio
Movimenti di giovani granata, Bortot è stato ceduto alla Cremonese, Rossi va in comproprietà all’Avellino e Quadri in prestito alla Pistoiese.
5 luglio
Altri movimenti minori: ceduti al Modena il portiere Manfredi e al Monza il giovane terzino Beruatto.
6 luglio
Stante l’immobilismo sul fronte centrocampista iniziano ad arrivare le prime critiche e le prime voci di protesta, appurato che l’assetto difensivo dovrebbe essere ormai indirizzato sull’utilizzo di Santin come libero e del giovane Gorin in marcatura, si sarebbe dovuto avere più coraggio in avanti sacrificando un Pulici per lanciare Garritano e per arrivare al Merlo o al Juliano che avrebbero potuto finalmente creare la squadra granata da scudetto.
7 luglio
Pare che il Toro voglia lo stopper Gasparini del Verona per avere più sicurezze con lo spostamento di Santin nel ruolo di libero, gli scaligeri rispondono con la loro richiesta, Mascetti e 400 milioni, decisamente troppo, tant’è vero che Bonetto dichiara chiuso il mercato in entrata, anche se si vocifera di un interesse per un centrocampista non proprio sulla cresta dell’onda, Zucchini del Pescara.
8 luglio
Toro ancora fermo sul mercato, Bonetto fa un tentativo per Danova ma il Cesena chiede la luna per cui non se ne fa nulla. Tutto tace a centrocampo, si vocifera che si cerchi l’acquisto di altri difensori per impostare definitivamente, vista l’impossibilità arrivare a elementi validi, Salvadori come mediano.
9 luglio
Un gruppuscolo di tifosi granata si reca a Milano davanti all’Hilton per contestare la dirigenza rea di non acquistare e di non cedere la vecchia guardia
. Mentre Pigino è girato alla Sambenedettese, si vocifera di un interesse del Toro per il giovane regista bolognese Eraldo Pecci, Bonetto però smentisce categoricamente, lo stallo continua, la tensione e la negatività salgono.
10 luglio
Improvvisamente è capitato di tutto, il giovane regista del Bologna Eraldo Pecci è del Toro per la considerevole cifra di 750 milioni, Cereser lascia il granata per il rossoblu di Bologna da dove arriva anche il libero Vittorio Caporale pagato 100 milioni oltre al già citato Trincea. Bonetto ha quindi risolto in extremis sia il dilemma regista sia ha ottenuto il vice Santin. In uscita anche Mascetti per 120 milioni al Verona e forse Agroppi, il mediano di Piombino è sul punto di avvicinarsi a casa restando in serie A con la maglia del Perugia. E’ insomma una rivoluzione, ricca d’incognite ma pur sempre una rivoluzione.
11 luglio
Il mercato si chiude con la cessione ufficiale di Agroppi al Perugia, ha fine così un’epoca in casa granata, alle cessioni di Rampanti e Fossati dell’anno passato si aggiungono quelle del mediano, di Cereser e l’addio di Ferrini, la vecchia guardia
non esiste più.
12 luglio
Pianelli è soddisfatto, Pecci e Gorin erano il meglio che si potesse trovare sul mercato, la squadra si è decisamente ringiovanita e dopo il Napoli e la Juventus c’è il Toro. Intanto trapela la voce che Radice alla luce dell’acquisto di Pecci vorrebbe cambiare il ruolo di Claudio Sala, da mezz’ala ad ala tornante.
13 luglio
Radice definisce il suo Toro una Ferrari da mettere a punto, ritiene che non giocare in Europa non sarà uno svantaggio, non vuole sentir parlare di scudetto, ritiene che con Pecci e Gorin il suo Toro ora abbia un centrocampo e una difesa completi, non ha mai creduto alla possibilità che Bonetto avesse offerto Pulici alla Fiorentina per avere Merlo, secondo il tecnico sarebbe stata una follia e se i viola l’avessero veramente ricevuta non ci avrebbero messo più di un secondo per accettarla.
14 luglio
Parla il ventenne Pecci, è un po’ guascone e si vede, si presenta come il nuovo Ferrini, non teme le responsabilità poiché a Bologna ha preso il posto di Bulgarelli, non è vero che è un frequentatore di night, quelle erano cose che faceva da giovane… Particolare curioso, il regista è un vero e proprio piedone
, calza infatti il quarantaquattro nonostante la statura non sia proprio da giocatore di basket.
15 luglio
Visite mediche per Cazzaniga, Gorin e per il ventenne centrocampista Bacchin acquistato dal Rimini, il portiere è onorato di essere stato chiamato a fare il secondo di un fenomeno come Castellini, il difensore è certo di poter andare d’accordo con Radice a differenza di quanto è accaduto al fratello Duino, il centrocampista non parla, sfoggia solo un gran sorriso e la sua folta zazzera bionda.
16 luglio
Secondo giorno di visite mediche, c’è anche il libero giunto da Bologna Vittorio Caporale, il difensore confessa di non aver mai legato troppo con Pesaola, rivela che la sua militanza nell’Udinese gli ha consentito d’imparare a ricoprire tutti i ruoli della difesa, afferma che se c’è qualcuno più in forma o migliore di lui non ha il minimo problema a sedere in panchina.
17 luglio
Santin si sente pronto a fare il libero se Radice lo vorrà, il suo sogno è di interpretare il ruolo come un Beckenbauer meno tecnico ma più tenace nella fase difensiva, parlando d’altro si lamenta di Bernardini che continua a non prenderlo in considerazione malgrado le sue ottime stagioni ma fa un panegirico di Heriberto Herrera (detto il ginnasiarca
) allenatore che molti giovani calciatori avrebbero avuto bisogno di avere per la sua inflessibile durezza nella preparazione fisica.
18 luglio
Effettuato il sorteggio della prima fase di Coppa Italia che si giocherà dal 27 agosto fino al 21 settembre, il Toro è stato sorteggiato nel girone G con Verona, Cagliari, Catania e Novara, i granata esordiranno al Bentegodi contro gli scaligeri poi il 31 agosto il vernissage casalingo contro il Cagliari di Riva.
20 luglio
Ancora in pieno clima vacanziero Santin afferma che dopo Juventus e Napoli c’è il Toro, crede che la classifica cannonieri sarà vinta da Savoldi davanti a Pulici e Graziani, rivela che i due campioni di altri sport che ama di più sono il pugile Cassius Clay e il tennista Nastase, due veri showman.
21 luglio
Si avvicina la prima fase del ritiro a Entreves in Valle d’Aosta e non si sa ancora nulla delle amichevoli che saranno giocate, questo è particolare dato che a titolo d’esempio la Juventus ha già comunicato sia tutte le amichevoli che i prezzi degli abbonamenti.
22 luglio
Notizie da un ex granata, l’amata Torre Pensante
Gianni Bui è sul punto di lasciare il campo, al centravanti non è andata giù la cessione al Varese decisa dal Milan senza dargli alcuna possibilità di riscatto, e pensare che proprio con Giagnoni era stato grande protagonista nella splendida cavalcata granata del 1971-72.
23 luglio
Si avvicina il sorteggio del calendario di Serie A con la Lega che chiede alla RAI un miliardo per il diritto di tele e radio cronaca per l’annata a fronte dei 750 milioni ottenuti l’anno precedente. Per quanto riguarda il calendario il Toro non potrà affrontare le prime cinque della scorsa stagione nelle primissime giornate, derby tra la quinta e la decima domenica del torneo.
24 luglio
E’ la vigilia del raduno granata, ci saranno tutti i giocatori della rosa eccetto i militari Patrizio Sala, Gorin e Pecci poi, dopo i rituali saluti, la partenza per la prima fase d’ossigenazione ad Entreves in Valle d’Aosta.
25 luglio
Il Toro si raduna in sede e Radice fa il punto della situazione, la rosa lo soddisfa, Santin libero con Gorin in marcatura consentono un gioco più arioso, gli attaccanti dovranno partecipare di più anche in fase di non possesso palla, il rinnovamento è stato necessario e se c’è bisogno d’esperienza scenderanno in campo lui e Ferrini un tempo a testa. Pianelli fa un caldo brindisi augurale, saluta i nuovi, ma ricorda con riconoscenza la vecchia guardia che ormai non c’è più. Divulgato anche il programma del ritiro, fino al 31 luglio Entreves, fino al 14 agosto Santa Vittoria d’Alba. Amichevoli: 14 agosto contro il Cuneo, il 20 contro l’Albese, il 23 o 24 al Comunale contro i bulgari dell’Akademic Sofia, il 7 settembre ad Ivrea contro i locali, il 10 contro il Monza.
26 luglio
Due lunghe passeggiate per ossigenarsi e una breve seduta atletico ginnica, questo il blando menu del privo giorno ad Entreves, tanti sorrisi, assenti i soli Gorin, Pecci e Patrizio Sala i granata sotto servizio di leva.
27 luglio
Mentre la squadra macina camminate da dodici chilometri e sedute atletiche senza vedere mai il pallone parlano Claudio Sala e Graziani. Il fantasista definisce i suoi nuovi baffi poco più di un vezzo estivo, ritiene che la squadra con Pecci davanti alla difesa e Santin libero sarà molto più portata alla manovra, festeggia per la fascia di capitano assegnatagli da Radice e ammette di non sapere ancora quale sarà il suo numero di maglia. Il centravanti non ritiene che giocare più in mezzo all’area alla pari di Pulici renderà meno letale l’attacco granata, puntare sul collettivo e non sui lanci lunghi alla lunga pagherà e inoltre la presenza di un rincalzo forte come Garritano rende meno drammatica l’assenza di una delle punte, fattore che secondo lui nella precedente stagione era costato diversi punti.
28 luglio
Pecci arriva per una rapida scappata ad Entreves e si presenta lanciando un gavettone a Castellini e Santin, insomma un tipino che non rispetta certo le gerarchie costituite. Si definisce un centromediano metodista di gran corsa ma che segna poco, promette grande impegno e spera che il militare non lo condizioni più di tanto.
29 luglio
Il general manager del Torino Beppe Bonetto e il club granata sono stati deferiti per aver trattano in sede di calciomercato con mediatori colpiti da inibizione definitiva, per ora si ignorano i nomi dei mediatori e le eventuali sanzioni, il dirigente granata per ora si trincera dietro un no comment.
30 luglio
Il pre-ritiro di Entreves è quasi alla fine e Radice è soddisfatto, non si è