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Discorso inverso in teoria e pratica: Come usare la tua mente inconscia per predire il risultato degli eventi futuri
Discorso inverso in teoria e pratica: Come usare la tua mente inconscia per predire il risultato degli eventi futuri
Discorso inverso in teoria e pratica: Come usare la tua mente inconscia per predire il risultato degli eventi futuri
Ebook347 pages4 hours

Discorso inverso in teoria e pratica: Come usare la tua mente inconscia per predire il risultato degli eventi futuri

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Discorso inverso in teoria e pratica” è stato scritto in un periodo di 4 anni e spiega come un individuo può usare la propria mente dell'inconscio per prevedere l’esito di una gara di cavalli, o qualsiasi cosa d’altro che desidera. Scritto da Joshua Schmude, uno studente di David Jones Oates ed un analista certificato del discorso inverso, il libro guida il lettore verso una ricerca spirituale, scoprendo i poteri nascosti che risiedono all’interno della loro anima.


Tradotto da: Sanda Adamić
 

LanguageItaliano
PublisherLionheart
Release dateJul 12, 2018
ISBN9781547532803
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    Book preview

    Discorso inverso in teoria e pratica - Joshua Schmude

    Tabella del contenuto

    Prologo

    ––––––––

    Primo capitolo

    I sogni in relazione con l'anima: i simboli e le loro implicazioni precognitive

    Secondo capitolo

    Il discorso inverso: le teorie fondamentali associate al discorso inverso sviluppate dal suo fondatore e sviluppatore David John Oates

    Terzo capitolo

    Monash University: le indagini scientifiche sul discorso inverso

    Quarto capitolo

    Il primo esperimento: il test delle capacità precognitive delle inversioni del parlato

    ––––––––

    Quinto capitolo

    Il secondo esperimento: il test delle funzioni sensoriali e delle precognizione; presentazione della mia ipotesi iniziale riguardante le funzioni sensoriali nella parola ed il loro uso per la divinazione nell'applicazione della mente inconscia

    Sesto capitolo

    Il terzo esperimento: un altro test riguardante le funzioni sensoriali e la precognizione, valutazione dei risultati

    Settimo capitolo

    Il quarto esperimento: l'investigazione sulle categorie di inversione e sulle funzioni sensoriali, valutazione della categoria e della struttura delle implicazioni nella divinazione e le analisi generali di inversione

    ––––––––

    Ottavo capitolo

    Il quinto esperimento: usando sé stesso come soggetto, il test finale per l'ipotesi presentata

    Nono capitolo

    L'analisi dei risultati; riformulazione dell'ipotesi iniziale presentata nel quinto capitolo, la ricerca delle categorie del discorso inverso

    Decimo capitolo

    Le considerazioni finali sul fenomeno del discorso inverso e le sue implicazioni future nella precognizione, gli oracoli dei Delfi e l'allegoria della connotazione storica esistenti nelle abilità precognitive

    Sull’autore

    Prologo

    Verso la fine degli anni ‘80, il ricercatore australiano David John Oates è venuto ad una delle più grandi scoperte del ventesimo secolo. Prima di approfondire le conoscenze su questa scoperta, è molto importante per prima capire il modo di ragionare che molti individui avevano a quell’epoca, siccome la maggior parte della gente non ne aveva compreso il significato, facendo riferimento al fenomeno che conosciamo sotto il nome Discorso inverso.  Era l’anno 1971; in vetta alla classifica c’era la canzone di Led Zeppelins Stairway to Heaven. L’America era ancora coinvolta nella guerra del Vietnam, che fino ad allora s’era già condotto per dodici anni. Durante questi tempi difficili, molti fondamentalisti cercarono di mettere in guardia riguardo i pericoli che si stavano divulgando riguardo alla musica rock grazie ai gruppi come i Beatles, i Led Zeppelin ed i Doors. Succesivamente, siccome il suono ed il testo della musica rock continuava a peggiorare in eventuali progressi verso quello ch’era noto come il Panico Satanico  negli inizi degli anni ‘80.

    Durante questo periodo i Predicatori hanno sostenuto che Satana stava influenzando i musici rock in modo da creare della musica demoniaca con l’unico intento di fare il lavaggio del cervello della gioventù americana.  I pastori da varie parti degli Stati Uniti hanno ascoltato tutto all’inverso sostenendo che i messaggi satanici si potevano sentire nella versione inversa. Questa analogia, anche se è inverosimile, non era del tutto falsa. Infatti, si sono trovati dei messaggi ascoltando la musica all’inverso, tuttavia, questi messaggi non erano fatti dai demoni, ma perlopiù una normale funzione della comunicazione umana quotidiana. È un errore sfavorevole quando la gente demonizza quello che non capisce. Per fortuna, c’era un individuo che non voleva accettare le affermazioni riguardo a questo fenomeno date all’epoca dai numerosi fondamentalisti.

    Verso il 1987, David John Oates ha pubblicato uno dei primi libri mai scritti sui messaggi inversi, intitolato Dietro la copertura inversa, dove non si è sostenuto che tali messaggi provenivano dal diavolo. Casualmente, si è ritrovato nel fenomeno che oggi conosciamo come il discorso inverso. All’epoca, David stava lavorando in una casa d’accoglienza per gli adolescenti svantaggiati. Durante la notte, questi adolescenti entrarono nel suo ufficio freneticamente citando dei sermoni prescelti i quali sostenevano che si potevano sentire i demoni ascoltando all’indietro certe canzoni rock and roll, citando parzialmenteicolare la canzone di Led Zeppelin Stairway to Heaven.  Sorpreso e spaventato da quello che stava sentendo, ha deciso di fare una ricerca approfondita riguardo la domande per smentire queste teorie e calmare le paure dei ragazzi. Grazie ad uno strumento truccato con cui il nastro era rifatto in modo errato e si poteva solo ascoltare inverso, David ha svolto la ricerca sulle affermazioni dei ragazzi ed era scioccato nella scoperta che nell’inverso si potevano veramente sentire dei messaggi. Questa scoperta, compresa o non compresa, portò allo sviluppo delle teorie che inevitabilmente avrebbero cambiato per sempre il modo di pensare della gente riguardo alla comunicazione verbale.

    Dopo la scoperta di questi messaggi all’inverso, David ha continuato ad andare avanti con la sua ricerca, concentrando si sulla domanda Se si possono sentire dei messaggi quando si ascolta la musica all’inverso, li si può anche sentire ogni giorno nella comunicazione umana?. La risposta ad esso è si. La comunicazione si svolge a due livelli, entrambi sia il modo diretto che quello inverso (Oates, 1996). Questo è vero per tutti gli esseri umani. In effetti, il discorso inverso è il nostro primario modo di comunicare, in parole povere, tutti impariamo a parlare in inverso prima di imparare a parlare direttamente. Mentre questa idea potrebbe sembrare del tutto assurda, la ricerca svolta da Oates, come anche da altri analisti del discorso inverso, includendo me stesso, mostra il contrario.

    Con la domanda se i messaggi inversi sono risolti, David ha determinato il perché e come questo fenomeno si è presentato. Al centro della sua ricerca sta l’abilità di cambiare il comportamento di un individuo. Questo concetto va oltre i metodi tradizionali emessi dai comportamentisti moderni siccome tenta di modificare la costituzione comportamentale di un individuo attraverso degli stimoli in maggior parte interni che esterni.

    Questo libro è suddiviso in due parti. Nella prima parte si evidenziano i dettagli delle teorie sviluppate dal fondatore del discorso inverso, David John Oates. Nella seconda parte si offre l’applicazione in pratica delle teorie menzionate attraverso esperimenti condotti dalle mie ricerche individuali. Spero che l’applicazione di queste teorie nella mia vita personale e nelle mie scoperte successive, avvantaggino sia i dilettanti che i praticanti del discorso inverso. Abbiamo appena iniziato a graffiare la superficie della teoria del discorso inverso. Ci sono molte scoperte in attesa d’essere trovate che sicuramente hanno delle implicazioni rivoluzionarie su come noi come una società vediamo sé stessi e la nostra relazione con Dio. Sebbene le teorie presentate sono completamente secolari, alquanto non sostengono alcuna religione particolare; il fenomeno di per sé è di natura spirituale. Il discorso inverso, nel suo livello più profondo, si occupa dello stato e delle condizioni dell’anima umana. Non ho nessun dubbio nella mia mente che Dio esista, e sta anche il fatto che tutti noi, indipendentemente dal credo, abbiamo un’anima che possiede la vera capacità divina. Purtroppo, in molti viviamo la nostra vita completamente inconsapevoli della sua esistenza.

    Il discorso inverso è marchio registrato di David John Oates, io non pretendo alcuna proprietà sul suo marchio, io sono semplicemente uno dei suoi studenti che sta cercando di far avvicinare la sua teoria ad un grande pubblico.

    Dedicazione

    A tutti i ricercatori del discorso inverso talmente coraggiosi da sforzarsi per portare questa tecnologia al pubblico.

    Primo capitolo

    Ogni azione, parola o pensiero che ha contribuito allo somma totale della vita umana è stata fotografata dal subconscio dell’uomo, come finora dall’anima inconscia, con tanta fedeltà quanto la mente del Creatore ha scritto sui geroglifici stellati nei cieli luccicanti. Il sé interno, chiamatelo subconscio oppure come volete, conserva una registrazione fedele, come la verità del libro del giorno di giudizio e delle pronunce come certe frasi sulla vita umana ed il comportamento come l’ egiziano Osiride conduceva sempre con il suo severo umore e con la giustizia divina. Questo è il giudice del giorno del giudizio che giudicherà tutti noi. I misteri di Osiride, Dr. Clymer, pag. 76

    ––––––––

    Cosa sono i sogni? Da dove provengono? Per quale motivo li abbiamo? Durante la storia, l'umanità è stata contemporaneamente affascinata e spaventata dal contenuto dei sogni. In molti affermano di non avere dei sogni, ma in realtà, noi li abbiamo tutto il tempo, ma sfortunatamente, in maggior parte, non ce li ricordiamo. Da numerose culture per migliaia di anni, i sogni sono considerati un aspetto importante della psiche umana; la prova di questo si vede in vari testi religiosi come anche nei scritti sulle leggende ed i miti dai sumeri, musulmani, ebrei, greci e romani. Riferendosi ai sogni oppure alle visioni ritrovate nella fonte divina, entrambi, il Vecchio ed il Nuovo Testamento contengono parecchie prove che dimostrano che i nostri più vecchi antenati hanno determinato l'opinione collettiva. Per esempio, nel Vecchio Testamento, Giobbe 33:15, nel passaggio in cui evidentemente si concentra su questo soggetto. In un sogno, in una visione durante la notte, quando gli uomini cadono in un profondo sonno, e dormono nei loro letti: Allora lui (Dio) apre le orecchia degli uomini, ed istruendoli, li da le indicazione su cosa andranno ad imparare. Un altro esempio biblico che riguarda le convinzioni culturali che certi sogni provengono dalla fonte divina si può trovare ne libro dei Numeri 12:6, Lui (Dio) li disse, ascoltate le mie parole, se tra di voi c'è un profeta del Signore, gli apparirò in una visione. oppure gli parlerò in un sogno,. Nella tradizione cattolica, il fenomeno delle rivelazione divina tramite i sogni si definisce somnia a deo missa, oppure, i sogni mandati da Dio.  Le rivelazioni come questa sono considerate dei regali che vengono dallo Spirito Santo, dalla terza persona della Triade cattolica, un’altra emanazione di un solo Dio. Questo tipo di sogni contiene caratteristiche distintive che li fa differenziare dai sogni comuni in due modi principali, primo, sono altamente simbolici e sembrano molto reali, nel senso, il sogno non può essere controllolato dallo stesso sognatore ed il secondo, ‘raggi di luce’ di solito accompagnano l’ultima immagine del sogno. Questi raggi luminosi simultaneamente generano un suono ‘impetuoso’ (rhoizos) che si verifica quando l’anima è posseduta da Dio e inizia a diventare più ‘circolare’ in natura, o esprime la natura di Dio che la possiede (Shaw, 1995). Giovanni Bosco (1815 – 1888), un prete cattolico italiano, ha prestato molta  attenzione ai propri sogni. Un sogno che ha avuto un impatto profondo sulla sua decisione di diventare prete ebbe alla tenera età di nove anni. Nel suo promemoria, Bosco descrive un sogno in cui ha visto sé stesso giocare con una moltitudine di ragazzi giovani che stavano lottando e bestemmiando tra di loro. Giovanni gli aveva chiesto di smettere ma loro non lo ascoltavano. Non resistendo più ad essere ignorato, si imbattuto nella folla rotolando i pugni. Improvvisamente, un uomo, che era nobilmente vestito, gli è apparso  dicendo Dovrai vincere i tuoi amici non con i colpi ma con la gentilezza e garbo. Per questo inizia subito adesso a mostrarli che il peccato è brutto  mentre le virtù sono belle.. Sentendo questo, Giovanni non ha capito cosa l’uomo nobile voleva dire, ed allora l’uomo nobile disse a Giovanni che gli avrebbe assegnato un insegnante ed improvvisamente gli è apparsa una bella donna. Lei gli diede le istruzioni di osservare i ragazzi che per prima lottavano e bestemmiando e poi si trasformarono negli animali selvaggi. Questo gli disse la donna è un lavoro reale, renditi umile, forte, energico, in modo da poter fare per i miei bambini quello che vedrai adesso. Improvvisamente le bestie diventarono dei dolci agnelli. Questo ha confuso il giovane Giovanni e ha iniziato a piangere. La donna gli disse che capirà a suo tempo quando si sveglierà dal sogno ( Il promemoria biografico di San Giovanni Bosco, pag 95-96) Questo sogno ha provato di essere solo uno di tanti che hanno avuto un forte impatto sulla sua visione religiosa e su quello che riguarda il mondo in generale. Le metafore utilizzate dall’inconscio in questo sogno mostrano le bestie come degli aspetti indisciplinati, le caratteristiche selvagge dell’uomo, dalla percezione di Jungian, possono essere visti come un aspetto dell’ombra. Il gentile agnello rappresenta Cristo come aspetto dell’essere concentrato più sullo spirituale che sul mondano. L’uomo nobile rappresenta la sua nobiltà, il futuro aspetto del vero Sé di Giovanni Bosco, che altrettanto può rappresentare la sua anima. D’altra parte, la bella donna è definitivamente il simbolo dell’anima, anche se nella terminologia cattolica si farebbe riferimento alla Beata Vergine Maria. In fine, i nomi, che siano Iside, Anima o Maria si riferiscono agli stessi Archetipi. Il Corano indica molti esempi che mostrano una generale importanza culturale in cui la massa considera che i sogni sono utilizzati da Dio per parlare con i profeti tramite l’ispirazione divina. Nel Hadith – Bukhari 2:468 è scritto che ogni volta che il profeta finisce la preghiera mattutina, ci avrebbe affrontato e chiesto chi di voi ha sognato la notte scorsa? Se qualcuno avesse sognato Mohammed  lo avrebbe raccontato ed aggiunto Ma sha’allah il cui significato tradotto sarebbe Dio lo vorrà. Gli esempi precedenti che si scrissero prima del Curano e del Vecchio e Nuovo Testamento si possono trovare negli insegnamenti di Zoroastro, la fondazione di una delle prime religioni mondiali monoteistiche. In accordo con la leggenda, quando Zoroastro aveva 30 anni, è andato sul fiume Daiti per prendere l’acqua per la cerimonia di Haoma; quando è emerso, ha ricevuto la visione di Vohu Manah, che lo ha portato verso gli altri sei Amesha Spentas dove ha ricevuto il completamento della sua visione (Boyce, 1979).  Questa visione lo ha condotto nel processo della ‘divina ispirazione’, per iniziare ad insegnare le filosofie religiose che sosteneva che provenivano da un’altra fonte d’intelligenza al di la del suo ego, il che, abbastanza ironicamente, è la riflessione delle dottrine e dei dogmi esibiti dalle altre fedi monoteistiche. Nelle altre culture l’importanza dei sogni è stata espressa attraverso varie poesie, epopee, miti e leggende, come l’Epopea di Gilgamesh, un testo antico con l’origine sumera. Sulla tavoletta sette di questo eroico mito Dio rivela ad Enkidu  attraverso un sogno che uno degli eroi deve morire per aver ucciso Humbaba ed il Toro del Cielo (Il simbolo di Toro). Nonostante le proteste del Dio Sole Shamash, Enkidu era marchiato per la morte. Dopo aver ricevuto questa notizia, Enkidu ha maledetto la grande porta che ha modellato per il tempio di Enlils, maledicendo anche Shamhat, la prostituta del tempio, per averlo rimosso dal selvatico. Shamash, parlando dal Cielo, fece ricordare ad Enkidu su come Shamhat l’aveva nutrito e vestito, su come gli fece conoscere Gilgamesh che gli sarebbe stato un buon amico e lo ha informato sul futuro mostrandogli su come Gilgamesh gli avrebbe dato degli grandi onori al suo funerale vagando nel selvatico esaurito dal dolore. Su questa tavoletta, non solo è di culturale importanza che i sumeri hanno evidenziato i sogni, ma anche la convinzione che i sogni hanno delle capacità misteriose per predire il risultato degli eventi personali futuri della vita del sognatore. Nella  mitologia greca, Morfeo, o plasmatore dei sogni, è considerato come guida degli Oneiroi, figli della notte. I greci lo hanno considerato responsabile per aver inviato i sogni oppure le visioni e per questo gli è stato dato il titolo Dio dei sogni. Ippocrate ha sviluppato delle teorie con cui spiegava il fenomeno dei sogni che coinvolge un processo in cui l’anima riceve delle immagini durante la giornata e li produce durante la notte. Strabone, un noto geografo storico e filosofo ha dichiarato che questa Essenza Divina è quello che ci abbraccia tutti, l’acqua, la terra, quello che chiamiamo cieli, il Mondo, la natura delle cose. Questo essere supremo dovrebbe essere adorato, senza alcuna immagine visibile, nel Bosco Sacro. In questi ritiri, i devoti dovrebbero sdraiarsi per dormire ed aspettarsi il segno di Dio nei loro sogni. (Albert Pike, 1954). Altri famosi filosofi come Aristotele credevano che i sogni dovrebbero essere utilizzati come indicatori per delle condizioni specifiche relative alla salute all’interno del corpo.

    Nei tempi ‘moderni’, i sogni sono ancora portatori dei cattivi presagi che spesso predicono l’eventuale morte del sognatore, come nel caso di Enkidu nell’Epopea di Gilgamesh. Come ben noto esempio del fenomeno verificatosi nei sogni nientemeno che del presidente Abraham Lincoln. Secondo i numerosi racconti storici, Lincoln ha avuto un sogno di malaugurio poco prima che fosse assassinato. Ha parlato così su questo sogno: Sembrava che mi stesse aspettando una tranquilla morte. Ma poi, ho sentito dei pianti pacati, come se un gran numero di persone fosse piangendo. Ho pensato di aver lasciato il mio letto e vagato nel piano di sotto. Là, il silenzio fu interrotto dai pianti lamentosi, ma i dolenti erano invisibili. Passai da stanza a stanza; non c’era nessuna persona vivente, ma si sentiva sempre lo stesso suono lugubre di angoscia e mi veniva incontro mentre stavo passando oltre. Ho visto una luce nella stanza; tutti gli oggetti m’erano familiari; ma dov’era tutta la gente che stava piangendo come se i cuori fossero spezzati? Ero perplesso ed allarmato. Cosa poteva essere il significato di tutto questo? Concentrato a trovare la causa di questo stato delle cose talmente misterioso e scioccante, sono andato avanti fino ad arrivare nella stanza est, in cui sono entrato. Lì ho avuto una stucchevole sorpresa. Davanti a me c’era un catafalco, sul quale era appoggiato un cadavere da funerale. Attorno a questo c’erano i soldati che facevano la guardia; e c’era una folla di persone che tristemente guardava fisso verso il cadavere, la quale faccia fu coperta, altri piangevano pietosamente. ‘Chi è morto nella Casa Bianca?’ chiesi ad uno dei soldati,’ Il presidente,’ era la sua risposta; ‘è stato ucciso da un assassino.’ Poi arrivò un forte scoppio di dolore dalla folla, che mi ha svegliato dal mio sogno. Non potevo più dormire quella notte; anche se comunque era solo un sogno, da allora ne sono stranamente infastidito. (Lamon, 1994). Due settimane dopo, Lincoln è stato ucciso da uno sparo. Questi esempi sono un paio di tanti trovati in varie culture relativi alle profonde implicazioni dei sogni, ed alle considerazioni culturali collettive date a loro come la connessione eterna dell’umanità con il Divino. Indipendentemente dalla razza, oppure dal credo, tutti hanno questa connessione, i sogni; anche se mistici, si verificano.

    Lo psicologo analitico Carl Jung ha sviluppato una serie di teorie che ha emesso per descrivere, in termini letterari moderni, gli aspetti delle psiche umana responsabile per la creazione dei sogni che lui definisce come l’Inconscio / Sé. L’Ego oppure il nostro conscio rappresenta solo un aspetto nominale della nostra completa psiche. In realtà, è la fusione dei fattori consci ed inconsci che rappresentato la personalità completa oppure l’intera psiche dell’individuo e la loro apparizione nel regno della realtà. Questa fusione è il processo che Jung costantemente descrive come il processo della individuazione. Quando uno ha un sogno o un obiettivo, per prima inizia con l’idea astratta dell’inconscio. Solo quando l’ego, od il conscio del sé, inizia a superare gli ostacoli necessari per realizzare ciò che è stato proposto dall’inconscio per completare il processo e per realizzare completamente l’oggetto del sogno. Questo processo potrebbe giustamente essere comparato ai vari cicli della vita che ogni individuo affronta per raggiungere lo scopo o il destino della propria vita. Una grande parabola che descrive questa dura prova si trova nell’opera fenomenale di Carl Jung, Uomo ed il suo simbolo. Si afferma: il seme di un pino montano contiene un intero albero futuro nella sua forma latente; ma ogni seme cade in un certo momento, in un posto particolare, in cui ci sono numerosi fattori che influenzano la crescita, come, per esempio, la qualità della terra e delle pietre, la pendenza del terreno e la sua esposizione al sole ed al vento.  La totalità latente del pino nel seme reagisce in queste circostanze evitando le pietre ed inclinandosi verso il sole, con il risultato che la crescita dell’albero è modellata. In tal modo, un singolo pino lentamente viene alla luce, costituendo il componimento della sua totalità, il suo apparire nel regno della realtà. Senza l’albero vivente l’immagine del pino è solo una possibilità oppure un’idea astratta. Nuovamente la realizzazione di questa unicità dell’uomo singolo è l’obiettivo del processo di individuazione. (Jung, 1964 Man & His simboli). Questo esempio particolare è una tra le migliori spiegazioni metaforiche che accuratamente descrive il processo che ogni individuo deve passare nella propria vita quando si determina chi sono, si sviluppa la loro opinione sul mondo basata sull’educazione generale, e l’esperienza personale ed impersonale, e su come vengono affrontate questo tipo di esperienze.

    Con la generazione precedente, l’esplorazione del regno dell’inconscio poteva essere raggiunto solo in un modo, tramite lo studio dei sogni. Tramite questo studio lungo e noioso, che ha attraversato i secoli, l’uomo ha imparato che quello che sembrano essere le strutture od i processi basilari esibiti dalla mente dell’inconscio. Questi processi sembrano d’avere le più profonde implicazioni quando serve nel conteste di cosa deve potrebbe determinare l’esperienza mistico religiosa, come lo è le visioni immaginative od i sogni profetici vissuti nel sonno. Durante la storia, molte di queste esperienze mistico religiose, che erano vissute dalle masse o dall’individuo, sono stato un punto chiave non soltanto per lo sviluppo di certe filosofie religiose, ma anche nel restauro oppure nella rigenerazione della cultura moralmente decadente. Un interessante legame a questo concetto si può trovare nel Nuovo Testamento, il libro degli Atti 2:17 dice e deve passare negli ultimi giorni dice Dio, spanderò il mio spirito su ogni carne, i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, ed i vostri uomini giovani avranno delle visioni, i vostri uomini anziani sogneranno. Questo passaggio particolare si spinse verso la visione culturale collegandosi in un certo tipo di meccanismo di autodifesa od elemento profetico senza che l’inconscio inizi a manifestarsi quando l’individuo o la massa collettiva si trova in un grave pericolo. Un altro esempio di questo elemento profeta si evidenzia nell’Apologia di Platone, dove Socrate proclama: Ed adesso, oh, uomini che mi avete condannato, mi profetizzerò a voi, siccome io sto per morire e in un’ora tutti i defunti avranno il potere profetico. Ed io sto profetizzando a voi, che siete i miei omicidi che subito dopo la mia partenza, sicuramente vi sta aspettando la punizione che sarà molto più pesante di quello che avete inflitto nei miei confronti (39c, Apology),. Altrettanto, un fenomeno simile si può trovare nel Nuovo Testamento, per esempio, Giuseppe non era avvertito tramite un sogno di fuggire in Betlemme per assicurare la protezione del piccolo Gesù dall’ira malvagia di Erode? Inoltre, quando i saggi uomini non erano avvisati tramite i sogni di non tornare dal re Erode dopo aver fatto visita al piccolo Gesù per poi dirgli dove si trovava il bambino per dargli modo di ucciderlo? Le esperienze mistiche descritte nell’Apologia di Socrate, come anche del Vecchio e del Nuovo Testamento sono REALI indipendentemente dal se la storia sia o a meno avvenuta dopo l’inizio dell’umanità, nonostante il credo al quale le masse hanno deciso di connettere il fenomeno di per sé. La cosa importante per ricordare legandoci a questa esperienza è che tendono ad essere molto più attive nel tempo del più grande dispotismo, tumulto o degrado, oppure quando l’individuo di per sé è in grande pericolo. Questo fattore non è solo evidente nelle storie del Vecchio e del Nuovo Testamento ma anche nei miti e nelle leggende come l’Epopea di Gilgamesh e l’Apologia di Socrate. Il processo può essere compreso propriamente se lo si guarda nel contesto del Dialetto di Hegel, per l’atto di per sé di degenerazione culturale, la tesi, nella propria introduzione fornisce l’antitesi che si manifesta ed esprime nelle forme di esperienze mistico religiose ricevute dalla massa collettiva oppure nei sogni dei profeti, nelle visioni immaginative, corporee o intellettuali oppure una combinazione di tutti e quattro, anche se in vari casi, siccome questo accade solo agli mistici più esperti. La sintesi che spesso viene introdotta dopo un periodo di dispotismo generale, economico, politico ed economico, impanna altre due cose, si ripristinano i valori e le morali delle vecchie fedi oppure se ne creano delle nuove

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