Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

The Wolf
The Wolf
The Wolf
Ebook272 pages2 hours

The Wolf

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

La vita scorre tranquilla nella cittadina di Red Fall's. 
Le persone che ci vivono si sentono al sicuro e protette all'interno del quartiere.
I ragazzi vanno a scuola, le signore cucinano ottime torte da dividere con i vicini e la domenica ci si incontra per mangiare tutti quanti insieme in piazza.
Finché una sera di dicembre, il corpo di una donna priva di vita viene ritrovato accanto all'entrata del bosco.
La vita viene sconvolta all'interno della città e la paura comincia ad alleggiare nell'aria.
Miley è giovane ma molto intelligente.
Ha sempre vissuto a Red Fall's e non riesce a capire come possa essere stato compiuto un delitto così efferrato in un posto tanto sereno.
Poche sere dopo, rientrando da casa del suo amico come è abituata a fare, viene assalita da qualcuno.
Il terrore e la paura le bloccano le gambe impedendole di fuggire finché un lupo non interviene per salvarla e per scacciare l'aggressore.
Pochi istanti dopo, Zero, il ragazzo più solitario della scuola si presenta davanti a lei accompagnandola a casa e negando di aver visto un lupo nelle vicinanze.
Ma Miley sa di non essere pazza e sa cosa ha visto.
Mentre il cadavere di un' altra donna viene rinvenuto all'interno della città i dubbi si intensificano nella sua testa.
chi è stato ad assalirla? dove è finito il lupo che lei ha visto? Chi è Zero in realta?
Non immagina che è proprio Zero il lupo che l'ha salvata e che il maniaco che l'ha assalita vuole portare a termine il suo compito.
Mentre la paura e il mistero si intensificano, tra i due nascerà un fortissimo legame che metterà in discussione tutto ciò in cui hanno sempre creduto..
LanguageItaliano
Release dateMar 21, 2018
ISBN9788827592700
The Wolf

Read more from Bonny Zero

Related to The Wolf

Related ebooks

Fantasy For You

View More

Related articles

Reviews for The Wolf

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    The Wolf - Bonny Zero

    FINE

    1

    Era una fredda serata invernale a Red Fall's.

    I bambini attendevano impazienti che la notte passasse per poter aprire la prima finestrella del calendario dell'avvento.

    Aveva nevicato abbondantemente nei giorni precedenti e tutto era ricoperto da una coltre di fredda neve bianca.

    Faceva abbastanza freddo da rinchiudere tutti quanti nelle loro case.

    La Signora Balei se ne stava sul suo divano rosso e mangiava dei biscotti alla cannella appena sfornati.

    Mike aveva appena chiuso il suo negozio di ferramenta e si era fermato a comperare un mazzo di rose rosso per la moglie incinta.

    L'anziana signora Rose imboccava il marito con un pezzo di torta felice di poter passare un'altra festa insieme nonostante la malattia.

    I bambini dei signori Fergus preparavano una lettera per Babbo Natale litigando su chi doveva chiedere cosa, mentre la madre di tanto in tanto gli sgridava distrattamente.

    Il reverendo Dale puliva le sue statuette canticchiando una canzone e pensando al sermone che il giorno dopo avrebbe fatto in chiesa.

    Alcune case più in là i coniugi Bischoff facevano l'amore mentre proprio nell'abitazione accanto alla loro la signora Morango piangeva silenziosamente con le carte del divorzio in mano.

    Non voleva farsi sentire da suo figlio e non voleva in alcun modo rattristarlo durante le feste, ma aveva una decisione importante da prendere e non poteva più rimandarla.

    Il signor Morango non era ancora rientrato e con ogni probabilità se ne stava in un qualche bar della città accanto troppo ubriaco per guidare verso casa.

    Lo sceriffo Hodge stava controllando bramoso che il suo arrosto non bruciasse mentre la figlia Miley cantava a squarciagola sotto la doccia.

    Scosse la testa urlandole per l'ennesima volta che la cena era quasi pronta e che doveva sbrigarsi a vestirsi per poter mangiare insieme.

    Lavorava molto lo sceriffo. Nonostante nella sua piccola città non succedesse mai nulla di particolare,

    c'era sempre qualche faccenda da sbrigare.

    Il contadino che perdeva una pecora, l'anziana signora che non aveva nessuno che l'accompagnasse dal medico o qualche ubriaco che non riusciva a guidare verso casa.

    Da quando la mamma di Miley era morta, avevano deciso di prendersi sempre il tempo per cenare insieme.

    Non poteva sapere lo sceriffo che quella sera la calma sarebbe stata spezzata nell'intera città e che da lì in poi ogni cena avrebbe assunto un gusto diverso.

    Subito dopo il negozio di alimentari, là dove la città finiva e il bosco iniziava, il corpo di una giovane donna era fermo sdraiato nella neve con la testa rivolta alle stelle.

    Portava un sottile abito da sera e dei tacchi a spillo poco consoni al periodo invernale.

    Non sembrava avere particolari ferite, se non un taglio sulla fronte e lo squarcio di una coltellata nel fianco.

    Non si poteva sapere da quanto tempo se ne stesse lì in quella posizione né come ci fosse arrivata.

    Nessuno aveva sentito o visto nulla.

    Nessuno sapeva.

    Alle 10 di sera, un sonoro urlo scosse la tranquillità di Red Fall's.

    I signori Bischoff smisero di fare l'amore, la signora Morango sussultò lasciando cadere i fogli per terra, la signora Fergus abbracciò i suoi figli intimandoli di andare subito in camera loro e l'arrosto dello sceriffo Hodge bruciò nel forno.

    Una donna era stata uccisa a Red Fall's quella notte e un assassino era ancora in libertà.

    2

    Lasciai cadere l'asciugacapelli dalle mani per lo spavento.

    Mi strinsi addosso l'asciugamano e tesi le orecchie all'ascolto.

    Lo avevo udito forte e chiaro nonostante il rumore dell'apparecchio.

    Qualcuno aveva lanciato un urlo di puro terrore.

    Mi infilai velocemente i pantaloni della tuta e un maglione mentre mi catapultavo alla finestra.

    Era troppo buio per vedere qualcosa, potevo scorgere solo il grande albero di Natale luminoso che era stato allestito in piazza.

    Anche i miei vicini erano usciti sulla terrazza per capire cosa fosse successo.

    Qualche uomo era già in strada e correva verso il luogo dal quale era arrivato il rumore.

    Papà?

    Scesi le scale correndo con il cuore in gola.

    Papà?

    Chiesi ancora intimorita con un filo di voce quando entra in salotto e notai che stava armando il fucile.

    Non muoverti da qui piccola. Chiudi immediatamente a chiave quando esco.

    Mi guardò con aria seria e mosse il dito in maniera autoritaria.

    Da quando mamma era morta, era diventato estremamente protettivo nei miei confronti.

    Ero molto piccola quando il cancro aveva iniziato a mangiarla da dentro e ben presto ci eravamo ritrovati soli.

    Io, una piccola donna quasi adolescente e mio padre, il buon sceriffo di Red Fall's.

    Mia nonna aveva chiesto in ogni modo di potermi portare con sé in California convinta che un uomo da solo non sarebbe stato in grado di misurarsi con il complicato mondo della figlia.

    Invece mio padre aveva respinto l'offerta e con molta pazienza e amore mi era stato accanto aiutandomi a capirlo e cercando di capirmi in ogni momento.

    Mi svegliai dai miei pensieri quando si spostò velocemente andando verso la porta.

    L'aria era gelida, così fredda da fare male ai polmoni se respirata.

    Non andare da solo. Ho paura..

    Non avrei potuto sopportare che gli fosse successo qualcosa.

    Non potevo perdere anche lui.

    L'uomo esitò. Sapevo che aveva ritardato ad intervenire perché aveva bisogno di accertarsi che io stessi bene ma ora doveva rispondere al suo istinto e correre in aiuto di chiunque fosse in pericolo.

    Sarà sicuramente un animale. Un orso o forse un giaguaro. Stai chiusa in casa.

    Con un ultimo cenno si voltò iniziando a correre sulla neve.

    Mi strinsi le braccia intorno al corpo tremando.

    L'odore dell'arrosto bruciato stava giungendo fino in salotto perciò corsi per toglierlo dal forno.

    La cucina era piena di fumo e il resto ormai carbonizzato di quella che doveva essere la nostra cena non aveva più l'aspetto di cibo.

    Aprii la finestra per arieggiare e fu allora che lo vidi.

    La nostra casa era stata costruita parallela al grande bosco di Red Fall's.

    Esso si estendeva per chilometri interi, così tanti che nemmeno mio padre che abitava in quel luogo da una vita poteva dire di averlo visto tutto.

    Strabuzzai gli occhi cercando di capire cosa fosse quella figura che correva tra gli alberi ma era talmente veloce che l'avevo già persa di vista prima ancora di realizzare cosa fosse.

    Sembrava un cane, ma decisamente troppo grosso per esserlo.

    Era troppo veloce persino per essere un orso e sicuramente era stato quello l'animale a provocare tanto trambusto.

    Senza nemmeno rifletterci un secondo, corsi verso la porta e afferrai il cappotto vestendomi strada facendo.

    Dovevo trovare mio padre e indicargli dove avevo visto la bestia.

    Forse stavano cercando nel posto sbagliato, forse sarebbe tornato indietro e avrebbe provocato altri danni..

    Superai velocemente la piazza e l'albero di Natale notando uno sciame di gente raggruppata in un punto preciso.

    Carlo, c'è tua figlia..

    Sentii bisbigliare un uomo.

    Mio padre si fece largo avvicinandosi a me e prendendomi per le spalle.

    Che ti ho detto riguardo al non uscire?

    Sembrava sconvolto, il suo volto era piegato in una smorfia.

    Le sirene di un'ambulanza risuonarono in lontananza.

    Era grave se qualcuno doveva essere trasportato fino all'ospedale della città accanto, a Red Fall's c'era solamente un piccolo ambulatorio.

    Afferrai le mani di mio padre mentre con gli occhi studiavo la scena dietro di lui.

    Una donna piangeva, qualcuno aveva vomitato nella neve e gli altri parevano visibilmente scossi.

    Che succede papà?

    Vai a casa!

    Mi spinse indietro leggermente e io allungai nuovamente il collo per vedere cosa mi stesse nascondendo.

    Quando la intravidi le gambe divennero molli.

    C'era una donna sdraiata nella strada e c'era tanto sangue che colorava la candida neve.

    Misi una mano sulla bocca per non urlare.

    Quale animale aveva fatto questo?

    Ma poi notai le gambe nude e il vestito rosso in raso da sera.

    Feci alcuni passi avanti superando l'uomo.

    Volevo vedere.

    Miley, no! A casa ora!

    Mio padre mi afferrò da dietro obbligandomi a voltarmi e ordinò ad un suo amico di portarmi a casa.

    Papà c'era un animale nel bosco. Forse è stato quello ad uccidere la donna!

    Gli riferii tutto d'un fiato mentre il suo amico mi prendeva sotto braccio.

    Rimase fermo un istante pensando alle mie parole.

    Mike, ho un'altra pistola in casa. Torno presto. Puoi per favore..

    Resto con lei Carlo. Non la lascio sola.

    Gli promise l'amico passandogli accanto e prendendomi sotto braccio.

    Nonostante le mie numerose proteste venni trascinata via dalla piazza, lontana dal trambusto, dove non potevo vedere.

    3

    Aspetta, rallenta!

    Cercai di sottrarmi dal braccio pesante di Mike rischiando di inciampare e finire con le gambe all'aria.

    Le strade erano ormai pulite, ma le forti nevicate dei giorni precedenti avevano fatto sciogliere la neve tramutandola in ghiaccio.

    Muoviti Miley, è pericoloso stare fuori. Andiamo.

    Rispose serio l'uomo circondandomi la vita fino quasi a sollevarmi.

    Era alto e massiccio mentre io pesavo cinquanta chili il giorno dopo il pranzo di Natale, perciò non era difficile alzarmi.

    Sembrava davvero nervoso e spaventato e ciò mi fece subito smettere di fare i capricci.

    Aumentai il passo seguendolo ma continuai a lanciare occhiate dietro di me.

    Non volevo lasciare mio padre da solo.

    Ero consapevole che quello fosse il suo lavoro e che fosse pericoloso, ma non avevo mai accettato l'idea di poter perdere anche lui un giorno.

    La morte di mia madre mi aveva segnata profondamente lasciandomi un animo ferito. Non avrei sopportato che succedesse qualcosa anche a lui.

    Con mio padre avevo instaurato un rapporto fortissimo.

    Eravamo amici e confidenti prima di tutto e poi padre e figlia.

    Ci eravamo tenuti abbracciati la notte mentre piangevamo ancora la morte di mamma e ci eravamo sostenuti nei momento di bisogno.

    Avevamo imparato insieme a cucinare, a stirare, a vivere senza di lei..

    Era sempre stato il mio punto fermo nel mondo e finché c'era lui al mio fianco ero convinta che sarebbe sempre andato tutto bene.

    Ogni volta che usciva per sistemare qualcosa di grave, vivevo con l'ansia che potesse ferirsi e mi calmavo soltanto quando lo sentivo rientrare in casa.

    Oggi però era tutto diverso. Oggi era successo qualcosa di orripilante, qualcosa che non ci eravamo mai immaginati potesse accadere.

    Andrà tutto bene piccola. Forza!

    Sussurrò Mike leggendomi nel pensiero e spingendomi all'interno della casa mentre continuavo a fissare dietro di me.

    Dove hai visto l'animale?

    Gli indicai la cucina e presi il suo cappotto per sistemarlo nell'armadio.

    Mi assicurai che la porta fosse ben chiusa a chiave e il mio sguardo andò a controllare tutte le finestre.

    Mi sentivo agitata, come se qualcuno mi stesse osservando e avevo bisogno di essere certa che nessuno sarebbe stato in grado di entrare all'interno.

    Non c'è nulla lì fuori. Sicuramente un qualche giaguaro..

    Non può essere stato un animale a fare tutto questo.. Quella donna..

    Mike scosse la testa mettendomi le mani sulle spalle.

    Tuo padre è stato addestrato per fare questo lavoro. È un uomo capace e raramente si lascia prendere alla sprovvista. Non devi preoccuparti per lui e soprattutto devi seguire i suoi ordini. Ci siamo intesi?

    Guardai dentro i suoi occhi chiari scuotendo la testa.

    Non è mai successa una cosa del genere a Red Fall's. Nessuno è preparato..

    Sbuffò allontanandosi da me.

    È stata uccisa vero?

    Chiesi rincarando la dose.

    La voce tradì le mie emozioni e tossii per schiarirmela.

    Mike si lasciò cadere sul divano mettendosi le mani nei capelli scuri.

    Hai fame?

    Cambiò discorso fingendo di non aver sentito la mia domanda, ma notai che anche lui era sconvolto per ciò che era successo.

    L'arrosto è bruciato. C'è dell'insalata e dei toast nel frigo.

    Mi recai a passo spedito nella mia stanza non aggiungendo altro.

    Avevo quasi 23 anni e odiavo che mi trattassero ancora come una bambina.

    Cercavano sempre di nascondermi le cose, come se fosse troppo brutto per me sopportarle.

    Poche settimane prima la nostra vicina di casa aveva avuto un incidente in macchina.

    Mio padre era uscito velocemente di casa evitando di raccontarmi l'avvenuto e tranquillizzandomi con una bugia. Solo quando la donna era stata dichiarata fuori pericolo avevo scoperto l'avvenimento.

    Misi nervosamente una felpa nuova e andai ad osservare fuori dalla finestra cercando di sporgermi il più possibile per vedere qualcosa.

    I fari dell'ambulanza che passava in strada mi illuminarono il viso e mi ritrassi velocemente come se stessi facendo qualcosa di sbagliato.

    Oltre a ciò, non si vedeva nulla.

    Le persone sembravano essere tutte rientrate a casa e mio padre si era sicuramente recato in ospedale per gli accertamenti.

    Mi infilai sotto le coperte e chiusi gli occhi cercando di calmare i miei nervi.

    Red Fall's era un paese per vecchi.

    Nulla succedeva mai in quella città. Chi poteva aver ucciso quella povera donna? Cosa era successo quella sera?

    La neve colorata di sangue e il suo volto mi tornarono in mente facendomi tremare.

    Non potei fare a meno di chiedermi chi fosse, cosa facesse nella vita e se avesse sentito paura.

    Chissà se sapesse che sarebbe morta quel giorno, se conoscesse il suo aguzzino o se fosse stata presa alla sprovvista.

    Mi tirai le coperte fin sopra al naso e cercai di regolarizzare il respiro.

    Al piano di sotto sentii Mike comunicare a mio padre che eravamo giunti a casa.

    Piano piano, caddi in un sonno agitato e pieno di incubi.

    4

    Sentii la porta d'entrata chiudersi piano e mi svegliai immediatamente.

    L'orologio del telefono segnava le quattro passate.

    Mi passai la mano sugli occhi e mi alzai.

    Subito la mia mente tornò a quella donna ferma nella neve.

    L'avevo sognata.

    Dormiva tranquillamente stesa a terra, i capelli bruni le ricadevano armoniosi intorno al viso mentre le sue labbra erano piegate in un sorriso.

    Non aveva alcuna ferita al fianco, stava solamente riposando.

    Ma poco più in là, un grande animale scuro stava correndo nella sua direzione.

    Voleva ucciderla e lei non lo sapeva.

    Continuava a starsene sdraiata nella neve ignara del suo destino..

    Scossi la testa cercando di scacciare quelle immagini.

    Socchiusi la porta e mi misi all'ascolto origliando la conversazione al piano di sotto.

    Prendi. Bevi un goccio Carlo e cerca di calmarti.

    Miley sta bene?

    Non preoccuparti. È più forte di ciò che credi. Era scossa, come lo siamo tutti e piena di domande.. Ma sta bene.

    Sentii l'uomo tirare un sospiro di sollievo e ingurgitare qualsiasi cosa gli avesse dato l'amico.

    Chi può essere stato Carlo?

    Gli chiese quest'ultimo con

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1