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Dio probabilmente è in bagno a depilarsi le ascelle
Dio probabilmente è in bagno a depilarsi le ascelle
Dio probabilmente è in bagno a depilarsi le ascelle
Ebook77 pages27 minutes

Dio probabilmente è in bagno a depilarsi le ascelle

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About this ebook

Poesie

Ci sono momenti della giornata durante i quali vorresti piangere per le disgrazie degli altri ma a pensarci bene - delle disgrazie degli altri - non te ne frega più di tanto.
LanguageItaliano
PublisherPICCHU
Release dateFeb 13, 2018
ISBN9788827569122
Dio probabilmente è in bagno a depilarsi le ascelle

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    Dio probabilmente è in bagno a depilarsi le ascelle - Giuseppe Floris

    Giuseppe Floris

    Dio probabilmente è in bagno a depilarsi le ascelle

    UUID: d48fd499-38c2-4a08-9d58-94577e4d2e72

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    PICCHU EDIZIONI

    Giuseppe Floris

    DIO PROBABILMENTE E' IN BAGNO A DEPILARSI LE ASCELLE

    DIO PROBABILMENTE E' IN BAGNO A DEPILARSI LE ASCELLE

    Non mi avrete mai.

    Il mio tormento

    Il mio tormento

    le briciole

    di un biscotto della fortuna

    sgranocchiato da un Cinese,

    come questa luce rossa al neon

    che entra a intermittenza

    il ronzio,

    come il cigolio della porta

    spinta dal vento

    che non ho voglia di chiudere

    anche se fisso il soffitto

    già da un po’.

    Sento profumo di fegato e cipolla

    provenire dal ristorante sotto,

    le voci delle ragazzine con la gonna

    troppo corta

    e quella dei ragazzi non ancora

    fatti uomo

    che non hanno nulla da dire

    e allora ridono senza senso

    mentre si grattano le palle

    con le mani nelle tasche.

    Ho inzuppato il mio cuore

    di pane

    come mollica nel sugo

    di carne,

    poi ho prestato attenzione a me stesso

    quando al TG chiedevano rispetto

    per i più bisognosi.

    Il mio tormento,

    le piante dei piedi,

    le zanzare lugubri,

    la birra calda

    e questi occhi secchi che riesco ad aprire

    la mattina

    solo con lacrime artificiali.

    Semi e carcasse

    Siamo come semi lanciati sulla terra

    tra i cardi e le pietre

    tra i fiori di campo e le rose

    beccati da corvi neri affamati

    ingoiati da roditori senza pregi

    ciechi

    in mezzo a vermi che strisciano con fatica

    verso una destinazione ignota.

    Gli avvoltoi piombano sulle carcasse di animali che ci assomigliano

    brandelli di viscere sparse sull’asfalto

    mosche che ronzano

    automobili che fanno lo slalom

    qualcuno è distratto e ci ammazza per la seconda volta

    i nostri pezzi

    i pochi rimasti, che rotolano verso l’altra corsia;

    la mia testa rimane impilata sul guard rail

    come un trofeo

    il ghigno di sempre ma con un occhio solo

    l’altro è volato via infilzato dal becco

    di un cecchino dei cieli.

    Ho ancora molto da fare da queste parti

    ma le cose non vanno sempre come desidererei che andassero,

    in generale non possiamo decidere come e quando germogliare

    nemmeno dove

    se spaccheremo l’asfalto come il sole d’estate

    o se cresceremo in

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