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Il segreto Libro 2 La rivelazione
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Il segreto Libro 2 La rivelazione

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About this ebook

Continua l'avvincente storia di Sam, il ragazzo dotato di poteri soprannaturali, che deve mantenere segreti ad ogni costo.

Quando Tess scopre per caso il suo segreto, Sam crede subito al peggio, pensando che la loro amicizia, appena sbocciata, sia già finita. Invece, Sam sarà spiazzato dalla reazione di Tess e dai successivi sviluppi.

Narrato dal punto di vista di Tess, questo romanzo vi avvincerà fino all'ultimo capitolo, quando Tess scoprirà più di quanto avrebbe voluto.

E' il libro perfetto per chi ama le storie su ragazzi con poteri paranormali. Il romanzo affronta, inoltre, argomenti come problemi sentimentali, le prime cotte, il bullismo a scuola ed è adatto per le giovani lettrici tra i nove e i dodici anni ed oltre.

LanguageItaliano
Release dateMar 1, 2020
ISBN9781547517787
Il segreto Libro 2 La rivelazione

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    Il segreto Libro 2 La rivelazione - Katrina Kahler

    Libro 2

    La rivelazione

    La scoperta...

    Per prima cosa pensai che, come al solito, la mia immaginazione stesse correndo troppo. In quel momento, immobile in mezzo alle fitte siepi che separano la mia casa da quella di Sam, non riuscii a darmi nessun’altra spiegazione. Mi stropicciai gli occhi per scacciare via quella visione pazzesca, convinta che non potesse essere vera. Ma quell’immagine era ancora davanti a me e niente l’avrebbe fatta sparire; infatti più sbattevo gli occhi, più diventava nitida.

    L’attrazione che provavo per quella scena, si trasformò in meraviglia. La finestra della camera di Sam era spalancata e le tende erano scostate, per cui avevo una visuale perfetta degli oggetti che sfrecciavano per la stanza. Già questo era abbastanza strano, ma vedere Sam fermo e imperturbabile mentre gli oggetti più disparati gli saettavano davanti, mancandolo solo di pochi centimetri, era la cosa più bizzarra a cui avessi mai assistito. Almeno nella vita di tutti i giorni.

    Ero talmente incantata da quello che stava succedendo, che lì per lì non mi accorsi che Sam aveva girato la testa. Non sapevo perchè, all’improvviso, si fosse voltato verso di me. In seguito, ripensando alla cosa, mi convinsi che in qualche modo Sam doveva aver percepito la mia presenza; inoltre pensai che forse era dotato di poteri paranormali come sua madre.

    In quel momento, tuttavia, queste riflessioni non avevano nessuna importanza; ciò che contava era che gli alberi non mi stavano nascondendo bene come avevo supposto. Sam era pienamente consapevole del fatto che  io mi trovassi laggiù, confusa e con gli occhi sbarrati per lo stupore. Ero stata beccata ad osservare qualcosa che non avrei dovuto e la paura  mi attanagliò lo stomaco. Senza esitare oltre corsi a casa, dove sarei stata al sicuro.

    Non feci caso ai graffi che i rami mi lasciavano sulla pelle; il bisogno di fuggire mi spingeva a farmi strada attraverso i cespugli per raggiungere il mio giardino il prima possibile. Senza fermarmi neanche un attimo per riprendere fiato, attraversai in un lampo il mio prato dall’erba tagliata di fresco e raggiunsi la soglia di casa mia.

    Solo dopo essere entrata in casa ed essermi sbattuta la porta alle spalle, mi fermai per un istante, con il cuore che batteva all’impazzata. Mi assicurai che la porta fosse ben chiusa, poi salii le scale di corsa, per raggiungere la mia camera.

    Ripensare alla scena che mi ero lasciata alle spalle, mi faceva girare la testa. Notai che la finestra della mia stanza era aperta e mi affrettai a chiuderla. Sam si trovava al di là degli alberi che separavano le nostre case, solo una striscia di giardino si frapponeva tra noi.

    Tirai le tende, come per formare una barriera, e mi gettai sul letto, con il cuore che ancora batteva forte. Il ragazzo che credevo di conoscere non era quello che sembrava. Al contrario, avevo appena scoperto che il tipo da cui tutti, a scuola, mi avevano raccomandato di stare alla larga, in realtà aveva dei poteri soprannaturali. O almeno, così sembrava. Avevo assistito a quella scena pazzesca con i miei occhi e non c’erano altre spiegazioni possibili.

    Sam era stato etichettato come un tipo strambo la cui madre era una specie di strega. Mi tornarono in mente tutte le storie che avevo sentito sul suo conto: forse quei pettegolezzi erano veri e, a porte chiuse, in quella catapecchia di casa succedevano le cose più strane. Ma in tal caso, di che altro erano capaci Sam e sua madre?

    Mi sedetti sul letto, appoggiandomi ai cuscini colorati che adornavano la trapunta. Strinsi al petto il mio cuscino preferito, quello a forma di cuore, rivestito di soffice velluto. Era di una tonalità  viola acceso, che contrastava con gli altri colori presenti nella stanza; il suo morbido tessuto mi confortava, mentre me ne stavo seduta sul letto, profondamente assorta nei miei pensieri.

    Alla fine, il ritmo del mio cuore tornò alla normalità e fui in grado di pensare in modo più razionale, trovando le risposte che cercavo.

    Ogni cosa strana che era accaduta, ogni avvenimento bizzarro e inspiegabile a cui avevo assistito da quando mi ero trasferita, era stato provocato da Sam. Ripensai  agli incidenti che erano accaduti intorno a Jake: gli oggetti che misteriosamente erano caduti vicino a lui, il bicchiere di latte che era esploso in mille pezzi, infradiciandolo ben bene, e, cosa peggiore, il ramo che gli era quasi caduto in testa; alla fin fine, c’era una spiegazione per tutti questi fatti.

    Era tutta colpa di Sam. Ne ero sicura.

    Di colpo, l’ansia si trasformò in allarme.

    Sam...

    Il giorno seguente, a scuola, cercai Tess con lo sguardo in ogni angolo. La notte precedente avevo dormito a malapena, incapace di togliermi Tess dalla mente. E Tess era ancora era il mio pensiero principale.

    Non facevo altro che ripensare alla sua espressione scioccata. Quando avevo guardato distrattamente fuori dalla finestra, attratto dal luccichio dei suoi capelli, di colpo un peso si era abbattutto su di me, facendomi stare male e provocandomi un senso di nausea che ancora mi pervadeva.

    Che disastro! Come ho potuto permettere che accadesse? Di sicuro, non mi rivolgerà più la parola, figuriamoci essere mia amica.

    Questi erano i pensieri che mi frullavano incessantemente in testa. Cercavo Tess ad ogni passo, volevo assolutamente sapere, in un modo o nell’altro, cosa sarebbe successo tra noi.

    La scorsi proprio in quel momento. Era in compagnia di un gruppo di ragazzi. Naturalmente, Jake era al suo fianco. Non appena Tess mi vide, si bloccò. Il resto del gruppo sembrò fare la stessa cosa e così mi ritrovai tutti gli occhi puntati addosso.

    Lo sanno tutti! Tutti sanno che sono uno scherzo della natura!

    Nauseato per la paura, abbassai la testa e affrettai il passo: volevo allontanarmi da quegli sguardi indagatori il più velocemente possibile.

    Perchè ero andato a scuola? Come avevo potuto essere così stupido?

    Entrai dentro la scuola in cerca di un posto dove nascondermi, continuando a rivolgermi quelle domande.

    Avrei potuto facilmente

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