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Che cos'è una persona?
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Ebook75 pages1 hour

Che cos'è una persona?

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Uno dei principali compiti della filosofia è certamente quello di chiarire il significato e delimitare il campo semantico delle parole. Parole ambigue, infatti, generano discorsi equivoci e ragionamenti deboli o spesso errati. L’obiettivo che ci si prefigge in questo saggio è quello di dare un contributo per chiarire una delle parole più ambigue e indefinite della nostra epoca, che genera numerosi problemi in campo giuridico, etico e bioetico: la parola “persona”.
LanguageItaliano
Release dateJan 31, 2018
ISBN9788899819705
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    Che cos'è una persona? - Luca Curione

    Indice

    Prefazione

    Introduzione

    PERSONA COME ESSERE UMANO

    PERSONA COME ESSERE RAZIONALE

    Appendice al capitolo secondo

    IL RAPPORTO TRA LE PERSONE E LE NON-PERSONE

    IL RAPPORTO TRA PERSONA E SOCIETÀ

    ELABORAZIONE FINALE DELLA DEFINIZIONE

    CONCLUSIONE

    Ringraziamenti

    Bibliografia

    NOTE

    Che cos’è una persona?

    Luca Curione

    Temperino rosso edizioni

    Prima edizione - Brescia 2018

    Grafica Afo-TR designer

    © 2018 Temperino Rosso Edizioni Fortini

    ISBN 978-88-99819-70-5

    CHE COS’È UNA PERSONA?

      Prefazione

    Emerge, oggi, con forza, la domanda sulle condizioni di possibilità dell’uomo di fronte al crepuscolo della cultura umanistica e ad un problematico sviluppo di un progetto tecnocratico dell’esistenza. Oggi il mutamento è possibile laddove prima si scorgevano solo dati naturali apparentemente fissi e immutabili e dobbiamo, quindi, decidere su eventi e problematiche prima impensabili. Ma tutto ciò rende più che mai necessario progettare un essere umano che sappia e voglia sentirsi autore responsabile della propria vita. La dignità umana non è qualcosa che si possiede per natura, come il colore della pelle o altro, ma è qualcosa che giorno per giorno si edifica. La consapevolezza di ciò sta alla base di ogni possibile autocomprensione etica sulla quale tutti i membri di una comunità possano convenire.

    L’Autore di questo volume ha il merito di porre al centro delle sue riflessioni un tema certamente fondamentale, quello di persona, ovvero ciò che rappresenta il reale punto di partenza per un discorso veramente innovatore e produttivo. La persona, qui, non è più una semplice traduzione del termine greco prosopon, che indicava la maschera usata nelle rappresentazioni teatrali, ma è indice, piuttosto, della soggettività e della possibilità del suo esercizio; la persona viene qui intesa come un ente consapevole, razionale, emotivamente sempre coinvolta, e capace di decidere cosa vuole diventare ed essere. L’Autore, molto opportunamente, pone una serie di domande sulle quali tutti dobbiamo cercare di dare adeguate risposte; una attenta riflessione su queste tematiche può sicuramente rappresentare un produttivo punto di partenza per superare quel devastante «vuoto etico» che oggi attanaglia l’umanità intera.

       Gaetano Vittone 

      Introduzione

       Nei dizionari di lingua italiana troviamo: La persona è un essere individuale di natura ragionevole1, oppure: La persona è un essere cosciente di sé e moralmente autonomo2; o ancora: Essere umano, considerato genericamente, senza distinzione di sesso, come elemento singolo, a sé, o come componente di un gruppo e di una collettività3. Nonostante sembrino definizioni molto simili tra loro, ad un’attenta analisi si può notare che sono anche molto distanti l’una dall’altra. Toccano vari punti: la razionalità (essere individuale di natura ragionevole), la moralità (cosciente di sé e moralmente autonomo) e l’aggregazione sociale (come elemento singolo, a sé, o come componente di un gruppo e di una collettività). Queste tre caratteristiche, insieme alla caratteristica di essere un essere umano sembrano essere i punti chiave che racchiudono il concetto di persona nella nostra cultura occidentale.

    Perché un’analisi di questo tipo è importante? Perché è importante chiarire cos’è da definirsi persona e cosa non lo è? Le persone, secondo Kant, sono esseri a cui è possibile imputare le azioni. Ed anche se questa non è una definizione risolutiva per la mia ricerca è sicuramente risolutiva al fine di stabilire perché questa ricerca merita di essere svolta. Se ad un essere è possibile imputare delle azioni, di conseguenza è anche possibile imputare a lui delle colpe, o riconoscergli dei diritti o dei doveri. Il diritto alla vita, per esempio, o il dovere di rispettare delle leggi non sono altro che gli esempi più immediati che possono venire in mente. Quindi in realtà, riuscire a definire in modo chiaro ed univoco cos’è una persona, è la base per tutte le riflessioni di tipo filosofico che possono venire in seguito ad essa. E questo non è affatto scontato, dato che già pochi secoli fa, non veniva riconosciuto il diritto di intendere e di volere ad alcune di quelle che oggi sono ritenute persone a pieno diritto. O che qualche millennio fa, esseri umani di comunità diverse dalla propria, venivano spesso ritenuti barbari privi di qualsiasi civiltà e paragonabili a bestiame o merce di scambio.

    Nel linguaggio filosofico l’uomo (o la persona umana) sono definiti soggetti morali in quanto hanno la capacità di conoscere e di scegliere il bene e il male (e quindi ne sono responsabili)4 sostiene Adriano Pessina. Ciò coincide e riprende in parte ciò che è stato detto precedentemente. Infatti la capacità di conoscere e di scegliere è identificabile con la razionalità e la responsabilità nello scegliere il bene ed il male si identifica con la moralità. Resta certo da chiarire come fare a stabilire quali individui dovrebbero esser capaci di riconoscere il bene dal male, ma vorrei focalizzare l’attenzione al momento sull’espressione: La persona umana. Questa espressione presuppone che la persona debba necessariamente essere umana tuttavia un altro punto della mia analisi è proprio questo: esistono persone non umane? Pessina sostiene che sarebbe opportuno non abusare del concetto di persona e tornare ad usare la nozione filosofica di essere umano che permette di evitare molti equivoci5; tuttavia io ritengo che, se è vero che abusare di questo concetto genera molti equivoci, è anche vero che è possibile far chiarezza su di esso e delineare un concetto univoco e definito di persona. Ed è sicuramente per questo motivo che ho deciso di svolgere questa

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