Anna

Albatros

Nuove Voci

Ebook

© 2017 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l. | Roma

www.gruppoalbatrosilfilo.it

ISBN 978-88-567-8584-5

I edizione elettronica ottobre 2017

Lo sguardo verso l’alto e il cuore pieno di tenerezza.

Perché TU, che non sei più fisicamente qui con me,

non lasci la mente nemmeno per un giorno.

Anna era scesa dalla sua stanza e si era diretta verso la Hall per consegnare le chiavi. Era felice, dopo due anni si era concessa qualche giorno di vacanza. Era riuscita ad avere una camera nell’albergo che era stato la sua seconda casa, fra le sue adorate montagne, con quel piccolo lago stupendo che assomigliava ad un piccolo fiordo. E finalmente vedeva anche gli amici di sempre, quelli che fino a due anni prima aveva incontrato tutte le estati, quelli con cui aveva passato l’infanzia e poi l’adolescenza, e con i quali era cresciuta condividendo le gioie e talvolta i dolori.

Consegnate le chiavi alla reception, si diresse verso la veranda dove gli altri la stavano aspettando e rimase quasi abbagliata quando dirigendosi verso la porta si accorse di un ragazzo che non aveva mai visto prima. Non era particolarmente alto, vestiva di nero, aveva i capelli un po’ lunghi e corvini, occhi grandi e scuri, e un filo di barba che donava a quel viso abbronzato dai lineamenti a dir poco perfetti un’aria misteriosa. Era bellissimo.

Anna gli passò in fianco inebriandosi all’aroma del profumo che emanava quello sconosciuto e andò a sedersi vicino all’amica di sempre, forse la migliore che avesse mai avuto.

Angela – le chiese quasi sussurrando – chi è quel bel tipo sulla porta?

Ma come, non lo conosci? È quel tipo che abita giù in paese. Bello vero? Si chiama David ed ha tre fratelli. Sono tutti stupendi!. Ad Angela brillavano quasi gli occhi dall’entusiasmo

– Potresti almeno presentarmelo – osò con un filo di voce Anna sperando in una risposta affermativa.

– Certo più tardi te lo presento – l’assicurò l’amica, e scoppiarono a ridere.

Anna e Angela rimasero a parlare un po’ di quello che avevano fatto durante quei due anni in cui non si erano viste. Anna si era diplomata e aspettava una risposta per un impiego, e quella era una vacanza premio che si era regalata. Angela invece aveva cambiato una serie di lavori, e in uno dei tanti, aveva subìto anche un piccolo infortunio che, per fortuna, non aveva lasciato conseguenze.

Ma non si preoccupava poi molto di lavorare, diceva che per il momento stava bene ancora a casa con la sua famiglia. Sperava invece di trovare il principe azzurro, sposarsi, avere figli, e non dover andare a lavorare. Sognava di fare la vita da signora, cosa assai difficile con i tempi che correvano, e trovare il principe azzurro non era certo facile.

Durante la conversazione con l’amica, Anna ogni tanto adocchiava David che parlava con gli altri e che gli era seduto poco distante. Pensava, tra sé e sé, che aveva un che di misterioso che l’affascinava. La serata intanto, tra una chiacchierata e l’altra, scorse così velocemente da non accorgersi che il proprietario dell’albergo stava spegnendo le luci per la chiusura, e così si salutarono per ritirarsi ognuno nelle proprie stanze. Anna rimase a guardare David mentre saliva sulla sua moto e partiva. Chissà se la sera dopo lo avrebbe rivisto.

Con un sospiro quasi di rassegnazione salì in camera e finì di riporre i vestiti nell’armadio decidendo poi di fare un bagno caldo. Mentre era immersa nella vasca, coccolandosi nell’acqua bollente, ripensava a quante estati meravigliose aveva passato in quel posto, nella stessa camera di sempre, e a quanto ne era legata: i primi amori, le prime delusioni…

Dopo il bagno andò a dormire ma non riuscì ad addormentarsi subito, ripensava a David e sentiva ancora il suo profumo, un profumo che avrebbe fatto perdere la testa a chiunque gli fosse passato vicino.

La mattina