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La confessione di Tommaso
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Ebook89 pages56 minutes

La confessione di Tommaso

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About this ebook

Il 15 aprile 1927, in pieno ventennio fascista, a Napoli viene ritrovato il cadavere di Francesco Gaetani, scrittore e poeta amico di Gabriele D’Annunzio. Il commissario incaricato del caso accredita la versione del suicidio: Francesco è riverso sul letto, due flaconi di Veronal aperti, di cui uno completamente vuoto, qualche compressa sparsa sul pavimento e accanto al corpo. Quarantenne, di famiglia facoltosa, orfano di padre, nessuna intesa col serioso fratello, addolorato per la recentissima scomparsa della madre cui era molto affezionato, reduce, stando ai pettegolezzi dei vicini da una delusione d’amore. Caso chiuso. Passa inosservata la presenza, sul comò, di un pastore in terracotta raffigurante una vecchia al telaio nell’atto di recidere il filo della tessitura.
Cinquantacinque anni dopo, al termine di una cerimonia massonica, un giornalista napoletano riceve da un fratello ancora incappucciato un misterioso biglietto firmato dalla contessa Maria D’Algran in cui lo si invita a farle visita il giorno successivo. Nell’occasione la donna dopo avere rievocato alcuni dei fatti a sua conoscenza in merito alla morte di Francesco Gaetani, gli consegna un plico di documenti pregandolo di fare finalmente luce sulla vicenda.
Le carte e i racconti della contessa lo conducono nella Napoli del ventennio fascista, tra bordelli e società segrete, alla ricerca della verità su un inspiegabile suicidio. La vicenda si dipana coniugando abilmente storia e fantasia, e l’intreccio, antico e attuale, fra politica e malavita.
La tremenda confessione dell’omicida chiosa, con sapiente alchimia psicoanalitica, la trama di un romanzo intenso per colpi di scena e ricchezza di personaggi e situazioni.
LanguageItaliano
Release dateJul 1, 2017
ISBN9788832920260
La confessione di Tommaso

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    La confessione di Tommaso - Aniello Milo

    Aniello Milo

    La confessione di Tommaso

    618 - Battitore libero

    Giovane Holden Edizioni

    www.giovaneholden.it

    Titolo originale: La confessione di Tommaso

    © 2017 Giovane Holden Edizioni Sas - Viareggio (Lu)

    I edizione cartacea maggio 2017

    ISBN edizione cartacea: 978-88-6396-998-6

    I edizione e-book luglio 2017

    ISBN edizione e-book: 978-88-3292-026-0

    ISBN: 9788832920260

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Parte prima

    1. Uno strano suicidio

    2. Il sogno

    3. L’Iniziazione

    4. I due segreti di Montecristo

    Parte seconda

    5. La casa della contessa

    6. Maria d’Algran

    7. Napoli anni Venti

    8. Requiem per la contessa

    Parte terza

    9. L’avvio delle indagini

    10. Cicciobello & Co.

    11. Enrico

    12. I Cavalieri del Re

    13. In famiglia

    14. Al Caffè letterario

    15. Gabriele e Francesco

    16. Vita ’e notte

    17. Il Pastore

    18. La Befana

    19. La bella ebrea

    20. Licenza di uccidere

    21. Francesco

    22. Il giorno dell’irriverenza

    23. La Quadra

    24. La confessione

    25. Epilogo

    Nota dell’Autore

    Ringraziamenti

    A mia madre che mi dettò le regole del vivere.

    A mia moglie che mi concesse la libertà di viverle.

    Parte prima

    1

    Uno strano suicidio

    Napoli, 15 aprile 1927

    È un suicidio. Non c’è alcun dubbio, sentenziò sicuro il commissario Sosa.

    Era stato mandato lì dall’ OVRA per chiudere alla svelta il caso. Francesco Gaetani di Napoli, scrittore e poeta, si era suicidato. Era tutto così evidente.

    Riverso sul letto, due flaconi di Veronal aperti, di cui uno completamente vuoto, qualche compressa sul pavimento e accanto al corpo non lasciavano dubbi all’evidenza dei fatti.

    Francesco, figlio di famiglia, malgrado fosse ultraquarantenne, ombroso di carattere e crepuscolare di spirito, non aveva retto alla morte della madre avvenuta quel giorno stesso e aveva deciso di suicidarsi.

    Questa la versione da accreditare.

    Calzava a pennello per la stampa, anche perché rafforzata dai commenti dei vicini di casa che descrivevano Francesco taciturno e sempre immusonito da diversi mesi. Alcuni attribuivano la causa a una delusione d’amore, altri alla sua scioperataggine. Era orfano di padre e con il fratello non aveva una grande intesa. La morte improvvisa della madre, a cui era morbosamente legato, aveva fatto il resto. D’altronde non aveva un lavoro. Scriveva saltuariamente qualche articolo per i giornali cittadini e scribacchiava versi. Ma è risaputo che di sola scrittura non si campa.

    Nessuno fece caso, in pieno aprile, alla presenza, sul comò, di un pastore in terracotta raffigurante una vecchia al telaio nell’atto di recidere il filo della tessitura.

    2

    Il sogno

    Casa, 11 febbraio 1992

    Trafelato un uomo corre tra i vicoli di una Napoli addobbata a festa. Ansima ma non si ferma. Sa che non ha più l’età per correre, ma è evidente che quello sforzo può salvargli la vita. Almeno per adesso. Vogliono la sua pelle e non solo quella. Ha negli occhi il terrore, nei suoi occhi incredibilmente dilatati...

    D’improvviso mi sveglio.

    È tutto un sogno! esclamo.

    Un brutto sogno, non è realtà. Avverto un senso di liberazione. Una sottile contentezza mi accompagna mentre vado in bagno.

    La cerimonia dell’iniziazione è prossima, entro un mese al massimo.

    Cos’è questo sogno che incredibilmente si ripete più volte da diverse settimane?

    3

    L’Iniziazione

    Napoli, 14 marzo 1992

    Quella sera ci sarebbe stata la mia iniziazione a Maestro con la Tornata di Loggia in grado di Maestro, la cosiddetta Camera di mezzo, che avrebbe sovrainteso alla cerimonia di iniziazione al terzo grado.

    La preparazione fu lunga ed ebbe inizio fin dal primo pomeriggio.

    Fui condotto in una sala adiacente al Tempio, opportunamente occultato dagli uffici della Service Society di Napoli. Al centro della sala notai un tavolo rotondo, con quattro gambe costituiti da cariatidi su montanti scolpiti e intagliati a forma di zampa di leone, con la scritta: Si deve morire, per poter essere iniziati.

    Prima di rivolgere la sua attenzione verso me, il fratello Primo Cerimoniere, come gli era stato ordinato, portò le lancette dell’orologio a pendolo, indietro, alle ore undici antimeridiane.

    Immediatamente dopo, fui invitato a ingurgitare l’idromele con l’aggiunta di un leggero sonnifero e guidato, dai fratelli Cerimonieri, all’ingresso di un lungo e stretto corridoio il cui pavimento si inclinava abbassandosi al punto che, per l’ultimo tratto, dovetti percorrerlo carponi. Infine giunsi in una stanza buia, forse una cantina.

    Indubbiamente stordito dalla bevanda, credetti di intravedere due figure incappucciate che per facilitarmi il sonno, mi adagiarono su una branda coprendomi con una coperta leggera.

    Il sonnifero stava facendo effetto, mentre si avviavano i preparativi per l’iniziazione a cui erano sottoposti coloro che avevano raggiunto il terzo grado massonico: l’apice della Massoneria azzurra.

    Di certo mi addormentai, perché non udii più nulla.

    Il risveglio

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