Tempo di fughe
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Anteprima del libro
Tempo di fughe - Raimondo Raimondi
Raimondo Raimondi
TEMPO DI FUGHE
Edizioni A&A – in co-edizione con Ma1TV
Via Grimaldi, 36
96010 Priolo Gargallo (SR)
www.aeaservice.it
www.aeaedizione.it
Responsabile Editoriale
Luigi Augelli
Redattore Editoriale
Luca Raimondi
Impaginazione
Luca Raimondi
Francesca Scalet
Progetto grafico
e copertina
Francesca Scalet
ISBN: 9788898408504
Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write
http://write.streetlib.com
Indice dei contenuti
Prefazione
Tempo di fughe
La vita camminava a piedi nudi
Sacrilegio
Lungo i viali
Libellula
Miracolo
Apparizioni
Lampare spente
Fandango
Jihad
Strade
Per terre lontane
Salomè
Requiescat
Vermicino 1981
Oltre i consueti schemi
Ballata dell'impiegato e delle ventitré puttane
La porta
L'ultima luce
L'uovo fresco di giornata
I crateri dell'Etna
Passati amori
La vallata
L'odore della terra
M'accontento
L'ultima mano
Incenso
Venere
Ottobre
I gatti guerrieri
Musica lieve
Autunno
Voglia di esistere
Caffè bar
I vecchi
Caparbiamente
Diroccate muraglie
Paese dannato
Le ceneri disperse
Scirocco
Mercato
Paese amico
Tra vecchie pietre
Restano poche cose
Vecchio catarro
Le vene d'agosto
Una notte di maggio
Una storia fatta di niente
Oltre i confini dello spazio astrale
Conoscerti
Corri ragazzo nero
Dove i piedi ti portano
Nel tuo villaggio desolato
Ciò che il mare donava
Cambia il mondo
Dopo il soffio nudo delle dune
Sagoma aurea di un'isola incerta
Scendono dalla nave in lunga teoria
Arrivammo
Naufragammo all'alba
Sono grappoli d'uomini e bambini
Ci guardano gli ultimi
Epilogo
Prefazione
di Salvo Sequenzia
La regola aurea
nella scrittura di una poesia è quella – antica ma sempre attuale – dettata da Umberto Saba nel suo scritto del 1911,
Quel che resta da fare ai poeti: « Non resta ai poeti altro/che da fare la poesia onesta».
Si riferiva, Saba, a quella onestà intellettuale e letteraria che è «prima un non sforzare mai l’ispirazione, poi non tentare, per meschini motivi di ambizione e di successo, di farla parere più vasta e trascendente di quanto per avventura essa sia».
Bisogna partire dalla propria biografia, dal sé, dal privato, per saper guardare, con onestà, le cose. È una sorta di attenzione al mondo e alla realtà – quasi una preghiera laica
– la semenza della lirica.
Tale lezione di metodo
e tale semenza
sem-brano essere state l’una naturaliter assunta, e l’altra fecondata, da Raimondo Raimondi lungo tutto l’arco della sua esperienza creativa.
Figura proteiforme di scrittore, poeta, pittore, critico e giornalista, Raimondo Raimondi consegna ora alle stampe Tempo di fughe, una preziosa silloge di versi in cui il Nostro, non smentendo l’assunto metodologico sabiano, riversa il liquor distillato di una fervida e feconda esperienza intellettuale ed umana.
Come sempre succede nei poeti migliori, la ricerca poetica