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Mondo Microstock. Vendere on line fotografie illustrazioni video.
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Mondo Microstock. Vendere on line fotografie illustrazioni video.

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About this ebook

La guida completa in italiano al microstock, per aiutarvi a vendere on line fotografie, illustrazioni, vettori e video a clienti di tutto il mondo!

Molto diffuso all’estero, il microstock è poco noto nel nostro paese: se tutti, tra reflex e telefoni smartphone, scattano foto, pochi pensano di poter monetizzare questa attività contribuendo con le loro produzioni alle agenzie internazionali di microstock.
Nel panorama italiano, inoltre, quando si parla di microstock si parla soprattutto di fotografia, tralasciando completamente gli altri ben presenti (e remunerativi) aspetti del business come l’illustrazione e la produzione video.
Se neofiti questo ebook vi darà un aiuto concreto per affacciarvi al mondo microstock e comprendere le dinamiche di questo business, così da affrontarlo in modo più metodico e professionale. Se siete già contributori, invece, potreste migliorare i vostri volumi di vendita e, magari, iniziare a conoscere e considerare nuovi settori per ampliare la vostra produzione, arricchendo il vostro portfolio e ampliando i vostri guadagni.

L’unico eBook in italiano che tratta il mondo delle immagini, statiche e in movimento, del microstock nella sua totalità: perché se vendere foto on line lo fanno in pochi, ancora meno producono e vendono video e illustrazioni. E pochissimi con successo guadagnandoci una cifra dignitosa: vuoi essere uno di loro?
LanguageItaliano
Release dateMar 14, 2017
ISBN9788826038537
Mondo Microstock. Vendere on line fotografie illustrazioni video.

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    Mondo Microstock. Vendere on line fotografie illustrazioni video. - Greta Antoniutti

    conclusive

    Una (doverosa) introduzione

    A scanso di equivoci credo sia doverosa una premessa: se volete fare soldi in poco tempo da casa vostra, comodamente svaccati sulla vostra poltrona/divano/sedia da pc.. beh, meglio che non leggiate questo libro!

    I soldi facili su internet non esistono come in qualsiasi altro ambito: neanche rapinare una banca è facile.. quindi vedete voi!!

    Vivere vendendo foto può essere un obbiettivo, ma è molto più difficile da conseguire: ci vogliono anni di lavoro e impegno, questa è una maratona non uno sprint. In linea generale è molto più facile riuscire a mantenersi con un qualsiasi lavoro da dipendente: è importante che questo concetto vi sia bene impresso nella mente.

    Seconda doverosa premessa: se sognate un lavoro che vi faccia guadagnare soldi veri con pochissimo impegno.. siete di nuovo nel posto sbagliato.

    Esistono veramente persone che vivono di fotografia microstock, ne esistono anche alcune che ne vivono bene o, addirittura, molto bene.. come esistono star del cinema, sportivi olimpionici e rockstar che fanno milioni!! Ma per ogni individuo che ce l'ha fatta, e ha convinto migliaia di persone a comprare i suoi libri/cd/ecc, ci sono centinaia di rocker di provincia che a malapena tirano su i soldi per una birra una volta al mese.

    Nel mondo del microstock ci sono effettivamente delle persone che arrotondano dignitosamente lo stipendio ogni mese: certo arrotondare non è vivere ma, almeno secondo me, è già qualcosa. Ci sono poi persone che ne vivono senza, peraltro, raggiungere grosse cifre: un migliaio di euro al mese o poco meno.. Si tratta di persone che hanno dedicato tempo, fatica e risorse a questa attività: e quando scrivo tempo intendo ore di lavoro (magari serale) per ANNI.

    Quindi, ribadisco, questo non è assolutamente il manuale per fare soldi in poco tempo senza sforzo. Perché, francamente, una ricetta magica per un simile obbiettivo non la conosco né credo che esista.

    Terza doverosa premessa, questo NON è un testo di tecnica fotografica: vuole, infatti, essere una guida del mondo microstock nella sua interezza o quasi, non solo quindi limitato alla fotografia, e certamente non è una guida tecnica su come fare le foto con la reflex.

    Scrivo o quasi riguardo all’interezza perché gli effetti sonori e la musica non verranno direttamente trattati nel corso di questo eBook: in ogni caso alcuni argomenti affrontati possono interessare anche i produttori di musica e/o suoni, dato che hanno valenza e interesse in generale nel mondo microstock (ad esempio il metodo di indicizzazione, le tasse, ecc).

    Chiarito questo, spero che questo ebook sul mondo del microstock vi possa essere, utile sia che siate professionisti della fotografia sia che siate dei neofiti.

    Buona lettura!

    Capitolo 1 – Cos'è il Microstock?

    1.1 La fotografia, illustrazione e videomaking d’archivio oggi

    Vendere un’immagine a pochi centesimi.. un milione di volte!

    Microstock è una parola che deriva dalla contrazione dei termini micropayment e stock photography: non si tratta, quindi, di un tipo di fotografia ma di un modello di business per la commercializzazione delle immagini (e non solo) d’archivio. Sostanzialmente significa che per pochi soldi (da pochi centesimi a qualche decina di euro/dollari) si può acquistare la licenza di utilizzo di foto di alta qualità, scegliendo da delle banche di immagini che definire immense è riduttivo.

    Attenzione: qui viene venduta la licenza di utilizzo, non la foto! Questo significa che la stessa immagine, o meglio il suo utilizzo, può essere venduta più e più volte a diverse persone per scopi diversi, ma la proprietà della foto rimane sempre e comunque all’autore.

    Come si può molto più dettagliatamente leggere su Wikipedia, tutto è iniziato nel 2000 quando iStockphoto ha messo a disposizione on line migliaia di foto. Il servizio era inizialmente gratuito ma, visto il successo riscosso, dal 2001 iStockphoto ha iniziato a chiedere un piccolo contributo economico per il download e l'uso delle foto.. così è nato il modello di fotografia stock a prezzi micro: il microstock!

    Cosa ha reso possibile questa rivoluzione?

    Sicuramente l'evoluzione tecnologica: una macchina fotografica digitale oggi ha un costo abbordabile e un ingombro minimo. E non sto parlando solo delle reflex o delle mirrorless di ultima generazione: alcune foto che ho venduto e sono presenti nel mio portfolio sono state scattate con macchine compatte assolutamente non professionali! Stesso discorso vale per l’eventuale altra attrezzatura, dalla tecnologia video ai programmi per l’illustrazione.

    Un altro aspetto che non va sottovalutato è internet: in Italia solo il 30% della popolazione vive davvero on line (almeno secondo l'Istat) ma, negli altri paesi del primo mondo, la rete ha cambiato profondamente la vita e il lavoro.

    Oggi si può lavorare da casa, fare la spesa seduti sul wc o guardare filmati in tempo reale di ogni parte del mondo; la rete, sempre più presente e ampia, ha creato nuovi bisogni: c'è più bisogno di foto adesso che negli anni 70. Se è vero che i servizi da matrimonio sono sempre meno e presto, probabilmente, diverranno obsoleti, è anche vero che il mondo del web ha fame di immagini: blog, articoli, pubblicità.. in quantità e varianti che mai ci si sarebbe sognati in passato!!

    E qui arriviamo ai clienti: chi sono i clienti? Chi compra dalle agenzie di microstock?

    I clienti sono molto eterogenei, così come l'uso che viene fatto delle immagini acquistate: piccole pubblicità, poster, cartoline, foto a corredo di articoli di giornali e riviste, presentazioni power point per conferenze, volantini, decorazioni per carte regalo/biglietti/bicchieri/ecc, magliette, menù di ristoranti, depliant turistici, immagini per siti web e blog… e tanto altro che neanche ti sfiora la mente quando la foto la realizzi!

    Provate a pensare un attimo a quante foto ogni giorno vi capita di vedere su internet.. Ormai sono tutti abituati ad avere almeno un’illustrazione colorata in un testo, altrimenti esso pare troppo scritto e lungo: è un nuovo modo di vedere le cose e richiede una valanga di immagini.

    Ma dove sta la fregatura?!

    Sicuramente come prima cosa vanno considerati i compensi; in generale nelle agenzie microstock una singola immagine viene venduta a prezzi davvero bassi: 0,25/0,50 centesimi circa o simili, in ogni caso quasi sempre per una cifra inferiore a 1 euro. Se si vuole avere un ritorno economico decente, quindi, bisogna vendere moltissime foto ogni mese, in caso contrario il guadagno sarà davvero deludente.

    Inoltre va considerato che gli albori di internet sono un ricordo del passato: se all'inizio le agenzie (e la clientela) erano di bocca buona, anche a causa della scarsità dell'offerta – centinaia di foto per migliaia di utenti.. -, oggi, venti anni dopo, i clienti sono molto più esigenti e il mondo microstock molto più competitivo. Come molti fanno continuamente notare, i tempi d'oro del microstock sono decisamente finiti anche se, pur considerando l’aumento di immagini disponibili, sono anche aumentati moltissimo i fruitori delle stesse immagini: il web è più ampio oggi che dieci anni fa!

    Sia come sia, questo è il microstock oggi: un modello di business quindi, non un tipo di arte. E questo concetto è bene che lo teniate a mente..

    E qui è bene aprire una piccola parentesi sulla trappolona dell’artista.

    Infatti, purtroppo, l’artisticità tende un tranello ai contributori un po' svampiti o semplicemente ingenui: essi scambianoil microstock per una gara artistica, finendo per sentirsi partecipanti ad una versione web di American Idol. E, dopo i conseguenti rifiuti del proprio materiale, eccoli lì che, novelli leoni della tastiera, rigurgitano su forum e blog la loro frustrazione da orgoglio artistico deluso che si conclude sempre con il solito concetto: le agenzie microstock non capiscono niente, le mie foto/illustrazioni/musica/ecc sono arte di livello troppo elevato per loro.

    A costo di ferire questi/e fanciulli/e dall’animo così sensibile a qualsivoglia critica,

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