Giulietta Simionato
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Recensioni su Giulietta Simionato
1 valutazione1 recensione
- Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Interessante e di veloce lettura, racconto di una leggenda dell’opera.
Anteprima del libro
Giulietta Simionato - Renzo Allegri
Discografia
Quante lacrime prima del successo
Giulietta Simionato, celeberrima cantante lirica, se ne è andata da questo mondo all’alba del 5 maggio 2010. Era nata a Forlì, il 12 maggio 1910, e le mancavano esattamente sette giorni per compiere 100 anni.
Dotata di una voce unica, armoniosa, colorita, ampia, che le permetteva di affrontare con indifferenza le note acute come quelle gravi, è stata la Callas del registro mezzosoprano.
Come la divina
, era, pure lei, in palcoscenico, anche una straordinaria attrice. Le sue interpretazioni di Carmen, di Azucena nel Trovatore, di Amneris nell’Aida, di Jane Seymour in Anna Bolena, restano indimenticabili per gli appassionati di opere liriche.
Le cronache musicali del tempo sono piene di articoli che inneggiano ai suoi trionfi. Una volta alla Scala, dopo un duetto con Franco Corelli, ebbe 45 minuti di applausi. Maria Callas la voleva spesso al suo fianco. I direttori d'orchestra se la contendevano. I teatri di tutto il mondo la corteggiavano.
Le biografie ufficiali raccontano la sua vita e la sua carriera a tinte radiose. Una bella favola. Un autentico sogno. In realtà, la sua un’esistenza privata, almeno fino all’età di 50 anni, fu triste e drammatica. A cominciare dalla prima infanzia. E continuando anche nell’adolescenza e nella giovinezza.
Questa cantante, che per la sua grande arte è entrata nella leggenda, non conobbe niente delle gioie normali che l’infanzia, l’adolescenza, la giovinezza riserva a tutti. Per una serie di cause e concause fu sempre infelice, triste, chiusa, sfortunata. Raramente si può leggere una storia così piena di infelicità.
La vidi la prima volta sul palcoscenico dell’Arena di Verona nel luglio del 1965, in Carmen. Ultima Carmen della sua fulgida carriera. Con lei cantavano Mirella Freni, Gastone Limarilli, Giangiacomo Guelfi e dirigeva
Nino Sanzogno, con la regia di Luisillo, indimenticato coreografo e ballerino spagnolo.
Giulietta Simionato, che aveva 55 anni, fu una Carmen scatenata e applauditissima. Sembrava nel pieno della giovinezza. Era reduce da trionfali successi alla Scala di Milano e allo Staatsoper di Vienna, e nessuno avrebbe immaginato che, alla fine di quell’anno, si sarebbe ritirata dalla carriera.
<
Anni d'inferno
Un giorno le dissi: <
Mi guardò in silenzio. Mi fissò dritto negli occhi e il suo viso divenne triste. Disse: <
Abbassò lo sguardo tagliente. Rimase pensierosa. Forse era commossa.