L'ustascia, le donne e Dio
By Diego Zandel
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Thriller - romanzo breve (57 pagine) - Un drammatico noir. E una finestra su un tempo che crediamo già lontano, ma non lo è.
Boris e Marko. Uniti da giovanile amicizia, divisi da ideali inconciliabili. Comunista jugoslavo il primo, nazionalista croato l’altro. E poi: l’italiana Silvia. Vittima di un fascino slavo che purtroppo cela letali segreti. Perché il “crociato” ustascia ha un’idea molto precisa di ciò che una donna dovrebbe essere, agli occhi di Dio. L’ustascia, le donne e Dio è un racconto nero, ambientato alla fine degli Anni ’80, lungo il Reno, tra Germania e Svizzera, ma che ci riporta soprattutto alla complessità che caratterizzò l’ex-Jugoslavia.
Diego Zandel nasce nel 1948, a Servigliano, in uno dei campi profughi destinati ad accogliere l’esodo degli istriani, fiumani e dalmati di etnia e lingua italiana. Cresce poi nel Villaggio Giuliano-Dalmata di Roma, dove vive i con i genitori fiumani e la nonna paterna.
Nel suo futuro di scrittore, ad influenzarlo saranno soprattutto queste origini, oltre che l’aver sposato una donna, ora scomparsa, di madre greca, matrimonio che lo porterà a fare di Kos un luogo d’elezione.
Ampia la sua produzione giornalistica, saggistica e narrativa, tra cui i libri Massacro per un presidente (Mondadori, 1981), Una storia istriana (Rusconi, 1987), Crociera di sangue (Mondadori, 1993), Operazione Venere (Mondadori, 1996), I confini dell’odio (Aragno, 2002), L’uomo di Kos (Hobby&Work, 2004), Il fratello greco (Hacca, 2010), I testimoni muti (Mursia, 2011), Essere Bob Lang (Hacca, 2012) e Manuale sentimentale dell’isola di Kos (Oltre Edizioni, 2016).
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L'ustascia, le donne e Dio - Diego Zandel
a cura di Fabio Novel
Diego Zandel
L'ustascia, le donne e Dio
ROMANZO BREVE
Prima edizione marzo 2017
ISBN 9788825401172
© 2017 Diego Zandel
Edizione ebook © 2017 Delos Digital srl
Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano
Versione: 1.0
Font Stardon Stencil Bold by Vernon Adams, SIL Open Font Licence 1.1
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Indice
Il libro
L'autore
L'ustascia, le donne e Dio
Citazione
Boris
Marko
Boris
Marko
Boris
Marko
Boris
Marko
Boris
Marko
Boris e Marko
Nota dell’autore
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Il libro
Un drammatico noir. E una finestra su un tempo che crediamo già lontano, ma non lo è.
Boris e Marko. Uniti da giovanile amicizia, divisi da ideali inconciliabili. Comunista jugoslavo il primo, nazionalista croato l’altro. E poi: l’italiana Silvia. Vittima di un fascino slavo che purtroppo cela letali segreti. Perché il crociato
ustascia ha un’idea molto precisa di ciò che una donna dovrebbe essere, agli occhi di Dio. L’ustascia, le donne e Dio è un racconto nero, ambientato alla fine degli Anni ’80, lungo il Reno, tra Germania e Svizzera, ma che ci riporta soprattutto alla complessità che caratterizzò l’ex-Jugoslavia.
L'autore
Diego Zandel nasce nel 1948, a Servigliano, in uno dei campi profughi destinati ad accogliere l’esodo degli istriani, fiumani e dalmati di etnia e lingua italiana. Cresce poi nel Villaggio Giuliano-Dalmata di Roma, dove vive i con i genitori fiumani e la nonna paterna.
Nel suo futuro di scrittore, ad influenzarlo saranno soprattutto queste origini, oltre che l’aver sposato una donna, ora scomparsa, di madre greca, matrimonio che lo porterà a fare di Kos un luogo d’elezione.
Ampia la sua produzione giornalistica, saggistica e narrativa, tra cui i libri Massacro per un presidente (Mondadori, 1981), Una storia istriana (Rusconi, 1987), Crociera di sangue (Mondadori, 1993), Operazione Venere (Mondadori, 1996), I confini dell’odio (Aragno, 2002), L’uomo di Kos (Hobby&Work, 2004), Il fratello greco (Hacca, 2010), I testimoni muti (Mursia, 2011), Essere Bob Lang (Hacca, 2012) e Manuale sentimentale dell’isola di Kos (Oltre Edizioni, 2016).
Vari psicologi interpellati avevano desunto una lettura della bibbia da parte di Bible John in cui le donne risultavano tutte meretrici, dato comprovato dal fatto che, pur essendo sposate, le sue vittime avevano accettato di uscire con lui.
Jan Rankin, da Morte grezza
Boris
Boris notò la ragazza sul molo, in attesa del battello. Era minuta e agile, con i capelli neri tagliati corti. Vestiva in modo sportivo: una polo blu su un paio di jeans e Superga ai piedi. Appesa al collo portava una reflex e, a tracolla, la borsa con le pellicole, i filtri, gli obiettivi. Sembrava una fotografa di professione più che una turista, come la gran parte della gente che vedeva intorno, anch’essa con macchine fotografiche e fotocamere.
Era, evidentemente, più giovane di lui.
La vide avvicinarsi al bordo del molo e sporgersi a guardare il fiume, ricco dei riflessi del sole. Le andò accanto. Due cigni reali, candidi e superbi, si stavano abbracciando con i colli lunghi e flessuosi in una spirale amorosa. La ragazza scattò loro un paio di fotografie.
– Ora si ameranno per tutta la vita, lo sa? – le disse in tedesco.
La ragazza guardò l’uomo sorpresa. Boris non capì se per la frase che aveva pronunciato o per quel suo approccio improvviso. Ma non rivelava diffidenza.
– Intende dire che resteranno fedeli l’uno a l’altro per tutta la vita?
Boris sorrise pallidamente e annuì.
La ragazza gettò ancora un’occhiata incuriosita ai cigni. L’uomo le restò silenzioso al fianco, come se volesse condividere con lei quell’accoppiamento. Sentì il bisogno di rompere il disagio.
– È di Stein am Rhein, lei?
Boris, invece di risponderle, sollevò il mento verso il largo.
– Ecco il battello – disse, e si mosse verso l’imbarcadero dove erano raccolte altre persone in attesa, soprattutto giovani con le biciclette e gli zaini.
La ragazza provò disappunto per quel comportamento. Restò ferma per un attimo a fissare la nuca e le spalle dell’uomo, alto e asciutto, che con passo agile e sicuro si allontanava da lei, quindi a sua volta si avviò nella stessa direzione.
Il battello aveva cominciato le manovre di attracco. Appena fu assicurato con le funi alle bitte venne gettata la passerella. Ordinatamente la piccola folla in attesa di salire a bordo si predispose ai lati per lasciare spazio ai viaggiatori