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Chi è ora il Boss: L’Assistente del Capo
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Chi è ora il Boss: L’Assistente del Capo

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About this ebook

Dall’autrice best seller, Lexy Timms, arriva una storia che vi farà innamorare ancora e ancora.

Quanto puoi avvicinarti al fuoco senza bruciarti?


Ha il lavoro dei suoi sogni, lavora e frequenta il suo boss incredibilmente sexy ed, allo stesso tempo, sta guadagnando una fiducia in sé che non aveva mai avuto e Jamie pensa di non poter avere di meglio.

Sta aiutando a dirigere una compagnia miliardaria. I problemi di famiglia sembrano risolti e anche se lei ed Alex devono risolvere dei piccoli problemini, sembra che siano in grado di essere professionali sul lavoro e innamorati al di fuori.

Peccato che la perfezione non sia esattamente come Jamie immaginava.


** Chi è Ora il Boss è il terzo libro della serie L’Assistente del Capo **

È un romanzo per adulti. Contiene contenuti espliciti, ma è un romanzo d’amore, NON è un testo erotico.

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateNov 10, 2018
ISBN9781507172094
Chi è ora il Boss: L’Assistente del Capo
Author

Lexy Timms

"Love should be something that lasts forever, not is lost forever."  Visit USA TODAY BESTSELLING AUTHOR, LEXY TIMMS https://www.facebook.com/SavingForever *Please feel free to connect with me and share your comments. I love connecting with my readers.* Sign up for news and updates and freebies - I like spoiling my readers! http://eepurl.com/9i0vD website: www.lexytimms.com Dealing in Antique Jewelry and hanging out with her awesome hubby and three kids, Lexy Timms loves writing in her free time.  MANAGING THE BOSSES is a bestselling 10-part series dipping into the lives of Alex Reid and Jamie Connors. Can a secretary really fall for her billionaire boss?

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    Chi è ora il Boss - Lexy Timms

    Trama:

    Dall’autrice best seller, Lexy Timms, arriva una storia che vi farà innamorare ancora e ancora.

    Quanto puoi avvicinarti al fuoco senza bruciarti?

    Ha il lavoro dei suoi sogni, lavora e frequenta il suo boss incredibilmente sexy ed, allo stesso tempo, sta guadagnando una fiducia in sé che non aveva mai avuto e Jamie pensa di non poter avere di meglio.

    Sta aiutando a dirigere una compagnia miliardaria. I problemi di famiglia sembrano risolti e anche se lei ed Alex devono risolvere dei piccoli problemini, sembra che siano in grado di essere professionali sul lavoro e innamorati al di fuori.

    Peccato che la perfezione non sia esattamente come Jamie immaginava.

    ––––––––

    ** Chi è Ora il Boss è il terzo libro della serie L’Assistente del Capo **

    È un romanzo per adulti. Contiene contenuti espliciti, ma è un romanzo d’amore, NON è un testo erotico.

    Capitolo 1

    Era passato un mese dal matrimonio di Christine. Gli affari andavano alla grande per Alex; un altro grande investiture si era aggiunto al suo portfolio, il che teneva lui e Jamie occupati, ma costruire il futuro richiedeva tempo, sforzi ed energie.

    Jamie si sistemò sull’ampia sedia di pelle e sospirò. Era passata una settimana dall’ultima volta che avevano dormito insieme e, onestamente, il suo umore stava peggiorando a vista d’occhio. Il sesso faceva parte di lei; una liberazione che la teneva in equilibrio e concentrata anche negli altri aspetti della sua vita. E dopo aver trovato il partner perfetto in Alex, non voleva lasciar passare altri giorni prima di dovergli ricordare il bisogno che sentiva.

    A dir la verità, sarebbe perfetto proprio adesso. Si alzò e lisciò la gonna nera lungo la curva del sedere prima di arrivare in corridoio.

    Gina alzò lo sguardo e sorrise. Domani sera beviamo un drink?

    La segretaria di Alex era diventata una grande amica di Jamie. I loro ‘happy hour privati’ erano diventati una certezza nella vita di Jamie. Dopo essere cresciuta in una casa dove lei non era mai abbastanza e non faceva mai abbastanza, Gina era una dolce e benvenuta novità. Quella donna la faceva sentire bene con se stessa.

    Assolutamente. Jamie lanciò un’occhiata verso la porta chiusa di Alex. Stamattina è di buonumore? Non ho ancora avuto il piacere di vederlo.

    È un po’ teso, ma è in arrivo la conferenza con gli investitori. È sempre un po’ irritabile in questo periodo dell’anno. Fissò Jamie con un sorriso sghembo. Però ultimamente è stato più felice del solito.

    Jamie cercò di ignorare il commento di Gina e, allo stesso tempo, di non arrossire. Era quasi impossibile. È stato parecchio occupato. Ho fatto molti straordinari la settimana scorsa, cercando di mettere per iscritto i suoi discorsi. Fece spallucce e si avviò alla porta, premendoci contro l’orecchio. C’è qualcuno o è al telefono? Jamie aveva controllato gli appuntamenti di lui che erano presenti su entrambi i loro tablet, ma poteva comunque esserci qualcuno nel suo ufficio.

    No e no. Entra e vedi se puoi regalargli un raggio di Sole, rise Gina.

    Jamie non poté fare a meno di sorridere. Farò uno sforzo. Bussò una volta ed entrò.

    Alex era in piedi, con la schiena rivolta verso di lei, con le mani poggiate sulla scrivania dietro di lui. Le sue spalle si irrigidirono, ma non si mosse, il che significava che probabilmente stava leggendo.

    Sono io, sussurrò dolcemente lei, non volendo spaventarlo. Chiuse la porta, cosa che sembrò attirare la sua attenzione.

    Lui si voltò ed infilò le mani nelle tasche dei pantaloni, tirando indietro la giacca nera sui fianchi. Giorno. Non stai bene? Le sue sopracciglia scure si arcuarono mentre stringeva le labbra.

    La settimana era stata dura per lui, come l’ultimo mese. L’avevano passato più che altro a casa dell’uno o dell’altra. Qualche notte per far l’amore velocemente e poi di nuovo in pista. Lui spostò una mano sulla parte anteriore della giacca per sbottonarla e regalandole un sorriso tirato. Cosa posso fare per te, Jamie? Ho una riunione da quarantacinque minuti ed ho bisogno di prepararmi. Si voltò di nuovo verso i suoi appunti, rileggendoli mentre gli sfuggiva un sospiro. Sono pronto per fare questa merda.

    So che lo sei. Lei si mosse e si fermò proprio davanti a lui. Timida, esitò per un attimo prima di liberarsi della sua timidezza. Fece scivolare le mani intorno alla vita di lui e premette le mani contro i suoi fantastici addominali. Siediti e riguarda i tuoi appunti. Voglio soltanto guardarti.

    Lui alzò lo sguardo dagli appunti e poi li lanciò sulla scrivania, facendo scivolare le dita tra i capelli di lei, e tirandola a sé. Jamie chiuse gli occhi, memorizzando l’immagine del bellissimo viso di lui: lineamenti perfetti ed una barba perfettamente rasata che gli davano il fascino del ragazzaccio.

    Le labbra di lui erano morbide, la sua lingua calda e bagnata mentre incontrava quella di lei. Lei si aprì per lui e gemette al sapore della sua lingua.

    Dita forti l’afferrarono per i fianchi prima di tornare a giocare con le sue curve. Era passato così tanto ed il bacio passò velocemente da un ‘buongiorno’ ad un ‘ho dannatamente bisogno di te’.

    Lui lo interruppe, con gli occhi spalancati ed il fiato corto. Dannazione! Dovrei cancellare la riunione.

    Non puoi. Lei gli passò le dita sulla mascella mentre lui passava dai capelli al seno, stringendolo piano.

    Ho bisogno di te. Lui premette le labbra sul collo di lei, risalendo fino al suo orecchio. Dimmi che anche tu hai bisogno di me.

    Così tanto, mormorò lei e si premette contro il suo petto. Dieci minuti. O cinque, me ne bastano cinque. Tu pensa agli appunti e lascia che io mi occupi di te.

    Lui annuì, sorridendo malizioso mentre si apriva i pantaloni e la guardava con interesse. Sei così maledettamente bella. Perché non hai dormito tra le mie braccia questa settimana? Si abbassò i pantaloni sui fianchi, era già duro e piuttosto orgoglioso della sua erezione. Lanciò i suoi costosi pantaloni sulla sedia e si accarezzò una volta mentre aspettava che lei si togliesse le mutandine.

    Il calore la riempì al pensiero di offrirsi a lui. Non c’era mai stato un uomo nel suo passato che la eccitasse di più, o che la lasciasse ansiosa dell’incontro successivo. Non lo so, ma non accadrà più. Ho così tanto bisogno di te da essere imbarazzante. Lei si voltò e si alzò la camicetta mentre le mani di lui le afferravano le cosce.

    Si abbassò piano su di lei, prendendosi del tempo che non avevano. L’intensa pressione di essere penetrata da un uomo con le sue dimensioni la fece quasi urlare.

    Cazzo, Jamie, ringhiò lui alzando i fianchi, e spingendosi contro di lei.

    Lei urlò e chiuse gli occhi, appoggiandosi all’indietro e muovendo i fianchi.

    Niente per cui devi sentirti imbarazzata. Io sono il tuo uomo. Prendi ciò di cui hai bisogno quando ne hai bisogno, piccola. Le leccò la carotide e le accarezzò il clitoride. Muoviti contro di me. Vieni un paio di volte e poi ti raggiungo. Veloce.

    Sì, mormorò lei agitando i fianchi, mentre il suo corpo decideva se spingere in avanti verso le dita di lui o indietro contro il suo cazzo.

    I denti di Alex l’afferrarono a lato del collo mentre lui emetteva un basso ringhio. Forse aspettare qualche giorno era meglio. Rendeva il sesso più aggressivo e carnale.

    Il calore le esplose al centro dello stomaco, e tremò, incurante di come potesse sembrare. L’unica cosa che contava era che lui la scopasse. Fece scivolare le mani lungo la scrivania e si dondolò contro di lui mentre le dita di lui le affondavano nei fianchi, per alzarla ed abbassarla.

    Incredibile, disse lui con l’affanno e la tirò su, obbligandola a stare piegata, ma comunque ferma. Si abbassò su di lei e cominciò a penetrarla ancora più velocemente. Lei tremò e si morse il labbro per evitare di urlare mentre il piacere le esplodeva dentro. Eccone uno, disse lui. Dammene un altro. Lo voglio.

    Anch’io. Lei premette la guancia contro la scrivania ed alzò il culo per dargli più spazio per muoversi.

    I profondi grugniti di lui, insieme al delizioso profumo della sua colonia, la fecero impazzire. Mani avide le percorrevano il corpo, facendola sentire desiderata, bellissima e perfetta. Solo Alex le faceva quell’effetto. La scrivania si muoveva sotto di lei per le forti spinte di lui e lei urlò, avvicinandosi sempre di più all’orgasmo.

    Così vicina, bofonchiò lei.

    Bene. Questo è solo l’inizio. Assaggerò ogni centimetro del tuo corpo e guarderò mentre godi di ogni centimetro del mio prima di fare l’amore con te per ore. Se non stanotte...molto presto. Ho bisogno di sentirti urlare. La sua voce era bassa e roca.

    Ed ottenne il suo scopo.

    Alex, urlò lei premendosi contro di lui, ruotando i fianchi meglio che poteva mentre le fiamme del piacere esplosero nel suo ventre, facendole perdere il senno, incurante di tutto tranne che di lui.

    Eccolo, piccola. Lui aumentò le spinte e si abbassò su di lei per darle dei piccoli baci sulla guancia. Ti raggiungo. Va bene?

    Sì. Cazzo sì. Lei si voltò meglio che poté per baciarlo.

    Le forti dita di lui le presero il mento mentre lui approfondiva il bacio e gemeva contro la sua bocca, perdendosi in lei.

    Una forte emozione si riversò in lei e si sforzò di trattenere le lacrime. Lui era tutto ciò che desiderava e lei sembrava giusta per lui, ma qualcosa li frenava. Finirono di fare l’amore e lui si alzò per pulirsi mentre faceva un profondo sospiro.

    Non avevo capito quanto avessi bisogno di te. Le sorrise mentre lei si alzava e si abbassava la gonna.

    Io sì. Mi stavo trasformando in una stronza e stamattina ho capito perché. Lei si mosse verso di lui, circondandogli la vita con le braccia mentre lui finiva di abbottonarsi i pantaloni.

    Avevi bisogno di ricordare perché sei la fantasia di ogni ragazzo? disse lui alzando le sopracciglia e baciandola ancora una volta.

    Non mi interessa ogni ragazzo. Soltanto te. Lei gli morse il labbro prima di spostarsi per recuperare le mutandine. Non era la fantasia di ogni ragazzo, era lui ad essere la fantasia di ogni ragazza. Si infilò le mutandine nella tasca della gonna e si avviò alla porta. Hai dieci minuti. Buona fortuna per oggi.

    Grazie, Jamie. Ci vediamo dopo. Adesso mi sento incredibilmente bene.

    "Dovresti. Tu sei incredibile." Si fermò vicino la porta per guardarlo, mentre lui tornava ai suoi appunti e si controllava i capelli allo specchio. Lo aveva perso di nuovo, ma andava bene così. Lo aveva avuto e lui le aveva ricordato che stavano insieme meglio che potevano ed era abbastanza.

    Gina alzò gli occhi mentre Jamie usciva. È pronto ad andare? La riunione è tra dieci minuti.

    Sì. Ha i suoi appunti ed è assolutamente preparato. Dovrebbe essere una vittoria facile. Jamie si spostò verso la scrivania, cercando di apparire molto più calma e disinvolta di quanto fosse in realtà. Aveva pianificato una visita alla bagno delle signore, ed anche un bicchiere d’acqua ghiacciata. Per qualcuno che si era abituato a sessioni multiple di sesso durante il giorno, il suo corpo si stava appena scaldando per ciò che non avrebbe avuto.

    Ottimo. Amo il fatto che riesci sempre a tirarlo su. Dovremmo mandare il tuo visino sorridente in tutti gli uffici dei dirigenti.

    Um, no. Jamie rise e si voltò mentre Alex usciva.

    Torno tra due ore. Dì a Mr. Barnes che potrei tardare un po’, abbaiò lui verso Gina ed uscì dalla porta, senza neanche guardare Jamie.

    Lei capiva il bisogno di essere discreti, ma essere ignorata in quel modo la feriva un po’. Di solito, andava con lui alle riunioni; adesso, lui preferiva che lei restasse in ufficio o

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