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Luoghi segreti a due passi da Roma - Volume 1
Luoghi segreti a due passi da Roma - Volume 1
Luoghi segreti a due passi da Roma - Volume 1
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Luoghi segreti a due passi da Roma - Volume 1

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About this ebook

Volete l’avventura vicino a una grande città?

Ecco le guide sui luoghi segreti a due passi da Roma

Esse non sono paragonabili ad altre in commercio. Danno infatti informazioni su luoghi segreti che vengono tralasciati dalle altre guide escursionistiche.

Esse sono anche un complemento per le altre in vendita.

50 itinerari entusiasmanti (25 nel volume 1 e 25 nel volume 2) che vi porteranno in luoghi segreti non raggiunti da sentieri, non semplici da individuare, suggestivi e letteralmente a due passi da Roma.

Indice del volume 1:

1) Le cascate.

•La cascata di Ponte Lupo

•Le cascatelle di Sasso

•La cascata dell’Inferno

•.La cascata del Corese

2) Le Forre e le Doline. Prima parte

•Il Fosso del Peccato

•Il Fosso dell’Acqua Forte

•La Fossa Ampilla

•La Forra del Cremera

•La Buca di San Francesco

•La Forra del Maschio d’Ariano

3) Le opere d’ingegno dell’uomo: mole, tagliate e acquedotti. Prima parte

L’acquedotto del Fosso della Torraccia

•La Mola di Magliano

•Il Ponte Lupo. Prima parte.

•Le Mole del Fosso di Sant’Antonino

•La Tagliata Fantibassi

•Le Gallerie Etrusche del Fosso degli Olmetti

4) I castelli

•Il Castello di Filissano

•L’insediamento di Belmonte

•Il Castello d’Ischia

•Il Castello di Pizzo Jella

5) I misteri della Terra

•Il lago rosso di Pomezia

•I Bagni della Regina

•I laghi della Solforata di Pomezia

•La Caldara di Palidoro

•La grotta del Fauno

Le guide escursionistiche “Luoghi segreti a due passi da Roma” sono in particolare rivolte

a chiunque ami l’avventura e in primis a tutti i cittadini romani con un minimo di senso dell’avventura

ai soci CAI (e da socio CAI so che sono interessati) luoghi che possono completare itinerari escursionistici sui Monti Prenestini e sui Colli Albani

ai biker e ai mountain biker

agli escursionisti, associati e no a Federtrek e ad altre associazioni escursionistiche, che vogliano diversificare i loro itinerar

agli Scout. Da ex scout so quanto la fantasia, la vita all’aria aperta e l’avventura sono importanti nel processo educativo dei ragazzi. E cosa c’è di meglio che portare i ragazzi scoprire luoghi segreti? Ecco perché gli Scout di Roma, ma non solo, saranno felici di coniugare natura, avventura e cultura a poca distanza da una grande città.

Ai genitori.

Il desiderio di avventura è connaturato in noi. Non per nulla desideriamo prendere l’aereo e andarcene a cercare emozioni magari in siti archeologici esotici e lontani e ignoriamo che in meno di un’ora di macchina, o di pulman, o di treno, o di bicicletta da Roma, possiamo giungere in luoghi misteriosi dove possiamo vivere sensazioni particolari.

Mentre mi scapicollavo fra rovi, fili spinati e anfratti cominciai a guardare con occhio diverso i luoghi segreti a due passi da Roma che andavo individuando: castelli, mulini, torri, sistemi ipogei per regimentare le acque, accorgendomi della caratteristica che li accomunava: questi luoghi segreti sono la summa di una storia millenaria di lavoro, idee, eccellenze.
LanguageItaliano
PublisherLuigi Plos
Release dateJan 13, 2017
ISBN9788822888839
Luoghi segreti a due passi da Roma - Volume 1

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    Luoghi segreti a due passi da Roma - Volume 1 - Luigi Plos

    Luigi Plos

    Luoghi segreti a due passi da Roma

    Primo volume

    (Nella foto: il Castello di Filissano)

    Impaginazione e design a cura di Gianluca Gandini @ grafingegno.com

    Sono vietate la riproduzione e l’invio (anche parziali) a mezzo elettronico di testo e foto contenuti all’interno della seguente pubblicazione.

    Le immagini sono di proprietà di Luigi Plos e degli autori che ne hanno autorizzato la pubblicazione. Il seguente volume in formato ePub è di stretta proprietà dell’acquirente e non può essere ceduto o venduto a terzi, pena la sanzione a norma di legge.

    Prima edizione - Ottobre 2016

    L’avventura a Roma a costo zero.

    Che cosa? L’avventura a Roma? Forse storia, archeologia, arte, magari passeggiate nelle zone meno battute dei parchi cittadini. Ma se voglio l’avventura di certo non me ne sto a Roma. Me ne vado, che so, in Kenya, o in Islanda, o in Nepal. Al limite posso provare un pizzico di avventura in qualche passeggiata nei sotterranei di Roma. Ma posso considerare avventurose queste passeggiate metropolitane? E invece, non esattamente a Roma, ma a pochi chilometri dalla città, è possibile provare l’emozione dell’Avventura con la A maiuscola. E di questo stiamo per parlare.

    Prima di tutto un quiz: a quanti KM dal Grande Raccordo Anulare (GRA) è stata scattata la foto sotto?

    Cascata del Canyon di Ponte Lupo

    •150 kmM

    •100 KM

    •20 KM

    Risposta: 20 KM dal Grande Raccordo Anulare. Si tratta del canyon della cascata di Ponte Lupo. Una nota: chi non è di Roma deve sapere che per distanza dal GRA intendo la distanza dal Grande Raccordo Anulare, la strada a scorrimento veloce intorno Roma.

    Torniamo a noi. E riflettiamo: che cos’è l’avventura? In un periodo dove, nonostante la crisi, è ancora un must andare in posti esotici – magari i classici 7 giorni superscontatituttoincluso – tornando con un bottino di foto (tipicamente le solite inquadrature) da postare su Facebook, mi chiedo:

    quanto è necessario andare lontano per scoprire luoghi avventurosi ed emozionanti? E’ veramente la distanza che determina la qualità della vita?

    Per carità; le barriere coralline sono splendide. E straordinarie sono Petra, o Palenque, o gli insediamenti rupestri degli Anasazi e i grandi parchi degli Stati Uniti in genere. D’altra parte sensazioni ugualmente intense me le hanno date vicino a Roma (praticamente sul Grande Raccordo Anulare), arrivandoci una domenica mattina molto presto lungo tracce di sentieri in un bosco, le Cave di Salone, così visibili da migliaia di macchine ogni giorno lungo l’A24, eppure così sconosciute e così difficili da raggiungere. E poi rimasi abbacinato dalla bellezza della cascata del Toce in Val Formazza. Eppure, sempre a pochi chilometri da Roma – nel parco di Veio – mi impressionò ben di più la Cascata dell’Inferno, allorché la vidi per la prima volta, dopo una straordinaria camminata fuori sentiero in ambiente fluviale integro, a chiudere l’oscura forra rocciosa che la precede.

    Continuamo a ragionare: bisogna solo distrarsi e divertirsi, o anche conoscere?

    In tal caso, prima di conoscere la civiltà dei Maya o quella dei Nabatei o quella degli Anasazi, non vale forse la pena conoscere le civiltà che hanno abitato il nostro territorio? E parliamo di popolazioni addirittura preistoriche, che hanno lasciato, per esempio, opere idrauliche straordinarie, come nella Valle dell’Arrone (addirittura all’interno del comune di Roma). Per tacere delle ancor più ciclopiche opere idrauliche edificate dagli Etruschi nel territorio di Formello, poco fuori il Grande Raccordo Anulare.

    Gallerie etrusche presso il Fosso degli Olmetti (Foto di Luca Graziani)

    Torniamo a noi. Ho sempre avuto una passione particolare per i luoghi insoliti. Ovunque essi fossero; e li ho sempre cercati. Fin da ragazzo rimasi sorpreso dalla quantità di decine di insoliti luoghi segreti a due passi da Roma. Poi, dopo oltre vent’anni dedicati alla montagna e all’escursionismo di discreto livello, ricominciai a fare escursioni, o meglio perlustrazioni, nel territorio dove vivo. Fino ad avere una conoscenza non comune dei luoghi segreti presso Roma. E ad avvertire il desiderio di scrivere le due guide in oggetto, con lo scopo di far conoscere questo lato assolutamente insolito della metropoli. Esse raccolgono cinquanta articoli. Un luogo in realtà, il Ponte Lupo, è oggetto di due articoli, postati nel tempo nel relativo gruppo Facebook (Luoghi segreti a due passi da Roma) e nel mio blog.

    Arrivati a questo punto – immagino – ti domanderai: ma come è possibile che accanto a una metropoli come Roma ci possano essere così tanti luoghi segreti e stupefacenti, come quelli qui descritti? Questo è possibile, perché i dintorni di Roma, per la loro selvaticità, sono probabilmente qualcosa di unico per lo meno fra le metropoli europee. Mi sono spesso domandato il motivo di questa peculiarità, individuando due motivi principali:

    La morfologia: il soffice terreno vulcanico è stato scavato dai corsi d’acqua (particolarmente copiosi, anche grazie alle sorgenti di cui è ricco questo territorio pure essendo a bassa quota). Le numerose forre in tal modo create – in particolare a nord e a ovest di Roma – lo hanno reso impervio e relativamente poco antropizzato, lasciando numerosi luoghi intatti nel tempo. Così l’isolamento, insieme a un clima temperato com’è quello romano, ha mantenuto, nonostante l’uomo, una ricchezza di flora e fauna non comuni in particolare all’interno delle forre.

    L’uomo: questo territorio è stato frequentato per millenni dall’uomo, spesso più di quanto sia abitato oggi in certi posti, e soprattutto lo è stato in maniera continuativa proprio dove ora è più disabitato, ovvero a nord e a ovest di Roma. In queste zone dove le forre ostacolano le moderne comunicazioni, le stesse erano abitate da lavoratori di conce e di mulini ed erano collegate al resto del territorio da numerose vie cave etrusche e falische (vie cave, o tagliate, che sono esse stesse una meraviglia e che avremo modo di conoscere).

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