Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Il Gruppo ESP
Il Gruppo ESP
Il Gruppo ESP
Ebook283 pages4 hours

Il Gruppo ESP

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Un gruppo di maghi scalcinati, ma dagli enormi poteri, tenta la conquista del mondo. Segui il gruppo ESP in improbabili viaggi nel tempo, alla ricerca della Pietra Filosofale, del mistico e insidioso Anello del Potere, e in esplorazione nel magico mondo di Oberon e degli elfi. Come se la caveranno nella lotta contro demoni antichi e moderni, congreghe di streghe e oscuri satanisti e, soprattutto, riusciranno a sopravvivere ai disastri causati dai propri maldestri incantesimi?
LanguageItaliano
Release dateOct 31, 2016
ISBN9788822860804
Il Gruppo ESP

Related to Il Gruppo ESP

Related ebooks

Fantasy For You

View More

Related articles

Reviews for Il Gruppo ESP

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Il Gruppo ESP - Stephen Jack Farlock

    tela.

    PROLOGO

    Cosa accadrebbe se un gruppo di semi-deficienti con ambizioni di dominio venisse in possesso di un potere spaventoso in grado di dominare cose e persone?Purtroppo l’abbiamo dovuto sperimentare proprio in questi ultimi anni in seguito al crollo delle borse mondiali provocato da dissennate manovre speculative. Ma forse il mondo ha corso un altro rischio potenzialmente ben più grave e di cui nessuno sinora è venuto a conoscenza. Solo oggi, dopo molti anni, ho trovato finalmente il coraggio di divulgare il mio terribile segreto, riportando fedelmente il racconto che il mio amico, che chiamerò con lo pseudonimo di Steve X, mi riportò in una fredda sera d’inverno del 1995.

    L' Apprendista Stregone

    Tutto ebbe inizio nella tarda primavera del 1991, mentre me ne stavo tranquillamente seduto nel mio piccolo ma dignitoso appartamento alla periferia di Denver, del tutto ignaro che il libro che avevo appena acquistato per pochi dollari avrebbe segnato per sempre la mia esistenza. Per la verità, a quel tempo, la mia vita scorreva anche troppo tranquilla, con il mio lavoro che procedeva monotono, senza particolari soddisfazioni economiche né prospettive di carriera, con pochi amici, piuttosto noiosi, e senza neanche l’ombra di una ragazza. Insomma, per dirla fuori di metafora, all’epoca ero uno sfigato come tanti altri. Amavo però coltivare un hobby, per quanto piuttosto comune: la lettura di romanzi di fantasy. Ho sempre nutrito una grande passione per le storie di magia e mi ha sempre affascinato l'idea che antichissimi rituali, preservati miracolosamente in luoghi remoti e misteriosi, possano trasformare un comune essere umano in un potente stregone. Naturalmente ogni cosa ha un prezzo, ma da quando le persecuzioni contro la magia sono terminate, almeno nel nostro paese, e l'importazione di tecniche orientali ne ha aumentato la disponibilità sul mercato, i costi si sono notevolmente ridotti. Il Diavolo non è più l'unico fornitore di poteri paranormali ed è possibile acquisire diverse facoltà senza necessariamente essere obbligati a mercanteggiare con Satana, la cui presenza, come è noto, può diventare quanto mai ingombrante; forse persino peggiore della banca che qualche anno fa finanziò la mia breve e disastrosa attività di imprenditore, ma questa è tutta un'altra storia. In ogni caso, anche in tempi di globalizzazione e di libera concorrenza, qualcosa bisogna pur sempre pagare e il prezzo è commisurato, come è giusto, alla qualità e alla quantità della merce che si desidera acquistare. I costi possono variare dalla cessione della propria anima fino ad alcune limitazioni della propria libertà, generalmente consistenti in auto-imposizioni di tecniche e di norme ascetiche più o meno rigide. Tra queste, numerosi testi affermano che conservare la castità giovi molto all'acquisizione di poteri ESP e che il contatto con una donna possa far perdere definitivamente tutti i poteri faticosamente acquisiti in anni di dura disciplina. Questo è quanto viene tramandato da alcuni romanzi di fantasy e, come la maggior parte degli appassionati a questo genere letterario, ero convinto che si trattasse di un semplice espediente per sugge­stionare e divertire i lettori. Tutto ciò fino al giorno in cui, in una piccola rivendita di libri usati, mi capitò di acquista­re il libro a cui accennavo sopra. Si trattava di un saggio per aspiranti maghi, tradotto da un testo antichissimo fortunosamente ritrovato in un monastero tibetano e il cui originale era andato distrutto in un incendio. Vi veniva descritta minuziosamente una serie di esercizi per conseguire potenti poteri psichici. Il libro forniva inoltre numerosi incantesimi, che erano stati tradotti in latino, poiché la lingua originale era quasi impronunciabile, almeno per un americano, e il latino costituisce una sorta di lingua universale per maghi e aspiranti tali.

    Spinto dalla curiosità iniziai a leggere il mio nuovo libro come semplice passatempo, ma rimasi presto colpito dall’affermazione che l’unico requisito richiesto per il conseguimento di tali poteri fosse la verginità. Io allora, come tengo a sottolinea­re, non credevo affatto all’esistenza della magia, ma finii per lasciarmi suggestionare. So che potrò apparire infantile e credulone, ma bisogna considerare che all’epoca ero un uomo profondamente solo, insoddisfatto del mio lavoro di venditore di aspirapolvere e desideroso di un successo che non avrei mai potuto ottenere altrimenti. Del resto, gli esperimenti descritti nel testo non comportavano grossi rischi (o almeno così garantiva l'anonimo autore) e inoltre nessuno avrebbe mai saputo che Steve X, nel segreto della sua stanza, ogni notte si sarebbe dedicato ad antichissime pratiche esoteriche. Ma soprattutto, per quanto possa sembrare strano, alle soglie dei miei ventiquattro anni ero ancora vergine. Per la verità fino a quel momento non avevo mai considerato tale condizione come una grande fortuna. Anzi, l’anno precedente ero arrivato di buon grado sul punto di rinunciarvi, grazie al vivo interessamento di una mia graziosa conoscente. Fui salvato dall'intervento tanto inatteso quanto provvi­denziale del marito, che, per ragioni che il lettore può facilmente immaginare, non ebbi mai occasione di ringraziare.

    Approfittai del periodo estivo per dedicarmi interamente agli esercizi che avrebbero dovuto fare di me un potente stregone. La garanzia, fornitami dal testo, sulla facilità di apprendimento e sulla totale innocuità degli esercizi di base, definiti di bassa magia, si rivelò tuttavia un po' troppo ottimistica. Infatti imparai abbastanza presto ad avvertire e proiettare il mio fluido magnetico, ma non riuscii, in un primo momento, a indirizzarlo con esattezza verso il bersaglio. Fu così che nel giro di una settimana demolii quasi completamente la mia casa e alla fine il mio aspetto sembrava quello di un sopravvissuto all’apocalisse nucleare. Avevo imparato a usare il mio nuovo potere, ma non a controllarlo, per cui decisi di avvalermi della consulenza di altri maghi più esperti di me.

    Dopo alcune settimane di intense ricerche, durante le quali mi ero imbattuto solamente in pochi bravi prestigiatori e in molti patetici ciarlatani, in assenza di veri maghi dovetti ripiegare su una nota pranoterapeuta. Raggiunsi così miss Margareth Woodroof Booter in un afoso pomeriggio d'agosto in una splendida villetta alla periferia di Providence.

    Suonai il campanello mentre mi detergevo il sudore che mi colava copiosamente sugli occhi; la porta si aprì quasi istantaneamente.

    << Miss Booter? >> dissi.

    << Va be' che porto i capelli lunghi, ma scambiarmi per mia madre ... >> rispose un giovane dall'aspetto trasandato e l'aria un po' sorniona, che doveva avere all'incirca la mia stessa età.

    Sembrava un figlio dei fiori trasportato chissà come dalla California dei primi anni ’70 al Rhode Island di venti anni dopo.

    << Io mi chiamo Carl >> aggiunse porgendomi la mano. << Vieni, entra, mamma è di là in cucina. >>

    Mi fece accomodare in un salottino piuttosto semplice, ma elegante.

    << Qui non abbiamo l'aria condizionata, ma ci possiamo rinfrescare con una squisita tisana che produco io stesso >> disse uscendo rapidamente e rientrando poco dopo con un vassoio e due bicchieri pieni di una bevanda che dall'aspetto sembrava the.

    << Buona vero? È a base di the verde e di erbe depurative. Oltre a essere rinfrescante non contiene calorie perché è completamente senza zucchero. >>

    << Me ne sono accorto >> risposi disgustato. << Ma tua madre non arriva? Scusami ma ho un po' fretta, perché tra un paio d'ore ho l'aereo per Denver e devo assolutamente parlarle di una cosa importante, che riguarda … >>

    << I tuoi poteri >> mi interruppe Carl.

    << Come fai tu a … >>

    << Ho qualche dote di preveggenza, anche se in verità un po' intermittente. E poi hai una carica energetica talmente forte che riesco a percepirla anche a distanza di diversi metri. >>

    << Davvero? E hai anche ereditato i poteri di guarigione di tua madre? >>

    << Sì, ma deve passarne di acqua sotto i ponti prima che diventi bravo come me >> rispose una voce alle nostre spalle.

    La signora Booter era entrata silenziosamente nella sala portando un vassoio con dei biscotti e due bicchieri di latte.

    << Immagino che lei avrebbe preferito una buona birra o una coca-cola, ma da quando abbiamo un medico nella nostra famiglia >> aggiunse indicando Carl con lo sguardo << certi lussi qui sono banditi. >>

    << Mamma, per favore >> rispose Carl un po' seccato. << Questi biscotti non sono quelli dietetici che ti avevo consigliato. Vuoi che ti aumenti ancora la glicemia? >>

    << Scusate se mi intrometto nelle vostre questioni familiari, >> dissi << ma avrei bisogno di parlarvi di una cosa estremamente importante e purtroppo il tempo è tiranno. >>

    << Ah certo, ci scusi >> disse la signora Booter sedendosi con noi al tavolo. << Ci dica pure signor ... X, vero? >>

    Illustrai brevemente la ragione della mia visita, ma mentre la signora Booter declinò subito il mio invito, soprattutto per ragioni di età, Carl si dimostrò più possibilista, anche se un tantino dubbioso. Io però ero deciso a non lasciarmi sfuggire l'occasione di avere dalla mia parte un preveggente, anche se a intermittenza, come mi aveva appena confessato, oltre che un bravo pranoterapeuta. E poi l'amicizia di un medico può fare sempre comodo. Carl divenne così mio socio part-time, nel senso che, almeno per alcuni mesi, avrebbe dedicato parte del suo tempo a concludere il suo master in Scienza dell'Alimentazione, disciplina di cui era un vero fanatico, come avevo appena avuto modo di constatare e come, purtroppo, dovetti ampiamente sperimentare in seguito.

    Fu grazie a Carl che entrai in contatto con il mio terzo socio. Norton Keller era un erborista di San Francisco, che possedeva una catena di negozi negli Stati Uniti, inclusa una piccola succursale a Providence dove la signora Booter si riforniva per le sue tisane curative. Circa un mese dopo, sapendo che sarebbe stato in città, Carl decise di fargli visita e mi convinse a raggiungerlo.

    << Io non ho ancora capito a cosa ci serve un erborista >> dissi, mentre ci avvicinavamo al negozio.

    << Il dottor Keller non è un semplice erborista. Si vocifera che sia un potentissimo alchimista >> rispose Carl.

    << Si vocifera o si sa per certo? >>

    << In realtà si vocifera, ma i pettegolezzi hanno sempre un fondamento di verità. >>

    << Se lo dici tu … >> risposi senza convinzione.

    << E inoltre dispone di un forte potere ipnotico, questo invece te lo posso garantire personalmente. >>

    << Be', questa notizia mi sembra molto più interessante. >>

    << Anzi, stai attento, perché Norton ha la pessima abitudine di ipnotizzare le persone che gli sono antipatiche per levarsele di torno. Con me ci ha provato una volta, ma non c'è riuscito, perché conosco un trucco infallibile. Innanzi tutto devi subito distogliere lo sguardo dai suoi occhi e pensare intensamente a … >>

    << Ti ringrazio, ma credo di sapermela cavare anche da solo >> lo interruppi un po' sgarbatamente, mentre eravamo arrivati sulla soglia del negozio.

    L'interno era molto spazioso e occupato da file interminabili di scaffali che contenevano praticamente di tutto, dalle classiche bottiglie di vetro affumicato con erbe secche, dall'apparenza tutte uguali, a strani intrugli, sciroppi, e persino creme solari e alimenti per bambini. Il nostro futuro socio si trovava dietro il bancone e ci accolse con un cordiale sorriso. Si trattava di un uomo di bell’aspetto, molto distinto, sulla quarantina, dai capelli scuri lievemente brizzolati e i baffi sottili.

    << Buonasera signori, in cosa posso esservi utile? >> disse. << Ma noi ci conosciamo già, o sbaglio? >>

    << Infatti sono Carl, il figlio di Maggy. >>

    << Ah sì, certo, la pranoterapeuta. Con i capelli lunghi quasi non ti riconoscevo. >>

    << Sono qui per acquistare alcuni prodotti per mia madre >> disse Carl estraendo una lista dalla tasca della giacca.

    << Un infuso per depurare i reni, >> lesse Norton ad alta voce dopo aver inforcato gli occhiali << erbe per alleviare i dolori mestruali, una pomata per la psoriasi, una tisana per problemi di stitichezza, un infuso drenante e una preparazione contro l'alopecia. Non pensavo che tua madre stesse così male. >>

    << Sono per i suoi clienti >> rispose Carl con un po' di sufficienza.

    << In realtà l'avevo capito >> rispose Norton con un sorriso sornione.

    In quel momento mi venne il sospetto, che si sarebbe presto rivelato non del tutto infondato, di essere capitato in mezzo a due semi-deficienti. La cosa importante, però, dal mio punto di vista, era che possedessero realmente dei poteri paranormali e, in quanto all'intelligenza, avrei provveduto io per tutti e tre. Così, quando Carl ebbe terminato i suoi acquisti mi presentai a Norton e gli illustrai brevemente il mio desiderio di creare un'associazione di maghi, o almeno di persone dotate di poteri straordinari.

    << Quindi tu saresti un potente stregone? >> chiese Norton alla fine del mio monologo.

    << È un' ora che te lo sto dicendo! E poi non sarei. Sono! Permetti che ti dia una dimostrazione? >>

    << No, no, per carità! Ti credo sulla parola. Qui è tutta roba fragile e piuttosto costosa. Il fatto è che non sono interessato a intraprendere una nuova attività. Io ho i miei negozi da mandare avanti e ti assicuro che sono impegnato a tempo pieno. >>

    << Non lo metto in dubbio, >> risposi << ma grazie alla nostra società potrai diventare enormemente ricco ed estendere la tua attività anche in Europa e in Giappone. >>

    << Ti ringrazio, ma la cosa non mi interessa. E ora, se non ti dispiace, avrei alcune cose da sbrigare. >>

    << Ma se il negozio è vuoto >> risposi. << E poi mi permetto di insistere. >>

    << Eh no, tu non devi insistere >> mi interruppe alzando la mano destra in un gesto quasi ieratico, mentre il suo sguardo si fissava suoi miei occhi. << Ora devi andare via ... devi andare via ... devi andare via ... Tu hai una grandissima fretta di andare via. >>

    Avvertii la sua volontà che tentava di penetrare la barriera della mia coscienza e la mia mente reagì istintivamente. Purtroppo, come ho accennato prima, non controllavo ancora bene i miei poteri. Norton chiuse gli occhi e lanciò un urlo terrificante, portandosi le mani alle tempie, poi fece un passo indietro e cadde dietro il bancone.

    << O cavolo! >> disse Carl aggirando il bancone di corsa. << Ma cosa gli hai fatto? >>

    << Io niente. È lui che ... >> balbettai un po' confuso.

    Norton era carponi a terra dietro il bancone che si teneva l'addome con una mano, con la bocca aperta e gli occhi sbarrati. Un istante dopo iniziò a vomitare.

    << Cosa succede qui? >> chiese un commesso appena spuntato dal retro del negozio.

    << Il dottor Keller si sente male >> rispose Carl. << Presto, mi porti una sedia e un bicchiere d'acqua. >>

    Carl fece sedere Norton sulla sedia e gli impose le mani sulla fronte.

    << Rilassati e respira profondamente >> gli disse.

    Poi portò una mano sulla fronte e l'altra sull'addome e chiuse gli occhi.

    << Ora ti dovresti sentire meglio >> disse dopo alcuni secondi.

    << Sì, grazie >> rispose Norton con un filo di voce e guardandosi intorno stralunato.

    << Ecco bevi un po' d'acqua. Adagio, mi raccomando. >>

    << Non sarebbe meglio chiamare un dottore? >> chiese il commesso che aveva osservato la scena visibilmente preoccupato.

    << Io sono un dottore >> rispose Carl seccato, mentre io annuivo in direzione del commesso.

    << Ma ... ma allora è tutto vero! >> disse Norton rivolto verso di me. << E anche tu, Carl ... I tuoi poteri di guarigione … Allora anche quelli di tua madre sono reali! >>

    << No, siamo una famiglia di contapalle >> rispose Carl.

    << Scusa, non volevo dire questo. >>

    << E tu, Steve >> aggiunse Carl << devi stare più attento con i tuoi poteri. Ti rendi conto che potevi ammazzarlo? >>

    << Ma veramente ... io non pensavo … >> iniziai a balbettare.

    Non mi ero mai sentito così profondamente in colpa in vita mia, eccetto forse l'anno precedente quando avevo fatto accidentalmente esplodere un aspirapolvere in casa di una cliente, coprendola di polvere dalla testa ai piedi. Ovviamente in quel caso si era trattato di un difetto di fabbricazione, ma chissà per quale motivo mi ero sentito ugualmente colpevole. E anche la signora la pensava allo stesso modo, dato che aveva iniziato a inseguirmi per tutta la casa con intenti omicidi.

    << Non è successo niente >> disse Norton interrompendo i miei pensieri.

    Si era rimesso in piedi e, sebbene barcollasse un po' si vedeva che stava meglio.

    << Se le cose stanno così però la vostra proposta inizia a farsi interessante >> disse. << Vi voglio confidare un segreto >> aggiunse abbassando la voce e guardandosi intorno con fare circospetto, mente il commesso aveva iniziato a pulire dietro il bancone. << Non lo dite a nessuno, mi raccomando, ma da diversi anni mi dedico allo studio dell'Alchimia e posso assicurarvi di aver raggiunto risultati notevoli. >>

    << Stai tranquillo, non ne faremo parola >> rispose Carl rivolgendomi uno sguardo d'intesa.

    La settimana seguente Norton ci invitò a visitare il suo laboratorio alchemico a San Francisco. Mi aspettavo di trovare una cantina ammuffita e puzzolente, e invece dovetti constatare che si trattava di un laboratorio di Chimica in piena regola, con una serie di strumenti moderni di cui, a parte una centrifuga e un paio di bilance, non ero assolutamente in grado di comprendere la funzione. Fu così che nel laboratorio segreto di Norton, il 15 settembre del 1991 fondammo ufficialmente il nostro gruppo a cui demmo il nome di ESP (Extraordinary Sorcery Persons).

    Fu grazie a Norton che contattammo il nostro quarto socio. Ronald Greenberg, detto Green, per il colore verdastro della pelle, da giovane era stato un notissimo medium, e ora stava trascorrendo triste­mente i suoi giorni in una casa di riposo a New York. Green abbracciò subito entusiasticamente la mia proposta, forse a causa della sua ingenuità, e anche perché grazie alle pozioni di Norton e ai poteri pranoterapeutici di Carl e miei, nel giro di qualche settimana riuscimmo ad alleviare i suoi numerosi acciacchi e anche a guarirlo da una lieve forma di diabete. Per tale motivo ci si affezionò notevolmente e noi ci affezionammo a lui. Purtroppo non riuscimmo a migliorare molto la condizione della sua mente, anche per il fatto che, almeno a detta di Norton, non era mai stato un faro di intelligenza nemmeno in gioventù.

    Così iniziammo la nostra attività che consisteva, almeno all'inizio, nell'impiego coordinato dei nostri poteri al fine di acquisire denaro. All’epoca, molto ingenuamente, ritenevamo che grazie alla ricchezza avremmo potuto ottenere dalla vita tutto ciò che desideravamo. O forse dovrei dire quasi tutto, dal momento che, come ho accennato in precedenza, proprio il soddisfacimento di uno dei miei più intensi desideri avrebbe comportato la perdita istantanea di tutti i miei poteri. Tuttavia confidavo, nel frattempo, di trovare una solu­zione al pur grave problema.

    La Strega

    Essendo tutti quanti degli onesti cittadini americani non volevamo utilizzare mezzi che violassero le leggi del nostro Paese o che potessero arrecare danni a terzi. Quindi decidemmo di fare soldi in modo onesto e in parte vi riuscimmo grazie a un'idea di Norton. Da vecchio alchimista era un buon conoscitore della vita di Cagliostro e si ricordò che questi era in grado di predire i numeri della lotteria di Londra, cosa che in verità gli procurò non pochi fastidi. Decidemmo comunque di emularlo.

    Furono necessarie tre settimane di duro lavoro, ma alla fine Norton, Carl, Green ed io riuscivamo a unificare le nostre menti in un'unica entità, sfruttando e amplificando le facoltà divinatorie di Carl. Vagammo per le principali case da gioco degli Stati Uniti, spostandoci in continuazione per non attirare troppo l'attenzione. Ci specializzammo subito sulla roulette: mentre uno di noi giocava a turno, gli altri gli trasmettevano mentalmente il numero che sarebbe uscito. All'inizio indovinavamo il numero che sarebbe uscito solamente una volta ogni quattro o cinque estrazioni. In seguito però diventammo sempre più bravi, finché nel giro di qualche settimana fummo in grado di non sbagliare nemmeno una previsione. Per non farci notare giocavamo solo piccole somme e fingevamo spesso di sbagliare lasciando, alcune sere, il tavolo della roulette in perdita. Infatti ci bastava una sola vincita ogni tanto per rifarci ampiamente del denaro investito. Così, dopo quasi un anno di attività, eravamo diventati tutti piuttosto ricchi. Carl ed io potemmo riscattare il mutuo delle nostre case, mentre Norton, che ritenevamo fosse il più facoltoso di tutti, ne approfittò invece per pagare i suoi numerosi debiti, della cui esistenza fino ad allora ci aveva tenuto accuratamente all’oscuro. Quanto a Green, decise di spedire un po’ di denaro alla figlia e ai due nipoti che vivevano in Germania.

    Da quando aveva lasciato l’ospizio Green era felice come una Pasqua, mentre noi tre, nonostante il benessere acquisito, non ci sentivamo comple­tamente realizzati. Innanzi tutto avremmo dovuto trovare nuove fonti di reddito. Infatti eravamo consapevoli che

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1