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Vini e Cantine d'Italia 2016: Le grandi doc, docg e igt italiane: guida ai migliori produttori
Vini e Cantine d'Italia 2016: Le grandi doc, docg e igt italiane: guida ai migliori produttori
Vini e Cantine d'Italia 2016: Le grandi doc, docg e igt italiane: guida ai migliori produttori
Ebook963 pages6 hours

Vini e Cantine d'Italia 2016: Le grandi doc, docg e igt italiane: guida ai migliori produttori

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About this ebook

I grandi vini d’Italia riuniti sotto il segno dei migliori produttori: Vini e Cantine d’Italia 2016 è un modo nuovo di raccontare il vino, un viaggio nell’eccellenza del ricchissimo patrimonio enologico del Belpaese, tra piccole aziende e cantine affermate, rinomati winemaker e infaticabili vignaioli, alla scoperta di chi il vino lo ama, lo vive, lo crea.

Un’opera pratica e facile da consultare, con schede chiare e dense di preziosi suggerimenti per cogliere l’anima del vino, imparare ad abbinarlo e conoscere storie e segreti dei protagonisti dell’arte enoica. Dalla vigna alla cantina al bicchiere, una guida esaustiva alle principali Doc, Docg e Igt italiane, corredata da indirizzi e contatti, etichette, schede tecniche, annate, prezzi e abbinamenti gourmand.

Un affascinante tour vinicolo, suddiviso per regioni e arricchito da introduzioni, istruzioni per l'uso, glossari, indici dei produttori anche per fasce di prezzo e informazioni per visitare e acquistare direttamente in cantina.

Vini e Cantine d’Italia 2016 è l’opera che non può mancare nella libreria di neofiti, wine lovers e addetti ai lavori.

LanguageItaliano
Release dateSep 1, 2016
ISBN9788899786021
Vini e Cantine d'Italia 2016: Le grandi doc, docg e igt italiane: guida ai migliori produttori

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    Book preview

    Vini e Cantine d'Italia 2016 - Christian Ronchin

    recensito.

    VALLE

    D’AOSTA

    LE PRINCIPALI DENOMINAZIONI

    1Valle d’Aosta

    Blanc de Morgex et de la Salle

    2Valle d’Aosta Donnas

    3Valle d’Aosta Gamay

    4Valle d’Aosta Nebbiolo

    5Valle d’Aosta Petite Arvine

    6Valle d’Aosta Torrette

    7Valle d’Aosta Torrette Superiore

    VITICOLTURA DI MONTAGNA

    L’altissimo tasso di superficie montuosa della Valle d’Aosta avrebbe scoraggiato chiunque a dedicarsi alla viticoltura. Invece i valdostani, con la fierezza e l’orgoglio che distinguono le popolazioni alpine, hanno creduto nella vite e oggi la regione vanta una produzione piccola nella quantità ma grande in termini qualitativi.

    Morfologia

    La filiera vitivinicola si snoda lungo il percorso della Dora Baltea, percorrendo da est a ovest il territorio regionale; questa parte centrale della Valle d’Aosta, grazie anche alla protezione delle catene montuose circostanti, offre un clima piuttosto mite, sebbene la sistemazione delle viti sulle pendici di monti e colline complichi sensibilmente la coltivazione. In questa regione, infatti, ci sono i vigneti più alti d’Europa, con coltivazioni che arrivano anche a 1200 metri di quota.

    Vitigni

    La pendenza dei terreni ha portato alla soluzione del terrazzamento con muretti a secco, in grado di aumentare la superficie vitata in presenza di forti dislivelli, scelta che come diretta conseguenza ha implicato la rinuncia alla meccanizzazione. I vitigni autoctoni coltivati sono 12: il Prié, l’unico a bacca bianca, il Petit Rouge, il Vien de Nus, il Fumin, il Cornalin, il Mayolet, il Ner d’Ala, il Vuillermin, la Prëmetta, la Crovassa, il Bonda e il Roussin, quest’ultimo anche nella varietà della Valdigne, il Roussin de Morgex.

    I vini dell’eccellenza

    Fra i bianchi, mitico è il Petite Arvine, di ceppo autoctono valdostano, così chiamato per via della dimensione dei suoi acini. Il vitigno si presta bene alla coltivazione in quota, tanto da essersi meritato l’appellativo di ‘vite dei ghiacciai’. Fra i rossi spadroneggia il Torrette, attualmente il vino valdostano prodotto in maggior quantità, che nella versione Supérieur, esprime un gran corpo e un’ottima struttura.

    LA NOSTRA SELEZIONE

    Cave des Onze Communes, Aymavilles (Ao)

    La Kiuva, Arnad (Ao)

    La Source, Saint-Pierre (Ao)

    Institut Agricole Régional, Aosta (Ao)

    Cave des Onze Communes

    VALLE D’AOSTA

    TORRETTE SUPERIORE DOC

    Vitigno

    Petit Rouge 80%

    Fumin 10-15%

    Maiolet e Cornalin 5-10%

    Gradazione

    12,5% vol.

    Migliori annate

    2004, 2005, 2012

    Prezzo indicativo

    7,70 euro

    Abbinamenti

    Salumi e formaggi di media stagionatura, carni rosse, grigliate

    Inaugurata nel 1990, la cave des Onze Communes vinifica uve provenienti da 11 comuni valdostani, dislocati sia sulla destra sia sulla sinistra orografica della Dora Baltea e compresi fra i 550 e i 900 metri di quota: Quart, Saint-Christophe, Aosta, Sarre, Saint-Pierre, Villeneuve, Introd, Aymavilles, Jovençan, Gressan e Charvensod. Sono 220 i soci della cantina, infaticabili artigiani della terra che coltivano con passione una sessantina di ettari di vigneti. Un lavoro non sempre facile, visto che molte vigne sono disposte su pendii piuttosto ripidi, difficili da raggiungere e impossibili da meccanizzare; un lavoro che richiede sacrificio, ma che sa regalare le dovute soddisfazioni, quando nel bicchiere si concentra l’anima stessa del territorio valdostano.

    La produzione annuale complessiva si aggira intorno alle 350mila bottiglie e vanta ben 13 vini a doc Valle d’Aosta. Tra questi, ha un posto di rilievo il Torrette Superiore, vino che nasce prima di tutto da un’attenta selezione delle uve: solo i vigneti più vecchi e con le rese più basse vengono presi in considerazione per il Torrette Superiore. Rosso importante e di buon corpo, fedele compagno dei grandi arrosti delle feste, della selvaggina e delle carni rosse in genere, prevede un affinamento in legno – anche con utilizzo di legni diversi e con diverse stagionature – per il 60-70 per cento della partita. Se ne ricava un nettare dal profumo vinoso, intenso, con evidenti note di frutti rossi che si armonizzano perfettamente con le spezie e la vaniglia del legno. In bocca è asciutto, vivo, ampio, con un lungo e piacevole retrogusto di boisé e spezie.

    Cave des Onze Communes

    Località Urbains, 3 - 11010 Aymavilles (Ao)

    Tel. +39 0165 902912 - info@caveonzecommunes.it - www.caveonzecommunes.it

    Altri prodotti: grappa - Vendita diretta: sì - Visite guidate: sì

    La Kiuva

    VALLE D’AOSTA

    NEBBIOLO DOC

    Vitigno

    Nebbiolo 100%

    Gradazione

    14% vol.

    Migliori annate

    2014

    Prezzo indicativo

    9,10 euro

    Abbinamenti

    Piatti non troppo strutturati e carni bianche in genere

    Il monito festina lente, attribuito all’imperatore Augusto, significa letteralmente ‘affrettati piano’. È questo motto, e soprattutto il suo messaggio più profondo, che la cooperativa La Kiuva ha scelto di adottare e perseguire: avendo la pazienza di provare ed esplorare, di attendere i tempi della natura, ma anche essendo pronta a cogliere al volo le occasioni, a rimboccarsi in fretta le maniche per trasformare un imprevisto in un’opportunità.

    Nata nel 1975, La Kiuva è stata una tra le prime cantine della Valle d’Aosta. Dal primo conferimento, datato 1979, sono passati diversi anni e nel tempo la cooperativa è cresciuta fino agli attuali 40 soci, che portano annualmente in azienda mille quintali di uva, dai quali la cantina ricava circa 70mila bottiglie. La cooperativa ha incoraggiato i soci a recuperare e reimpiantare i vigneti situati in zone vocate ormai abbandonate, ha differenziato e incrementato la gamma vinicola attraverso l’introduzione di varietà internazionali e autoctone e ha investito parecchie energie nella valorizzazione del vitigno principale: il Nebbiolo, localmente chiamato Picotendro. Dalle sue uve, coltivate in piccoli o piccolissimi vigneti situati sotto le montagne più alte d’Europa, in terrazze dove la terra è contenuta da muri in pietra a secco, La Kiuva ottiene un monovarietale che è il frutto di una scommessa vinta da chi ha fortemente creduto nella possibilità di valorizzare in purezza un vitigno difficile come il Nebbiolo. Il risultato è un vino dal colore rosso rubino intenso, con un profumo di frutti rossi ben maturi e un gusto morbido, avvolgente ed elegante, con tannini delicati e vellutati.

    La Kiuva

    Frazione Pied de Ville, 42 - 11020 Arnad (Ao)

    Tel. +39 0125 966351 - lakiuva@libero.it - www.lakiuva.it

    Altri prodotti: grappa e liquore di grappa e miele - Vendita diretta: sì - Visite guidate: sì

    La Source

    VALLE D’AOSTA

    GAMAY DOC

    Vitigno

    Gamay 100%

    Gradazione

    13,5% vol.

    Migliori annate

    2012

    Prezzo indicativo

    7,40 euro

    Abbinamenti

    Secondi di carne, formaggi, salumi e torte salate

    Metti un gruppo di giovani agricoltori esperti in campo vitivinicolo, tutti discendenti da famiglie valdostane dedite all’agricoltura da generazioni; metti due passioni incontenibili, quella per il vino e quella per la propria terra, e il gioco è fatto: nel 2003 quei giovani agricoltori fondano La Source, un’azienda vinicola di soli sei ettari, ma con vigneti dislocati nelle zone a più alta vocazione enologica della Valle d’Aosta.

    La vinificazione, eseguita nel pieno rispetto della tradizione vinicola valdostana, avviene nella moderna cantina situata in località Bussan Dessous, nel comune di Saint-Pierre. Il processo è interamente seguito dai titolari e supervisionato dall’enologo Mario Ronco, che da diversi anni è una pedina fondamentale del processo di crescita dell’azienda. Le uve provengono principalmente da vitigni autoctoni come il Petit Rouge, il Fumin, il Premetta, il Cornalin e il Vien de Nus, ai quali si affiancano eccellenti vitigni nazionali e internazionali come il Syrah, lo Chardonnay, il Petite Arvine e il Gamay.

    Da quest’ultimo vitigno, originario della Borgogna e introdotto in Valle d’Aosta sulla fine degli anni Sessanta, La Source ricava un vino di un bel rosso rubino vivo, fruttato, intenso, leggermente speziato, fine e intenso, dal gusto asciutto, pieno e di buon corpo con note caratteristiche proprie del vitigno. Per gustarlo al meglio basta accompagnarlo a un generoso tagliere di formaggi e salumi tipici, ma se si vuole esaltarlo all’ennesima potenza lo si deve assolutamente sposare a un buon piatto di polenta calda e carbonata.

    La Source

    Località Bussan Dessous, 1 - 11010 Saint-Pierre (Ao)

    Tel. +39 0165 904038 - info@lasource.it - www.lasource.it

    Altri prodotti: grappa - Vendita diretta: sì - Visite guidate: sì

    Institut Agricole Régional

    VALLE D’AOSTA

    PETITE ARVINE DOC

    Vitigno

    Petite Arvine 100%

    Gradazione

    14% vol.

    Migliori annate

    2009, 2010

    2011, 2012

    Prezzo indicativo

    10 euro

    Abbinamenti

    Formaggi caprini freschi e zuppa di erbe di montagna

    Nato nel 1951 come École Pratique d’Agriculture – sotto la gestione dei canonici della Casa Ospitaliera del Gran San Bernardo –, l’attuale Institut Agricole Régional è al contempo scuola a indirizzo tecnico-professionale, collegio, centro di ricerca e sperimentazione e azienda agricola. Profondamente legato al severo territorio valdostano, ha come scopi non solo l’istruzione e la formazione professionale, ma anche la tutela ambientale e la difesa della montagna, valori che da sempre contraddistinguono il credo e le finalità dell’istituto. In questo quadro, ha assunto sempre più importanza la ricerca che investe tutti i settori di interesse: agronomia, economia, frutticoltura, zootecnia e viticoltura. Per quanto concerne quest’ultimo campo, l’istituto dispone di una superficie vitata di poco più di sette ettari, frammentata in quattro località così da mettere in pratica la migliore interazione tra vitigno e terroir, con varietà destinate alla produzione vinicola e altre coltivate a scopo sperimentale. La gamma comprende quattro linee: la Varietale, dedicata ai vini a doc Valle d’Aosta, la linea degli Autoctoni, che raggruppa vini rossi rustici ottenuti da antichi vitigni autoctoni recuperati, la selezione Istituto, dedicata ai vini ottenuti da varietà un tempo sperimentali che poi hanno trovato il modo di esprimersi su ottimi livelli, e la linea Speciale, che include vini di grande personalità ed eleganza.

    Alla prima linea appartiene un ottimo Petite Arvine dal colore giallo paglierino tendente al verdognolo; in evidenza sentori dolci, agrumati, minerali e floreali, percepibili sia al naso sia al retrogusto; la buona struttura e il sapore fresco e sapido lo rendono indicato per accompagnare anche la Fontina d’alpeggio o un piatto di pasta alla carbonara.

    Institut Agricole Régional

    Regione La Rochère, 1a - 11100 Aosta (Ao)

    Tel. +39 0165 215811 - iar@iaraosta.it - www.iaraosta.it

    Altri prodotti: miele, ortaggi, frutta, prodotti caseari - Vendita diretta: sì - Visite guidate: sì

    PIEMONTE

    LE PRINCIPALI DENOMINAZIONI

    1Alta Langa

    2Barbaresco

    3Barbera d’Alba

    4Barbera d’Asti

    5Barbera del Monferrato

    6Barolo

    7Brachetto

    8Colli Tortonesi

    9Dogliani

    10 Dolcetto di Diano d’Alba

    11 Erbaluce di Caluso

    12 Gattinara

    13 Gavi

    14 Ghemme

    15 Grignolino d’Asti

    16 Langhe

    17 Lessona

    18 Monferrato

    19 Moscato d’Asti

    20 Nebbiolo d’Alba

    21 Ovada

    22 Piemonte

    23 Roero

    24 Verduno Pelaverga

    I SIGNORI IN ROSSO

    Asti, Alba, Barolo e Barbaresco: bastano i nomi di queste città, che si confondono con quelli degli omonimi vini – famosi ormai in tutto il mondo –, per capire che il Piemonte si identifica con la sua stessa, prestigiosa storia vinicola; una tradizione enologica con la ‘T’ maiuscola, che dalle Langhe al Monferrato interessa gran parte della regione, con produzioni d’eccellenza legate a grandi vitigni autoctoni che regalano rossi sontuosi e ricercati.

    Morfologia

    L’elemento caratterizzante del territorio piemontese, circondato dagli Appennini verso sud e dalle Alpi a ovest e a nord, da colline e rilievi montuosi solcati da valli fluviali, è rappresentato dalla presenza del bacino imbrifero del Po.

    Vitigni

    La produzione vinicola è, qualitativamente e quantitativamente, tra le più rilevanti d’Italia. Per quanto concerne i vitigni coltivati troviamo Barbera e Moscato accanto a vitigni autoctoni caratteristici quali Nebbiolo, Dolcetto, Freisa ed Erbaluce, o internazionali quali Chardonnay, Cabernet Sauvignon e Merlot.

    I vini dell’eccellenza

    Quando si pensa al Piemonte si pensa subito ai grandi rossi, Barolo, Barbaresco, Barbera e Nebbiolo in testa. Sono loro i vini simbolo della regione, vini adatti anche a lunghissimi invecchiamenti e che nel tempo rappresentano anche un buon investimento. Di fianco a questi titani, esistono però piccole perle che stanno guadagnando la giusta attenzione, su tutti il Ruchè di Castagnole Monferrato. Fra i bianchi merita un assaggio l’Erbaluce di Caluso, che ha la stoffa per diventare uno dei bianchi autoctoni più rappresentativi del Piemonte. Una segnalazione particolare merita il Moscato d’Asti, per la quantità di produzione, la diffusione e l’apprezzamento a livello mondiale.

    LA NOSTRA SELEZIONE

    Azienda agricola Curto Marco, La Morra (Cn)

    Azienda agricola Dante Rivetti, Neive (Cn)

    Azienda agr. e vitiv. Burlotto Gian Carlo, Verduno (Cn)

    Azienda agr. Germano Ettore, Serralunga d’Alba (Cn)

    Azienda agricola Ressia, Neive (Cn)

    Azienda agr. Sordo Giovanni, Castiglione Falletto (Cn)

    Cantina del Glicine, Neive (Cn)

    Cantina Terre del Barolo, Castiglione Falletto (Cn)

    Collina Serragrilli, Neive (Cn)

    Colombo Antonio e Figli Cascina Pastori, Bubbio (At)

    Ezio Tartaglino azienda vitivinicola, Vigliano d’Asti (At)

    Poderi Elia, Neive (Cn)

    Sylla Sebaste, Barolo (Cn)

    Tenuta L’Illuminata, La Morra (Cn)

    Tenute Sella, Lessona (Bi)

    Travaglini Giancarlo, Gattinara (Vc)

    Veglio Michelino e figlio, Diano d’Alba (Cn)

    Azienda vitivinicola Franco Casetta, Montà (Cn)

    Cantina Produttori Erbaluce di Caluso, Caluso (To)

    Cantine Volpi, Tortona (Al)

    Cascina Ghercina, Novello (Cn)

    La Biòca, Serralunga d’Alba (Cn)

    Tenuta Roletto, Cuceglio (To)

    Cuvage, Acqui Terme (Al)

    Mongioia, Santo Stefano Belbo (Cn)

    Toso, Cossano Belbo (Cn)

    Azienda agricola Curto Marco

    LA FOIA

    BAROLO ARBORINA DOCG

    Vitigno

    Nebbiolo 100%

    Gradazione

    14,5% vol.

    Migliori annate

    2006, 2007, 2008

    2009, 2010, 2011

    Prezzo indicativo

    30 euro

    Abbinamenti

    Pasta al ragù, carni, selvaggina, formaggi stagionati

    Può sembrare strano ma, in un’epoca dominata dalla tecnologia e dall’informatica e in una società assoggettata al profitto e vittima della burocrazia, c’è ancora chi ama stare letteralmente con i piedi per terra a zappare il vigneto, ascoltando e assecondando non i ritmi dissonanti della modernità ma le esigenze pure e autentiche di una pianta che cresce. Così è, da oltre 60 anni, per Marco e Adele, per i quali il lavoro nei campi non è uno stile di vita ma la vita stessa. Fedeli alle leggi di natura e innamorati dei loro quattro ettari di vigneto, i due devono in qualche modo essere persino contagiosi, visto che dal 2002 la loro secondogenita Nadia ha abbandonato la sua occupazione impiegatizia per condividere con i genitori i valori, le fatiche e le soddisfazioni della vitivinicoltura. Che in azienda sia la natura la linea guida su cui orientare il lavoro, lo si capisce da alcuni fondamentali particolari come la limitazione di prodotti chimici in favore del concime naturale per nutrire il suolo, l’adozione di mezzi meccanici invece del diserbo chimico per lo sfalcio dell’erba, le trappole ai ferormoni al posto degli insetticidi e il ricorso alla poltiglia bordolese per la cura delle varie patologie. Senza dimenticare che, in cantina, la fermentazione avviene senza l’aggiunta di lieviti esterni, per esprimere al massimo la territorialità, e i vini non vengono né filtrati né chiarificati. Dopo quattro anni di affinamento, di cui due in barrique, si può degustare il rosso di punta dell’azienda: il Barolo Arborina, proveniente da un prezioso cru in frazione Annunziata nel comune di La Morra. Di colore rosso granato, ha un odore intenso, etereo, speziato con sentori di petali di rosa canina, liquirizia e tartufo; il gusto è caldo, austero, pieno e robusto ma al contempo vellutato ed elegante.

    Azienda agricola Curto Marco

    Borgata Ciotto, 59 - 12064 La Morra (Cn)

    Tel. +39 0173 50640 - nadia@vinicurto.it - www.vinicurto.it

    Vendita diretta: sì - Visite guidate: sì

    Azienda agricola Dante Rivetti

    BRICCO DI NEIVE

    BARBARESCO DOCG RISERVA

    Vitigno

    Nebbiolo 100%

    Gradazione

    14% vol.

    Migliori annate

    2001, 2006, 2007

    2008, 2009

    Prezzo indicativo

    N. d.

    Abbinamenti

    Carni rosse, anatra arrosto, formaggi stagionati

    Comunicare l’amore per il nostro territorio con tutto il vino possibile: è questo il credo della famiglia Rivetti. Un motto che funzionerebbe perfettamente anche al contrario: comunicare il vino del nostro territorio con tutto l’amore possibile. Già, perché da queste parti famiglia e terra sono un’unica cosa e le radici non sono solo quelle delle piante ma anche quelle delle persone. Di quelle persone innamorate della loro terra che ogni giorno si impegnano per portare nel calice l’anima e le tradizioni di un terroir unico come quello delle Langhe. Qui, precisamente nel comune di Neive, la famiglia Rivetti vive e lavora dalla metà dell’Ottocento: prima ‘Pinin’ poi Dante avviano quell’attività di vitivinicoltura che è letteralmente un affare di famiglia, visto che la vigna, coltivata proprio accanto alla cascina di residenza, è praticamente di casa. Alla guida dell’azienda c’è Dante Rivetti, uomo di un tempo, magari un po’ brusco nei modi ma orgoglioso e fiero di quei vigneti che segue quotidianamente con cura e dedizione infinite, passando nei campi la maggior parte del suo tempo. I vitigni coltivati sono quelli che più di tutti esprimono l’identità del territorio langarolo e la storicità dell’azienda: Barbera, Nebbiolo, Dolcetto, Moscato e Arneis, dislocati in diverse tenute, più un appezzamento di sei ettari coltivato principalmente a Pinot Nero, da cui l’azienda ricava spumanti metodo Classico. Dal cru Bricco di Neive nasce un aristocratico Barbaresco Riserva, la cui ‘ricetta’ prevede un affinamento iniziale di 24 mesi – parte in botti grandi di rovere di Slavonia, parte in piccoli carati francesi –, una successiva elevazione di 12 mesi in botti di Slavonia e una maturazione finale di 18 mesi in bottiglia. L’attesa è ripagata da un sorso ampio, un allungo straordinario e un tannino raffinatissimo.

    Azienda agricola Dante Rivetti

    Località Bricco, 12 - 12052 Neive (Cn)

    Tel. +39 0173 67125 - info@danterivetti.com - www.danterivetti.com

    Vendita diretta: sì - Visite guidate: sì

    Az. agr. e vitiv. Burlotto Gian Carlo

    VERDUNO

    PELAVERGA DOC

    Vitigno

    Pelaverga 100%

    Gradazione

    13,5% vol.

    Migliori annate

    1990, 2000, 2001

    2007, 2012, 2014

    Prezzo indicativo

    6 euro

    Abbinamenti

    Salame, secondi di carne e formaggi non stagionati

    Da sempre legata a un grande vino come il Barolo, la famiglia Burlotto si dedica con tenacia e passione alla vitivinicoltura ormai da tre generazioni, che in un secolo di tradizione familiare hanno contribuito a elevare l’enologia piemontese agli altissimi livelli oggi internazionalmente riconosciuti. Agli inizi del Novecento è Andrea Burlotto ad avviare l’azienda di famiglia; lui, i suoi quattro figli Gian Carlo, Francesco, Giacomo e Sergio e le prime viti mettono radici a Verduno, zona particolarmente vocata per la produzione del Barolo, specie in quel cru Massara che dà il nome al marchio con cui i Burlotto commercializzano i loro vini: Cantina Massara. Negli anni Settanta Gian Carlo in cantina e i fratelli in vigna iniziano a vinificare sotto il nome di Andrea Burlotto, poi, nel 2013, Gian Carlo rileva la cantina e diverse vigne e, con il figlio Gianluca, prosegue la storia del marchio Cascina Massara, un nome sempre presente nella storia della famiglia Burlotto. Un nome, quindi che significa tradizione e qualità, ma anche innovazione e naturalità, come si evince dalla nuova cantina a due piani dove i vini nascono secondo processi naturali, senza forzature. Solo così i colori e i sapori del territorio possono esaltarsi, trasformandosi in un’autentica testimonianza di un terroir che racchiude in sé una storia secolare. Oltre al ‘primo amore’ Barolo, a un’eccellente Barbera e a due grandi autoctoni come Dolcetto e Nebbiolo, Gian Carlo produce anche il prezioso Verduno Pelaverga doc, che solo 11 produttori imbottigliano. Si tratta di un vino vivace, dal profumo intenso e fruttato, con una tipica nota di pepe bianco, dal gusto vellutato, fresco ed estremamente piacevole al palato. Un rosso che dimostra come il territorio di Verduno possa offrire altre eccellenze, accanto al Barolo.

    Azienda agricola e vitivinicola Burlotto Gian Carlo

    Via Capitano Laneri, 6 - 12060 Verduno (Cn)

    Tel. +39 0172 470152 - info@cantinamassara.it - www.cantinamassara.it

    Vendita diretta: sì - Visite guidate: sì

    Azienda agricola Germano Ettore

    BAROLO DOCG DEL COMUNE

    DI SERRALUNGA D’ALBA

    Vitigno

    Nebbiolo 100%

    Gradazione

    14% vol.

    Migliori annate

    2006, 2010, 2011

    Prezzo indicativo

    28 euro

    Abbinamenti

    Anatra al forno, stinco di agnello, formaggi stagionati

    Proprietaria dal 1856 di sei ettari sulla collina della Cerretta, a Serralunga d’Alba, la famiglia Germano coltiva la vite nel cuore della zona del Barolo da quattro generazioni. Se con Francesco e Alberto – rispettivamente bisnonno e nonno dell’attuale titolare – l’azienda di famiglia è volta più che altro alla vendita dell’uva, con Ettore, figlio di Alberto, la vite comincia ad assumere un ruolo di primo piano anche per la produzione vinicola. È lui, a partire dagli anni Cinquanta, a risistemare i vigneti, diventando un abile innestatore e usando selezioni massali curate personalmente. Dolcetto, Barbera e Nebbiolo diventano di casa e, dal 1964, anche la moglie Rosanna dà il suo contributo alla crescita dell’azienda, che inizia a spiccare il volo con l’apporto decisivo di Sergio, figlio di Ettore e Rosanna, che terminati gli studi alla Scuola Enologica di Alba inizia a commercializzare qualche bottiglia, continuando a vendere parte dell’uva fino al 1993: anno in cui tutta l’uva prodotta viene vinificata.

    I successivi ampliamenti della superficie vitata portano l’azienda agli attuali 15 ettari: dieci a Serralunga, dove si coltivano esclusivamente varietà di uve rosse, e cinque a Cigliè, con soli vitigni a bacca bianca. Dalle uve Nebbiolo maturate nei terreni calcarei di Serralunga nasce un Barolo che riposa in botti di rovere usate da 700 litri per circa due anni, prima di essere messo in bottiglia dove si affina per altri 15-18 mesi, raggiungendo un grado di evoluzione che può essere prolungato per diversi anni in cantina. Di colore rosso granato brillante, alla degustazione sprigiona tanta energia, ricordando gusti di fragola, ciliegia, frutta rossa, melograno, rosa, viola e liquirizia. L’ingresso è potente, lo sviluppo e i tannini precisi e puntuali.

    Azienda agricola Germano Ettore

    Località Cerretta, 1 - 12050 Serralunga d’Alba (Cn)

    Tel. +39 0173 613528 - germanoettore@germanoettore.com - www.germanoettore.com

    Altri prodotti: grappe - Vendita diretta: sì - Visite guidate: sì

    Azienda agricola Ressia

    BARBARESCO DOCG

    RISERVA ORO

    Vitigno

    Nebbiolo 100%

    Gradazione

    14% vol.

    Migliori annate

    2001, 2004, 2006

    2009, 2010

    Prezzo indicativo

    31 euro

    Abbinamenti

    Selvaggina, carni rosse e secondi di grande complessità

    La storia dell’azienda agricola Ressia affonda le radici nel Novecento: già all’inzio dello scorso secolo, infatti, la famiglia Ressia si occupava, oltre che di varie attività agricole, anche della coltivazione delle uve. Ma è solo una ventina di anni fa, nel 1997, che avviene la vera svolta, con la decisione di dedicarsi esclusivamente alla produzione vinicola. In quell’occasione la cantina venne resa più moderna e furono piantate nuove vigne che hanno permesso di ottenere varietà ancora più pregiate. I risultati non hanno tardato ad arrivare e oggi l’azienda, pur mantenendo dimensioni ridotte e una conduzione familiare, si è distinta per produzioni di grande pregio, riconosciute e premiate dagli esperti del settore e dal grande pubblico.

    Coltivati con il sistema della lotta integrata, i vigneti crescono sulle ripide pendici del cru Canova, a Neive, uno dei borghi più belli d’Italia e terra di grandissimi vini. È tra queste colline che Fabrizio Ressia lavora instancabilmente, sperimentando e testando nuovi abbinamenti tra legno e acciaio, convinto che la tecnologia debba essere serva della tradizione e non viceversa, per non snaturare le virtù delle materie prime utilizzate e, anzi, esaltare la potente eleganza delle uve di Langa.

    In sede è possibile degustare tutte le etichette, tra cui Barbaresco, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba, Langhe Rosso e Langhe Favorita. Lunghissima stagionatura – 24 mesi in tonneau di rovere francese d’Allier, 36 mesi in botticelle di rovere francese d’Allier e di Slavonia, 60 giorni in botte e 18 mesi di affinamento in bottiglia –, gusto corposo e tanninico e colore granato vivo caratterizzano il Barbaresco Riserva Oro, punta di diamante di un’azienda che farà lungamente parlare di sé.

    Azienda agricola Ressia

    Via Canova, 28 - 12052 Neive (Cn)

    Tel. +39 0173 677305 - info@ressia.com - www.ressia.com

    Vendita diretta: sì - Visite guidate: sì

    Azienda agricola Sordo Giovanni

    PERNO

    BAROLO DOCG

    Vitigno

    Nebbiolo 100%

    Gradazione

    14% vol.

    Migliori annate

    2001, 2008, 2009

    2010, 2011

    Prezzo indicativo

    27,50 euro

    Abbinamenti

    Arrosti di carni rosse, selvaggina e formaggi nobili

    Tre generazioni nel segno della ‘G’, anzi, della ‘B’: ‘G’ come Giuseppe, Giovanni e Giorgio, ‘B’ come Barolo, il filo che da oltre un secolo intreccia la storia della famiglia Sordo. Agli inizi del Novecento è Giuseppe – nonno dell’attuale proprietario – a fondare quell’azienda che con il figlio Giovanni, sempre a caccia dei migliori terreni e continuamente impegnato nell’acquisizione di nuovi vigneti ben esposti al sole – i sorì, come li chiamano i contadini dell’Albese –, diventa una delle realtà vitivinicole più importanti legate alla produzione di Barolo. Oggi l’azienda ha una superficie di 68 ettari, 53 dei quali a vigneto, distribuiti nel cuore della zona del Barolo, nei comuni di Serralunga d’Alba, Monforte, Barolo, La Morra, Novello, Grinzane Cavour, Verduno, Vezza d’Alba e Castiglione Falletto, dove si trovano anche i locali di vinificazione e stoccaggio e l’imponente cantina di invecchiamento, con una preziosa collezione di botti di rovere di diverse capacità.

    L’assoluto protagonista della produzione è il Barolo – ma non mancano grandi rappresentanti del territorio come Dolcetto, Barbera e Nebbiolo, oltre a una dignitosa batteria di bianchi –, prodotto secondo la tradizione tramandata di padre in figlio. Fra le 11 varietà, provenienti dai diversi sorì, il Perno è ricavato da un vigneto incastonato in una delle aree più pregiate dell’omonima frazione del comune di Monforte. Lo straordinario colore rosso rubino intenso con ampi riflessi granata prelude a un bouquet franco, pulito, intenso, ampio e composito, che racconta di sentori delicati di frutta matura, cacao e leggera vaniglia. In bocca è caldo, intenso, di grande struttura, molto equilibrato e giustamente armonico, con una persistenza aromatica intensa che gli conferisce grande nobiltà.

    Azienda agricola Sordo Giovanni

    Via Alba-Barolo, 175 - 12060 Castiglione Falletto (Cn)

    Tel. +39 0173 62853 - info@sordogiovanni.it - www.vinisordo.it

    Altri prodotti: grappa di Nebbiolo, Barolo chinato - Vendita diretta: sì - Visite guidate: sì

    Cantina del Glicine

    BARBARESCO

    MARCORINO DOCG

    Vitigno

    Nebbiolo 100%

    Gradazione

    14% vol.

    Migliori annate

    2005, 2007, 2009

    2010, 2011, 2012

    Prezzo indicativo

    30 euro

    Abbinamenti

    Carni rosse, selvaggina, formaggi stagionati

    Neive: borgo pittoresco nel cuore delle Langhe, terra di eccellenze enogastronomiche, ricca di storia e tradizioni. In questo luogo unico, nella parte alta in fondo al paese, una pergola di vite e una piante di glicine abbarbicato all’angolo di un muretto segnalano all’enoappassionato che qui si trova la Cantina del Glicine. Conoscere questa realtà familiare è, oltre che un piacere, un privilegio, perché addentrarsi fra i cunicoli sotterranei scavati nel tufo e rivestiti di mattoni o sostare negli ambienti con soffitti a volte che ospitano i tesori enologici dell’azienda significa letteralmente compiere un viaggio nel tempo. La cantina ipogea, infatti, risale al 1582 e il suo fascino vale da solo una capatina da queste parti. Anche i modi gentili e pacati di Adriana Marzi e Bruno Roberto sembrano improntati ai ritmi e alle buone maniere di una volta. Dal 1980 Bruno ha ripreso l’attività dei suoi avi, ripristinando la casa-cantina, piantando una vigna in località Currà e riprendendo in mano il vecchio vigneto del nonno nel cru Marcorino. Sei ettari in tutto, in un’area collinare ben esposta e ventilata, con un terreno bianco ricco di potassio sul quale prosperano naturalmente i vitigni simbolo della zona: Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Arneis e Moscato. Da uve Nebbiolo provenienti dal cru Marcorino, la cantina ricava un Barbaresco che ha giustamente raccolto il plauso di esperti e appassionati, conquistando con l’annata 2012 i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Si tratta di un vino dal colore rosso rubino brillante, con un profumo etereo di liquirizia, rosa selvatica e violetta. L’invecchiamento in botti di rovere di Slavonia e in barrique di media tostatura contribuisce a conferirgli quel gusto asciutto, carezzevole, quieto e di grande eleganza.

    Cantina del Glicine

    Via Giulio Cesare, 1 - 12052 Neive (Cn)

    Tel. +39 0173 67215 - info@cantinadelglicine.com - www.cantinadelglicine.com

    Altri prodotti: grappe - Vendita diretta: sì - Visite guidate: sì

    Cantina Terre del Barolo

    DOLCETTO

    DI DIANO D’ALBA DOCG

    Vitigno

    Dolcetto 100%

    Gradazione

    14% vol.

    Migliori annate

    2009, 2010, 2011

    2012, 2013, 2014

    Prezzo indicativo

    8,50 euro

    Abbinamenti

    Zuppe saporite, carni e formaggi di media stagionatura

    Corre l’anno 1958 quando il castiglionese Arnaldo Rivera, maestro di scuola elementare, ex comandante partigiano – nome di battaglia Arno – e commissario del Comitato di Liberazione a Torino, decide di giocare la carta della solidarietà e insieme a un gruppo di viticoltori, in un gelido 8 dicembre, costituisce una cooperativa. Molti guardano con diffidenza alla nuova istituzione, considerandola una minaccia per il proprio mercato, ma in vista della prima vendemmia ai 22 fondatori si aggiungono altri 340 viticoltori, per un totale di 362 soci: la cooperativa si impone e con lei trionfa quel senso di solidarietà, condivisione e reciproco sostegno che ancora oggi anima l’azienda e scalda il cuore degli uomini che vi lavorano.

    La cantina Terre del Barolo si estende per 650 ettari nella valle che unisce Alba a Barolo, in un comprensorio di 11 comuni facenti parte della zona di produzione del Barolo. In quest’area, nel 2001, la cantina ha avviato un ambizioso progetto qualità che si è tradotto in un preciso lavoro di zonazione e selezione dei vitigni, con obiettivi ben precisi: ottenimento di basse rese, riduzione dei trattamenti antiparassitari e tempi di vendemmia rispettosi della completa maturazione dell’uva, per giungere a un’accurata vinificazione, che sfruttando l’abbondanza di microclimi e terroir offerta dalle Langhe albesi consenta di produrre vini sempre più ricchi di sensazioni olfattive e gustative.

    Un esempio eccellente dei risultati ottenuti è il Dolcetto di Diano d’Alba, un vino dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, adatto anche a un medio invecchiamento. Nel calice si presenta di colore rosso rubino, al naso è fruttato e caratteristico, mentre al palato si rivela asciutto, ammandorlato e armonico.

    Cantina Terre del Barolo

    Via Alba-Barolo, 8 - 12060 Castiglione Falletto (Cn)

    Tel. +39 0173 262053 - tdb@terredelbarolo.com - www.terredelbarolo.com

    Altri prodotti: grappa - Vendita diretta: sì - Visite guidate: sì

    Collina Serragrilli

    SERRAGRILLI

    BARBARESCO DOCG

    Vitigno

    Nebbiolo 100%

    Gradazione

    14,5% vol.

    Migliori annate

    2001, 2005, 2007

    2009, 2010, 2011

    Prezzo indicativo

    21,50 euro

    Abbinamenti

    Manzo stufato, cacciagione, formaggi stagionati

    Quattro generazioni, una sola passione. La famiglia Lequio è legata al mondo del vino dal 1890, anno in cui Alessandro Lequio si insedia con la famiglia sulla collina nota con il nome di Serragrilli, oggi nell’albo ufficiale dei migliori cru del Barbaresco. Con Alessandro comincia quell’attività vitivinicola dal sapore arcaico ed eroico, con i carri trainati dai buoi che portano grossi barili, con l’uva venduta in tini e il vino sfuso in carra. Con il successivo ampliamento dei vigneti messo in opera dal figlio Giuseppe e il fondamentale apporto del nipote Alessandro, l’azienda assurge negli anni Sessanta a una posizione di prestigio nel panorama agricolo locale. Oggi le tre figlie di Alessandro, coadiuvate da mariti e cognati, proseguono con serietà e intraprendenza il lavoro iniziato più di un secolo fa dal bisnonno e con loro il brand Collina Serragrilli si è fatto conoscere in tutto il mondo. I vini si affinano in barrique da 225 litri, tonneau da 500 litri e botti da dieci ettolitri, tutte di rovere francese d’Allier, mentre le botti di rovere di Slavonia e d’Allier da 20 e 25 ettolitri sono usate per l’invecchiamento del Barbaresco tradizionale. Sotto la cantina trova spazio la barricaia, ricavata nell’ambiente interrato dove la famiglia Lequio produceva il vino agli inizi del secolo: un caveau ricco di tesori che custodisce, fra gli altri, un eccezionale Barbaresco del cru Serragrilli, ottenuto da viti di Nebbiolo con età media di 45 anni e affinato per almeno 30 mesi in tonneau e per altri otto in bottiglia. Vino dal tipico colore rosso granato, al naso è molto elegante, ricco e concentrato, con sentori fruttati e speziati di cassis e mora, pepe e confettura di piccoli frutti. In bocca è caldo e morbido, con una buona acidità e un tannino fine ma di grande qualità e un finale molto lungo.

    Collina Serragrilli

    Via Serragrilli, 30 - 12057 Neive (Cn)

    Tel. +39 0173 677010 - info@serragrilli.it

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