Punto improprio
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Book preview
Punto improprio - Enrico Luceri
a cura di Vincenzo Vizzini
Enrico Luceri
Punto improprio
Racconto lungo
Prima edizione maggio 2016
ISBN 9788865307243
© 2016 Enrico Luceri
Edizione ebook © 2016 Delos Digital srl
Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano
Versione: 1.0
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.
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Indice
Il libro
L'autore
Punto improprio
Prologo: ore 19, inquietudine
Parte prima: ore 20, ansia
Parte seconda: ore 21, angoscia
Parte terza: ore 22, paura
Parte quarta: ore 23, terrore
Epilogo: ore 24, delirio
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Il libro
Una donna spietata, un uomo afflitto da un'ossessione. Una partita a due che prevede un solo vincitore. Una lotta senza pietà fra due contendenti senza scrupoli.
Una donna spietata, cinica, egoista e presuntuosa, che sottovaluta il prossimo commettendo un errore fatale. Un uomo consapevole dell'inquietudine che lo affligge da tempo, che rischia di diventare un'ossessione, se non si sbriga a trovare una soluzione efficace.
Una partita a due che prevede una sola conclusione: l’eliminazione di uno dei due contendenti. Ma niente è così facile...
L'autore
Enrico Luceri è un autore di gialli classici. Fra le sue pubblicazioni, i romanzi Le colpe dei figli (Mondadori, 2015), Lacrime di donne tradite (Delos, 2015), Buio come una cantina chiusa (Mondadori, 2013), Le strade di sera (Hobby&Work, 2012), Il mio volto è uno specchio (Mondadori, 2008, Premio Tedeschi) e Fata Morgana (Delos, 2015), quest'ultimo scritto insieme ad Andrea Franco. Inoltre il saggio La porta sul giallo (Prospettiva, 2010), scritto insieme a Sabina Marchesi, e diversi articoli pubblicati in appendice ai Classici del Giallo Mondadori fra il 2009 e il 2013. Suoi racconti sono anche presenti nelle antologie di AA.VV. Delitti in giallo (Mondadori, 2015), Delitto capitale (Hobby&Work, 2012) e Nero Lazio (PerroneLab, 2010).
Dello stesso autore
Andrea Franco, Enrico Luceri, Fata morgana Odissea Digital ISBN: 9788867756445 Enrico Luceri, Lacrime di donne tradite Delos Crime ISBN: 9788865305263
Prologo: ore 19, inquietudine
Tell her I’ll be waiting
in the usual place
with the tired and weary
there’s no escape
to need a woman
Slave to love, Bryan Ferry
Sergio fissava ormai da qualche minuto il suo aperitivo senza decidersi a sorseggiarlo. Aveva appoggiato i gomiti delle braccia conserte al tavolino e seguiva senza interesse le sfumature di colore che sembravano ruotare nel bicchiere. Quando finalmente bevve qualche goccia, trovò il sapore così amaro e sgradevole da strappargli una smorfia di disgusto. Eppure era lo stesso cocktail che beveva ogni sera, allo stesso orario, come un rito scaramantico, o forse solo una banale abitudine, una di quelle che rendono la vita, in fondo, così prevedibile da poter scansare in anticipo ogni rischio.
Invece no. Sergio sapeva che il pericolo poteva nascondersi dovunque, anche nei posti più familiari, come quel locale in cui si recava poco prima dell'orario di cena, dove ordinava il medesimo aperitivo e lo assaporava con calma, studiando di soppiatto gli altri clienti. Dopo mezz'ora si alzava, pagava il conto e si allontanava a passi lenti, immerso nei propri pensieri.
Era un sabato sera di luglio, così afoso che Sergio sentiva ancora la camicia fastidiosamente appiccicata alla pelle, malgrado il soffio leggero dell'aria condizionata. Due coppie sedute al tavolino accanto al suo si alzarono, dopo aver concordato ad alta voce che si era fatta l'ora giusta per filarsela al mare. In venti minuti, stabilirono, avrebbero raggiunto quel ristorante davanti alla spiaggia dove si poteva anche ballare. E magari fare un bagno a mezzanotte, concluse una delle due donne. Uscirono ridendo dal locale, poi Sergio vide attraverso la vetrata che si stringevano in una macchina decappottabile, che subito dopo sgommò via stridendo sull'asfalto.
Sergio scrollò il capo e accostò di nuovo il bicchiere alle labbra, ma ancora una volta versò solo qualche goccia, con cui si bagnò la punta della lingua. Ora il drink sembrava salato come acqua di mare, ma lui pensò che fosse soltanto la suggestione provocata dalle parole della donna, che sperava di trovare un po' di refrigerio al caldo insopportabile grazie a un tuffo in mare al chiaro di luna.
Forse.
O forse era ben altro, che gli rendeva disgustoso ogni sapore. Era la consapevolezza dell'inquietudine che lo affliggeva da qualche tempo, e rischiava di diventare un'ossessione, se non si sbrigava a trovare una soluzione efficace. Quella che aveva creduto di trovare, qualche giorno prima, dopo aver riflettuto a lungo e scartata ogni altra possibilità. Quella che sperava di veder comparire da un momento all'altro nel locale, e lo costringeva a osservare la porta a vetri con una certa emozione. Chissà se sarebbe arrivata, quella sera, o se aveva deciso anche lei di recarsi al mare, sfuggendo alla cappa d'afa che avvolgeva la città; oppure era rimasta in casa, stremata dal caldo o in attesa di un ospite.
Afferrò il bicchiere e lo accostò alla tempia, con gli occhi socchiusi. Quella sensazione piacevole sciolse all'improvviso ogni inquietudine, e proprio allora lei entrò nel locale, si guardò attorno come se cercasse qualcuno, poi sfilò gli occhiali da sole, li lasciò scivolare nella borsetta, e sedette al tavolino vicino al suo, quello liberato qualche minuto prima dalla piccola comitiva che in quel momento stava sfrecciando verso il mare a bordo della decappottabile.
Sergio osservava i movimenti della donna, mentre sentiva crescere in sé l'emozione, insieme al timore di perdere forse l'unica occasione di risolvere il suo problema. Perché, ne era certo, la presenza della donna in quel locale,