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Fisica: teoria della relatività
Azioni libro
Inizia a leggere- Editore:
- Simone Malacrida
- Pubblicato:
- Apr 27, 2016
- ISBN:
- 9781523658619
- Formato:
- Libro
Descrizione
relatività galileiana
crisi della fisica classica
teoria della relatività ristretta
teoria della relatività generale
astrofisica e cosmologia relativistica
tentativi di unificazione e questioni aperte
Informazioni sul libro
Fisica: teoria della relatività
Descrizione
relatività galileiana
crisi della fisica classica
teoria della relatività ristretta
teoria della relatività generale
astrofisica e cosmologia relativistica
tentativi di unificazione e questioni aperte
- Editore:
- Simone Malacrida
- Pubblicato:
- Apr 27, 2016
- ISBN:
- 9781523658619
- Formato:
- Libro
Informazioni sull'autore
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Anteprima del libro
Fisica - Simone Malacrida
http://www.amazon.com/-/e/B00J23W2N4
INDICE ANALITICO
INTRODUZIONE
I - LA RELATIVITA GALILEANA
Il concetto di relatività secondo Galileo
La visione di Newton
II -PROBLEMI DELLA FISICA CLASSICA
Introduzione
Osservazioni astronomiche
Le trasformazioni invarianti dell’elettromagnetismo
III -LA RELATIVITA RISTRETTA
La soluzione di Einstein
Rivisitazione della meccanica classica
Lo spazio-tempo
Conseguenze
IV -LA RELATIVITA GENERALE
Introduzione
Matematica tensoriale
Teoria della relatività generale
Conferme sperimentali
V -ASTROFISICA E COSMOLOGIA RELATIVISTICA
Soluzioni delle equazioni di Einstein
Singolarità e buchi neri
Cosmologia relativistica
VI -TENTATIVI DI UNIFICAZIONE E QUESTIONI APERTE
Introduzione
Tentativi di unificazione
Dalla GUT alla teoria del tutto
INTRODUZIONE
In questo libro è presentata l’intera teoria della relatività, così come essa si è presentata nel corso della storia della scienza.
Dapprima, è dato spazio alla teoria della relatività secondo Galileo e secondo la fisica classica.
Dopo aver esposto i problemi della meccanica classica, è data una panoramica dettagliata della teoria della relatività ristretta.
La matematica tensoriale introduce alla comprensione della teoria della relatività generale, le cui conseguenze sono messe in evidenza sia a livello astrofisico sia a livello cosmologico.
Infine, sono proposti i tentativi di unificazione tra la teoria quantistica dei campi e la relatività generale, con le problematiche ancora aperte.
Quanto esposto in questo manuale è affrontato solamente in parte a livello universitario, a meno che non si scelga un corso di studi prettamente legato all’astrofisica e alla cosmologia.
Per la comprensione del manuale, almeno dalla teoria della relatività generale in poi, sono necessarie conoscenze di analisi matematica avanzata.
I
LA RELATIVITA GALILEANA
Il concetto di relatività secondo Galileo
Galileo fu il primo a porsi, in modo scientifico, la questione sulla validità delle leggi fisiche, in particolar modo della meccanica, e sul ruolo di differenti osservatori in sistemi di riferimento diversi.
Galileo partì dall’ipotesi che le leggi della meccanica sono sempre le stesse per sistemi di riferimento inerziali ossia sistemi di riferimento che soddisfano al principio di inerzia.
In poche parole, tali sistemi di riferimento non sono accelerati.
Tali sistemi di riferimento possono essere espressi tramite il formalismo degli assi cartesiani in tre dimensioni (con coordinate cartesiane appunto) e adottando le regole della geometria euclidea.
L’osservatore presente nel sistema di riferimento è solidale con il sistema di riferimento, quindi non è dotato di moto proprio, ma solo di quello del sistema.
Il primo punto che Galileo mise in evidenza è quello della simultaneità dell’esperimento.
Due osservatori posti in sistemi di riferimento inerziali differenti devono compiere il medesimo esperimento al medesimo istante per avere un risultato identico.
Pertanto essi dovranno scambiarsi delle informazioni per sincronizzare tale esperimento.
Galileo cercò di misurare la velocità della luce e ne dedusse che era talmente elevata rispetto alla pratica quotidiana, da rendere irrilevante il tempo necessario per lo scambio di informazioni.
La prima conclusione della relatività galileiana era che il tempo rimaneva uguale a se stesso nel passaggio da un sistema inerziale ad un altro.
Visto che i due sistemi di riferimenti hanno differenti velocità, Galileo si pose il problema di come effettuare una trasformazione delle velocità, passando da un sistema all’altro.
Applicando la geometria euclidea unitamente con le coordinate cartesiane, compose vettorialmente le velocità secondo la ben nota legge del parallelogramma.
Questa legge, già conosciuta da Leonardo, trovava ora una spiegazione nella teoria della relatività galileiana.
In definitiva, dati due sistemi inerziali, il passaggio di coordinate spazio-temporali da un sistema all’altro secondo la relatività galileiana è dato da:
Dove v è la velocità relativa tra i due sistemi, composta secondo la regola del parallelogramma.
Con questi presupposti scientifici e con il metodo elaborato da Galileo, ci furono le reali basi per iniziare il
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