L'epreue/La prova
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Anteprima del libro
L'epreue/La prova - Adriano Marchetti
EPISODI
Collana diretta
da Adriano Marchetti
16
Max Loreau
L’ÉPREUVE
LA PROVA
prefazione e traduzione di
Adriano Marchetti
con testo a fronte
acqueforti di
Giampiero Guerri
EPISODI - Collana diretta da Adriano Marchetti
Comitato scientifico: Giovanni Cacciavillani,
Vita Fortunati, Giovanni Marchetti, Piero Menarini,
Patrizio Rigobon, Jacqueline Risset, Roberto Vecchi
Titolo originale
L’Épreuve
©1989, Fata Morgana
Prima edizione: febbraio 2010
La fotografia di Max Loreau è stata realizzata
nel 1978 da Monique Alluin
Proprietà letteraria riservata
ISBN: 9788874722501
TABLE DES MATIÈRES
L’épreuve
INDICE
Prefazione
di Adriano Marchetti
La prova
Nota biografica
Bibliografia
PREFAZIONE
Quando la parola vuole dire il proprio accadere, la poesia si espone al suo maggiore rischio. La letteratura del silenzio definitivo abita ogni scrittore. Max Loreau era rimasto silenzioso per necessità, ma un giorno la parola riemerge e la voce, scaturita dall’abisso dove sembrava essere perdutamente soffocata, come una forza ignota lo appella a sé e gli ridona l’ebbrezza della creazione. Lo sprofondamento nell’indeterminato era il preludio di una inattesa e nuova apparizione, scaturigine, anche nella sua fragilità, della scrittura. Come se per scaturire dal semplice proferimento della parola poetica, il mondo avesse dovuto essere sottratto al poeta.
Così nasce L’Épreuve. Il termine designa splendidamente il gioco di tensione-resistenza, quella sorta di conflagrazione, di duello irriducibile tra la physis vivente e la téchne, la lotta legittima e necessaria, che produsse il miracolo greco. La prova
oltre all’agòn dell’esistenza, allude egualmente alla lotta richiesta dal fare arte, non dominato, ma nel suo abbandono alle prese con la virulenza delle forze dell’elementare
: Era l’elementare a dettare la sua parola, il suo limite; ciò che s’impone a prescindere da noi
.
A quell’incessante ripresa dell’in-cominciare
l’opera attinge i propri ritmi. E nulla impedisce di applicare il paradigma alla scrittura poiché essa stessa occorre affrontarla come prova
necessaria per corrispondere all’appello inesausto del Logos, con decisione epica, senza flettere: Ergersi, aderire, / abbandonarvisi senza pensare con tutte le fibre della carne ...
. L’Épreuve è il testo vitale di una lingua che, esulando dalle secche dell’ineffabile, non cede al sentimentale né al colore letterario.
L’intonazione del preambolo appare autobiografica, eppure non si tratta di descrivere una esperienza immediata e soggettiva. Allude a una cesura, a uno spaesamento. Ciò che la voce trova e a cui s’intona, senza un disegno prestabilito o calcolata elaborazione, è l’evento. Come vari momenti, la cui acuità rivissuta annulla in un certo senso l’idea stessa di memoria, le sezioni sono una sorta di