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e-Procurement - from PEPPOL to openPEPPOL
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Ebook57 pages28 minutes

e-Procurement - from PEPPOL to openPEPPOL

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About this ebook

Prima del 2008 ciascuno Stato membro disciplinava gli appalti pubblici elettronici secondo

quelli che erano i propri standard nazionali. Con PEPPOL si è voluto creare un unico sistema

all’interno del quale tutti i paesi aderenti al progetto potevano commerciare utilizzando

standard comuni in grado di semplificare i processi commerciali tra aziende e PA di paesi

diversi. Per far sì che tutto il lavoro svolto non andasse vano, si è deciso di costituire

un’associazione che si occupasse di vigilare sulle novità apportate da PEPPOL, di invitare altri enti ad aderire al progetto, ma anche di predisporre progetti futuri; la sua evoluzione

nell’associazione OpenPEPPOL ha come finalità quella di illustrare gli effetti positivi che

quest’ultima ha apportato al public e-procurement europeo.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMar 22, 2016
ISBN9788892601703
e-Procurement - from PEPPOL to openPEPPOL

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    e-Procurement - from PEPPOL to openPEPPOL - Roberto Rizzo

    INTRODUZIONE

    Lo scopo di questa monografia è quello di presentare il progetto PEPPOL e dalla sua evoluzione/trasformazione nell’associazione OpenPEPPOL al fine di illustrare gli effetti positivi che quest’ultimo ha apportato al public e-procurement europeo.

    PEPPOL nasce nel 2008 come progetto pilota dell’Unione Europea, cofinanziato dalla Commissione, per meglio gestire la disciplina degli appalti pubblici elettronici.

    Prima di PEPPOL ciascuno Stato membro disciplinava gli appalti pubblici elettronici secondo quelli che erano i propri standard nazionali, con PEPPOL si è voluto creare un unico sistema all’interno del quale tutti potevano commerciare con tutti utilizzando standard comuni in grado di semplificare i processi commerciali tra aziende e PA di paesi diversi.

    Attraverso la costituzione di un Consorzio, composto da 11Stati e 18 istituzioni, il lavoro di PEPPOL è stato suddiviso in 9 workpackage, volti ad adattare le varie fasi delle procedure di appalto (come: fattura elettronica, catalogo elettronico, firma elettronica ecc.) in formati comuni per tutti.

    Con la fine del progetto PEPPOL, nel 2012, molti degli Stati stavano ancora provvedendo a modificare i propri ordinamenti per implementarli con le modifiche apportate al progetto.

    Per far sì che tutto il lavoro svolto non andasse vano, si è deciso di costituire un’associazione che si occupasse di vigilare sulle novità apportate da PEPPOL, di invitare altri enti ad aderire al progetto, ma anche di predisporre progetti futuri: OpenPEPPOL.

    Nel seguente elaborato i due capitoli centrali sono, pertanto, volti ad illustrare al lettore un quadro esaustivo e dettagliato sia del progetto che dell’associazione, mentre il capitolo iniziale introduce con brevi cenni alla materia degli appalti pubblici elettronici.

    CAPITOLO PRIMO: Public e-Procurement

    1) Il public e-procurement

    Per e-procurement si intende l’insieme di regole, strumenti e modalità di acquisto di beni e servizi tramite specifiche piattaforme informatiche in rete.

    Attraverso esso, la Pubblica Amministrazione (PA), ha avuto modo di ridurre il notevole dispendio economico derivante dall’utilizzo delle modalità obsolete vigenti fino ad allora.

    Il tema dell’e-procurement, però, è molto vasto e tocca numerosi settori. Di seguito ci occuperemo principalmente del public e-procurement, ovvero tutte le modalità e gli strumenti riguardanti le gare di appalti pubblici attraverso la rete; meglio noti come appalti pubblici elettronici.

    Per appalti pubblici elettronici si intende la sostituzione dell’intera procedura in forma cartacea con quella basata su sistemi di comunicazione e trattamento dati TCI, prevedendo l’introduzione di processi elettronici per ciascuna fase della procedura d’appalto: per la pubblicazione del bando di gara e

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