Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Delos Science Fiction 178
Delos Science Fiction 178
Delos Science Fiction 178
Ebook113 pages1 hour

Delos Science Fiction 178

Rating: 5 out of 5 stars

5/5

()

Read preview

About this ebook

RIVISTA (68 pagine) - FANTASCIENZA - Lo speciale del numero 178 di Delos Science Fiction è dedicato al film Deadpool, ma ospita anche articoli su David Bowie, Lo chiamavano Jeeg Robot e il nuovo romanzi di Umberto Rossi

Il numero 178 di "Delos Science Fiction" che si apre con l'editoriale del curatore Carmine Treanni dedicato alla recente scomparsa di Umberto Eco. Come è noto, il professore di filosofia è stato un lettore non saltuario di fantascienza e del genere letterario si è sempre occupato anche nei suoi articoli e saggi, come testimoniano alcuni dei suoi libri più famosi come "Apocalittici e integrati", "Diario minimo", "Il secondo diario minimo" e "Sugli specchi e altri saggi". Ma pochi, forse, sanno che Eco è stato anche uno scrittore di fantascienza, grazie ad una cospicua produzione di racconti. Lo speciale di "Delos" è, invece, dedicato al film "Deadpool", ossi al supereroe più irriverente e anticonformista del fumetto mondiale.  Ad Umberto Rossi, invece, nome conosciuto dagli appassionati in quanto traduttore, critico e di Philip K. Dick è dedicata un'ampia intervista, realizzata in occasione dell'uscita per Delos Digital del suo primo romanzo dal titolo "L'uomo che ricordava troppo". Un altro servizio è dedicato al film rivelazione di questo inizio d'anno, ossia Lo chiamavano Jeeg Robot" di Gabriele Mainetti con protagonista Claudio Santamaria. Il titolo stesso è rivelatore dell'omaggio che regista e sceneggiatori hanno voluto fare ad uno dei cartoni più amati degli anni Settanta. Nello spazio dedicato alle nostre rubriche vi offriamo la nostra personale classifica delle eroine del cinema di fantascienza con più... "attributi" e un succulento articolo sui fumetti di fantascienza degli anni Sessanta che avevano come tema principale il viaggio nell'Universo. Il racconto è di Fabio Calabrese.

Rivista fondata da Silvio Sosio e diretta da Carmine Treanni.
LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateMar 22, 2016
ISBN9788865306499
Delos Science Fiction 178

Read more from Carmine Treanni

Related to Delos Science Fiction 178

Related ebooks

Science Fiction For You

View More

Related articles

Reviews for Delos Science Fiction 178

Rating: 5 out of 5 stars
5/5

2 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Delos Science Fiction 178 - Carmine Treanni

    Calabrese

    Thread

    Umberto Eco e la sua visione della fantascienza

    Un ricordo dell'autore de Il nome della rosa e del suo rapporto con la science fiction.

    Articolo di Carmine Treanni

    Lo scorso 19 febbraio ci ha lasciati Umberto Eco, il noto scrittore e filosofo. La notizia è rimbalzata in tutto il mondo, segno della sua grandezza intellettuale. Semiologo, filosofo, saggista, scrittore: Eco è stato uno dei pochi intellettuali del nostro Paese che ha saputo raccontare tanto la cultura cosiddetta Alta tanto quella denominata Bassa, dove spesso viene collocata anche la fantascienza.

    A leggere i suoi tanti libri di saggistica, si scopre che Eco era un lettore se non accanito, comunque non saltuario di science fiction. I suoi riferimenti al genere letterario sono sempre precisi e puntuali, mai generici o approssimativi. 

    Vale la pena ricordare, ad esempio, che la prima edizione di Le sirene di Titano di Kurt Vonnegut Jr, uscito nel 1965 nella collana Science Fiction Book Club per La Casa editrice La Tribuna, si fregiava proprio di una sua prefazione. Senza dimenticare che in uno dei suoi libri più famosi, Apocalittici e integrati del 1964, Eco – in un articolo collocato alla fine della raccolta di saggi – proponeva ai suoi colleghi critici letterari e non solo, una metodologia precisa per recensire i romanzi di fantascienza, sostenendo che: La fantascienza è letteratura di consumo, e quindi non va giudicata (se non per finzione snobistica) secondo i criteri applicabili alla letteratura sperimentale e di ricerca.

    Negli anni precedenti, infatti, aveva recensito romanzi, che ormai consideriamo classici, anche su pubblicazioni di alta cultura come la rivista Il Verri o su quotidiani come Il Corriere della Sera.

    Il professore di Semiologia attribuiva, in quegli anni, alla fantascienza un ruolo ben preciso, quello di trasmettere all'interno della Cultura di Massa – dai fumetti, alle canzoni, fino alla televisione, in pratica i fenomeni culturali di cui si occupava proprio in Apocalittici e integrati – la visione progressista della società. Eco leggeva e si era appassionata alla fantascienza sociale, quella che veniva pubblicata sulle riviste americane Galaxy e The Magazine of Fantasy and Science Fiction, che aveva in scrittori quali Robert Sheckley, Frederik Pohl, Cyril M. Kornbluth, William Tenn e ancora Richard Matheson, Mack Reynolds e Philip K. Dick i suoi principali Alfieri.

    Per eco la fantascienza non solo era progressista, ma svolgeva anche una chiara funzione educativa, ammonendo in qualche modo uomo con le sue utopie positive o negative che fossero.

    In seguito, Eco cambierà un po' questa sua posizione, attribuendo alla fantascienza più uno stretto legame con la scienza.

    In un altro famoso saggio dal significativo titolo I mondi della fantascienza, apparso nella raccolta Sugli Specchi (Bompiani 1985), l'autore de Il nome della rosa, scriveva: "La buona fantascienza è scientificamente interessante non perché parla di prodigi tecnologici – e potrebbe anche non parlarne affatto – ma perché si propone come gioco narrativo sulla essenza stessa di ogni scienza, e cioè sulla sua congetturalità.

    La fantascienza è, in altri termini, narrativa dell'ipotesi, della congettura o dell'abduzione, e in tal senso è gioco scientifico per eccellenza, dato che ogni scienza funziona per congetture, ovvero per abduzioni."

    Ma Eco non si era limitato a riflessioni critiche sulla fantascienza, anzi si era più volte lanciato anche come scrittore di fantascienza, con racconti che via via erano stati raccolti in Diario minimo (1965), Il Secondo Diario minimo (1992).

    Molti pensano, infatti, che l'esordio narrativo di Eco sia stato con il suo bestseller mondiale Il nome della rosa del 1980, e invece il Professore aveva scritto molti racconti di science fiction.

    6 marzo 2016 http://www.fantascienza.com/21022/umberto-eco-e-la-sua-visione-della-fantascienza

    La Classifica di Delos

    5 Eroine del cinema di fantascienza con attributi

    Classifiche a volte serie (o quasi) a volte completamente bizzarre. Un gioco, o poco più, per parlare di fantascienza.

    Articolo di Redazione

    La principessa Leia e il famoso bikini dorato

    Carrie Fisher/Principessa Leila 

    È il 1977 ed esplode il fenomeno Star Wars, ma diciamocela tutta l'unico eroe vero, l'unico che sappia davvero cosa fare e come combattere il malefico Darth Vader non è né Luke né Ian Solo, ma è la principessa Leia, alias Carrie Fisher. Lei sì che ha le p***e. Primo posto meritato.

    Sigourney Weaver/Ripley 

    Se escludiamo la Fisher in Star Wars, la prima vera eroina dello spazio è lei: Ripley, interpretata dalla brava Sigourney Weaver in Alien. Insomma, voglio vedere voi a combattere contro un alieno che ha praticamente sterminato tutti sull'astronave in cui stai viaggiando. E infatti alla fine rimangono in due alieno e eroina…

    Linda Hamilton/Sarah Connor 

    Altro giro altra eroina con attributi: Sarah Connor, madre di John, futuro leader che combatterà i malefici terminator (con qualche eccezione) che vogliono sterminare la razza umana. Sarà lei a insegnare al figlio tecniche di combattimento con qualsiasi tipo di arma, e se serve anche a mani nude.

    Carrie-Ann Moss/Trinity 

    Nel primo film della saga Matrix è lei che detta le regole a Neo, interpretato da Keanu Reeves. La bella Carrie-Ann Moss si è guadagnata un posto d'onore, perché combattere le macchine del terribile futuro raccontato nel film è da donne coraggiose…

    Jane Fonda/Barbarella 

    È il 1968 e la rivoluzione sessuale è esplosa. La procace Jane Fonda interpreta un classico del fumetto di fantascienza: Barbarella. Viaggia da sola nello spazio ed è sessualmente libera, più anticonformista di così non si può… 

    6 marzo 2016 http://www.fantascienza.com/21021/5-eroine-del-cinema-di-fantascienza-con-attributi

    Anteprime dal Futuro

    La notte dell'umanità

    Libri in uscita sul mercato anglosassone e che forse, un domani, potremmo leggere anche nel nostro Paese.

    Articolo di Redazione

    Il nuovo romanzo di Robert J Sawyer 

    Lo psicologo Jim Marchuk ha sviluppato una tecnica impeccabile per identificare gli psicopatici, non rilevati in precedenza con le tecniche conosciute. Durante un interrogatorio in tribunale sulla sua nuova scoperta, Jim resta scioccato nello scoprire che ha perso i suoi ricordi di sei mesi della sua vita, risalenti a venti anni prima, un periodo buio, durante il quale lui stesso ha commesso atti crudeli.

    Jim ritrova Kayla Huron, la sua

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1