Pier Paolo Pasolini. Il cinema come periscopio ansiolitico e come progetto, e l'universale desiderio
Pier Paolo Pasolini. Il cinema come periscopio ansiolitico e come progetto, e l'universale desiderio
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Pier Paolo Pasolini. Il cinema come periscopio ansiolitico e come progetto, e l'universale desiderio - Vincenzo Camerino
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Vincenzo CamerinoPier Paolo Pasolini.Il cinema come periscopio ansiolitico e come progetto, e l’universale desiderio.
Pier Paolo Pasolini. Il cinema come periscopio ansiolitico e come progetto, e l’universale desiderio.
Profilo biobibliografico
Vincenzo Camerino
Pier Paolo Pasolini.
Il cinema come periscopio ansiolitico e come progetto, e l’universale desiderio.
Vincenzo Camerino
Pier Paolo Pasolini. Il cinema come periscopio ansiolitico e come progetto, e l’universale desiderio.
Musicaos Editore, 2015
Il presente saggio, pubblicato qui nella sua interezza, è presente anche nel volume Le vele incantate del cinema e lʼelogio della malinconia
, edito da Musicaos Editore
Progetto grafico: Bookground
Immagine di copertina: da Il Vangelo secondo Matteo
di Pier Paolo Pasolini, particolare
ISBN 9788899315290
Vincenzo Camerino
Pier Paolo Pasolini. Il cinema come periscopio ansiolitico e come progetto, e l’universale desiderio.
Ho voluto la mia solitudine.
Per un processo mostruoso
Che forse potrebbe rivelare
Solo un sogno fatto dentro un sogno.
E, intanto, sono solo.
Perduto nel passato.
(Perché l’uomo ha un periodo solo, nella sua vita).
Pier Paolo Pasolini
Nella giornata dedicata a Il mito di Medea e il cinema di Pier Paolo Pasolini
chi scrive avrebbe voluto redigere alcuni segmenti dello svolgimento cinematografico del nostro poeta civile (di sinistra) per eccellenza, ma il pudore e il senso di travaglio nel non rivelarne la complessità poetica e il magma corsaro
della produzione filmica, hanno impedito al momento di indugiare.
Si relazionerà con puntualità (perlomeno si crede) sul suo ingresso nella città del cinema
e nella capitale del Capitale. Nel prosieguo si tenterà di testare-esaminare il lavorio creativo del poeta in missione
e dell’intellettuale giacobino-politico
. In quanto egli è stato politico da intellettuale. Ma non è stato politico intellettuale, né un intellettuale politico. Ha cercato di comprendere gli oppressori, oltre che gli oppressi; ha cercato di capire l’amore ‘deviato’ nell’odio; ha cercato di ‘spiegare’ al diverso l’atroce eguaglianza della sua diversità, perché imparasse a ribellarsi con la diversità della sua ‘eguaglianza’
(Gianni Scalia).
Ora, sulla scia del suo inclusivo pensiero, un breve scatto
indagativo sul cinema, come omaggio o privato sollievo. Non è tuttavia uno slancio
originale, perché recentemente trattato, pur se emendato, limato, rinverdito. Eppure altamente intriso di realtà, di mania della verità
.
Il cinema. Il potere delle immagini. L’universo filmico. Non esiste più alcuna persona che possa permettersi discorsi fuorvianti in merito alla galassia audiovisiva. Sono trascorsi quasi centovent’anni anni dalla nascita del rosseggiante giocattolo
; convertito, dapprima, in oggetto di divertimento e