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Murder, She Baked
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Murder, She Baked

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About this ebook

Lisa è appena arrivata in città e non conosce nessuno; secondo la sua coinquilina Rita, un corso di cake design è proprio quello che ci vuole per incontrare altra gente e fare nuove amicizie. Lei è piuttosto scettica ma si lascia convincere dall'amica a presentarsi alla prima lezione. Da quel giorno la vita di Lisa non sarà più la stessa: Barbie, l'insegnante, incarna tutto quello che ha sempre detestato, ma nonostante ciò, o forse proprio per questo ne è morbosamente attratta, tanto da scatenare la gelosia dell'amica Rita. Ma sotto il suo aspetto zuccheroso, Barbie nasconde un macabro segreto che Lisa scoprirà a sue spese... Un horror a tinte pastello in cui il gusto della crema al burro si mischia a quello dolciastro del sangue e l'odore dei biscotti si fonde con quello della morte...
LanguageItaliano
PublisherDiego Tonini
Release dateDec 29, 2015
ISBN9788892534551
Murder, She Baked

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    Murder, She Baked - Diego Tonini

    Diego Tonini

    Murder,

    She Baked

    I edizione: settembre 2015

    © Sad Dog Publishing

    copertina di Valentina Lentini

    Indice generale

    Volantino

    Pink Bon Bon

    Cupcake al cioccolato

    Movimento a planetaria

    Lezioni private

    Sangue e zucchero

    Ghiaccio nero

    Test di fedeltà

    Volantino

    «Perché non ti iscrivi? Potrebbe essere una buona occasione per uscire dal guscio, per farti qualche nuova amica» le sventolò il volantino sotto il naso, facendo quel sorriso da ragazzina maliziosa che si portava dietro dai tempi della scuola.

    «Mi basti tu come amica» rispose, sorridendo a sua volta, «e comunque non so cucinare».

    «Per questo devi fare il corso, se fossi una provetta pasticceria a cosa ti servirebbe?»

    dovette arrendersi a quella logica inattaccabile. «Fa' vedere qua sta roba» le strappò di mano il volantino, un tripudio di colori pastello da cui ammiccavano forme vaporose di torte, patinate come modelli di biancheria intima.

    Rita la osservava, con la testa inclinata da un lato, gli occhi grandi e scuri che riflettevano e moltiplicavano le luci della stanza, la sua stanza. Lisa ricambiò lo sguardo, ma non riuscì a sostenerlo. Rita era più di un'amica e l'aveva accolta con entusiasmo quando si era trasferita in città. «Saremo di nuovo coinquiline, come all'uni» aveva detto, sfoderando il suo sorriso mentre le apriva la porta il giorno in cui si era trasferita, ma ora non riusciva più a nascondere l'insofferenza per quella presenza ingombrante che ciondolava per casa sua, senza mai uscire, senza fare nient'altro che aggirarsi in pigiama e sospirare.

    «Esci, vedi gente, cercati un lavoro, o almeno qualcosa da fare, insomma rimettiti in carreggiata» le aveva detto più volte, ma lei aveva sempre temporeggiato, mugugnando un «sì, hai ragione, devo riprendere in mano la mia vita» senza mai però decidersi a farlo. Rita ogni volta allargava le braccia e sospirava senza più insistere, d'altra parte Lisa i soldi per pagare la sua parte di spese ce li aveva, e l'aveva fatto notare all'amica più volte.

    «Ma non è per i soldi, lo vuoi capire? È che mi si spezza il cuore a vederti così» rispondeva lei, scuotendo la testa, avvicinandosi e carezzandole la guancia col dorso della mano. A quel punto, di solito, si abbracciavano e finivano sul divano a raccontarsi storie dei tempi dell'università, ridendo a crepapelle.

    Ma questa volta no, non sarebbe andata così. Rita aveva ragione, non poteva continuare a piangersi addosso in quel modo, doveva tornare nel mondo, fosse anche attraverso uno stupido corso di cake design.

    «Mi hai convinto» disse all'amica, «domani vado in pasticceria a iscrivermi». Rita la gratificò con uno dei suoi sorrisi da ragazzina e

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