Le storie di Nino: Antonio Gramsci raccontato ai più piccoli
Di Antoni Arca
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Info su questo ebook
Attraverso i dodici racconti, ricavati dalla lettura delle sue centinaia di lettere, i lettori, grandi e piccini, potranno scoprire un libro utile e bello che cerca di restituire Gramsci alla sua Ghilarza e insieme di ricostruirne la voce e il canto.
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Anteprima del libro
Le storie di Nino - Antoni Arca
Antoni Arca
I racconti di Nino
In viaggio tra le lettere dal carcere di Antonio Gramsci ai più piccoli
illustrazioni di Annalisa Masala
ISBN 978-88-7356-868-1
Condaghes
Indice
Premessa
Il topo e la montagna
Elettore bambino
Il primo della classe
Il mendicante di fiabe
Sangue sulle dita
A volo di bicicletta
Il drago di gioddu
Il supersardo
Ghilarza
Un gigante piccolino
Babbo Babar
Il mostro
Biografia
L'Autore e l'Illustratrice
La collana Il Trenino verde
Colophon
Premessa
Decisi di scrivere questo libro molti anni fa, non so esattamente quando, forse già la prima volta che mi capitò di cominciare a leggere una delle lettere dal carcere di Antonio Gramsci, in occasione del cinquantenario della sua morte. Adesso, vent’anni dopo, e molte edizioni aggiornate delle lettere, finalmente, mi decido a scriverlo. Finalmente per me, non certo per il lettore, e semmai per i miei amici, che non mi sentiranno mai più dire come vorrei scrivere un libro per ragazzi con al centro i temi gramsciani e la sua figura umana. Adesso il libro è qui, scritto da me e illustrato da Annalisa secondo una linea grafico-narrativa che abbiamo concordato insieme.
Spero che possa piacere e che possa essere utile, e a chi voglia approfondire, dico che esistono decine di edizioni delle Lettere dal carcere. La prima uscì nel 1947 e vinse il premio Viareggio; era la più incompleta, ovviamente, perché molte lettere non erano state ancora rinvenute. Nel tempo ne uscirono tante altre, volutamente parziali o volutamente sempre più aggiornate. Alcune mettono in evidenza il rapporto con la famiglia in Russia, altre i legami con la famiglia in Sardegna, altre il lavoro politico, altre intendono mostrare una sintesi del tutto. Per quanto mi riguarda, faccio riferimento all’edizione di Antonio A. Santucci pubblicata da Sellerio nel 1996. Un repertorio più completo, credo, è reperibile solo visitando la Fondazione Istituto Gramsci di Roma.
Antoni Arca
Il topo e la montagna
Nella casa di Ghilarza il bimbo dorme. Ha giocato tutto il giorno e adesso è stanco. Nella casa di Ghilarza tutti dormono. Dorme la mamma, dorme la zia e dormono i fratelli: quelli più grandi, un maschio e due femmine, e quelli più piccoli, una femmina e due maschi; sette in tutto, e lui è il quarto, non il più piccolo, ma il più malato. Dormono tutti, anche il bricco del latte per il quarto bambino, quello malato, il bambino che ne ha bisogno più di tutti quanti gli altri.
Dormono tutti nella casa di Ghilarza, tutti tranne un topolino. Lui non dorme, lui ha fame. E il topino affamato beve il latte, perché ha fame, perché ha sete e se non si nutre morirà, e se muore non potrà più essere utile alla famiglia. Quindi beve, beve tutto quanto il latte del bambino malato intanto che tutti dormono, nella casa di Ghilarza.
Al mattino, al primo sole, si sveglia la mamma, si sveglia la zia e poi le sorelle e infine i fratelli.
Oi, oi, gridano le donne. Ai, ai, affermano i fratelli. E tutti insieme si guardano intorno e capiscono che nessuno di loro può avere rubato il latte. E allora chi? Chi ha potuto fare questo alla povera casa dei sette fratelli di cui il quarto è malato?
Il topino viene svegliato dalle urla e capisce di averla fatta grossa. Se si fosse accontentato di qualche sorsata, nessuno vi avrebbe fatto caso, invece lo ha bevuto tutto quel poco latte mentre tutti dormivano.
Disperato, il topino, si mette a saltare per la casa; corre veloce da una parte all’altra del pavimento perché lo vedano e perché capiscano quanto sia addolorato. E, senza aspettare che la padrona di casa si armi di scopa, prende la rincorsa e sbatte violentemente la propria testa contro il muro. Una, due,