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Family Reunion
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Ebook95 pages1 hour

Family Reunion

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ROMANZO BREVE ZOMBIE - Una madre lotta contro tutto e tutti pur di raggiungere le sue bambine, imprigionate nella scuola invasa dai non morti. Una corsa contro il tempo, che lascia aperto un interrogativo: ce la farà Leila a salvare le sue figlie?

  Un nuovo episodio della serie "The Tube Exposed", spin-off della saga "The Tube" curata da Franco Forte, selezionato nel contest letterario sul forum della Writers Magazine Italia fra decine di autori che stanno partecipando. All'indomani dell'apocalisse, due bambine restano imprigionate nella loro scuola, all'interno della città contagiata dal morbo. Mentre Leila, la madre, affronta qualsiasi pericolo pur di raggiungerle, Celeste e Leda si ingegnano per sopravvivere in una realtà deformata. Leila scoprirà ben presto che entrare nella scuola è come scendere all'inferno. Un'inquietante corsa contro il tempo, che lascia aperto un interrogativo: ce la farà Leila a salvare le sue figlie?

Traduttrice di professione, Lia Tomasich ha iniziato a scrivere racconti nel 2011. Per Delos Books ha pubblicato racconti sui numeri 32 e 34 della rivista "Writers Magazine Italia", sui numeri 68 e 70 della rivista di fantascienza "Robot", sulle antologie "365 Storie d'amore" e "365 Racconti di Natale". Altri racconti sono stati pubblicati sull'antologia di SF "NASF 7" e su "Altrisogni" 6, rivista digitale di narrativa fantastica edita da DBooks.it. Nel 2013, è stata finalista a due premi per la narrativa Horror, Premio John W. Polidori e Premio F. M. Crawford, e segnalata al Premio Algernon Blackwood. Prima classificata al 31° Premio WMI, il racconto appare sul numero 38 della rivista.
LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateMar 4, 2014
ISBN9788867752263
Family Reunion

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    Family Reunion - Lia Tomasich

    a cura di Franco Forte

    Family Reunion

    di Lia Tomasich

    1.0 marzo 2014

    ISBN versione ePub: 9788867752263

    © 2014 Lia Tomasich

    Edizione ebook © 2014 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0 marzo 2014

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Colophon

    Lia Tomasich

    Family Reunion

    Premessa

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    TUBEPEDIA EXPOSED

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

    Tutti gli ebook Bus Stop

    Lia Tomasich

    Traduttrice di professione, Lia Tomasich ha iniziato a scrivere racconti nel 2011. Per Delos Books ha pubblicato racconti sui numeri 32 e 34 della rivista Writers Magazine Italia, sui numeri 68 e 70 della rivista di fantascienza Robot, sulle antologie 365 Storie d’amore e 365 Racconti di Natale. Altri racconti sono stati pubblicati sull’antologia di SF NASF 7 e su Altrisogni 6, rivista digitale di narrativa fantastica edita da DBooks.it. Nel 2013, è stata finalista a due premi per la narrativa Horror, Premio John W. Polidori e Premio F. M. Crawford, e segnalata al Premio Algernon Blackwood. Prima classificata al 31° Premio WMI, il racconto appare sul numero 38 della rivista.

    Premessa

    The Tube parte con il racconto Stazione 27, di Franco Forte (in vendita in tutti gli store online a 0,99 euro), dove accadono dei fatti indispensabili per comprendere quanto accade in questa storia:

    Nella metropolitana di una città non precisata, Milo si trova a bordo di una carrozza, intento ad ammirare Marika, una biondina di cui è perdutamente innamorato. Quando finalmente si decide ad abbordarla, il treno si ferma e le porte si aprono sulla banchina della stazione 27. Quello che succede dopo pare un incubo, o una sequenza di fotogrammi sgranati da un film dell’orrore: creature barcollanti cercano di entrare nel vagone, scavalcando corpi insanguinati e massacrati. Milo si trova costretto ad affrontare delle creature terrificanti, degli zombie che cercano di aggredirli, dimostrando un coraggio che sorprende lui per primo. Ma deve combattere per sopravvivere, e per impedire che quei mostri facciano del male a Marika. Dopo aver combattuto con i morti viventi, Milo, insieme a un manipolo di passeggeri, si rinchiude in un vagone del treno. Con loro c’è il conducente, che fa partire il convoglio. Ma cosa troveranno alle prossime fermate? E perché la metropolitana sembra non raggiungere mai la stazione successiva?

    The Tube non è solo questo. Nella collana The Tube Exposed prendono forma racconti indipendenti, che pur ambientati nell’universo della serie principale hanno nuovi protagonisti e storie autoconclusive, che si possono leggere anche indipendentemente dalle altre. Stando attenti, però, a non farsi contagiare dal morbo…

    The Tube, a cura di Franco Forte, è una serie narrativa alimentata dai lettori stessi, che possono contribuirvi partecipando al contest letterario sul forum della Writers Magazine Italia (HYPERLINK http://www.writersmagazine.it/forumwww.writersmagazine.it/forum). I migliori racconti selezionati vengono pubblicati come capitoli di The Tube o di The Tube Exposed, e gli autori messi regolarmente sotto contratto, con una percentuale di guadagno sul numero di copie vendute.

    Seguite tutti i capitoli di The Tube. E date il vostro contributo scrivendo una storia che possa ampliare la saga più tosta del momento!

    1

    Unto Dunto sul muro sedeva.

    Unto Dunto dal muro cadeva.

    Tutti i cavalli e i soldati del Re,

    non riusciranno a rimetterlo in pié.

    Rannicchiata sotto i banchi accatastati in un angolo, Celeste osservava il grassone che agitava braccia e gambe nella pozza di sangue e acqua nera, come se nuotasse, nella penombra del corridoio delle classi elementari. Le tubazioni dell’impianto di riscaldamento erano scoppiate e l’acqua sporca aveva invaso il piano. Il bidello era caduto dalla tromba delle scale, spinto da altri due cosi che erano spariti chissà dove. Ora Unto Dunto aveva l’aspetto di una gigantesca vedova nera. Prima che tutto accadesse, Celeste lo incontrava ogni mattina alle otto in punto, all’ingresso della scuola, nella sua divisa da bidello, con il berretto di panno grigio appoggiato sul cranio lucido, i baffoni neri che gli coprivano tutta la bocca e le guance tonde punteggiate dalla barba mal rasata. La scrutava da capo a piedi da sotto la visiera nera, controllando con un’occhiata geometrica che avesse il grembiule in ordine, le scarpe pulite e i calzettoni ben tirati su. E ora era lì, in fondo allo scalone, che scivolava ritmico avanti e indietro con l’addome rigonfio di budella putride, incapace di rialzarsi. Era diventato il passatempo di Celeste: ne osservava i movimenti lenti, ripetitivi e inutili. A intervalli si rianimava, stimolato da una corrente d’aria, da un rumore, da una goccia o altro che gli cadeva addosso. Tra le cose che aveva trovato frugando negli zaini abbandonati, Celeste aveva messo da parte delle biglie di vetro colorato e a volte ne tirava una addosso a Unto Dunto, così, tanto per farlo muovere.

    Allungò una mano verso il fagotto di cappotti e felpe infilato sotto una sedia, contro la parete.

    – Leda – bisbigliò.

    Restò in attesa, trattenendo il fiato. Poi, sotto la mano qualcosa si mosse.

    Leda sollevò il capo.

    Celeste si tolse la sciarpa dal collo, l’arrotolò e la sistemò sotto la guancia della sorellina, che la guardava con gli occhi sbarrati.

    – Sono andati via, Leda.

    Negli occhi di Leda, sei anni, era rimasto impresso l’orrore del primo giorno di scuola.

    Celeste l’aveva accompagnata in classe, poi era salita al secondo piano, dove c’erano le aule delle medie. La maestra arrivava sempre per prima, ma quel giorno chissà perché aveva tardato. Celeste aveva tirato fuori i libri dallo zaino, li aveva sistemati bene sul banco e si era seduta. Poi, a poco a poco il vociare e le risa degli altri bambini nei corridoi si erano trasformati in urla disumane e grida di aiuto. La porta della classe si era spalancata: quattro insegnanti erano entrate e, gemendo come ossesse, si erano scagliate, imbrattate

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