Fuga da Trainville parte II: Trainville 5
Di Alain Voudì
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Alla taverna del gatto guercio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGuerra Navajo: Trainville 11 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCedimento strutturale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa setta: Trainville 8 Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Rinascita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlla deriva Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa grande rapina a Trainville: Trainville 0 Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Trainville: Andata e ritorno: Trainville 3 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLaguna Beige Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlla scoperta di Mister Pennyworth: Trainville 2 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFuga da Trainville parte I: Trainville 4 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniColazione alle Svalbard Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSherlock Holmes e lo scottante segreto di Mrs. Hudson Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRIG Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMorte sull'altare Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Gioco d'azzardo: Trainville 6 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa scelta di Dix Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNon è finita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'inventore: Trainville 10 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniArrivo a Trainville: Trainville 1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
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Anteprima del libro
Fuga da Trainville parte II - Alain Voudì
Fuga da Trainville parte II
di Alain Voudì
ISBN versione ePub: 9788867754250
© 2014 Alain Voudì - Da un'idea di Daniela Barisone
Copertina: Daniela Barisone
Edizione ebook © 2014 Delos Digital srl
Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano
Versione: 1.0 luglio 2014
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
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Indice
Colophon
Alain Voudì
Fuga da Trainville parte II
Nell’episodio precedente di Trainville
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
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In questa collana
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Alain Voudì
Alain Voudì, genovese, classe ‘63, consulente direzionale, ha pubblicato due racconti in appendice ai Gialli Mondadori nel 2012, e un terzo, trasmesso su Radio 24 nel corso della trasmissione Giallo 24, è poi stato incluso nella raccolta omonima edita da Mondadori. Un suo racconto è stato finalista nel 2012 al Premio Stella Doppia di Urania, un altro ha vinto la prima edizione del concorso Tessisogni e un terzo è stato segnalato al Premio Robot, edizione 2012. Altri suoi racconti si possono trovare in numerose antologie, tra le quali 365 Racconti Horror, 365 Racconti sulla fine del mondo e 365 Storie d’amore di Delos Books, oltre che sulle riviste Robot eWriters Magazine Italia, nella collana FantaErotika di Lite Editions e nelle raccolteIl Cerchio Capovolto (I Sognatori, 2011 e 2012). È autore di diversi racconti della serie The Tube.
Dello stesso autore
Antonino Fazio, Alain Voudì, Giorno Zero The Tube ISBN: 9788867751020 Antonino Fazio, Alain Voudì, Il bacio della morte The Tube ISBN: 9788867751327 Alain Voudì, Franco Forte, Rinascita The Tube 2 ISBN: 9788867752690 Alain Voudì, Alla deriva Chew-9 ISBN: 9788867752836 Alain Voudì, RIG Delos Crime ISBN: 9788867753338 Alain Voudì, Arrivo a Trainville Trainville ISBN: 9788867753611 Alain Voudì, Alla scoperta di Mister Pennyworth Trainville ISBN: 9788867753796 Alain Voudì, Trainville: Andata e ritorno Trainville ISBN: 9788867754021 Alain Voudì, Fuga da Trainville parte I Trainville ISBN: 9788867754267
Nell’episodio precedente di Trainville
Dopo aver declinato l’offerta di fusione societaria da parte della misteriosa Liberty Sands Incorporated, Mister Pennyworth viene arrestato su ordine del Grand Jury federale, con l’accusa di contrabbando di materiale strategico.
Durante il primo interrogatorio condotto da Bradley, il viscido Federal Marshall di Trainville, Jim scopre che proprio il Marshall, lavorando alle sue spalle, ha passato alla Liberty le informazioni necessarie per denunciarlo davanti al Grand Jury, così da poter essere nominato in sua assenza Commissario Federale per la Pennyworth.
Né Bradley né la Liberty sospettavano però che le loro accuse avrebbero consentito agli investigatori di collegare la Pennyworth Corporation al movimento clandestino di Resistenza che, con il supporto della corona britannica, intende por fine al regime del Presidente Edison e ripristinare le libertà costituzionali negli States. L’accusa di Jim passa così da contrabbando a tradimento.
Appena assunto il controllo della Pennyworth e installatosi nel vagone 47, Bradley provvede a sbarazzarsi del personale fedele al vecchio proprietario: arresta il capo contabile, scoprendolo a sua volta membro della Resistenza; fa rapire e forse uccidere l’anziana governante di Jim, Miss Waters; e si dedica infine ad abusare di Joanna, che si è rifiutata di mettersi al sicuro oltre confine.
Disposta a tutto pur di salvare il suo tutore dalla forca, Joanna si costringe ad abbassare la testa, e promette al Marshall obbedienza incondizionata in cambio di cinque minuti di colloquio con Jim…
1
Joanna aveva immaginato che le celle di detenzione fossero situate all’interno della Centrale, ma il Marshall la condusse oltre il vagone, verso la testa del treno, guidandola lungo le carrozze di servizio quasi disabitate. I vagoni di testa erano immersi nella penombra, interrotta solo da rade lame di luce provenienti da solitarie lampade a gas appese qua e là.
Man mano che si allontanavano dalla parte residenziale del convoglio per addentrarsi tra magazzini e altri locali pieni di macchinari e tubature dallo scopo misterioso, Joanna iniziò a sentire l’inquietudine crescere in sé. Dopo aver attraversato un intero vagone senza incrociare anima viva, arrivò a temere per la propria vita. Se il Marshall avesse voluto, avrebbe potuto violentarla e ucciderla sul posto, come aveva minacciato, e nessuno avrebbe mai più sentito parlare di lei.
– Signor Federal Marshall, signore? – domandò infine.
– Sì?
– Vuole anche delle frittelle di mela, per cena?
L’ufficiale si voltò a guardarla divertito. – Frittelle di mela?
– Sì, come dolce – precisò. – Sono brava a fare le frittelle.
Sospirò di sollievo, quando lui accettò, seppure con un’alzata di spalle. Per lo meno, se voleva le frittelle per cena, non stava pensando di ucciderla lì sul posto. Non subito, almeno.
Lo seguì in silenzio fino al vagone uno.
La porta d’ingresso era costituita da un’unica lastra blindata in acciaio, interrotta solo da uno spioncino ad altezza d’occhio che si aprì scorrendo di lato appena il Marshall bussò. La porta ruotò in silenzio sui cardini, rivelando una piccola anticamera.
Un agente di sorveglianza sedeva dentro a una piccola garitta; alle sue spalle un cancello