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After the doll...
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Ebook66 pages53 minutes

After the doll...

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Negli ultimi decenni i desideri più intimi delle donne sono stati plagiati e indirizzati verso fuorvianti destinazioni materiali. Manovrate da un progresso che le ha fatte regredire a delle bambole prive di ogni sorta di pensiero individuale, con la mente colma di rappresentazioni televisive e romanzesche, e uno spirito annichilito, atrofizzato. Effetto di tutto ciò sarà un corpo standardizzato, nascosto, enfatizzato, macellato, ricucito, gonfiato, intossicato, impiastrato, velato da chimici profumi, mesciato, reso invariabilmente uguale ai suoi simili dallo stampino sociale.
Questo testo si prefigge il fine di migliorare l'esistenza attuale delle donne, prendendo in causa i settori più importanti della loro vita: situazione economica e lavorativa, salute, relazioni amorose, ricalibrazione delle proprie convinzioni, percezione della propria identità...
Questo è il momento della bambola sociale, ma cosa ci sarà dopo? cosa verrà dopo la bambola?
Scopri anche tu se sei più simile alla donna o alla bambola, e ricorda che a questo avvenire puoi contribuire attivamente.
LanguageItaliano
Release dateNov 3, 2015
ISBN9788892514188
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    After the doll... - Andrea Di Lauro

    Ringraziamenti

    Un omuncolo presuntuoso

    Comincio col dire che amo profondamente la donna, ma sinceramente, detesto la donna di oggi.

    Questa breve opera si prefigge il fine di agevolare l'esistenza del genere femminile, e ciò che può sembrare strano, se ancora non lo sai, è stata scritta da un uomo.

    Lo so, sono al corrente di quello che probabilmente stai pensando:

    che vuoi che ne sappia un uomo di ciò che pensano le donne, dei nostri giornalieri problemi, delle nostre fantasie, desideri, sogni, aspirazioni, degli ostacoli che ci bloccano... Che vuoi che ne sappia...

    Allora la prima domanda che devi farti è:

    Se so che l'ha scritto un uomo, perché ho acquistato questo libro?

    Dopo esserti risposta puoi continuare con la lettura.

    Ah, se non si è capito, prevedo di comunicare con il sesso femminile, anche se, a dir la verità, questo scritto si rivelerà di un'utilità inaspettata anche a quel raro ciuffo di uomini che in preda a qualche indefinibile raptus decidesse di impossessarsi del testo in questione, con la speranza di comprendere meglio l'incomprensibile sesso opposto.

    Oramai, sono svariati anni che osservo le donne, tanto che già in età adolescenziale sviluppai una teoria che ancor oggi ritengo valida, la quale raffigura l'usuale percorso, diviso in fasi ben precise, che la stragrande maggioranza delle signore/ine attuano nel corso della loro esistenza.

    È trascorso un po' di tempo da quando osservavo le adolescenti che, in maniera masochista morivano dietro ai soliti due, tre ragazzi su migliaia in circolazione. O quando noto la maturità imposta dal sistema, che indirizza giovani poco più che ventenni a obiettivi che riguardano mansione lavorativa, auto, abitazione, partner adulto con standard elevati (specialmente economici), famiglia... Per poi leggere amarezza e delusione negli occhi di quaranta e cinquantenni, con la schiena che comincia a incurvarsi, causa il peso di responsabilità familiari, o gestionali, che vanno dalla casa al proprio corpo e via dicendo. Ma in quegli sguardi rassegnati, dove si scorge nettamente il rammarico di non aver vissuto la vita che si aspettavano, intravedo spesso un sottile luccichio di speranza. Ma a che servirà poi, difatti come già ho avuto modo di scrivere in altra sede, la speranza è sopravvalutata, se poi, per giunta è anche minima...

    In questo preciso momento riesco quasi concretamente a vedere i pensieri della maggior parte delle lettrici:

    Ma io non sono assolutamente così. Beh, magari molte si comportano così ma io sono diversa. Cosa diavolo sta dicendo questo St..zo maschilista!

    Non sono un mago, un illusionista, ne qualche sorta di stregone con poteri paranormali. Conosco semplicemente le donne più di quanto la maggior parte di loro si conoscano realmente.

    Vi sembro presuntuoso? Niente affatto.

    Come faccio a essere convinto di una simile affermazione? Semplice, conosco le donne perché ho analizzato me stesso. Tranquilla, non sono matto (forse).

    Facciamo un passo indietro.

    Maschio e femmina, vengono al mondo con qualità fisiche e psichiche di poco differenti, che col procedere dei giorni e degli anni si diversificano sempre più. Come ben tutti sappiamo, quelle fisiche sono dettate dalla specie di cui facciamo parte, ovvero dalla natura, e non credo sia necessario elencarle; quelle psichiche invece, da che cosa vengono mutate?

    Dal luogo in cui siamo situati, nello specifico dal sistema sociale. I comportamenti di entrambi i sessi vengono assorbiti dalla società man mano che si cresce, imparando gli atteggiamenti che vengono definiti giusti per la propria etichetta di bambino, studente, italiano, maschio, femmina e via dicendo. Negli ultimi anni, studi scientifici che a mio avviso, di scientifico avevano ben poco, ci hanno fatto credere che la psiche delle donne è da considerarsi drasticamente diversa da quella degli uomini. Ma non è tanto il funzionamento del cervello in sé a diversificarsi, quanto la condotta acquisita anno dopo anno. Un neonato e una neonata possiedono la stessa maniera di ragionare, il primo non desidera necessariamente le macchinine, e la seconda non vuole necessariamente gli orecchini. Per questo motivo, quando sento affermare che il gentil sesso è fastidiosamente incomprensibile, non approvo. Al contrario, senza generalizzare, mi sento di dire che la psiche delle nostre amate donne funziona in maniera assai più semplice di quella di molti uomini, e ciò, come vedremo in seguito, ha una causa ben precisa.

    Con questo non voglio essere frainteso, non intendo asserire che non esistono delle differenze; perché determinate caratteristiche fisiche del sesso maschile, lo portano a formulare dei pensieri precisi e a compiere azioni precise. La stessa cosa si ha nel sesso femminile dove

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